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Autore: claws    21/04/2016    0 recensioni
[Set B, A, E hanno Ace/Smoker; set D, G hanno Fem!Ace/Fem!Smoker][Ispirata ma non partecipante alla challenge 1sentence su LJ]
Raccolta di cinque capitoli: per ogni capitolo sono cinquanta prompt e altrettante frasi riguardanti Ace e Smoker, con la comparsa (e l'aiuto, oserei dire) di altri personaggi.
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Dal set B: «Portgas, se tu fossi nato il primo Aprile avrei potuto considerare la tua nascita uno scherzo.»
Dal set A: «Ehi, Smokey, ma se andassimo a Marijoa e lo facessimo sulla scrivania del Grand’Ammiraglio, sarebbe atto pubblico in luogo osceno?»
Dal set D: «Tranquilla, Portgas, ti giuro che non so che ogni tanto metti un paio di calze nel reggiseno perché ti senti più sicura, così, e ti giuro che non mi è sfuggito mentre ero sul ponte!»
Dal set G: «È un tesoro che unirà il mondo»
Dal set E: «Il nervoso buono o quello cattivo, Smokey—perché posso aiutarti ad alleviare quello cattivo, ma quello buono posso soltanto aumentartelo.»
Genere: Comico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Portuguese D. Ace, Smoker | Coppie: Ace/Smoker
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The person that you take a bullet for is behind the trigger'
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Alla morte non importa chi tu abbia seguito in vita (to hell and back)












Dietro ogni scema c’è un villaggio, dietro ogni comandante c’è un equipaggio








Air ~
«Te lo dirò una volta sola, vecchia musona, ma te lo devo dire, perché sei una testa di legno e c’è bisogno di mettere le cose in chiaro,» esclamò Anne, prima di abbracciare Smoker sul collo, «finché in questa cabina ci sarà aria – ossigeno, per essere precisa – io continuerò a bruciare: pensi di poter reggere il confronto?»

Apples ~
Anne l’ha stuzzicata così a lungo che Smoker è scattata in piedi, si è levata i capelli dalla faccia e ha sbottato: «Va bene, Portgas, hai vinto, pensavo che fosse un nuovo tipo di mela per fare una torta e invece era un Frutto del Diavolo in mezzo a delle semplici mele, ma ora lasciami in pace!» e Anne scoppia a ridere perché ehi, ma allora Smokie è golosa di qualche cosa che non siano i sigari!

Beginning ~
Come, all’inizio di un poema, si chiede l’intercessione della dea dell’amore perché il suo amante non rompa la bellezza della pace con una guerra, allo stesso modo Anne chiese a Smoker una tregua simile (consumata dopo un paio di settimane) in seguito allo scontro a Nanohana.

Bugs ~
Quello che proprio le dà fastidio è la disinvoltura con cui Anne ha fatto amicizia con Tashigi e il resto dell’equipaggio di Smoker – insomma, lei ci ha ben messo cinque anni per ricevere una pacca sulla spalla dal sergente Fara, mentre a quella marmocchia sono bastate due settimane di frequentazione irregolare («È solo il virus della gelosia, commodoro, parola di ufficiale medico»)!

Coffee ~
Smoker era una caffeinomane senza possibilità di recupero; per aiutarla a superare una notte di documenti da firmare, Anne le aveva preparato un caffè speciale – il nuovo battezzato caffè bianco in onore del commodoro –, ottenuto mettendo nella caldaia della moka un caffè appena fatto; il risultato superò le aspettative, al punto tale che entrambe rimasero sveglie per due giorni – ah, ma la sera successiva Anne scappò sullo Striker, perché non avrebbe sopportato un’altra notte con quella stronza che borbottava maledizioni e insulti!

Dark ~
Dopo Banaro, Anne non riesce più a dormire se le luci sono spente; appena si sveglia per un brutto incubo, Smoker (che ha il sonno leggero e per questo sembra non dormire mai) accende una sigaretta e comincia a fumare, in modo che a ogni tiro Anne possa vedere un puntino di braci nel buio; non è un rimedio a lungo termine, ma fino a quando non sarà tornata dal suo Babbo andrà bene.

Despair ~
«È appena arrivata la comunicazione di presentarsi a Marineford, guardiamarina Tashigi – Portgas D. Anne verrà giustiziata, ed è richiesta la presenza di tutte le sezioni, dobbiamo avvisare il commodoro—» ma Smoker era sulla porta della sala delle comunicazioni e aveva già ascoltato tutto quello che doveva: si mise in bocca un terzo sigaro e si allontanò senza fare commenti, benché bastasse la forma irregolare del fumo che le scappava dalle mani, i capelli tagliati e in ordine, le unghie più corte del solito e gli occhiali da sole ben calcati sugli occhi per capire in che condizione deplorevole Smoker si trovasse.

Doors ~
«Le porte dovrebbero essere tenute chiuse e le finestre aperte,» disse Smoker, mentre una vena in fronte quasi le scoppiò, «ma non è una buona ragione né per cantare queste cose,» (Ashen lady, give up your vows, canticchiava Anne ancheggiando e agitando le braccia per scacciare la noia) «né per stonare così tanto – ti faccio notare che le porte saranno pesanti, ma le pareti sono molto sottili, su questa nave!»

Drink ~
«Guarda qua» disse Anne, agitando il bicchiere del cocktail che Sami le aveva preparato – un drink con succo d’ananas e rum: Smoker osservò quella stupida, poi il tumbler, poi borbottò qualcosa prima che Anne scoppiasse a ridere ed esclamasse: «Mi chiedi sempre che faccia abbia il mio migliore amico, ecco—ha dei capelli come questa decorazione, però biondi» e sì, si stava proprio riferendo al ciuffo dell’ananas con cui Sami aveva decorato il bicchiere!

Duty ~
Quando sarà il momento, non salvarmi, sono gli occhi di Anne a essere risoluti prima ancora che la sua voce si alzi sopra lo sciabordio delle onde e dica: «È tempo che io vada, Smokie,» al che Smoker la lascia andare—questo è il primo momento in cui non la salverà; il commodoro sa che si sentirebbe in colpa in entrambi i casi, e dunque segue il proprio senso del dovere—lo stesso che (per motivi strettamente professionali) l’aveva avvicinata ad Anne all’inizio di tutto.

Earth ~
Dal momento in cui era partita all’inseguimento di Cappello di Paglia, Smoker aveva cominciato a sentirsi annegare quando metteva i piedi sulla terraferma; era una sensazione di irrequietezza che, a Marineford, divenne ancora più violenta (e, come toccare il fondo del mare, le toglieva ogni ragione e ogni forza).

End ~
Smoker pensò una sola volta che la propria carriera in Marina sarebbe finita con l’arrivo impetuoso di Anne nella cabina; una sola volta, poi mandò al diavolo i propri superiori e abbracciò in maniera ancora più ampia il proprio credo; una sola volta, perché sull’abisso di un’era capì che la propria vita come ufficiale custode della Giustizia non era che cominciata.

Fall ~
Già non era previsto che si scontrassero ad Alabasta: figuriamoci se era stato pianficato lo sviluppo della sensazione di tepore ed eccitazione dovuta all’avere la marmocchia al fianco, di notte, senza nemmeno combattere per buttarla giù e tener per sè quel minimo lenzuolo che la Marina dava ai propri ufficiali!

Fire ~
A contatto con le mani di Smoker, Anne si sentì bruciare per la prima volta dopo molto tempo – nel mero senso fisico del termine: sentì il calore delle dita di un’altra persona, il che può sembrare normale a noi, ma non a chi ha il fuoco nelle vene – anche per questo, la prima notte nella cabina di Smoker, Anne non perse un solo secondo nello stuzzicare il commodoro, finché la donna prese fumo dove Portgas l’aveva toccata (braccia capelli cosce guance, perfino i talloni).

Flexible ~
State tutti pensando male e sbagliato, soprattutto!, pensa Smoker, seduta in mensa assieme a Tashigi e al resto dell’equipaggio per il pranzo: quando ha detto che Anne è snodata come una contorsionista, Smoker non si stava in alcun modo riferendo ai momenti in cui stanno facendo le loro cose private – bensì a quelli in cui Smoker colpisce il fianco di Anne con un dito per darle fastidio, e Anne reagisce rovesciando la testa all’indietro fin quasi a toccare terra coi capelli!

Flying ~
L’essere umano ha un cruccio atavico, cioè quello di non poter volare come i gabbiani o i pellicani; alcune persone hanno ricevuto per volontà diabolica la possibilità di provarne l’ebbrezza; di queste, solo un paio ha scoperto com’è volare aggrovigliate una attorno all’altra come i fili annodati di un tappeto.

Food ~
«Ho come l’impressione che io non ti piaccia affatto, e che tu continui a venire qui solo perché Sami ti prepara un cestino con gli avanzi della mensa,» disse Smoker, accendendosi un sigaro; Anne ridacchiò, accavallando le gambe con l’aria di un’adolescente che cerca di convincere un’amica a seguirla a una festa per maggiorenni, poi esclamò: «Be’, Smokie, diciamo che il pranzo per il giorno dopo è un piacevole incentivo—» prima che Smoker le saltasse al collo per mandare al diavolo le incentivazioni gastronomiche.

Foot ~
Smoker non risparmiava ad Anne neanche una pedata in fronte: il problema, per la marine, nasceva quando quella maledetta stronza di Portgas riusciva a intercettare il colpo, sfilarle lo stivale e soprattutto quando cominciava a farle il solletico sulla pianta del piede – ecco, a questo punto tutti sapevano che il commodoro e Pugno di Fuoco stavano giocando alla tortura infantile.

Grave ~
Shanks il Rosso aveva detto che si sarebbe occupato personalmente della sepoltura; qualche tempo dopo, quando era già stata trasferita nella sezione del G-5, Smoker cominciò a raccogliere tante piccole informazioni riguardo le isole sotto il controllo del Rosso e di Barbabianca e una parete della sua cabina venne occupata da una enorme mappa del Nuovo Mondo, la più precisa che il commodor—viceammiraglio riuscì ad ottenere.

Green ~
Anne non riuscì a capire bene se Smoker fosse gelosa o invidiosa della sua vita libera da piratessa; quando poi, una sera, il commodoro la accompagnò rotolando sul letto e disse: «Non è il mostro verde», allora Anne vide negli occhi di Smoker non gelosia né indivia, bensì conflitto.

Head ~
«Smokie, ti spiego la prima regola d’oro del bagno: la testa è l’ultima a esser lavata, perché altrimenti ti viene mal di testa, capisci?»; Smoker quella regola la conosceva benissimo, però preferiva ignorarla e schiacciare la nuca di Anne sott’acqua, per affogarla nella vasca da bagno.

Hollow ~
Si sente disorientata e indifesa, perché non trova più il fuoco che per anni ha inondato le sue vene, è come se glielo avessero cavato dal corpo con due siringhe piantate ai polsi; al suo posto non c’è neanche il calore delle mani di quella stronza di Smokie, e Anne non può non sentirsi intorpidita dal freddo, in quella cella sotto il mare.

Honor ~
Smoker ha onorato ancora una volta la lealtà alla propria causa; non importan—non importeranno (forse, un giorno) i graffi e le bruciature con cui i morti sono quasi riusciti a scalzarle di dosso l’armatura del suo amato credo, la sua corazza, la sua integrità.

Hope ~
Quando vedeva Tashigi ed Anne andare d’accordo, Smoker sapeva che il futuro le avrebbe dato ragione – e le guardava, e sorrideva, ed era sicura della validità della propria Giustizia.

Light ~
Anne non era particolarmente pesante e Smoker era piuttosto forzuta, quindi non c’era da scomporsi quando Pugno di Fuoco veniva colta da un attacco di narcolessia e Smoker, pur sbuffando, la prendeva in spalla e la portava a dormire in un posto tranquillo (salvo poi vedere Anne scattare sveglia e, dopo aver capito di essere in braccio al commodoro, dimenarsi come un animale selvatico per sfuggire alle grinfie della Cacciatrice e sparire alla vista in due secondi netti).

Lost ~
Dove andrà, su quale fronte si schiererà, a quali uomini darà gli ordini, chi la seguirà sul campo di battaglia—nei momenti in cui tutto è già stato stabilito da altre persone, la consapevolezza del proprio essere è appoggiata su un pavimento di vetro, sospeso nel buio e nei rumori più cupi delle viscere e del sangue dal cuore alle dita.

Metal ~
«Sei rincoglionita, Portgas,» disse Smoker, cedendo alla richiesta di Anne di farle un massaggio al collo solo dopo che la marmocchia le ebbe giurato, sul proprio nome, che non avrebbe mai più provato a fare headbanging estremo a ritmo della batteria; «Tu di più, e non è per colpa della musica,» rispose Anne, dimostrando così di avere la testa più dura del commodoro.

New ~
La notte prima dell’inizio dell’addestramento in caserma Smoker non aveva dormito molto, perché era stata eccitata e spaventata: la sua testa non aveva smesso nemmeno per un secondo di produrre sogni, se...? e immagini di questa nuova vita che avrebbe vissuto; allo stesso modo, più di vent’anni dopo, fissando la marmocchia che dormiva al suo fianco, provò quella sovrapposizione di sentimenti – non le era sconosciuta, ma ogni volta sembrava la prima, senza nessuna eccezione (non si riesce a dormire, non si riesce a pensare ad altro, è sempre così).

Old ~
«Chi è la mia vecchia musona preferita?» chiede Anne, e non fa in tempo a schivare il posacenere che Smoker le ha tirato addosso; «Sarà bene che sia io, marmocchia» risponde Smoker.

Peace ~
La pace è per chi verrà, non per chi ha combattuto e visto la vita finire sotto due metri di terra, perché per i reduci non c’è calma, ma solo la morta bonaccia di spettri; la guerra è la grande risanatrice, certo, ma solo per chi nascerà nella sua scia – e la pace in terra non è per lei, né per quella marmocchia, né per quelli che si sono radunati su quell’isola a mezzaluna.

Poison ~
«Io ancora non capisco perché continui a buttarmi fuori bordo un giorno sì e uno no,» si lamenta Anne, levando il cappello, al che Smoker risponde: «Per immunizzarsi nei confronti delle sostanze tossiche bisogna assumerne una piccola dose regolarmente—e oggi è il giorno no, quindi sparisci

Pretty ~
Non è che le sia mai sfuggito: diciamo piuttosto che è un pensiero sopito da qualche parte nella sua mente, uno di quelli che riaffiora con prepotenza nei momenti meno indicati – come in questo caso particolare, mentre Anne sta disfacendo la treccia per dare un po’ di sollievo ai capelli; quello che Smoker non sa è che Anne pensa più o meno la stessa cosa, quando la marine fuma una sigaretta guardando fuori dalla finestrella della cabina.

Rain ~
Vide gli ammiragli, diritti come pali da condanna a morte, e su di loro vide soldati (soldati!) volare e schiantarsi a terra, molli e incoscienti; poi vide Anne e suo fratello nella mischia, e Smoker capì immediatamente che il lutto dei cieli avrebbe portato in terra il cuore dell’inferno.

Regret ~
I primi giorni dormire fu praticamente impossibile, mentre fare incubi divenne normale; consciamente Smoker sapeva benissimo che, se a Marineford avesse cercato di salvarla, il senso di colpa l’avrebbe resa pazza e traditrice, dunque aveva scelto di tenere i piedi sulla strada da cui era partita; questa consapevolezza non aiutava, però, quando la notte sopraggiungeva con tutti i dubbi di chi è rimasto a seppellire i morti—Smoker pensò che avrebbe portato sia rimorso che rimpianto nella propria tomba, ma fino ad allora quei due dannati genietti morbosi non avrebbero dovuto avere controllo su di lei.

Roses ~
«Le rose sono rosse, le viole sono blu, se sei già stanca la scommessa l’hai persa tu» dichiara Anne, un po’ senza fiato, prima che Smoker sbuffi e, con un colpo di gomito e una presa salda, riaccompagni Anne sotto di sè, in modo che il commodoro possa muoversi con più scioltezza sopra il corpo scuro della sua compagna di merende (e poi ricominciano tutto da capo, perché Smoker non è stanca e non tutte le rose sono rosse, capito?).

Secret ~
«Tu hai fatto cosa—» disse Anne, a metà tra l’arrabbiato e lo spaventato, mentre Smoker ridacchiava e cercava di dire senza balbettare (stava decisamente ridendo troppo, che si soffochi, brutta stronza!): «Tranquilla, Portgas, ti giuro che non so che ogni tanto metti un paio di calze nel reggiseno perché ti senti più sicura, così, e ti giuro che non mi è sfuggito mentre ero sul ponte!»

Snakes ~
Anne non amava esattamente lasciarsi catturare dai marine, neanche dalla sua Cacciatrice preferita (nomignolo che Smoker non apprezzava per niente): a volte faceva finta di inciampare durante l’inseguimento ma, quando Smoker riusciva ad acchiappare Anne per una caviglia, il fumo sembrava perdere consistenza – allora dalla nuvola di polvere si allungavano un viticcio e un grido (White Snake!) che si allacciavano alla pelle di fuoco di Anne in una corsa infinita.

Snow ~
Una nevicata è proprio quello che ci vuole dopo un bagno di vapore: Smoker appoggia i piedi sulla neve appena caduta e il contatto delle piante dei piedi con il ghiaccio è rinvigorente, e diventa toccante nel momento in cui i fiocchi di neve le finiscono in faccia e si sciolgono in qualcosa di simile a delle lacrime che non sono ancora state versate.

Solid ~
La schiena di Smoker è grande, chiara e scavata (si vedono tutti i muscoli anche quando è a riposo): forse non c’è un tatuaggio che rappresenti la sua lealtà alla Marina e alla protezione dei civili, ma Anne è certa che la sua risolutezza non abbia bisogno di simili manifesti – non è che Anne vada in giro in bikini per sfoggiare il proprio tatuaggio, ma immaginarsi Smoker con un abbigliamento del genere fa molto ridere!

Spring ~
«Ehi, Smokie, va bene essere acida, ma ignorare così anche il miele che ti ho portato è un insulto alle api che l’hanno prodotto!», e Smoker parve ringhiare per un vecchio, brutto ricordo – un’isola primaverile e un alveare in una grotta da cui aveva dovuto salvare una bambina: diciamo che preferiva i pizzicotti che Anne le dava, il che era tutto dire (e tutto pensare).

Stable ~
Per Anne, Smoker è come uno di quei giochi per bambini che, nonostante prenda colpi violenti, rimane sempre in piedi: Anne ha potuto appurare questa teoria in un giorno di grandissima noia, quando per scrollar via l’accidia si è lanciata addosso a Smoker, gridando qualcosa riferito ai koala e a un geronimo non meglio specificato, e il commodoro non ha potuto non acchiapparla al volo; a quel punto, dopo due passi per recuperare l’equilibrio, Smoker s’è trovata tra le braccia una gatta troppo cresciuta, che le ha leccato il naso prima di andare a cercare un altro gioco interessante.

Strange ~
Per quanto curioso o inusuale (per non definirlo in altri termini come proibito e punibile con la morte) possa sembrare, in un certo qual modo Anne e Smoker vanno d’accordo – non su tutto, sia chiaro: entrambe credono che la libertà sia fondamentale, anche se cercano di raggiungerla in modi diversi; entrambe rispettano la lealtà verso la propria famiglia e il proprio credo più di ogni altra cosa – per questi motivi, pur paradossalmente, riescono ad apprezzarsi (e a sopportarsi) a vicenda.

Summer ~
Pensavi fosse solo un’avventura, non negarlo – pensavi fosse un gioco di illusioni dovute al caldo di Alabasta, ammettilo almeno a te stessa—e guarda a che punto siete arrivate, pur credendo che fosse solo una stagione, non un intero anno!

Taboo ~
La relazione in cui si trovavano non doveva essere pronunciata – non prima dell’aver svolto alcuni riti fondamentali per renderla ordinoaria: uno di questi era pranzare assieme, un secondo era lavare le mani e la testa dell’altra, un altro ancora era ripetere, tra sè e sè, che il pericolo stava nell’aver proibito rapporti del genere, pensando forse che la separazione del quotidiano dal sacro impronunciabile fosse utile alla fioritura di una civiltà dignitosa.

Ugly ~
«Non esistono cicatrici belle, marmocchia,» sussurrò Smoker, forse più a se stessa che a Portgas, mentre controllava i punti sul braccio sinistro di Anne (all’altezza del tatuaggio), «esistono cicatrici di guerra e cicatrici stupide che i bambini si fanno quando corrono troppo forte e finiscono con le ginocchia a terra: credo proprio che le tue siano le peggiori, visto che sono quelle di una ragazzina finita nel mezzo di una battaglia,» e guarda male quella bruttura sulla pelle scura di una Portgas ormai fin troppo cresciuta.

War ~
Il caporale Seviri morì con gli occhi spalancati, trafitto da due proiettili; Smoker si accovacciò al suo fianco e gli abbassò le palpebre con una mano, in silenzio, alla fine di un’epoca, e pensò che Seviri aveva falsificato l’età anagrafica per entrare in guerra e che lei – lei stessa! – glielo aveva permesso e lo aveva preso sotto la propria responsabilità, anni prima; il suo pensiero andò anche ad Anne, e chissà chi avrebbe chiuso i suoi occhi, chi era stata la persona scriteriata che le permise di prendere il largo per morire insieme ad altri ragazzi della sua età—chi avrebbe provato quell’impotenza e quel dolore per un amico che ha lasciato il fango ma nel fango rimane.

Water ~
«Ehi, Smokie,» dice Anne, prima che un ringhio di Smoker le faccia compiere un passo indietro e la faccia finire contro lo stipite della porta del bagno, «non puoi toglierti dalle dita del sangue che non hai versato tu, perché non c’è» e Smoker lo sa, sa benissimo che dovrebbe smettere di lavarsi le mani prima che comincino a squamarsi, ma non ci riesce—perché un bambino è morto tra le sue braccia, e una donna è morta al suo fianco, su un’isoletta della Rotta Maggiore su cui si supponeva si nascondesse una banda di pirati; Anne prende le mani di Smoker tra le proprie e le immerge di nuovo nella bacinella piena d’acqua che diventa sempre più rossa.

Welcome ~
«Signora» gridò Tashigi a Smoker, appena salita sul ponte, «quella è una delle navi di Edward—» ma la sua voce venne coperta dall’atterraggio, sul parapetto della nave, di un uomo dalle ali blu, che poi disse: «Mi aspettavo un saluto più caloroso, Cacciatrice Bianca, dopo aver saputo quale benvenuto hai riservato a una delle mie sorelle.»

Winter ~
A costo di congelarsi i piedi, Smoker uscì all’aperto in un riparo desolato dell’isola di Drum e fumò sigari per un paio d’ore – quando uno finiva veniva poi spento nella neve; Smoker stava compiendo un rito di passaggio per portare a termine la propria missione dopo le incertezze di Marineford e, per adempiere al compito che s’era prefissata in quel giorno di calma atomica, decise di richiedere un trasferimento al G-5.

Wood ~
Se Smoker potesse decidere del proprio funerale, vorrebbe che il proprio corpo venisse bruciato su una pira e tutte le ceneri, quelle delle ossa e dei ceppi di legno arsi, venissero sparse sulla Rotta Maggiore: non lo farebbe per diffondere la Giustizia Morale sul mondo (perché il mondo non funziona così semplicemente), bensì per sollevare fuoco e fumo nel cielo per un’ultima volta.















 

Note Autrice:

Set delta. Il titolo del set viene da una canzone di Fabrizio de André, Un Matto (dietro ogni scemo c'è un villaggio). Spero che Anne e Smokie vi piacciano, perché saranno con noi anche la prossima volta!

Ho notato che, nei cinque set, alcuni prompt vengono ripetuti, come war, drink, fire e rain. Tendenzialmente userei il fatto che siano due per scrivere una frase stupida e una seria, ma dal momento che non li ho ancora affrontati tutti vedremo cosa succederà, lol.

Noticine varie:

air › si fa riferimento sia all’aria in sè che al verbo to air something, che vale come esprimersi, spiegare, dichiarare.

beginning › si ringrazi il De rerum natura con il suo primo libro. Grazie, Lucrezio!

coffee › il caffè bianco sarebbe il caffè dello studente, o il caffè del caffè, nel nostro mondo. XD

dark › what-if? grande come un elefante – ehi, io ho bisogno delle what-if?, sono la mia salvezza dai feels.

doors › le porte chiuse & finestre aperte è anche per una questione igienica e di pulizia; la canzone canticchiata da Anne è Roadhouse Blues, dei... The Doors. Mi diverto a piegare al mio volere dei prompt intelligenti! XD

drink › La prima che ho scritto è la seguente:
Il capo artigliere Kirit, salito di corsa fino alla cabina di Smoker, entrò senza neanche bussare, gridando: «Signora! Pugno di Fuoco si è davvero bevuta la bottiglia di alcol che le avevo dato per fare giochi da sputafuoco per i ragazzi sul ponte—»; dalla mensa provenivano grida e urla, e soltanto quando Smoker e Kirit entrarono nelle cucine videro Anne saldamente aggrappata alla lampada sul soffito, mentre canticchiava qualcosa riguardo volare per far seccare la gola bruciata e strozzarsi con l’aria della cima del mondo (era divertente e triste allo stesso tempo).
Poi voglio dire, scusatemi, ma il piña colada è fatto con il succo d’ananas e non ho resistito. XD

fall › questa è dovuta al fatto che in inglese innamorarsi si dice to fall in love. Immagino che nella challenge fosse una ambiguità voluta: io qui ci ho aggiunto il far cadere Anne giù dal letto – una cosa che Smokie all’inizio faceva a cui però ormai ha rinunciato.

green › Shakespeare parla della gelosia come del mostro dagli occhi verdi (green-ey’d monster). In italiano, inoltre, si è verdi quando si è o gelosi o invidiosi. Ho fuso insieme tutte queste cosine divertenti. Mi sa che Shakespeare comparirà di continuo, qua dentro, vi giuro che non lo faccio apposta—credo.

metal › beh, ormai avrete capito che amo la musica metal. XD

peace › in inglese, bonaccia si dice proprio dead calm.

rain › gioca sull’omofonia tra rain e reign.

snakes › onestamente non ricordo come viene tradotta in italiano la tecnica di Smoker, ma il termine inglese è White Snake, oppure Smoke Snake. Vabbè, avrete capito che ci sguazzo in ste cose, no?

snow › il bagno di vapore è proprio la sauna (torilla tavataan qualcuno mi impedisca di scrivere idiozie pls!). Il primo abbozzo tirato fuori dalla mia testa, invece, era il seguente:
«Hai davvero un cerchietto rosso, no, non ci credo!» esclamò Anne, deliziata da quella scoperta (anche se in realtà quel cerchietto era di Tashigi, che probabilmente l’aveva perso inciampando sulla sedia quando aveva portato un rapporto a Smoker), «fammi vedere come mi sta!» e sì, con quell’affare in testa Anne sembrava proprio Biancaneve dopo una vacanza con Mago Merlino a Honolulu!
EHM. Poi ho deciso che forse era il caso di scrivere cose meno cretine, ma ho comunque voluto condividerlo con voi perché ehi, mi diverto. XD

taboo › dal maori tapu, per il cui significato vi rimando qui (riassunto breve: cosa/persona nella sfera del sacro, intoccabile; violare il tapu consegue in una punizione che può arrivare alla morte; riti vari possono servire per togliere il tapu dall’oggetto o dalla persona). Ordinoario è scritto volutamente in questo modo: sempre in maori, noa è una parola che indica l’essere liberi dalla sacralità inviolabile del tapu.

ugly › altro what-if perché con queste due ho bisogno di immaginarmi finali felici in cui Anne non muore e possono ancora vedersi per qualsiasi motivo ignoto e stupido che esista sulla faccia della Terra, va bene? Leave me alone with my feels. Che poi, avete notato la cicatrice di Smoker post-timeskip? Da paura!

 

Le frasi stanno diventando sempre più lunghe... Non è colpa mia, è colpa della mia gemella cattiv—volevo dire, della mia gemella logorroica!

E nulla, spero vi siano piaciute. Ci sentiamo tra due settimane! Stay safe!

claws_Jo





Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Eiichiro Oda; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

  
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