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Autore: egypta    06/04/2009    4 recensioni
"Ormai erano ore che camminavo per il bosco, con gli occhi consumati della lacrime che ancora adesso continuano a scendere, solcandomi le guance ormai arrossate e scheletriche.
Non mangiavo, non bevevo, mi limitavo solo a continuare a esistere, sperando che l’angelo della morte si accorga di quest’anima in pena e la porti con se, in un mondo fatto di felicità e spensieratezza, dove mi auguro possa essere più felice.
Ma ormai anche la felicità è voltata via, con il nome di Edward Cullen, che se l’è portata via con se. La mia vita, si è portato via con se. E ormai non c’è modo di riprendermela."
Una Bella consumata dalla perdita di Edward, si ritroverà nel filo di una parentela di vampiri molto speciali, che perfino i vampiri stessi credevano fossero leggenda, o solo un altro modo per identificare i Volturi... Ma forse le cose stavano diversamente...
Mia seconda ficcy su Twilight... Spero che vi possa piacere^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Hunters


<< Davvero non ricordi niente della tua vita passata? >>

<< No, anche se cercassi di ricordare non otterrei niente... La... La nostra spece... è molto diversa dalla vostra... Voi alla meglio ricordate la vostra vita umana, noi invece no.>>

Repressi un sospiro. Da quando i Cullen erano entrati in contatto con noi, mi lasciavo scivolare via troppe cose. Il fatto era che sentivo di potermi fidare, e di conseguenza le parole scorrevano veloci e senza controllo via dalla mia bocca.
Sapevo che dovevo preoccuparmi, come ovviamente facevano i miei fratelli, ma per qualche strano motivo, la cosa non mi toccava affatto.
Cercavo di autoconvincermi che era un male spifferare a loro i fatti nostri, ma più me lo ripetevo, più non riuscivo a sentirmi in colpa.
Io volevo che loro sapessero tutto di noi.
Volevo soprattutto che conoscessero tutto di me.

Un ora dopo, nel mezzo della notte, io e i miei fratelli ci trovavamo radunati intorno al tavolo rotondo della biblioteca, a discutere sulla questione Cullen.
Avevamo convinto quest'ultimi ad andarsene con la scusa della caccia.
All'inizio tentennarono un po', ma poi se ne andarono, visto anche che ci tenavano alla pelle. In quel momento, avevo ringraziato mentalmente Chris per aver raccontato loro della furia cieca con cui lo avevo sbattutto all'albero, insieme alla promessa di morte ben impressa nei miei occhi.

<< Allora, che si fa con loro? >>, domandò Alicia.

<< Io dico di farli fuori, e anche immediatamente.. Non possiamo permetterci che i Volturi vengano a sapere della nostra esistenza. Siamo abili a mascherare un delitto per una lotta tra comuni Impuri, ma se venissero a sapere che noi esistiamo, i Mortem avrebbero un appiglio in più per attaccarci, e per noi farli fuori dieventerebbe più impegnativo.. Si arriverebbe a intervenire con il Pentacolo... >>, decretò RoseMary freddamente.

<< é vero, però io dico di aspettare. Infondo, ci hanno dato la loro parola, hanno giurato di non parlare della nostra esistenza con altre cretaure. Direi che potremmo lasciarli vivere per adesso, sempre ovviamente tenendoli sott'occhio >>, azzardò Jason con un sorriso di sfida, quasi sbeffeggiando Rose.

<< Si sono daccordo. Sembrano gente apposto, io dico di fidarci >>, si intromise Kellmett con un alzata di spalle.

<< Ma non capite?! Potrebbe essere anche una finta! Potrebbero stare dalla parte dei Volturi, tenderci una trappola per farci venire allo scoperto! >> urlò smanettando Rose, in disappunto con i ragazzi.

<< Infatti, potrebbero. Non è una certezza. E poi, questa è un occasione per metterli alla prova, per valutare da che parte stanno. A me sono sembrati sinceri >>, azzardò cauta Alicia.

Stizzita, RoseMary si voltò verso di me, fissandomi dritta negli occhi, come a chiedermi sostegno.
Sospirai. Erano tre contro una, e anche se gli avessi dato il mio appoggio, la maggioranza avrebbe comunque vinto.

<< Rose >>, iniziai io, << So che tu lo fai per la nostra famiglia, per proteggerci, ma è giusto dare una piccola possibilità anche a loro. Per quanto ne possiamo sapere noi, potrebbero anche realmente volerci aiutare, volerci proteggere. A loro modo, ovviamente. E chissà, forse un giorno, potrebbero anche tornarci utile. Io dico di dargli una possibilità, solo una, e se falliscono, faremo come hai detto te >>, conclusi con il sorriso più convincente che potessi fare nel momento.

Tentennò per un momento, contrariata che io stessi dalla loro parte. Ma poi dopo un attimo di esitazione, finalmente parlò.

<< E va bene. Fate come volete... Ma se putacaso, questa storia dovesse finire in peggio, sarà solo colpa vostra. Io non voglio entrare in questi faccenda. >>, ringhiò fredda, calcando bene il quel solo.

E detto questo, girò sui tacchi e sparì per le scale, diretta in camera sua.
Nel momento in cui la porta della sua stanza si chiuse, noi tirammo all' unisono un sospiro di sollievo.
Bene, per il momento la corsa "Salviamo i Cullen" , si era conclusa nel migliore dei modi. Rose era infuriata, si, ma si sarebbe sbollita entro la mattina stessa.
Doveva solo riflettere un po'.
L'importante però, era che adesso che i Cullen sapevano dei Mortem, e quindi che sapevano riconoscerli, ci contattassero prima che quelle creature combinassero qualche danno.
Per ora noi Crucis non ne avevamo trovati punti di loro, ma non era detto che i Vegetariani avessero la nostra stessa fortuna...

Certo però che se quella vampira che stava sempre appicciata ad Edward l'avessero presa... No, ma che mi veniva in mente!
Magari stavano già insieme, non era giusto che io fossi...
No, non era proprio fattibile.
Gelosa, io?
Io gelosa di un Impuro vegetariano che non conoscevo nemmeno?
Ma no, forse era qualcos'altro....
Ripensai a un'ora prima, quando mentre raccontavo ai Cullen la nostra storia, quella vampira bionda stava incollata ad Edward, che sembrava però assente, con lo sguardo fisso su di me.
Piccola soddisfazione personale.
E lei che cercava in tutti i modi di riportarlo con i piedi per terra facendogli domande su domande, finendolo con il suo costante chiacchiericcio.
Ma lui continuava comunque a tenere il suo sguardo su di me.

Si, ero gelosa.

Ero gelosa perchè lei poteva toccarlo, accarezzarlo, e forse anche baciarlo - e pensandoci un ondata d'ira mi costrinze a serrare i pugni lungo i fianchi - , senza che sentisse il desiderio di sbranarlo.
Senza contare però che lui era già innamorato - e lì il mondo mi crollò addosso.
Immaginai questa ragazzina umana, bella come una ninfa, bionda, occhi azzurri, alta, magra. Insomma perfetta, proprio come lui.
Però in un primo tempo mi aveva scambiata per lei. Tutti mi avevano scambiata per lei.
E poi, si chiamava Isabella, e come diminutivo, avevano detto Bella.
Proprio come me.
E anche quel cognome, Swan. L'avevo già sentito da qualche parte.
Senza contare quella sequenza di flashback che mi aveva inondato la mente.
E ripensandoci, il nome che avevo sentito, il mio, proninciato da quelle voci sconosciute... Sconosciute.. Mica tanto!
Quelle voci erano identiche a quelle dei due Cullen, Alice e Edward, solamente detto in tre modi differenti.

Ero confusa.
Una parte di me, veramente microscopica, credeva a quello che avevano detto, cercando di convincere quella grande parte di me che smentiva tutto, che non voleva ascoltare.

Imbronciata, mi fissai le punte delle scarpe, perdendomi nel nero, il simbolo della mia famiglia.
Fissando il tacco, mi venne in mente le facce stranite dei Cullen, quando notarono il mio tacco di sette centimetri.
Chissà perchè quella reazione.
Mha...

<< Sapete una cosa? >>, incominciò Kellmett , spezzando il silenzio.

<< Cosa Kell? >>, chiese Jason incuriosito.

<< Penso che Rose voglia eliminare i vegetariani non perchè li considera una minaccia, ma perchè odia profondamente la biondina... Come si chiamava... >>, corrugò le sopracciglia pensieroso

<< Rosalie? >>, mi intromisi io.

<< Si, Rosalie, proprio lei >>, si illuminò, ma si rabbuiò subito dopo << Ma non capisco il perchè >>, concluse deluso.

<< Mmh >>, fece pensierosa Alicia, << Secondo me, è per Bella >>

Scattai, sentendomi chiamata in causa << Per me? >>, chiesi perplessa.

<< Mmh.. Si... Secondo me, lei è gelosa di te... Non vuole che ti si manchi di rispetto, e questo questa Rosalie l'ha fatto, facendo scattare Rose >>, disse pensierosa Alicia.

<< é vero, potrebbe essere >>, si inserì Jason.

Ci pensai un momento. Sorrisi squotendo la testa. << La mia Rose... >>

<< Allora è per questo che ti da sempre retta... Mmh... Devo cominciare ad essere come te >>, disse Kell assottigliando gli occhi verso di me.

Mi liberai in una risata allegra, e alzatami, andai verso Kell e lo abbracciai calorosamente, scoccandogli un sonoro bacio sulla guancia.
E sempre con il sorriso sulle labbra, uscii dalla Biblioteca e mi avviai per andare in camera mia.
In un primo momento mi venne la mezza idea di andare in camera di Rose e parlare con lei, di dirgli che le volevo bene, e che non doveva essere gelosa di me, ma poi quando mi resi conto che era uscita, immaginai dalla finestra, deviai direzione, e mi chiusi la porta della mia stanza alle spalle.
Mi buttai sul letto.
E, non l'avessi mai fatto, mi addormentai.
E incominciai a sognare...




AnGoLiNo

Eccomi di ritorno con un altro capitoluzzo^^
Sono davvero contenta che questa storia piaccia^^ Me gongola estasiata ç.ç
Piccola domanda: Secondo voi, chi è questa vampira che sta appicciacata come una sanguisuga a Edward?
Be', è molto scema come domanda... -.-
Ringrazio le 79 persone che l'hanno messa tra i preferiti, e ringrazio con maggior ragione chi ha commentato.. Ragazze, grazie, siete tutte stupendeeeeeeeeee +.+
Ihih, be'e'e', commentateeeeeeeeeeee^.^

Kiss kiss
Egypta
  
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