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Autore: Homra_Girl    21/04/2016    1 recensioni
"Mio caro, Francis, io sono nata per proteggere la Francia. Io sono nata per proteggere te" -Jeanne d'Arc
Genere: Angst, Drammatico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Giovanna d'Arco
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I  HOPE  YOU  DANCE
 

 
 
30 maggio 1431
Francis stava correndo a perdifiato per le strade di Rouen e sentiva già la folla gridare.
Possibile che quelle stesse persone che l’avevano acclamata fino a qualche mese prima come l’eroina di Francia, ora la stessero mandando al rogo?
 
-Io sono qui per proteggere il mio paese ed il mio re. Dio mi ha mandata qui. Io scaccerò l’invasore inglese dalla Francia- disse una biondina coperta da un mantello rosso inginocchiandosi di fronte a Carlo VII  – Io sono Jeanne d’Arc. Datemi un esercito, sire. E vi giuro che vi renderò le vostre terre-.
 
Francis ricordava ancora quella ragazza di 17 anni così innocente eppure così determinata. Non credeva che in così poco tempo la ragazza sarebbe riuscita ad ottenere il favore del popolo. A quel tempo era severamente proibito alle donne fare qualsiasi cosa che non fosse stare in casa. Jeanne stava dimostrando una parte nuova delle donne. Temuta. Pericolosa. Ammirata.
 
-Perché lo fai, Jeanne?- chiese Francia – Perché combatti? Non sei tenuta a farlo…-
-Mio caro, Francis – rispose la giovane sorridendo- Io sono nata per proteggere la Francia. Io sono nata per proteggere te-.
Dopo aver pronunciato quelle dolci parole gli tenne il viso con le mani e gli posò un casto bacio sulla fronte.
 
Francia ricordava ancora quel tocco: delicato, puro, casto. Tutto ciò che era Jeanne. La sua Jeanne.  
Come un giglio, la ragazza era forte e dolce allo stesso tempo. Non si sarebbe mai arresa.
 
-Arthur, ti prego – disse il francese in lacrime  aggrappandosi alle vesti dell’inglese – rendimi Jeanne. Non puoi portarmela via-
-Tu non puoi farci nulla ora, Francis – rispose duramente Arthur – Ora lei è nelle mie mani. Pagherà per aver osato affrontare l’Inghilterra. Pagherà per aver osato affrontare me-
-Arthur, non puoi farlo!! È solo una fanciulla!!! Ha diciannove anni!!!-
-Una fanciulla che merita di morire…ed ora vattene, Francis. Mi stai disturbando-
Francis se ne andò, con il viso rigato dalle lacrime ma prima di lasciare il castello decise di correre verso le prigioni. Nel modo più silenzioso possibile raggiunse la cella dove era segregata Jeanne.
La bionda aveva il viso sporco di fuliggine e terra ma era pur sempre bella.
Jeanne era sempre stata bella: lo era stata durante l’assedio di Orleans con l’armatura che brillava al sole e lo stendardo in mano, lo era stata durante la consacrazione del re a Reims in cui i suoi occhi rilucevano poiché parte del suo sogno si era avverato, lo era stata anche quando - colpita da una freccia alla spalla – aveva rifiutato di arrendersi a morire ed aveva continuato l’assedio de la Tourelles.
-Jeanne, mia eroina – disse Francis – uscendo dall’anfratto ombroso – perché lo stai facendo? Perché non rinneghi tutto? Fallo ed avrai salva la vita. Non voglio che tu muoia-
-Francis, non avere timore. Io non ho paura perché sono nata per fare questo. Sono nata per morire proteggendo la Francia. Non disperarti, Francia mia.-
Francis sentì le guardie inglesi arrivare.
-Ora và, le guardie stanno arrivando. Fuggi lontano e salvati. Addio, Francis-
-Addio, Jeanne-
Ed il biondo si allontanò di corsa dalla cella, con le lacrime agli occhi.
 
L’incarnazione della Francia era giunto nella piazza del mercato di Rouen. La sua Jeanne era legata ad un palo, in cima ad un rogo e pure in quel momento era bellissima: con addosso un semplice abito bianco.
-Hai la possibilità di rinnegare tutto, Jeanne d’Arc. Questa è la tua ultima possibilità di salvarti. Cosa desideri fare?-
Jeanne non rispose e continuò a tenere lo sguardo basso.
Il cardinale diede ordine al boia di appiccare il fuoco e quest’ultimo obbedì all’ordine.
La pira cominciò a bruciare e Francis non riuscì a trattenere le urla e le lacrime. Era come se stessero bruciando il suo stesso cuore.
-JEANNEEEEEE!!! –
La ragazza diresse lo sguardo verso il luogo da cui proveniva la voce e riconobbe Francis.
Francis intravide un flebile e dolce sorriso attraverso le fiamme e sentì, nella sua mente, la frase che Jeanne aveva bisbigliato.
-Spero che tu sia orgoglioso di me, Francis-
La ragazza morì carbonizzata, sotto gli occhi di decine di persone che si allontanarono non appena la pira si spense.
Francis pianse ed il cielo pianse con lui, lasciando cadere una pioggia fittissima.
-Lo sono sempre stato, Jeanne. Sono sempre stato orgoglioso si te-.
 
   
 
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