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Autore: Shary_Leonetta    21/04/2016    2 recensioni
Violetta, dopo una vacanza con il papà German, torna a Buenos Aires allo Studio Onbeat e rincontra i suoi migliori amici e la splendida zia Angie. Farà nuove amicizie e scoprirà, così, anche l'amore.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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“zia? Papà?” li chiamo, scendendo le scale mano nella mano con Leon. “tesoro tuo padre sta arrivando, è con un cliente. È successo qualcosa?” chiede Angie che come al solito si trova in cucina. “ehm in effetti sì.. cominciamo con lei?” chiedo al mio ragazzo che annuisce con la testa. “devo preoccuparmi?” continua mia zia, facendo una risata nervosa. “no.. o almeno credo.. possiamo sederci?” rispondo io, all’ultimo gradino della scala. “certo” dice mia zia. Tutti e 3 ci sediamo sul divano bianco e restiamo in silenzio. “allora? Forza, parlate! Non ditemi che avete paura di me eh” esclama Angie, ridendo. Mi giro e guardo Leon, che mi sorride per incoraggiarmi. “zia.. hai presente tutto quello che ho avuto finora? Il vomito eccetera?!” inizio io, allargando il discorso. “beh come posso non ricordarmene? Ma comunque.. che c’entra?” .. “ecco.. so il motivo” mia zia rimane zitta, aspettando un mio continuo. “e? Sarebbe?” chiede poi, non capendo. “ecco.. sai che ti ho detto che ho passato quella notte con Leon? Quando mi ha portata al mare?” continuo io, tra le braccia del mio ragazzo che mi stringe forte a sé e ogni tanto mi lascia un bacio tra i capelli o sulla tempia. “sì, ho presente. Vilu, però continuo a non capire” risponde Angie, sempre con una risata strana. “ehm.. io e lui abbiamo fatto l’amore” vengo interrotta da lei “sì, lo so..” poi si rivolge a Leon “scusa tesoro, io e Vilu ci raccontiamo sempre tutto” .. “non preoccuparti, mi fido ciecamente di entrambe” risponde Leon sorridendo. Poi mia zia torna a puntare gli occhi su di me e mi guarda come a dire “continua, vai avanti”. “ecco.. da lì è cominciato tutto.. il vomito, il mal di stomaco, i giramenti di testa.. e così ho parlato con Francesca.. e sospettavamo che era per via del mio ritardo che stavo male.. poi però ho messo insieme i pezzi.. e.. ho chiesto a Fran di comprarmi un.. un test di gravidanza” mi fermo un attimo e mia zia spalanca la bocca. “e.. era.. cioè è..” balbetta, non riuscendo a completare la frase; così io abbasso lo sguardo. “dai amore.. ormai sei arrivata al punto.. vedrai che tua zia capirà” mi incoraggia Leon, lasciandomi un altro bacio e stringendomi di più tra le sue braccia. “Violetta?” mi chiama mia zia ed io alzo lo sguardo. “zia.. sono incinta” ecco l’ho detto! L’ho detto! Sono senza respiro, non riesco a guardarla negli occhi e una lacrima mi scende per la paura. “Angie.. mi prenderò tutte le responsabilità, lo prometto. Non lascerò sola tua nipote, nemmeno un secondo. Lei è tutta la mia vita ed ora anche il nostro bambino. Li amo, anche se ancora non si vede neanche la pancia.. ma già lo amo. Le starò vicino, sempre. Ma per favore.. non arrabbiarti” a parlare è stato il mio Leon e altre lacrime mi scendono: per la felicità, per le sue parole e per la paura. “Vilu..” mia zia mi si avvicina e mi prende le mani, così io alzo lo sguardo e la guardo. “oh tesoro mio, vieni qui” mi abbraccia forte, mi culla, mi conforta. Mi lascia mille baci in fronte e mi asciuga le lacrime. “tesoro..” mi stacco dalle sue braccia e continuo a tenere le mani nelle sue. “io non ti dico proprio nulla. Le parole di Leon mi hanno molto colpito e so che è un ragazzo splendido. Sono sicura al 100% che sarete i genitori migliori del mondo e che ve la caverete perché il vostro amore è molto forte. Io ti sarò sempre vicino e ti aiuterò sempre. Sei la mia nipotina e non posso che essere felice per te! Ti voglio un mondo di bene” altre lacrime mi scendono, ma stavolta per la felicità e l’emozione. “grazie zia. Ti voglio tanto bene anche io, senza te non so che farei” ci abbracciamo di nuovo e lei mi porge un fazzoletto che subito uso per togliermi le lacrime dal viso. “Leon.. sei un ragazzo molto dolce e comprensivo. Penso che tua sia uno di quella piccola percentuale di ragazzi giovani che stanno accanto alla propria fidanzata in un momento come questo. Sono molto fiera di te e conto su quello che hai detto. Ti affido Violetta e mi raccomando, trattala come se fosse placcata d’oro.. perché per me vale molto di più” mia zia si rivolge a Leon come se anche lui fosse un parente per lei. È stata molto graziosa e non la ringrazierò mai abbastanza per tutto questo. L’adoro con tutta me stessa. Leon abbraccia mia zia e lei lo stringe forte a sé, sorridente. “te lo prometto Angie, sarà la persona più felice al mondo.. assieme a nostro figlio”. Abbraccio nuovamente Leon e ci scambiamo un piccolo e veloce bacio sulle labbra. “zia.. ora dobbiamo dirlo a papà.. aiutami, ti prego” .. “ma certo amore mio! Stai tranquilla. Io e Leon siamo qui con te, a sostenerti” mi giro verso lui, che annuisce e mi sorride. Qualche secondo dopo sentiamo aprire la porta e tutti ci giriamo verso essa. “salve famiglia! Come.. Violetta che è successo?” papà sbatte la porta, facendola chiudere e si fionda di fronte a noi. “che le hai fatto? Eh?” urla a Leon, indicando me. “German, amore, ti prego siediti” gli dice mia zia “Leon non ha fatto nulla di male. Proprio nulla” .. “allora chi ti ha fatto piangere? Dimmelo subito” continua papà sbraitando. “papà.. ti prego, fa come ti ha detto Angie. Siediti per favore. Dobbiamo parlarti” vedo che si tranquillizza un po' e così si siede sulla poltrona di fronte a noi. “allora? Che succede?” ci guarda a tutti e 3, di più a Leon. “papà.. ti devo dire una cosa importante. Non arrabbiarti ti prego, anzi.. cerca di capirmi e di starmi vicino” dico io, cercando di fare lunghi respiri e soprattutto di non far tremare la mia voce, anche se è un po' un’impresa. “ohddio!” esclama ad un tratto papà e tutti e 3 lo guardiamo non capendo il perché di quella esclamazione. “ohddio che?” gli chiedo scrollando la testa. “vi sposate! Violetta sei ancora piccola.. non credi? Aspetta almeno ancora un paio d’anni” lo vedo agitarsi sulla poltrona, non sta fermo un attimo. “papà, non ci sposiamo..” dico io, sorridendo nervosamente. “o almeno non ora” conclude Leon. Io e papà ci giriamo subito verso lui: io lo guardo con amore, papà lo fulmina con gli occhi. “Leon perdonami se te lo dico, ma penso che bisognerebbe avere dei figli per sposarsi. E io sono ancora giovane per diventare nonno..” ohddio.. cos’ha mai detto! Lo vedo ridacchiare, ma poi si blocca guardando i nostri visi. Io abbasso lo sguardo, triste e nervosa; Leon continua a muovere gli occhi non sapendo chi o cosa guardare; mia zia stringe le mie spalle con un braccio e con l’altra mano prende entrambi le mie. “Violetta.. cosa.. cosa stai cercando di dirmi?” balbetta papà, sta volta stando fermo immobile. Continuo a tenere lo sguardo basso e poi sussurro “sono incinta”. Sento lo sguardo di Leon e quello di Angie, puntato sul viso di papà. Poi lentamente alzo il mio per vedere la sua espressione: all’inizio seria, poi comincia ad allargare gli occhi, a guardarsi in torno e a farsi aria con una rivista. “ok.. state scherzando vero? È uno scherzo! Bravi, ottimi attori! Ora però ho molto caldo” si alza, girando per il soggiorno e continuando a farsi aria con il giornale. “German..” comincia mia zia, ma lui le punta un dito contro. “ssh! Stai zitta per favore! E tu, vattene da qui.. subito” conclude indicando Leon. “no, lui non se ne va. Non va da nessuna parte” dico io, con le lacrime agli occhi che pian piano scorrono sulle mie guance. “mi gira la testa.. mio Dio..” dice papà, appoggiandosi al muro. Mia zia si alza e gli va vicino, ma lui si altera subito. “Angie lasciami stare! Tu scommetto che le sei stata dietro” .. “German.. tua figlia è grande e sa prendersi le sue responsabilità.. idem Leon” papà scoppia a ridere, prendendo in giro quello che Angie ha appena detto. “responsabilità? Ma se hanno appena 20 anni! Per favore..” sta volta a sbraitare è mia zia. “sentimi bene German! O tu ti siedi ed ascolti quello che ha da dirti tua figlia, o io me ne vado e non mi vedi più. Sei un immaturo, un ingrato! Ma la vedi? Vedi come la fai soffrire? E poi sarebbe Leon a farla stare male? Dovresti essere felice per quello che ti ha appena detto e darle tutto il tuo appoggio, come un buon padre farebbe! Sei un codardo, un bambino. Quello che non sa prendersi le proprie responsabilità, sei proprio tu!” mia zia ha urlato tutto il tempo di questo discorso ed io l’amo per quello che ha detto. Non poteva usare parole migliori. Papà è rimasto impassibile e senza parole. “allora? Vuoi ascoltarla o vuoi perdere me, lei e il tuo futuro nipote ancora prima che nasca?” continua lei, con voce sempre alta ma meno di prima. Papà si avvicino alla poltrona di prima e ci si siede. Io sto piangendo tra le braccia di Leon e mia zia torna a sedersi accanto a me e mi accarezza il braccio, prendendomi poi le mani. “ti ascolto..” sussurra papà, unendo le mani. Mi stacco da Leon e asciugo le lacrime. Poi, cercando di tranquillizzarmi, comincio il discorso. “papà.. una settimana fa sono stata con Leon al mare e.. abbiamo fatto l’amore” mi fermo un secondo e lo vedo deglutire e respirare a fondo. “continua” mi dice poi, quando sembra essersi calmato un po'. “oggi ero con Francesca in camera e sono stata male di nuovo, per fortuna c’era lei e mi è stata vicino. Abbiamo parlato e pensavamo che stessi male per un mio ritardo.. poi però abbiamo deciso fosse meglio fare il test per sicurezza.. e allora lei me l’è andato a comprare.. e quando l’ho fatto è.. uscito.. positivo” l’ultima parola la sussurro abbassando lo sguardo. “German.. io l’ho già detto ad Angie. Prometto di prendermi ogni responsabilità sia per tua figlia che per il bambino. Io amo tua figlia come non ho mai amato nessuno, forse nemmeno mia madre. Lei è tutto per me e di conseguenza lo è nostro figlio. Sarò sempre presente, in qualsiasi momento e non la lascerò sola un minuto” papà ascolta attentamente le parole di Leon e ne sembra soddisfatto. Si alza e mi viene vicino, Angie va al posto di papà in modo che papà si riesce a sedere accanto a me. Le mie lacrime riprendono a scorrere, prima era solo per paura e tristezza.. ora solo per felicità. “tesoro.. accetto quello che mi avete detto e accetto il vostro bambino. Non me l’aspettavo ma ho apprezzato molto quello che Leon mi ha detto. Vi chiedo scusa a tutti e 3 per prima, ma capitemi.. a primo impatto mi sono sentito soffocare. Ti amo più della mia stessa vita e ti voglio vedere solo felice. E se per farti felice tu vuoi tutto questo, io lo accetto. Ma sappi che sarai sempre la mia bambina” mi metto a ridere per l’emozione e mi butto tra le braccia di papà che mi stringe forte, accarezzandomi i capelli. Quando ci stacchiamo mi prende il viso tra le mani e mi lascia un bacio in fronte. “mi raccomando” mi dice facendomi l’occhiolino “te lo prometto papà”. Guardo Leon e lo abbraccio. “Leon.. ho capito che tipo di ragazzo sei e sono sicuro che farai tutto ciò che hai detto. Ti ringrazio per rendere felice mia figlia, ma ti prego non smettere mai di farlo” dice papà al mio ragazzo. “non lo farò mai German. Sarà la donna più felice che tutti abbiano mai visto. Lo prometto” papà si alza e allarga le braccia verso Leon “dai vieni qui” dice poi e anche Leon si alza e infine vedo la scena più bella che abbia mai visto: papà e Leon abbracciarsi affettuosamente. Finalmente smetto di piangere, poi papà va verso mia zia. “amore.. ti chiedo perdono per prima e tu hai avuto pienamente ragione in tutto. Mi hai aperto gli occhi e sono riuscito a capire molte cose. Ti amo.. anzi.. vi amo!” papà e mia zia si baciano e io e Leon battiamo le mani ridendo. Anche io abbraccio il mio amore per poi scambiarci un dolce bacio. “va bene, ti perdono” esclama Angie ridendo. Poi papà mi si avvicina di nuovo “ehm.. posso?” chiede, indicandomi la pancia. Non ci posso credere.. davvero è quella la sua intenzione? “sì..” sussurro con la bocca spalancata e guardando prima mia zia, che si mette la mano davanti alla bocca non credendoci, e poi Leon.. anche lui molto stupito. Papà si avvicina alla mia pancia ancora piatta e la tocca con la mano, facendo un cerchio continuo. “ehi nipotino.. mi senti? Sono il nonno. Sarai una creaturina meravigliosa! Oh ovviamente andrai bene che tu sia maschio o femmina. L’importante è che ci sei” le mie lacrime ricominciano a scendere per la commozione. Non riesco davvero a crederci. Papà si alza e si guarda intorno, sentendo gli sguardi di tutti su di lui. “è l’emozione” esclama poi alzando le spalle e tutti noi ci mettiamo a ridere. “beh allora noi.. andiamo di sopra” dico io, prendendo la mano di Leon. “d’accordo” rispondono insieme papà e Angie, abbracciati mentre si scambiano le coccole. Io e Leon ci corichiamo sul letto ed io mi appoggio a lui, tra le sue calde e dolci carezze. “stai bene amore?” mi chiede dopo un po', intrecciando la mano libera con la mia. “mai stata meglio. È stato faticoso ma alla fine si è concluso tutto a meraviglia! Non sai quanto sono felice. E tu?” gli lascio un bacino sulla spalla. “anche io.. sono molto contento di tutto. Ma la mia vera felicità sei tu.. e questo bel bimbo che deve ancora crescere” mi accarezza la pancia e poi lo vedo sedersi e inizia a darmi tanti bacini sulla pancia. “ehi amore.. mi senti? Qua c’è il tuo papà. Sarai una meraviglia e già ti amo.. ti amo quanto amo la tua mamma. Sai che hai una mamma stupenda? È la donna più bella e forte che abbia mai visto” mi lascia ancora un bacio lì e poi torna a guardarmi. “è stata la scena più bella e commuovente. Ti amo” dico io accarezzandogli il viso e poi prendendolo e attirandolo a me. “ti amo anche io” sussurra lui sulle mie labbra per poi dare inizio ad un bacio molto passionale. Torniamo nella posizione di prima e lui continua a tenere una mano intrecciata alla mia e una sulla mia pancia. “chissà quanto sarai bella con il pancione” esclama Leon sorridendo e con gli occhi sognanti. “sì.. e anche impedita!” dico io ridacchiando. “perché?” chiede lui, inarcando le sopracciglia. “perché? Perché farò fatica anche a camminare.. cioè poi magari avrò una pancia piccola, chi lo sa.. però..” spiego io, alzando le spalle e vagando tra mille pensieri. “ma di questo non devi preoccuparti.. anzi, non devi preoccuparti proprio di nulla” risponde lui, lasciandomi un bacio sulla tempia. “in che senso?” domando io, non capendo. Lui si solleva e mi mette una mano al collo “perché d’ora in avanti ci sarò io con te. Mi prenderò cura io di voi. Ora e per sempre” sono senza parole. Una lacrima scende sulla mia guancia e lui subito la prende col pollice. “non sai quanto mi rendi felice.. ogni volta che dici qualcosa mi rendi felice” sussurro io, continuando ad accarezzarlo. “beh il mio scopo è questo” risponde lui, abbassandosi su di me e baciandomi nuovamente. Ed io non posso fare altro che sorridere sulle sue labbra.
   
 
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