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Autore: Evola Who    22/04/2016    2 recensioni
Un caso di omicidio, un insegniate trovato morto nel suo quartiere. Lestrade pensa una aggressione ma Sherlock capisce subito che non è cosi. E manca qualcosa in questo caso, non una prova. Ma una testimone...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Stava andando per soccorrerlo ma sentì una voce maschile, guardò avanti, vide la luce della torcia che puntava su di lui e la spensa rimanendo in buio.

Sherlock puntò la sua e vide un uomo, sui 36 anni, berretto di lana verde, occhi verdi, barba incolta, giacca verde militare, maglia nera, pantaloni militate e scarponi gialli, aveva una cicatrice lungo sul collo rossa.

Aveva Eva accanto a lui con mano sinistra la teneva ferma stringendola forte, aveva messo un pezzo di stoffa intorno alla bocca e lei stava piangendo.

Mentre lui sorrideva trionfante.

Il tizio tirò fuori una pistola dalla mano destra, la puntò verso alla testa di Eva dicendo: “Ha-ha-ha! Un altro passo verso di me e vedrai come sarà fatta la sua testa.” E sorrise.

Eva capi quello che gli stava facendo e aveva gli occhi chiusi continuando a piangere con lo sguardo terrorizzato.

Sherlock si allontanò un po’ da lui dicendo: “Non credo che lo faresti. Dopo tutta questa strada per avere Eva solo per uccidere, non avrebbe senso.”

“Hai ragione.” Rispose lui con tono normale e aggiunse: “Ma potrei uccidere lui.” E puntò la pistola verso a John.

Sherlock perse un battito e il fiato vedendo la scena: John, senza i sensi, con un tizio che gli puntava la pistola a dosso.
Anche Eva era spaventata da quella situazione.

“Pensa… se lo uccido adesso sarebbe veloce e indolore, anzi, non si rederebbe conto che sta per morire!” e rise.

Sherlock si spaventò ma non diede a vedere, lo guardò e disse con tono calmo: “Che cosa voi?”

“Beh… ho già la ragazzina, però sono alla metà del mio scopo… e il resto mi serve anche lei.” Spiegò lui.

“In che senso?” chiese lui confuso.

“Penso che sia stupido? So che dopo la nostra prima telefonata ha già avvertito mezza polizia. E so che dopo l’ultimo messaggio ha inviato uno alla scotland yard. Quindi probabilmente arriveranno dei poliziotti. Quindi lei mi aiuterà a fuggire da loro. Altrimenti ucciderò sia lei che la ragazza.”

“E vorresti Eva dopo tutto questo?” chiese Sherlock dubbioso.

“Si fidi, anche da Morta vale qualcosa.” E continuò a ridere.

Lei rimase confusa da quella frase ma tutto quello che pensava era il perché era lì, che cosa centrava, aveva paura di essere uccisa ma soprattutto, voleva essere salvata.
E Sherlock lo lesse nei suoi occhi rossi.

“Lo sai che se ti faccio scapare, loro ti troveranno lo stesso, vero?” disse Sherlock con tono sicuro.

Lui rise dicendo: “Lei non chi conosce Signor Holmes. Noi siamo dei nomadi, ci spostiamo ogni volta che siamo a rischio.  E quando ci troveranno… forse per lei sarà troppo tardi,” e la guardò con aria malefica.

“Però… se farà la brava... riuscirà ad arrivare fino a 20 anni.” E con la pistola accarezzò il collo di lei.

Eva chiuse gli occhi per non vedere ma puntò di nuovo a Sherlock.

“E da domani voglio leggere sulle prima pagine sui giornali: “Il fallimento di Sherlock Holmes. Fa scappare uno strozzino e perde una minorenne straniera’ la mia soddisfazione.” E rise.

Sherlock lo guardò con rabbia ma diede una occhiata a John che si stava riprendendo e gli venne una idea, cosi cominciò a parlare: “E… Che cosa gli farai a Eva?”

Lui rise dicendo: “Andiamo Signor Holmes, sa cosa gli farò…”

la guardò con sguardo un po’ eccitato e continuò: “Sarà ben vestita, ben truccata, sarà messa in dei bei posti con della bella gente…. E se farà quello che dice lui e porterà quello che deve portare, forse sarà ‘promossa’ ma se si ribella… rischierà la vita…” e sorrise sodisfatto.

Eva lo guardò con sguardo arrabbiato e disgustato.
 
“E pensava veramente che quel morto di fame di Antonio voleva ospitarla solo per fare dei ‘lavori estivi’, ma visto che lei è una asociale ingenua ci ha creduto subito!” e rise.

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Notte della autrice:
Ho messo la nota aracione perchè
da adesso la storia comica a predere
una piega un pò più "forte" e per evitare

problemi ho messo evetenze.
Lo so è ancora un finale sulle spine.
ma avevte conosuto il cattivo e...
quello che voleva fare con Eva.
Come riusianrdo a tirasi fuori da 
quella stiruazione? 
   
 
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