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Autore: _Ruggelaria    22/04/2016    7 recensioni
Dal testo:
“D’accordo, allora… ci vediamo più tardi!”. Leon annuì, ancora felice. Ma quel che successe appena un secondo dopo lo fece saltare di gioia che non poté essere di mal umore neanche sapendo che era iniziata l’ora di matematica.
Violetta Castillo si alzò sulle punte, puntando le mani sulle spalle del ragazzo, lasciandogli poi un dolce bacio sulla guancia sinistra. Si dileguò in classe senza degnarlo di uno sguardo, ma con un sorriso imbarazzato e vittorioso sul viso.
Gli angoli della bocca di Camilla Vargas si alzarono leggermente, guardando la ragazza entrare nell’aula. “E’ già caduta in trappola”.
Il gruppo si avviò verso la loro classe, e –Leon non ne era sicuro- ma gli parve di sentir sussurrare Diego qualcosa molto simile a: “Già… e non è la sola”.
Perché non passate a leggere dure righe? Lasciatemi anche qualche consiglio e qualche parere, mi farebbe molto piacere. Vi mando un grande bacio!
_Ruggelaria
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I°-Prologo
 
 Quella sera non era una delle migliori. Buenos Aires fu ricoperta da nuvole nere e bagnata dalla pioggia. Nelle strade e sui marciapiedi si erano create delle enormi pozzanghere, che le macchine schizzavano ogni qualvolta che ci passavano sopra.
Francesca Cauviglia, Maximiliano Ponte e Federico Rossi erano seduti al bar di un pub, un posto asciutto e caldo rispetto all’esterno.
Francesca corrugò la fronte e scosse la testa più volte. “Deve esserci un modo. Non può andarle tutto così liscio!” esclamò stizzita. Afferrò il suo bicchiere di Cola che avevano appena ordinato e ne bevve un lungo sorso.
“Francesca, lo sai che Camilla Vargas è e rimarrà sempre una vipera alla quale filerà tutto liscio” la voce del suo amico italiano, Federico, la fece riprendere dal sonno che pian piano la stava trascinando con la testa sul tavolo.
Era quasi mezzanotte, e il giorno dopo sarebbero dovuti andare a scuola. Avevano deciso di fare una passeggiata insieme, dopo cena, ma si erano ritrovati nel bel mezzo di una tempesta, così entrarono in quel pub che non conoscevano molto, era la prima volta che vi entravano e da quanto avevano notato non era frequentato da gente ‘per bene’, se capite cosa intendo.
“Non può andarle tutto bene. Prima o poi verrà scoperta, ed io intendo farlo il prima possibile”.
“Sai benissimo che non c’è un modo per incastrare Vargas. E, sai che noi ti crediamo sul fatto di Violetta e Leon –e tutto il resto-, ma sinceramente… se lei ti ha detto quelle cose significa che le sta bene così” sintetizzò Maxi battendo una mano sul tavolo di legno ed alzando le spalle. “Giusto. Io sto con lui” concordò l’italiano.
Francesca sbuffò scuotendo nuovamente la testa e passandosi una mano fra i capelli corvini. Non era della stessa opinione dei suoi amici. Violetta era la sua migliore amica, ed anche se avevano litigato lei continuava a volerle bene e la voleva aiutare. Sapeva che Leon Vargas nascondeva qualcosa, sapeva che sua sorella, Camilla, aveva un piano in mente. Doveva assolutamente scoprire di cosa si trattava… doveva farlo per Violetta.
“Però… ieri sono usciti insieme, giusto?” domandò Maxi alzando l’indice destro. Francesca e Federico alzarono lo sguardo contemporaneamente, un luccichio nei loro occhi.
“Sì, ma sono sicura che Vargas ha qualcosa in mente” ripeté Francesca.
“Quale dei due?”.
“Entrambi”. Tutti e tre cacciarono l’aria dai polmoni, le braccia strette al petto per la sensazione di gelo che avevano avvertito quando la porta in legno del pub era stata aperta appena qualche secondo prima.
“E poi dove hai preso quest’idea che hanno qualcosa in mente?”.
“Ho sentito i due fratellini parlare” chiarì la Cauviglia lanciando un’occhiata al suo amico con il capello in testa.
“E’ stato Vargas a chiederle di uscire, ieri?”. Francesca scosse la testa per poi alzarla quando un ragazzo, con un sorriso da far invidia al mondo intero, si avvicinò al loro tavolo poggiando le mani sul legno vecchio ed ammaccato. I tre alzarono lo sguardo verso di lui, le sopracciglia aggrottate ed uno sguardo curioso ma allo stesso tempo in guardia.
“Ciao” disse il ragazzo, sempre con quel sorriso che, ogni volta che Francesca guadava, sentiva di essere in paradiso.
“Che vuoi Casal?”.
“Ma quanta maleducazione, Rossi. Sai che non è cortese rispondere in mal modo ad una persona che si presenta al tuo tavolo?”.
“Una persona non gradita”. Diego Casal alzò leggermente gli angoli della bocca, gli occhi ridotti a due fessure. “Vi piace se mi siedo con voi?”.
“Sì!” esclamò Federico incenerendolo con lo sguardo.
“Sto aspettando Leon, e il pub è pieno” commentò.
“Non ci interessa, Casal. Sparisci!”.
Lo spagnolo lanciò uno sguardo provocante a Francesca, che in quel momento lo stava ammirando in tutta la sua bellezza. Era cotta di Diego Casal da tanto, troppo tempo, che oramai l’intera scuola sapeva della sua ‘passione segreta’ per lo spagnolo. “Non c’è problema” disse spostandosi di lato, di fronte al suo amico Maxi, facendolo accomodare affianco a sé. Federico e Maxi sgranarono gli occhi, l’italiano le lanciò un’occhiataccia degna di farla sentire uno scricciolo. Ma lei sapeva che quella era un’ottima occasione per sapere di più sul piano di Camilla Vargas, e se Leon stava davvero prendendo in giro Violetta, o era innamorato sul serio.
“Perché quelle facce? E’ un nostro compagno di classe… in fondo”. Francesca strizzò l’occhio verso Federico, il quale colse al volo il suo stratagemma, e decise di tenerle il gioco.
Un compagno di classe…? Spero scherzi, Francesca!”. Casal rise alzando la mano verso una cameriera decisamente poco casta, da quello che indossava; qualche secondo dopo arrivò, e Diego ordinò un boccale di birra per poi accendersi una sigaretta.
“Cos’hai contro di me, Rossi?”.
“Spero scherzi” ripeté Federico aggrottando le sopracciglia, ovviamente sorpreso dalla domanda ‘del suo compagno di classe’, come aveva detto Francesca. Diego scosse la testa portando la sigaretta alle labbra ed inspirare una buona dose di fumo. “Davvero devo elencarti tutte le motivazioni del perché mi stai sul cazzo?”.
“Come sei volgare”.
“Tu non sei proprio in condizione di parlare, Casal!” s’intromise Maxi alzando una mano. “E se proprio devi, dicci almeno cos’ha in mente Vargas!”.
“Leon?”.
“No. Sua sorella”
“Camilla?”. Maxi annuì e Diego alzò le spalle espirando una nube grigia. “Perché questa domanda?”.
“Non si risponde ad una domanda con un’altra. E adesso parla” lo ribeccò Federico battendo la mano sul tavolo in legno.
Un secondo dopo arrivò la cameriera ancheggiando, proprio come aveva fatto quando Diego le aveva fatto un cenno con la mano. Poggiò sul tavolo il boccale di birra dello spagnolo sorridendogli maliziosamente. Diego le strizzò l’occhio, senza dopo aver guardato il suo fondoschiena che si muoveva al ritmo dei tacchi che indossava.
Francesca sentì, dentro si sé, ribollire una rabbia mescolata alla gelosia mai provata prima… sapeva che sbagliava nel provare qualcosa per quello spagnolo seduto accanto a lei, ma non poteva farne a meno.
“D’accordo… ci avete scoperti” sbuffò alla fine Diego sorseggiando un po’ della sua birra; Francesca fece lo stesso perché in quel momento aveva un assoluto bisogno di sentir qualcosa di fresco scenderle giù per la gola rovente. Fuori echeggiò un tuono, e lei saltò sul posto, cercando di non far la figura della bambina piccola.
“Abbiamo intenzione di dar fuoco al municipio, alla scuola e se ci avanza tempo anche alla casa di Galindo. Metteremo una bomba in centro e scapperemo in un altro Paese. Ma mi raccomando…” si portò l’indice sulla bocca “…non fatene parola con nessuno, altrimenti verremo scoperti!”.
Detto questo scoppiò in una risata, ingurgitando gran parte della sua birra e ricevendo delle brutte occhiate dai due ragazzi seduti di fronte a lui. Francesca, invece, cercò di trattenere un sorriso, cosa che le fu praticamente impossibile.
“Inizia a correre, Casal”.
“Non minacciarmi. Non ti conviene… so cose su di te che i tuoi amici qui faticherebbero a credere”. Federico e Diego si lanciarono degli sguardi intuitivi… non come fanno i migliori amici, che si capiscono con solo –appunto- degli sguardi. Ma Francesca lo aveva capito… che quei due s’erano intesi.
La porta del pub si aprì ancora una volta, accogliendo pioggia e vento a braccia aperte e facendo drizzare la peluria del collo a tutti i presenti, che –oramai- si erano abituati al piacevole tepore del locale.
Leon Vargas tolse il cappuccio da sopra la testa, passandosi poi una mano fra i capelli bagnati, facendo volare gocce di pioggia sul pavimento in legno del locale.
Casal ingurgitò l’ultima sorsata di birra, infilando poi una mano nella tasca posteriore dei jeans e tirando fuori il suo portafoglio di Calvin Klein ed estraendo una banconota da cinque. “Dovrebbero bastare” si alzò dalla panca facendo l’occhiolino alla ragazza italiana, guardando poi Maxi Ponte ed infine Federico, il quale teneva la testa bassa e lo sguardo puntato sulla sua Cola. “Ci si vede domani”. E si allontanò, raggiungendo il suo migliore amico.
“Contenta? Cos’abbiamo scoperto!” esclamò Federico -con un velo di rabbia- una volta essersi assicurato che Diego Casal si fosse allontanato.
Francesca restò a fissarlo, decisamente arrabbiata. “Che tu e Casal nascondete qualcosa” rispose decisa, ed un tratto l’espressione di Federico si tramutò da arrabbiata a sorpresa. Decisamente non si aspettava una risposta del genere.
 
 
Angolo autrice:
Buonsalve (?) a tutti. eccomi di nuovo. Vi siete stancati di me? Io credo di sì, ahahahahah. Comunque passiamo al capitolo. Non so se qualcuno di voi leggeva la mia vecchia storia, ‘Me gustan tus defectos’ (che ho cancellato), ma comunque questo blocco viene da uno dei capitoli di quella storia. E’ un capitolo che avrà molta importanza, anche se è solo il primo. Scopriamo che Leon e Camilla sono fratelli (mi piacciono come fratelli, scusate), che hanno un piano contro Violetta… forse, che forse Leon la prende in giro, che Violetta e Francesca hanno litigato, che Leon e Diego sono migliori amici, ed infine che Diego e Federico nascondono qualcosa… secondo Francesca. Chissà… a voi le idee migliori! Spero che continuerete a seguire la storia, e so che è solo il primo capitolo, ma vi scongiuro, mi lasciate una recensione? *prega, prega, prega* Ho bisogno di un parere e soprattutto di consigli ^-^ Vi mando un grosso bacio!
_Ruggelaria

 
   
 
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