Anime & Manga > HunterxHunter
Segui la storia  |       
Autore: Tessie_chan    23/04/2016    3 recensioni
Mi chiamo Aithusa Duchannes Kuruta, e non sono una ragazza come le altre. Sono una Maga, una Guardiana, e il mio unico scopo è proteggere gli umani,o come li chiamamo noi, i Mortali, dai demoni, dai Rinnegati e da tutto ciò che di oscuro e malvagio ci sia a questo mondo. Oggi ormai ho quasi vent'anni, sono trascorsi dieci anni dal giorno in cui ho perso quasi tutta la mia famiglia nell'attacco al popolo dei Kuruta, e sono sul punto di realizzare il mio destino: affrontare la Brigata dell'Illusione, e fare finalmente giustizia.
E' quasi come una roulette russa. Sto per giocarmi il tutto per tutto, potrei vincere e essere finalmente una donna libera, oppure potrei perdere e morire, abbandonando così tutte le persone che amo al loro destino.
La mia storia comincia cinque anni fa, dal mio esame per diventare Hunter. Perchè è in quell'occasione che ho incontrato le persone che hanno stravolto la mia vita.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Killua Zaoldyeck, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
<< Sveglia, bella addormentata! >>
Aithusa sentì che qualcuno la stava scuotendo per la spalla. Farfugliò qualcosa di incompresibile e si girò dall'altra parte, ignorando il fratello maggiore.
<< Non farmelo fare, Tess. >> l'avvertì Kurapika.
La ragazza mugugnò di nuovo, sistemandosi meglio sul divano... e un attimo dopo era con il fondoschiena sul pavimento. Kurapika l'aveva spinta bruscamente giù dal divano.
<< Ahia! Fratello, sei pazzo? >> esclamò, mentre Killua, Gon e Leorio ridevano a crepapelle della scena.
<< Ti avevo avvertita, tesoro >> rispose il ragazzo << Piuttosto, guarda cosa ho trovato in un mobile! >> continuò, ficcandole in mano una tazza.
Aithusa, con gli occhi ancora appannati per il sonno, annusò il contenuto della tazza e lanciò un gridolino di entusiasmo.
<< Fantastico! Ci voleva proprio, cominciavo a entrare in astinenza! >> disse, portandosi la tazza alla bocca.
<< Che cos'è? >> chiese Gon, curioso.
<< Whisky! >> rispose Aithusa allegra << Ed è anche di buona qualità! Grazie, molto gentili! >> esclamò Aithusa, sollevando la tazza in un brindisi in direzione dell'altoparlante.
<< Whisky??! >> gridò Leorio allibito << Alla tua età?! E a quest'ora della mattina? >> guardò Kurapika << Sei impazzito a far bere quella roba a tua sorella? >>
<< Ahahah, stai tranquillo Leorio, non è impazzito >> rispose Aithusa << Gli alcolici per me sono come il caffè. Mi danno carica >> 
<< Ti danno carica? Come sarebbe? Non capisco. >> fece Leorio.
<< Io sì >> intervenne Killua << Aithusa è una Maga del Fuoco, e il fuoco le brucia nelle vene. Avere in circolo dell'alcool la rende più forte, le dà energia, vero? >>
<< Proprio così! Non devi preoccuparti, Leorio. Ne bevo solo un paio di tazze al giorno, sarebbero necessarie diverse bottiglie di alcool per farmi ubriacare! >> disse Aithusa scolandosi la tazza tutta in un sorso, per poi sorridere a Killua.
Dopo la chiacchierata che avevano avuto due sere prima non avevano più parlato. Il giorno successivo si erano comportati come se niente fosse, anche se ora, ogni volta che i loro sguardi si incrociavano, si sorridevano a vicenda. 
Ormai l'attesa era finita. Le cinquanta ore erano passate, bisognava proseguire. Aithusa si rimise in piedi, togliendosi la polvere dai vestiti e aggiustandosi il foulard. Non voleva mostrare il suo Simbolo, non finchè non avrebbe capito a chi era stata Legata.
<< Ah, mi sento molto meglio! Mi si è pure alzata la temperatura corporea! >> esclamò, tastandosi il polso. Normalmente la sua temperatura era di circa quattro gradi più alta di quella di una persona normale, ma quando beveva arrivava anche a quarantacinque gradi. E se si arrabbiava, arrivava anche a cinquanta.
<< Quanto tempo abbiamo per arrivare alla base? >> chiese, seguendo gli altri oltre una porta che fino a quel momento era rimasta nascosta. 
<< Circa sei ore. >> rispose Killua.
<< Allora muoviamoci! >> e cominciarono a correre tutti insieme lungo il corridoio.
Attraversarono lunghi corridoi, evitarono trappole,  e sgusciarono in stretti passaggi. Dovettero perfino superare una stanza dove dalle pareti venivano scoccate ininterrottamente delle frecce. 
Aithusa fece un incantesimo per bloccare per qualche secondo le frecce, mentre Gon, Kurapika e Leorio passavano; Killua stava per seguirli, ma ad un certo punto..
<< Tess, attenta! >> e la spinse via, evitando che una freccia la colpisse. Si mosse fulmineo cercando di schivarla, ma la freccia lo sfiorò all'altezza della spalla, strappandogli la maglia e lasciandogli un taglio superficiale.
Aithusa lo afferrò e volò verso gli altri << Stai bene? >> chiese angosciata. 
<< Tranquilla, è solo un graffio. >> rispose Killua, e continuarono nella loro discesa.
Giunsero alla base della torre un attimo prima che scadesse il tempo, e si accasciarono esausti contro la parete.
Gon e Killua si dettero il cinque, ridendo entusiasti; ormai erano diventati ottimi amici.
Aithusa abbracciò prima Leorio e poi, quando l'aspirante medico si fu allontanato per andare a controllare la ferita di Killua, il fratello maggiore.
<< E' andata bene! >> dichiarò entusiasta.
<< Sì, sembra di sì! >> le rispose Kurapika, dandole un buffetto affettuoso sulla spalla.
Aithusa si voltò verso gli altri. Killua stava litigando con Leorio, perchè l'uomo voleva fargli togliere la maglietta per esaminare meglio il taglio, e Gon rideva a crepapelle.
<< Non abbiamo ancora trovato la tua metà, però >> disse Kurapika a bassa voce << Non so proprio come potremmo fare.. >>
<< Già, è un problema. Non possiamo far passare troppo tempo, altrimenti c'è il rischio di non trovarlo più. Forse potremmo.. >>
<< Tess.. >> mormorò Kurapika sconvolto, guardando verso gli altri.
<< Killua, ma cos'è questo simbolo nero che hai sul petto? Un tatuaggio? >> chiese Leorio, che nel frattempo era riuscito a far togliere la maglia a Killua.
<< Non lo so, non l'ho mai visto prima! >> rispose l'albino perplesso << Fino a qualche giorno fa non c'era! >>.
<< E' strano! >> intervenne Gon << Secondo voi appartiene a qualche lingua? >>
Aithusa fissava il simbolo, che era identico al suo, incredula. 
Non poteva essere vero. Non... non era possibile!
Eppure quel segno parlava chiaro. 
Significava che le persone che lo portavano erano state create per stare insieme ed amarsi, che esistevano per essere l'uno la metà dell'altra.
E ora a portarlo erano lei e Killua.
Erano stati Legati. Era Killua la sua Metà.
***
Sul dirigibile che li stava scortando verso la prossima prova, Aithusa cercava di calmarsi.
Era stata Legata a Killua. Tra sette miliardi di persone che vivevano sulla Terra, era stata legata proprio a lui. Vedi che a volte il destino è veramente cinico e baro!?
Oh andiamo, così però non valeva. Proprio a un Mortale, per giunta uno Zaoldyeck! Qualcuno probabilmente stava ridendo di lei in quel momento.
Certo, poteva anche andarle peggio. Poteva capitarle Hisoka.
Almeno Hisoka è un Mago le mormorò nella testa una vocina impertinente.
"Si, un Mago Rinnegato! No, grazie!"
Però non cambiava il fatto che era stata Legata a Killua.
E adesso?
Non poteva innamorarsi di lui. Era un Mortale, non si sarebbero mai capiti, non sarebbero mai stati in sintonia. Erano troppo diversi.
Tuo padre e tua madre però stavano bene insieme continuò ancora la vocina.
"Era diverso! Erano due persone incredibili, straordinarie, noi non lo siamo affatto. E poi loro erano fatti l'una per l'altra, al punto che le loro differenze scomparivano di fronte al loro amore."
Anche tu e Killua siete fatti l'una per l'altro insistette la vocina.
"Forse, ma noi non ci amiamo! Siamo solo amici!"
Sicura?
"Assolutamente! E non ci ameremo mai, puoi contarci!" 
Doveva stargli lontana. Non poteva permettere che fra loro nascesse l'amore. Cosa avrebbe fatto poi? Portarlo con sè in battaglia? Andare a vivere insieme ad Avalon? Queste cose erano vietate, impossibili e pericolose per lui! E lui non sarebbe mai riuscito a sopportarlo.
Erano troppo diversi, un mondo intero li separava. Non poteva funzionare tra loro. 
Era deciso, doveva stargli lontana. Per il bene di entrambi.
***
Qualche ora dopo giunsero su un'isola sperduta in mezzo al mare, stranamente circondata da una gran quantità di relitti di nave, e il più grande fra questi era una gigantesca nave con la poppa profondamente incagliata nell'isola stessa.
<< Guardate che roba! >> esclamò Gon sorpreso.
Scesero tutti insieme sul grande nave e ad accoglierli trovarono una coppia di simpatici vecchietti. Aithusa non riusciva a smettere di guardarsi in giro, a disagio.
<< Benvenuti, signori, al nostro albergo! >>
<< Albergo? >> chiese Kurapika confuso.
<< Sì, albergo! Il comitato d'esame ci ha pregati di riferirvi che, dopo questi giorni di grandi fatiche da parte vostra, è giusto che abbiate un po' di riposo. Perciò per i prossimi tre giorni potrete riprendere le forze e divertirvi! >>
Gli esaminandi esultarono sollevati. Finalmente un po' di relax!
<< Bene, allora tutti in camera a farsi una doccia! >> esclamò Leorio.
<< Un momento! Il pagamento delle stanze va anticipato >> disse la donna << Sono un milione di jeni a notte! >>
<< COSA?! >> esclamarono tutti in gruppo.
<< State scherzando! E' un prezzo assurdo! >> protestò Aithusa.
<< Capisco la vostra difficoltà, e per questo siamo disposti a venirvi incontro >> riprese la donna << se vorrete, potrete pagare la stanza in un altro modo! Come avrete notato, l'isola è circondata da relitti, e in molti di questi sono nascosti dei tesori. Potreste recuperare alcuni di quei tesori, e pagarci con quelli! >>.
Gli esaminandi si guardarono.
<< Be', non credo che abbiamo molta scelta >> disse Hanzo, cominciando ad avviarsi verso l'acqua.
<< No, io non lo faccio! >> gridò Aithusa terrorizzata << Mi rifiuto! >>
<< Qual è il problema, Tess? >> chiese Killua. Aithusa distolse lo sguardo da lui.
<< Non sa nuotare, e ha paura dell'acqua >> rispose Kurapika esasperato.
<< Io sono una Maga del Fuoco! Non sopporto l'acqua, mi fa paura! Potrei morire! >>
<< Tess, ti ricordo che l'acqua la bevi, e la usi per lavarti! Non rischi di morire! Avanti, ti aiuterò io! >>
<< NOOOOOOO! NON LO FARO' MAI! HO PAURAAAA! >> gridò e istintivamente balzò in braccio a qualcuno.
Ovviamente la sfortuna era della sua parte, perchè senza accorgersene era finita in braccio proprio a Killua, che la fissava sorridendo divertito, e con aria complice.
<< Oh! Scusa, sono mortificata! >> esclamò scendendo e allontanandosi in fretta da lui, evitando il suo sguardo.
<< Adesso calmati! Se non vuoi immergerti, lo farò io, va bene? Tu puoi restare sulla nave a tenere d'occhio ciò che io riporterò in superficie, d'accordo? >> disse Kurapika.
Alla fine, Aithusa accettò, e tutti si divisero. Leorio andò per conto suo, mentre Gon e Killua si allontanarono insieme. Kurapika fu di parola e si tuffò da solo, riportando in superficie diversi gioielli, una corona e uno scettro. Aithusa rimase a sorvegliare i tesori.
Un'ora dopo Kurapika riemerse per l'ennesima volta, ma stavolta aveva in mano solo un pendente, che mostrò alla sorella.
<< Lo riconosci, vero imouto? >>
Aithusa se lo rigirò tra le mani. Sì, lo riconosceva. Era un gioiello tipico dei Kuruta. 
<< Ma cosa si faceva su quel relitto? Pensi che fosse una nave dei Kuruta? >>
<< Non ci sono dubbi. >> le rispose il fratello << Deve essere naufragata qui prima che avvenisse la strage >>
Aithusa guardò la nave con gli occhi lucidi. Povere creature...
<< Voglio vederlo. >> disse, e volò verso il relitto, il quale era metà sommerso dall'acqua e metà all'asciutto. Aithusa, tremando di paura, atterrò lentamente sul ponte, mentre il fratello la raggiungeva a nuoto.
Aithusa si guardò intorno. Non c'era traccia dei corpi, dovevano essere stati trascinati via dalla corrente. Era tutto distrutto, completamente.
<< Non è rimasto più niente >> mormorò Aithusa, addolorata, e Kurapika le prese la mano.
Aithusa strinse forte la mano dell'amato fratello, poi si inginocchiò e, a mani giunte, recitò una preghiera per i morti. 
Quanto dolore, quanta sofferenza.... quanta morte.
Ripensò ai suoi genitori, il re e la regina. Avevano combattutto con tutte le loro forze per difendere la loro gente, ed erano caduti con onore. 
Ripensò a quando lei, Kurapika e Masahiro erano tornati a casa e aveva trovato il loro regno distrutto. Rivide lei stessa camminare tra i cadaveri dei Kuruta, privi degli occhi, in un lago di sangue. Vide sè stessa, ad appena nove anni, inginocchiarsi insieme ai fratelli davanti ai corpi dei loro genitori, con il volto rigato dalle lacrime.
Capiva il desiderio di vendetta di Kurapika. Anche lei spesso desiderava che quei mostri che avevano sterminato la sua gente sparissero dalla faccia della Terra.
Però voleva credere che erano sopravvissuti per un motivo diverso. Voleva credere che fosse più giusto dedicare la propria vita agli altri, cercando al tempo stesso di ritrovare un po' di felicità, piuttosto che vivere per vendetta.
Si rimise in piedi, prese di nuovo per mano suo fratello, e lo condusse lontano dal relitto.
Quando furono di nuovo sulla grande nave, Aithusa scagliò una sfera di fuoco sul relitto, che cominciò a bruciare.
Rimasero in silenzio per diversi minuti a fissare le fiamme, tenendosi per mano; poi Kurapika, senza dire una parola, gettò in mare il gioiello dei Kuruta.
Aithusa lo guardò con occhi pieni di lacrime << Oniichan... >>
Kurapika la guardò a sua volta, e rimasero a fissarsi per un tempo infinito. Poi Kurapika si allontanò, lasciandola da sola.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > HunterxHunter / Vai alla pagina dell'autore: Tessie_chan