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Autore: lolli89    24/04/2016    1 recensioni
James Phelps e la sua ragazza Italiana si trovano di fronte a scelte importanti, che potrebbero cambiare la loro vita... oppure no, potrebbero addirittura dividerli. Cosa sceglieranno di fare? Cosa sarà mai, questo ostacolo tra loro? E se lo supereranno, quali sorprese riserverà la loro storia? Saranno belle, o dovranno superare le avversità? Sarà tutto rosa e fiori, o troveranno anche spine, nel mezzo? Come sempre, quando trovate Xx metteteci il vostro nome, così la storia, spero, sarà più realistica!
Per ora vi lascio nel dubbio, se siete curiosi, leggete!
lolli89
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Phelps, Oliver Phelps
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 << Xx! Xx, svegliati! >>, James tentava si svegliare la ragazza, scrollandola per le spalle.
 
 << Che succede?? Oh, James… buongiorno… >>, fece lei, svegliandosi parecchio intontita.
 
 << Buongiorno anche a te… amore, sei madida di sudore… e stanotte ti sei sempre agitata nel sonno. Non sei stata tranquilla un momento… hai avuto incubi? >>, le domandò.
 
 << Si… non sono riuscita a dormire bene per niente… e ho un gran mal di testa >>.
 
 << Il medico dopo ti prescriverà qualcosa adatto a donne in gravidanza… qui a casa non credo abbiamo nulla possa andare bene per te ora come ora… >>.
 
 << Yes… conviene andare subito. James… non mi sento bene questa mattina Ho dolori dappertutto… >>, gli disse lei, che a malapena riusciva a muoversi per il dolore, e si rifugiò sotto le coperte del loro letto, tirandosele fin sopra la testa.
 
James sorrise a quel gesto, e la raggiunse.
 
 << Fammi vedere un po'… >>, le disse alzandole la maglia e abbassandole i pantaloni, per vedere dove lei gli indicava… e gli venne una stretta al cuore, che sembrò paralizzarsi e mancare qualche colpo.
 
 << Che succede? >>, domandò lei turbata.
 
 << Amore… è inutile che te lo nasconda… lo vedresti subito. Hai enormi chiazze violacee e lividi sulla… sulla maggior parte del corpo… e hai numerosi tagli, quelli che ti ho disinfettato ieri… stanno guarendo ma… sono molto visibili… >>, le disse cauto, cercando di non farla spaventare.
 
 << COSA?!? >>, Xx corse, con una certa fatica, a guardarsi nello specchio… ed effettivamente James aveva ragione: erano più le zone violacee di quelle sane.
 
 << Amore, non guardarmi in queste condizioni! Orribile è dir poco! Ho i lividi anche sulle labbra… sono tutte gonfie… e anche vicino agli occhi… Non guardarmi! >>, gli disse lei, molto scossa dalla sua immagine riflessa e molto dolorante.
 
 << Non essere ridicola, Xx. Io ti provo comunque la ragazza più bella di tutte… >>, le disse con un gran sorriso, cercando di confortarla.
 << Immancabilmente galante e gentile… però James… anche tu non scherzi. Guardati… hai un sacco di lividi e di tagli… dopo ti visiti anche tu! Sei comunque irresistibile… >>, le disse lei seria, avvicinandolo allo specchio, carezzandogli il braccio.
 
 << Oh my God! >>, disse toccandosi il labbro tagliato, ritraendo subito la mano per il dolore.
 
 << Mi dispiace molto James… cosa posso fare per aiutarti? >>, gli domandò vedendolo cupo.
 
 << Niente amore, non preoccuparti. Abbiamo fatto quello che potevamo con quello che avevamo a casa… ora ci vestiamo e andiamo in ospedale. Li ci daranno sicuramente qualcosa >>, le disse sfiorandole una guancia delicato, e lei annuì incoraggiante.
 
 << Good Morning… I wish… my girlfriend shouuld do a check up… She is pregnant… is an emergency >>, chiese cordiale, ma con una certa fermezza nella voce, James all’infermiera alla reception… e quella guardò entrambi con aria di rimprovero e disgusto a causa dei numerosi tagli e lividi. ( trad: Buongiorno… vorrei… la mia fidanzata dovrebbe fare una visita di controllo. Lei è incinta… è un emergenza ).
 
 << Good Morning to you. I call the doctor right away, which will also make an ultrasound to the lady. >>, disse la donna un po' annoiata. ( trad: buongiorno a voi. Vi chiamo subito il medico , che farà anche un ecografia alla signora ).
 
 << Ok. Thanks >>, rispose James.
 
 << A doctor for him, please >>, aggiunse Xx.
 
 << Non fare quella faccia, devi essere visitato anche tu >>, aggiunse, vedendo l’espressione di lui.
 
 << Here, it is coming >>, disse loro l’infermiera della reception. ( trad: eccolo, sta arrivando ).
 
 << Ma come si è conciato? >>, bisbigliò Xx all’orecchio di James: vedendolo da lontano sembrava che avesse diversi lividi.
 
 << Never mind. He fell down the stairs and collapsed upon a library. Poor man, he does not deserve it… it’s so nice! >>, fece l’infermiera, che evidentemente aveva sentito quel che Xx aveva detto a James. ( trad: Non fateci caso. È caduto dalle scale e gli è crollata addosso la libreria.  Pover’uomo, non se lo merita… è così gentile! ).
 
A mano a mano che il medico si avvicinava, però, a James sembrava avesse una faccia vagamente familiare, e quando fu a pochi passi, al ragazzo ribollì il sangue nelle vene, e si strinse d’istinto più vicino a Xx, parandosi davanti a lei
 
 << Doctor Green. This girl should pay a visit and a control ultrasound. It can take care of her? >>, gli disse l’infermiera. ( trad: Dr. Green. Questa ragazza dovrebbe fare una visita e un’ecografia di controllo. Può occuparsene lei? ).
 
 << Oh… James… lui… lui è… >>, fece spaventata Xx riconoscendolo, nascondendosi ancor di più dietro James, stringendogli il braccio.
 
 << Not talked about either. The doctor did not even rise to almost a finger my girlfriend >>, la voce glaciale, ferma… ma che faceva trasparire tutto il suo disprezzo, la rabbia e l’odio verso quell’uomo. ( trad: Non se ne parla neanche. Il dottore non sfiorerà neanche con un dito la mia ragazza ).
 
 << But… I’m sorry! He just told me… >>, cominciò l’infermiera, scocciata. ( trad: ma… mi scusi! Lei mi ha appena detto… ).
 
 << Yes, I know, but there’s someone else? >>, domandò cercando di restare calmo. ( trad: si, lo so, ma non c’è qualcun altro? ).
 
Il medico nel frattempo aveva riconosciuto i due ragazzi e sembrava piuttosto a disagio e in imbarazzo.
 
 << Ehm… allow two words, genleman? >>, fece lui avvicinandosi, mentre i due indietreggiavano. ( trad: permettete due parole, signori? ).
 
 << Ehm… you know… i’m really sorry for what happened last night… >>, cominciò piano, cercando di non dare nell’occhio. ( trad: come dire… mi dispiace molto per quanto accaduto la scorsa notte ).
 
 << You’re sorry?!? YOU’RE SORRY?!? You raped my girlfriend who is also pregnant, DAMN YOU BASTARD!! And NOW you’re sorry?!? >>, James era fuori di sè, aveva quasi urlato… non era riuscito a controllarsi.            ( trad: Ti dispiace? Ti dispiace?? Hai violentato la mia ragazza, che è anche incinta, maledetto bastardo!! E ora ti dispiace? ).
 
 << I know… i’m mortified. I was not myself… i was drunk… and i poured years of frustation on her, that had nothing to do… do not usually act like that >>. ( trad: Lo so, sono mortificato. Non ero in me, avevo bevuto… e ho versato anni di frustrazione su di lei che non c’entrava niente… di solito non mi comporto così ).
 
 << I hope so, because it is also a doctor! In addition to having been drinking and had tried to rape me,  he also snorted… i do not know what abaut me! Buti t is not ashamed?? >>, scattò Xx raccogliendo un po' di coraggio. ( trad: Lo spero bene dato che è anche un medico! Oltre ad aver bevuto e aver provato a violentarmi, ha anche sniffato… non so cosa su di me! Ma non si vergogna? ).
 
 << Cocaine… I would say excellent >>, rispose il medico distratto dal ricordo, e i due fecero una faccia inorridita. ( trad: cocaina, ottima direi ).
 
 << If i can do something to make it up… I can visit it… >>, fece toccandole il braccio. ( trad: se posso fare qualcosa per farmi perdonare… posso visitarla… ).
 
 << Do not touch it! Seriously he believes that it is enought so little to solve the problem?? And then he goes around saying that you fell down the stairs! >>, sibilò James incredulo, afferrandolo per il camicie e buttandolo contro il muro… e intanto l’infermiera aveva chiamato la sicurezza. ( trad: Non la tocchi! Crede sul serio che basti così poco per risolvere il problema? E poi va in giro a dire che è caduto dalle scale! ).
 
 << Ok, ok… but i remember that almost all doctors of this hospital are at home today. I’m the only one who can visit. By the way… i have to grt you  a compliments, friend, your girlfriend is really beautiful… silky smooth skin… last night i explored centimeter by centimeter… i touched and kissed her just anywhere… even in the most hidden and intimate places… she can confirm it, right? For a little bit it was just MY… more refused and more i enjoyed… i aroused… >>, lo stava provocando il medico. ( trad: ok, ok… ma vi ricordo che quasi tutti i medici di questo ospedale sono a casa oggi… sono l’unico che può visitarla… in ogni caso devo farti i complimenti amico, la tua ragazza è veramente bella… pelle liscia come seta… la scorsa notte l’ho esplorata centimetro per centimetro… l’ho toccata e baciata proprio dappertutto… anche nei posti più nascosti e intimi… lei può confermarlo, vero? Per un po' è stata solo MIA… più si rifiutava e più mi divertivo… mi eccitavo… ).
 
 << Shut up! >>, sibilò James furente, le mani che tremavano.
 
 << James, lascialo stare… lo sta facendo apposta, non ascoltarlo >>, gli disse tenendogli stretta la mano per cercare di calmarlo.
 
 << I licked between the legs… i squeezed the the breasts… and she like squirming! And where were you at the time? The entertaining you while she had fun with me? And i kiss her on the lips… also left me his memory… a nice bit, so do not forget about her… i dreamed last night, you know? You want me to tell you what we were doing? Better not, stupid kid… things are not within your reach… but you do not know how much me enjoyed her >>. ( trad: la leccavo tra le gambe e le stringevo i seni… e lei come si dimenava! E tu in quel momento dov’eri? Ti divertivi mentre lei su divertiva con me? Mentre la baciavo sulle labbra mi ha anche lasciato un suo ricordo… un bel morso, così non mi dimenticherò di lei… ieri notte l’ho sognata, sai? Vuoi che ti racconti quello che facevamo? Meglio di no stupido ragazzino… non sono cose alla tua portata… ma non sai quanto godeva lei ).
 
 << I told you to shut up! >>, ringhiò ancora James ( trad: ti ho detto di stare zitto! ).
 
 << James, andiamocene >>, lo implorò Xx, cercando di trascinarlo via.
 
 << We went ahead hours and hours… you will never be able to do what we did in my dream… never be able to satisfy it fully  as i could do myself… because i did not pay for a few days? I colud teach you things that you  do not even dream… do not look so… we both know tou do not you will never give that you’ve given me… i not like i’ll ever have i had last night… ah… and when i opened my legs and i blocked? You know… i was going to finish what i had started… then i thought… why not have fun again with this slut? >>, continuò imperterrito con un sorrisino di trionfo stampato in faccia appositamente per provocarlo.
 ( trad: siamo andati avanti ore e ore… e tu non riuscirai mai a fare quello che abbiamo fatto nel mio sogno… non riuscirai mai a soddisfarla appieno come potrei fare io… perché non me la presti per qualche giorno? Potrei insegnarle cose che tu nemmeno ti sogni… non fare quella faccia… sappiano entrambi che tu non le potrai mai dare quello che le ho dato io… non la potrai MAI avere come l’ho avita io la scorsa notte… ah… e quando le ho aperto le gambe e le ho bloccate? Sai… stavo per finire quel che avevo cominciato, poi mi sono detto… perché non divertirsi ancora con questa troia? ).
 
  << YOU…  do not try to provoke me with you bullshit! You disgust me. How dare you talk that about her? Eh? Do not try to offend her… You make me sick, you’re a squalid, that’s what you are! You can never have her as I have it… we love each other! That’s the difference! Your violence is just, our love! You do not understand… yours is only envy, because I can have it when and how I want, however you will never going to touch ever again, you have left  only the memory of her. I pit you. You do not know nearly as much you hurt Xx… she is full of bruises and cuts… not to mention the psychological wounds and trauma… and we hope that our children are well, or you are in trouble you >>, sibilò James tenendo il medico ancora schiacciato contro il muro.
 (trad: TU… non provare a provocarmi con le tue stronzate… mi fai schifo. Con che coraggio parli così di lei? Eh? E non provare a offenderla… mi fai vomitare, sei uno squallido, ecco cosa sei! TU non potrai mai averla come ce l’ho io… noi ci amiamo! È questa la differenza! La tua è solo violenza, il nostro è amore! Ma questo tu non lo puoi comprendere… la tua è solo invidia perché io posso averla quando e come voglio, tu invece non la sfiorerai mai più… ti rimane solo il ricordo di lei. Mi fai pena. Tu non sai neanche lontanamente quanto hai ferito Xx… è piena di contusioni e tagli… per non parlare delle ferite psicologiche e del trauma subito… e spera che il nostro bambino stia bene, o saranno guai seri per te ).
 
Nel frattempo era arrivata la sicurezza, che con brutalità spinse via ragazzo, liberando il dottore dalla sua presa, ma prima di andarsene riuscì a tirargli un pugno in faccia.
 
 << Andiamo via, ti prego… >>, scongiurò Xx che tremava come una foglia, gli occhi di nuovo in lacrime.
 
 << Si, andiamo via… come stai? >>, le domandò preoccupato.
 
 << Avrei preferito non vederlo, ma sto bene… >>, disse lei piano, e lui la baciò tra i capelli, stringendola a lui per confortarla.
 
 << Amore… io voglio denunciare quel tizio, se te la senti… >>, le disse determinato.
 
 << C-cosa?!? Questo… questo vuol dire che… dovrò andare alla polizia… e… loro dovranno documentare… i miei lividi e tagli…e i tuoi… dovremmo rivivere tutto da capo? >>, Xx era già nel panico alla sola idea.
 
 << Credo sia la cosa migliore da fare… così non farà più del male a nessuno, e io ti rimarrò vicino sempre… solo se sei d’accordo... >>, continuò vedendola sbiancare.
 
 << Si… hai ragione… io… ci posso provare, ma non ti prometto che reggerò tutto questo… >>, sussurrò appena lei.
 
 << Ti aiuterò io, non temere… >>, le disse lui incoraggiante, e lei annuì
 
 
 << Ollie… io… sono molto preoccupato per Xx. Non… non credo che stia reagendo molto bene >>, confidò James al fratello. Stavano guardando la ragazza dalla porta socchiusa di una stanza, e lei stava dormendo raggomitolata nel letto: era passato qualche giorno dall’aggressione, e ancora lei e James recavano i segni sul corpo, ma erano le ferite psicologiche che più lo spaventavano.
 
 
Avevano deciso di andare lo stesso a Birmingham dopo l’accaduto, perché i genitori di lui si sarebbero insospettiti se non fossero passati a salutarli, ma Xx decise di non dire niente alla sua famiglia, o si sarebbero agitati… e lei aveva bisogno di stare tranquilla, e la famiglia di lui, se pur orripilata da gesto di quel pazzo e molto preoccupata, offrirono sostegno e aiuto.
 
Per fortuna dall’ecografia era emerso che il bambino stava bene e non aveva arrecato nessun tipo di danno: era sano e in perfetta salute, non aveva la più piccola anomalia, e questo fu già per i due fonte di enorme sollievo; l’altra buona notizia era che anche Xx non aveva recato danni seri o preoccupanti, per lei e per miniPhelps, almeno non a livello fisico.
 
Xx, saputo che lei e il bambino stavano bene, rifiutò il ricovero in ospedale per rimanere almeno un giorno in osservazione, dicendo che voleva solo andare a casa e curarsi lì. James non era proprio d’accordo sulla questione, dicendo che in ospedale l’avrebbero certamente seguita meglio di come poteva fare lui, nonostante l’aiuto della famiglia, ma Xx non voleva sentire ragioni.
 
 << James… io… al momento ho un rifiuto per gli ospedali e per i medici, soprattutto. Da quando abbiamo scoperto che quel… quella specie di… è un dottore, sono terrorizzata all’idea che mi si avvicinino. Senza contare che, nonostante la denuncia, le nostre prove e il resto... al momento lui lavora ancora, in attesa di indagini o eventuale processo. Rischierei di vederlo… il fatto che si trovi in un luogo pubblico non pare fermarlo… in ogni caso se mi dovessi sentire male, sei autorizzato a portarmi in ospedale all’istante >>, si spiegò lei, tremando, cercando di alleggerire la fine del discorso.
 
 << D’accordo… ti amo >>, le sorrise lui incoraggiante, uno di quei sorrisi radiosi che le facevano dimenticare tutti i problemi e le preoccupazioni, e lei gli posò una mano sulla guancia, sfiorandogli il labbro con il pollice, guardandolo dritto in quei suoi occhi accesi e luminosi nonostante tutto.
 
 << Grazie… non ce l’avrei fatta da sola >>, gli disse.
 
 << E io chi sono? >>, fece Oliver, cercando di smorzare i toni.
 
 << Ollie… non essere geloso, grazie anche a te! >>, fece lei un po' più allegra, abbracciandoli forte tutti e due: Oliver le voleva molto bene, e lo faceva stare male vederla in quello stato, e cercava di tirarla un po' su di morale… e neanche osava immaginare cosa potesse provare James.
 
Dopo quel piccolo momento però, Xx si era chiusa sempre più in sé stessa, diventando più silenziosa che mai, e questo non era da lei: lui riusciva a malapena a sfiorarla, e il suo era uno dei pochi tocchi che riusciva a sopportare; persino quando il signor Phelps l’aveva abbracciata si era irrigidita, paurosa di quel contatto, tremando come una foglia: << M- mi scusi, ma io… io non… >>, tentò di scusarsi, ma il suocero liquidò la faccenda con un: << Non preoccuparti >>.
 
 
 << Devi darle del tempo… è passato appena qualche giorno >>, gli rispose Oliver, sapendo di non essere di grande aiuto e conforto.
 
 << E se la portassi da uno psicologo? O un terapista, non so… >>
 
 << Jay non lo so proprio… io proverei a lasciarle del tempo… e se tra qualche settimana ancora non migliora, allora chiederei aiuto a uno specialista. Ma sei tu a conoscerla meglio di chiunque altro… a sapere cosa è meglio per lei. Le… le hai parlato di questo? >>, domandò.
 
 << No… non saprei come dirglielo. Non posso più abbracciarla a sorpresa… o sfiorarla… non posso più toccarle la pancia e il nostro bambino…  se non la avverto prima. E lo so che non lo fa volontariamente… e che la logora… ma questo mi distrugge. Tutto mentre quel maledetto è ancora a piede libero! Quando alla polizia ci hanno fatto le foto per documentare la… tentata violenza, era mortificata… e quei poliziotti non hanno avuto neanche un po' di tatto! >>, si sfogò James, colpendo con la mano il muro.
 
 << È in gamba, se la caverà, vedrai…. Ne uscirete tutti e due, più forti e uniti di prima >>, lo incoraggiò Oliver fiducioso.
 
 << Si… io lo spero, oppure questo ci dividerà sempre di più >>, fece James abbattuto.
 
 << Sicuramente no. Tu e il vostro bambino le darete la forza necessaria a reagire. Ha solo bisogno di un po' di tempo per capire come fare… e anche tu >>, disse la signora Phelps arrivata dietro di loro.
 
 << Thanks, mom >>, fece lui, abbracciandola per un minuto.
 
 << Xx non esce neanche più di casa… se ne sta lì tutto il giorno… non so cosa fare per aiutarla >>, continuò abbattuto lui.
 
 << Stalle vicino… ti farà capire lei di cosa ha bisogno, anche se non se ne renderà conto… ma tu tesoro devi essere forte, non è detto che sarà facile o che si sistemerà tutto in poco tempo… ma noi vi staremo vicini >>, consigliò ò la madre, e James annuì, prima di entrare in camera.
 
 << Amore… come stai? Scusa, non volevo svegliarti. Posso… stare qui, vicino a te e a miniPhelps per un po'? >>, le domandò piano, facendo dei movimenti lenti, per non spaventarla… e Xx annuì, rannicchiata ancora su sé stessa.
 
 << Ti abbraccio… ok? >>, fece, mettendosi sotto le coperte vicino a lei.
 
Dopo due secondi lei annuì ancora, ma lui sentì che si era irrigidita un po'.
 
 << O anche no… posso stare solo qui, a parlare un po' con te… >>, fece lui piano.
 
 << Mi dispiace James! >>, singhiozzò forte lei dopo un minuto.
 
 << Io… non vorrei respingerti così! È più forte di me… e io non so cosa fare per… per non farlo più! Aiutami James! Per favore, aiutami! >>, singhiozzò lei disperata, implorandolo.
 
Oliver, che era rimasto ancora alla porta per vedere come se la cavava il fratello, aveva gli occhi lucidi, addolorato per lei e il fratello.
 
James sentì come dieci diverse pugnalate trapassargli il petto: vedeva nei suoi occhi il dolore e il tormento, la paura… paura anche di deluderlo con questo comportamento; vedeva che avrebbe voluto stringersi a lui, ma qualcosa la bloccava. Un moto di disprezzo e di odio nei confronti dell’animale causa di tutto questo lo travolse, e il dolore nella voce di lei era straziante… così cedette: dopo giorni in cui cercava di essere forte per lei, quella supplica lo spezzò. Pianse: lucide e calde lacrime gli solcarono le guance, rendendogli gli occhi lucidi.
 
Xx se ne accorse, e all’improvviso l’impulso di toccarlo, di confortarlo… di stringerlo tra le braccia fu più forte di qualsiasi altra cosa: gli mise le braccia attorno al collo e lo strinse con tutta la forza che aveva, si aggrappò a lui, cercando di trasmettergli il suo amore… di infondergli tranquillità, di scusarsi per averlo fatto preoccupare, per il suo comportamento… e per la prima volta da giorni, non si irrigidì, anzi, si rilassò tra le sue braccia, sentendosi nel posto più felice della Terra.
 
Anche James sentì che lei si stava lasciando andare… e la strinse più forte, se la strinse al petto, le lacrime che non si fermavano più, felice che avesse fatto un primo passo per riprendersi.
 
 << Scusa James… se in questi giorni non mi sono comportata molto bene… e ti ho fatto preoccupare e… >>, tentò lei.
 
 << Sshh… amore, non dire niente, non scusarti di nulla. È passato, questo conta >>, fece lui, posandogli un leggerissimo bacio sulle labbra.
 
Bussarono alla porta, e fece capolino la testa di Oliver.
 
 << Xx! Sono molto felice di vedere che stai meglio! >>, fece allegro, osservando la scena.
 
 << Vieni qui un momento, per favore >>, fece la ragazza, e lui si avvicinò, sedendosi al lato opposto del fratello, sul letto.
 
 << Volevo ringraziarti… sai, per aver aiutato e… salvato James quando io non ci riuscivo… il mio amore… il padre del mio miniPhelps… e anche suo, in effetti >>, aggiunse ridacchiando piano, stringendo le loro mani tra le sue, e i due fratelli sorrisero guardandola, e misero entrambi una mano sulla piccola pancia che cominciava a intravedersi.
 
 << E grazie anche per aver aiutato me… e questo bambino, che ancora non ha fatto niente, e già ha dovuto subire questa cosa… mi dispiace se sono stata distaccata, o non sono sembrata riconoscente… >>, continuò.
 
 << Xx, sul serio non devi… >>, stava per ribattere, mai lei lo abbracciò stringendolo forte: gli voleva molto bene, e anche lui la strinse a sua volta, dandole un bacio sulla tempia, e uno sulla pancia.
 
 << Oh, scusate >>, fece James, che sentì squillare il suo telefono.
 
 << Katie dove l’hai lasciata? >>, chiese Xx a Oliver, mentre James era al telefono.
 
 << A lavoro. Ti manda tanti saluti, ha detto che cerca di passare stasera. Sarà molto felice di sapere che ti stai riprendendo, due giorni fa quando è venuta a trovarti ha detto che ti vedeva molto giù >>, fece lui.
 
 << Ringraziala, e dille che l’aspetto, stasera o quando può venire… James, che hai? >>, gli domandò lei, vedendolo rientrare con una faccia strana.
 
 << Era il commissariato di Polizia. Chiedono se posso passare di li... >>, fece perplesso.
 
 << Hanno detto perché? Vuoi che ti accompagno? >>, gli domandò.
 
 << No, tesoro, hanno detto che non serve che ci sia anche tu, solo qualche domanda... Chiedo a mia mamma se ti prepara un the mentre siamo via, vuoi? Tu stai qui e pensa a riprenderti. Ollie… mi accompagneresti? >>, domandò.
 
 << Certo >>, gli rispose subito.
 
 << D’accordo, ma fate attenzione. Ok per il the… ma… amore? Mi prenderesti, tornando indietro, anche un po' di quei biscottini che mi piacciono tanto? >>, fece lei con gli occhioni dolci.
 
 << Va bene >>, rispose sorridendo, le piccole rughe che gli increspavano la zona attorno agli occhi.
 
La baciò delicato, e poi baciò la pancia: << Papà torna subito >>, disse felice, prima di uscire.
 
 
 << Mr. Phelps… and Mr. Phelps, good evening. I’m Brian Morris and I am following the investigation of the attack to damage of his girlfiend. There is one thing you should see… I preferred to show it now, because if you come to the process is very likely to be shown… at least tou will not be surprised. I thought that miss Xx were to recover, and that itwould be indelicate to show them what i’ll show you shortly. We found that there were small hidden cameras in the bathroom, as a matter of securety, but are never controlled or watch from the owners, and… have taken almost everything that has happened >>, spiegò l’agente.
 ( trad: Signor Phelps… e signor Phelps, buonasera. Sono Brian Morris e sto seguendo le indagini ai danni dell’aggressione della sua fidanzata. C’è una cosa che dovreste vedere… ho preferito mostrarvela ora, perché se si arriverà al processo è molto probabile che venga mostrata… almeno non rimarrete sorpresi. Ho pensato che la signorina Xx dovesse riprendersi, e che sarebbe indelicato mostrarle quello che vi farò vedere a breve. Abbiamo scoperto che c’erano delle piccole telecamere nascoste nel bagno, per questione di sicurezza, ma non vengono mai controllate o guardate dai proprietari, e… hanno ripreso quasi tutto quello che è successo).
 
 << Oh… >>, riuscì a dire James, non particolarmente entusiasta all’idea di vedere cosa era successo, mentre gli ritornavano alla mente i momenti vissuti il primo giorno, dopo essere andati all’ospedale e alla polizia, quando tornarono a casa:
James provò ad abbracciarla, a stringerla… voleva darle tutto il suo amore e sostegno, ma qualcosa non andava, lei aveva allungato le braccia davanti a sè, e lo teneva a distanza.
 
 << Stai lì, non ti avvicinare! N-non toccarmi >>, fece lei, improvvisamente spaventata.
 
 << A-amore… sono io, sono James… >>, fece lui, ferito.
 
 << Lo so, scusami… ma i-io… non ce la faccio >>, disse iniziando a tremare.
 
 << Xx, su, non preoccuparti… sai che facciamo? Proviamo così… ascoltami, ok? Ora ti vorrei prendere le mani… e stringerle con le mie, d’accordo? >>, fece lui, e Xx annuì, anche se rimaneva piuttosto rigida.
 
Dopo un minuto si era abituata a quel contatto, così il ragazzo proseguì: << Ok… ora, posso toccarti la spalla? Non la stringo… >>, e dopo aver ricevuto risposta affermativa, spostò le mani.
 
 << Ricordati… quando vuoi, quando senti che è troppo… sposta le mani, va bene? >>, fece lui gentile e premuroso.
 
 << Ok… grazie >>, gli aveva risposto.
 
 
 << Mr Phelps? Then? You want to see the video or…? >>, domandò l’uomo di fronte a lui, e il fratello gli tirò una gomitata. ( Trad: Signor Phelps? Allora? Vuole vedere i video o…? ).
 
 << Eh? Oh, yes… sorry. I want to see the video >>, rispose all’agente.
 
 << Ok, come with me >>, disse l’uomo, facendogli segno di seguirlo.
 
 << Jay, vuoi che esca? Forse è troppo privato perché ci sia anche io… >>, disse Oliver, che non voleva imbucarsi in una situazione del genere.
 
 << No, Ollie, resta. Potresti dover trattenermi dall’andare di corsa da quell’animale a rompergli il naso >>, fece il fratello.
 
L’agente fece partire il video, era già al momento in cui Xx stava entrando nel bagno delle ragazze, e c’era anche l’audio, quindi poterono sentire tutto quanto. Mano a mano che il video continuava e sentivano e vedevano cosa era successo, ai due fratelli si gelò il sangue nelle vene. Ascoltarono come li aveva difesi da subito, di come aveva resistito, si era rifiutata di assecondarlo… non aveva ceduto neanche per un secondo, e aveva protetto anche il suo bambino.
 
James, vedendo la scena, quasi si commosse, e quando quell’essere aveva capito che lei era incinta, e quello che aveva detto dopo… sbiancò di colpo, immaginando come potessero essere stati per lei momenti terribili… quasi poteva sentire i suoi pensieri. Quando poi sentì lei che urlava il suo nome… il suo cuore andò in frantumi: non si era reso conto, in quel momento, quella sera, con quanto dolore e disperazione lei lo aveva pronunciato…
 
Il video terminò, e James e il fratello rimasero immobili, sopraffatti dalla crudezza di quello che avevano visto e sentito: James stringeva i pugni, le nocche delle dita ormai sbiancate, mentre tremava di rabbia.
 
 << Ehm… there’s more? >>, domandò James.  ( trad: c’è altro? ).
 
 << No… you can go >>, gli rispose. ( trad: no, potete andare ).
 
 << Che hai James? >>, domandò Oliver una volta in macchina.
 
 << Non riesco a levarmi dalla testa quello che ho visto e sentito >>, rispose, guardando fuori dal finestrino.
 
 << Cerca di farlo. Quando saremo a casa, devi tentare di essere come prima. Xx ha iniziato a riprendersi, e tu non puoi andare da lei in questo stato. Certo, dovrai dirle che hai visto il video… non devi fare i salti di gioia mentre lo dici, ma neanche ricordarle, raccontandole, quello che hai visto e sentito. Se devi dire qualcosa, dilla a me >>, gli disse saggiamente Oliver.
 
 << Si, ma intanto che te lo dico, ricordati che devo prenderle i biscotti >>, borbottò James.
 
 << Sai… io credo di amarla più di prima, ora… lei e miniphelps >>, fece James all’improvviso, dopo parecchi minuti di silenzio, dopo che si erano fermati a prendere i biscotti per Xx.
 
 << Sono molto felice per voi >>, sorrise Oliver di rimando, dandogli una pacca sulla spalla.
  
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