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Autore: Aki___5    24/04/2016    0 recensioni
Una ragazza che sogna due cose: imparare a suonare la chitarra elettrica e incontrare i suoi idoli, the GazettE. Lei si ritroverà entrambe i sogni realizzati in una sola volta… e vedrà anche qualcosa di più! Una storia né semplice ma nemmeno tormentata con uno sfondo comico quasi invisibile. Se siete persone pazienti vi invito a passare di qui.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Aoi, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo. 7  Domande senza risposta

Sento le morbide e calde labbra di Aoi  sulle mie. Non realizzo subito cosa sta accadendo, forse per lo shock o per l’emozione. Fatto ‘sta che non posso accettare una cosa del genere, sia perché è più grande, di un mondo completamente differente dal mio; sia perché nemmeno ci conosciamo abbastanza “bene” da poterci baciare.
Provo a scostarlo ma lui mi attira a sé prendendomi dai fianchi e stringendomi in un abbraccio rassicurante. Solo Dio sa come mi sento bene ora come ora, ma, ripeto, non posso accettarlo. Inizio a gemire in segno di disapprovazione e ricomincio a spingerlo. Ad un certo punto mi lascia e si allontana guardandomi incredulo… forse nemmeno lui sa cosa ha appena fatto. Lo guardo, incapace di parlare.

-Scusami… davvero, non so cosa mi sia preso…-

Mi sento montare addosso la rabbia. –Non sai quello che ti è preso?! Ti do un consiglio: fatti un esame di coscienza e vienimi a chiamare quando ti sarai deciso a fare l’insegnante VERO, e non il marpione da quattro soldi!-
Guardo di traverso Ruki, Kai, Reita e Uruha, che mi fanno degli strani segni con le mani. Giro la testa in direzione di Aoi, che semnbra pervaso da un alone scuro tutto intorno il suo corpo. –Mi hai appena dato del “marpione”?!-

-Sì. Problemi?!-

I quattro scappano nei camerini a loro assegnati… e non credo sia un buon segno. Infatti, il moro inizia a gridarmi contro con tutto l’impegno possibile. Di risposta, anche io inizio ad urlargli contro nella speranza di finire al più presto questa discussione. -… e sia chiaro, le lezioni di chitarra te le puoi scordare!-
Mi sale un nodo alla gola. -Le lezioni private di chitarra… ma ne abbiamo fatta solo una, e… e voglio continuare, voglio imparare…-

-Non m’importa, chiaro?! Era solo un favore che ti volevo fare, ma ora mi è passata la voglia-

La tristezza mi assale, ma non voglio dargliela vinta e continuo a guardarlo torva: vuole la guerra, e che guerra sia. –Senti, solo perché sei Aoi dei the GazettE non significa  che l’universo gira attorno a te. Se proprio ci tieni a saperlo volevo rifiutare la tua proposta sin dall’inizio, solo che sono stata troppo stupida e gentile per farlo. Sicuramente non ho bisogno di nessuno per imparare a fare qualcosa, tantomeno di “Aoi dei the GazettE”!-

Non risponde… forse sono riuscita a farlo stare zitto. Rimango impalata sul mio posto in attesa di una sua qualche reazione ma niente. Notando questo, saluto gli altri componenti e inizio a camminare verso casa. Nemmeno due o tre passi che sento qualcuno afferrarmi il polso, ruoto la testa per vedere chi è, anche se so già che è quel rompiscatole che tanto stimo. –Non hai bisogno di me per imparare a suonare la chitarra, quindi-

Con un movimento brusco mi libero dalla sua presa, decisa a rispondergli per le rime una seconda volta. –Ti sei fatto proprio vecchio, non ci senti più. Non. Ho. Bisogno. Di. Nessuno. Tantomeno. Di. Te. Capito ora?-

-Se la metti così allora voglio proprio vedere cosa riesci a fare senza avere nemmeno le basi!-

Inizia a ridere in modo irrefrenabile e iniziano a scendergli delle lacrime. Incrocio le braccia al petto, con fare convinto, anche se di convinto ho ben poco. –Non ci credi?-

-Ha ha ha… no, direi di no-

-Va bene. A tuo rischio e pericolo-

Inizio a correrre verso casa, riflettendo su ciò che ho appena detto. “Non pensavo di essere così stupida e precipitosa! Ma cosa mi è passato per i cervello?! Non ce la farò mai!”

Iniziano a scendere le prime lacrime di scoraggiamento.
 
POV Aoi
Rientro nei camerini asciugandomi gli occhi dalle lacrime causate dalle risate. “Davvero pensa di essere così brava a fare tutto?”
Al solo pensiero mi scappa un sussulto divertito. Kai, Uruha e Ruki mi guardano male e Reita, da brava e sapia persona, si fa i cavoli suoi struccandosi dall’ombretto nero.

-Non pensi di essere stato un po’ troppo duro con lei?-

-E tu non hai mai pensato a farti gli affari tuoi, Uruha?-

Mi avvicino allo specchio e noto due lunghe striscie nere ai lati degli occhi. Reita inizia a ridere –Sembri una maschera! Kami quanto sei buffo!-

Rido anche io appresso a lui. -Devo essermele fatte mentre mi asciugavo le acrime-

-No, te le ha fatte lei mentre ha appoggiato le sue mani sul tuo viso… durante il bacio-

Sgrano gli occhi, non voglio una cosa del genere sul mio viso. Così agguanto subito un paio di salviettine struccanti e inizio a sfregare sugli occhi con tutta l’energia possibile. Anche se con una certa emozione… tipo un dispiacere. Non so come definirlo, ma appena tolte le striscie scure sento il bisogno di rivolerle dinuovo lì, al loro posto.

-A proposito Aoi, mi sai dire cosa cazzarola t’è preso per fare quello che hai fatto?-

Mi giro verso la voce profonda e mascolina di Ruki, che fa contrasto con il gel argento e nero sulle sue unghie e con la sua tuta nera a punti oro. Ha il suo “Quaderno dei Testi” blu scuro in mano, il che signfica che ha già qualche idea per il cervello (mi sarei preoccupato se avesse avuto quello verde smeraldo, perché in quel caso avrebbe già deciso che ‘il testo è pronto punto e basta’), sicuramente vuole ispirarsi a questa vicenda mia e di Saki. -Beh, in realtà non lo so-

Sbianca in viso. –Che c’è?-

-Ora capisco perché s’è incazzata in quel modo! Come diamine fai a baciare una cucciolotta dolce come lei senza alcun sentimento?-

-Cucciolotta?-

-Sì-

-Vabbeh, in realtà quando ho toccato le sue labbra qualcosa ho sentito. Ma cosa mi ha fatto reagire in quel modo proprio non lo so-

-Lo so io…-

Interviene Kai. –Tu, amico mio, ti sei proprio innamorato-

Lo guardiamo sbalorditi. –Eh?-

Allora, come se non bastasse, inizia a camminare avanti e indietro per la stanza con una mano sul mento, tipo Sherlock Holmes.

-Sì, innamorato. Dopo un’attenta analisi che ho fatto in questi giorni ho potuto tranquillamente notare la tua aria persa durante prove e registrazioni, come l’hai guardata da sopra il palco ogni volta che lei si girava verso le sue amiche e, cosa più importante, il testo che ci hai presentato ieri sera, e che Ruki ha inaspettatamente approvato, non parla di un classico “lascia e prendi ma alla fine lascia” di una coppia, bensì di un amore tormentato tra i due protagonisti rfappresentanti te e lei. Sei stato molto bravo a nascondere il legame con la realtà nel testo, ma ricorda che al Leader non sfugge mai niente.-

Lo guardiamo ancora increduli, in particolare io. “Come cacchio ha fatto a scoprire tanti dettagli in così poco tempo?! E, come ha detto lui, ho nascosto la somiglianza con la realtà attentamente nel testo, ci sono stato notti intere a pensare come fare…”

-Te l’ho detto Aoi: al Leader non sfugge niente… MAI-

-Stai diventando inquietante Kai-

-Davvero Rei-kun? Buonanotte ragazzi-

Appena finisco di cambiarmi seguo Kai fuori la porta per accompagnarlo a casa con l’auto. Ora legge anche nel pensiero… incredibile! Il tragitto è parecchio silenzioso. Arrivati difronte casa sua, scende. –Ti do un cosiglio Aoi: vedi di mettere in chiaro le cose con Saki, da questo potrebbe dipendere la tua, la sua e la nostra felicità… ma in particolare la tua.  Non sto cercando di spaventarti, di sembrare un veggente o roba simile, solo… vedi di mettere la testa al suo posto e…-

-E…?-

-Nulla. Sogni d’oro Yuukkun-

Lo saluto e riparto alla volta del Budokan, devo ancora accompagnare altre tre piaghe sociali alle loro rispettive case.
 
POV Saki
Entro in casa come un tornado, nemmeno il tempo di farmi saluatre dalla mia famiglia che do la bunanotte anche se sono ancora le diciotto e venti. –Hey! Sono solo le sei e venti, vai già a dormire?!-

Mi affaccio dalla porta e grido. –Sono stanca mamma, tutto qui!-

-E non mangi?!-

-Mamma! Ho detto che sono stanca!-

Urlato  Detto questo, inizio a far riempire  la vasca con l’acqua bollente. Ritorno in camera e attacco la musica assordante dei miei idoli (e ringrazio mio padre che, quando ha costruito la casa, mi ha fatto la camera insonorizzata, così io posso fare quello che mi pare senza interruzioni e gli altri possono stare tranquilli, tanto non si sente nulla!), mentre sistemo i nuovi gingilli che ho comprato agli stand. Rimango per un po’ a fissare il good di Uruha, una crema per il corpo con tanto di zaino allegato: è l’unica cosa che sono riuscita ad aggiudicarmi sia per tempo che per prezzo.

“Menomale che ho una famiglia benestante, altrimenti non mi sarebbero bastati nemmeno i debiti per comprare tutto quello che mi serve per confermare ulteriormente il mio amore verso i the Gazette!” Rido tra me e me.
 
Decido quindi di provare la crema della papera questa stessa sera, così chiudo l’acqua quando decido che la vasca è abbastanza piena. Mi spoglio e incomincio a sciacquarmi per poi infilarmi nell’acqua calda. “La pace e il relax che si avvertono tra i vapori è indescrivibile!”
Chudo gli occhi sprofondando ulteriormente dentro il liquido bollente, stando attenta però a non far toccare l’asciugamano che mi tiene i capelli. “Come potrei usare lo zaino allegato alla crema?
Ah! Forse potrei usarlo come sacchetto per il bento, dato che il mio si sta lentamente distruggendo, o potrei metterci il cambio per la palestra, il lavoro, le lezioni di ginnastica…”

“Lezioni”, questa parola ha rovinato il mio relax, allora mi alzo di malavoglia. Mi lego l’asciugamano di spugna al petto e ritorno in camera, bagnando il pavimento. Cerco di non guardare le pareti ricoperte di Aoi intorno a me mentre mi spalmo la crema profumata e indosso la maglia più larga che ho della RAD. Tuttavia l’occhio mi cade sul poster più bello che possiedo: quello raffigurante il chitarrista dai capelli corvini in “INSIDE BEAST”. Solo al pensiero di quanto fosse elegante e delicato mentre ballava con l’accompagnatrice durante il video… quante volte ho voluto essere quella ragazza che tanto invidio ed invidierò.

La tristezza e la rabbia mi invadono e, sentendomi impotente, mi sistemo nel mio letto a baldacchino dalle tende violacee, coprendomi fino a sopra il naso con le coperte lilla. E inizio a piangere. “Perché mi fai questo?”

Dico, riferendomi ad Aoi.

“Cosa ti è preso? Perché? Che senso ha trattarmi in quel modo? Perché senza nessun sentimento?
E anche se il sentimento c’è, o c’è stato, cosa in me te lo fa provare?”

Quel piccolo istante dietro il Budokan ha scatenato dentro il mio piccolo grande corpicino una miriade di emozioni che non provo da tempo… troppe per me.

Così mi addormento tra le lacrime.
 
^^ Angolino ^^
Hey, personcine pazienti! :)
Faccine inquitanti a parte, scusate per il ritardo. Non ci sono scuse che tengano dato che non ho fatto una cavolfiora di cosa per tutto questo tempo, solo mi scocciavo a mettermi al computer e starci ore e ore (e ore e ore e ore e…) in attesa dell’ispirazione e ulteriori ore per trovare le parole giuste da usare per esprimere questa pseudo ispirazione.
Tutto detto, tutto fatto mi aspetto… no, non trovo la rima.
Tante recensioni ed MP, ok?
Bacini, bacetti e assoli di Uruha
Ai_chan05
   
 
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