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Autore: Bishoujo Tensai Madoushi    25/04/2016    2 recensioni
E se Lina e Gourry si fossero conosciuti poco dopo la fuga di Lina? Se avessero vissuto molte avventure insieme fino a diventare inseparabili? Una fiction che narra la loro "vera" storia e lo sbocciare di un amore, fino a quando qualcuno deciderà diversamente per loro...
Genere: Avventura, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ok. Ooooo-kay.
 
Dovevo stare calma.
 
La Spada di Luce. La Ssssspada-di-Luce.
 
Mi feci rotolare più volte quella parola sulla lingua, come se fosse stata la caramella più dolce che avessi mai assaggiato. E lo era davvero.
 
Oh Ceiphied.
 
Avevo comprato la Spada di Luce. La mitica, leggendaria, introvabile spada... era... MIA!
 
Mi trovavo ancora a terra, esattamente dove Gourry mi aveva lanciata. E lui era rimasto fermo con la spada (la MMMMIA spada!) in mano, davanti agli avanzi fumanti (urgh!) dello zombie, in silenzio.
 
Mi dava le spalle.
 
Quando si girò, con deliberata lentezza, sembrava quasi un'altra persona. Il suo sguardo era... triste? Consapevole?
 
Bè, certo, si era venduto la Spada di Luce, no?
 
Anche io sarei stata depressa al posto suo.
 
Ghignai.
 
"Lina," disse con un sospiro, chiudendo gli occhi.
 
Lo interruppi subito. "Lo so, LO SO, sei pentito di aver preso i miei soldi e adesso la rivuoi indietro. Niente da fare, caro mio!"
 
Il suo sguardo si fece serio. Oh?
 
"Lina, sono stato sciocco a darti questa spada." (Ecco, vedete? Se la vuole riprendere!)
 
Stavo per ribattere ma Gourry mi fece cenno di aspettare.
 
"Questa spada... questa spada è VERAMENTE maledetta. Sul serio. Io... non volevo usare la sua luce e pensavo che TU, che sei una ragazzina," Ancora!!! "non saresti riuscita ad attivarla. Non avresti trovato niente di speciale in lei e te ne saresti stancata... dopotutto è pesante, non è adatta ad una donna. L'avresti venduta a tua volta molto prima che... insomma, quando avremmo smesso di viaggiare insieme ero CERTO che non la avresti più avuta tra le mani neanche tu."
 
Ero colpita. Un discorso così lungo non me lo aveva mai fatto. (Non voleva più viaggiare con ME... LUI?) Comunque...
 
"Gourry," gli misi una mano sul polso, molto vicino alla spada, "tu sei davvero gentile," meglio blandirlo un po’, che ne dite? "ma questa spada NON è maledetta. Puoi stare certo che non lo sia... Magica, se preferisci, ma assolutamente NON maledetta." Gli strizzai l'occhio avvicinando le dita all'elsa della spada. Capivo come in alcune zone del nostro mondo, nonostante fosse permeato da magia, certe cose potessero far paura. Questo ragazzo proveniva magari da qualche posto remoto dove c'erano solo maghi di terz'ordine, capaci di produrre incantesimi deboli o incompleti... Una cosa come la Spada di Luce doveva avergli fatto un gran terrore. Anche se... a pensarci bene l'aveva usata correttamente e non sembrava temere il suo potenziale, quantomeno non nel momento in cui l’aveva usata per “difendermi”. Che poi, davvero… Difendermi? In ogni modo, forse allora si era trattato di...
 
"Ci sei?" Gourry mi stava sventolando il palmo sinistro davanti agli occhi mentre con il destro stringeva ancora la (mia) spada.
 
"Gourry,” basta giochetti, per l’amor di Ceiphied, sento che mi sta arrivando il peggior mal di testa di tutti i continenti, dei quattro universi e del piano astrale intero! “Lascia-questa-spada."
 
"No."
 
"LASCIALA!"
 
"NO!"
 
Sussultai. Era la prima volta che gridava contro di me in quella maniera, il viso contratto da rabbia e... un'altra emozione che era passata come un lampo sul suo volto. Paura?
 
Mi accigliai stringendo per sicurezza la presa. Potevo picchiarlo. E lo avrei fatto.
 
“Lasciala.”
 
Indurì ulteriormente il viso. “HO DETTO NO!”  Mi strappò con violenza l'elsa dalle mani, sbilanciandomi e mandandomi per la seconda volta in quella giornata a gambe all'aria.
 
"Maledizione." Uggiolai massaggiandomi il sedere.
 
Mi osservò a bocca aperta, sgomento, poi mi diede le spalle e corse fuori dalla porta.
 
Ma che diav…?
 
Lo guardai allibita, poi scattai in piedi e lo seguii.
 
Quali che fossero le sue paturnie, PER NESSUNA RAGIONE AL MONDO lo avrei lasciato sparire in quella maniera con la (mia) dannatissima Spada di Luce!
 
 
  
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