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Autore: Olympia_124a    26/04/2016    1 recensioni
Tratto dal prologo:
"Au Maite fluttuando leggiadra discese dalla cima dell'albero, gli occhi aperti e accesi della stessa luce che irradiava attorno a se.
-Il patto è stato infranto e l'equilibrio spezzato. Non meritate il Dono, nessuno ha in potere di soggiogare qualunque altra vita- disse allargando le braccia - e se pietra avete nei vostri cuori, pietra sarà tutto ciò che controllerete- la luce si fece più forte ed intensa per poi svanire insieme alla Dea e tutto ricadde nel buio."
Lydia ha 16 anni, ama la musica, le converse e i libri fantasy e di avventura, ma mai avrebbe pensato di viverne una in prima persona. Eppure da quando l'auto del padre esce fuori strada una serie di eventi la catapultano in un mondo parallelo dove le persone riescono a controllare la terra, il Regno della Foresta impadronitosi di un antico potere sta tentando di conquistare l'intera Ddaear Arall, tutti le dicono che lei è l'ultima speranza rimasta capace di contrastarlo e ahimè non ci sono le prese per ricaricare l'iPod...
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LYDIA

Stavo camminando in silenzio dietro Arjuna. Ancora non mi capacitavo della mia scelta, veramente mi ero offerta di aiutarli a vincere un guerra? Io? Che non ero riuscita mai a vincere nemmeno una partita di battaglia navale? 

Eppure sentivo che era la cosa giusta da fare.
Quando quella bambina aveva abbracciato Octavia il cuore mi si era completamente sciolto. Sentivo di doverli aiutare, o almeno di doverci provare. 

Inoltre se vogliamo dirla tutta ero curiosa. C'è poco da fare, quando mi si presenta davanti una novità devo comprenderla fino in fondo, DEVO sapere come va a finire. 
Non avevo lasciato a metà mai nulla: mai lavoro, un libro, un articolo di giornale, neanche una versione di latino. 
Spesso mi lanciavo in imprese più grandi di me, ed anche questa volta era andato tutto secondo copione, avevo accettato di aiutarli senza prendermi un momento per riflettere, e solo pochi minuti più tardi ero tornata alla realtà, con la mente che annegava in una marea di pensieri contrastanti.

Stavamo camminando ormai da un po' e già da un bel pezzo avevo perso il conto del numero di svolte che avevamo fatto. 
Arjuna inizialmente aveva provato a ingannare il tempo spiegandomi qualcosa sulla geografia di Ddaear Arall e sulle varie Nazioni e culture, ma dopo poco tempo si doveva essere accorto della mia assenza mentale ed aveva smesso di parlare lasciando così che il rumore dei suoi passi fosse l'unico suono a riempire quegli stretti cunicoli. Al contrario dei suoiI miei passi erano silenziosi e correvano  muti come la mia ombra sulla parete rocciosa. Un po' perché ero sempre stata leggera nei movimenti, un po' perché ero ancora scalza e la pelle a contatto con la roccia (gelida) produceva meno rumore delle scarpe.

Finalmente Arjuna si fermò davanti ad una porta di metallo con su scritto "sala 1bis" che aprì senza indugi. A quanto pareva la nostra destinazione era una stanza più o meno quattro metri per cinque occupata quasi interamente da un enorme tavolo rettangolare abbastanza basso fatto di roccia, come praticamente tutto lì dentro. 
Sul tavolo era stesa un'ampia cartina di, immaginavo, Ddaear Arall.

-Quelle che vedi rappresentate sono le quattro Nazioni di questo mondo- spiegò Arjuna confermando la mia ipotesi –Come puoi notare i colori non corrispondono ai confini degli Stati- Non lo avevo notato –Infatti ogni colore rappresenta i presidi di una delle Nazione: giallo per le Tribù della Sabbia, grigio per la Città di Metallo, rosso per i Villaggi delle montagne e verde per il Regno della Foresta; come puoi notare quest'ultimo, il verde, è nettamente più espanso rispetto agli altri e questo perché il Regno della Foresta negli ultimi anni ha oltrepassato i propri confini occupando e conquistando territori di altre Nazioni costringendole ad una ritirata. Come puoi vedere infatti parte dei presidi rossi dei Villaggi delle Montagne hanno oltrepassato il confine della Città di Metallo chiedendo momentaneamente asilo. 
Arriviamo al tuo compito- disse mentre scriveva su un foglio di carta qualcosa e lo infilava in un tubo semi aperto che si incanalava nella parete rocciosa. Il foglio venne come risucchiato nel tubo. –Sempre che tu non ci abbia ripensato- scossi lievemente la testa guardando ancora il tubo. -È il nostro sistema di comunicazione, lo utilizziamo per inviarci i messaggi- disse leggendomi nel pensiero.

-Bene!- continuò sfregandosi le mani –Allora ascolta attentamente quello che sto per dirti. Tu sei l'unica tra tutti noi che può giungere allo scrigno e liberare Au Maite, sei il nostro asso nella manica e se fallirai con te cadrà probabilmente la nostra unica possibilità di vittoria- Se sta cercando di tranquillizzarmi non ci sta di certo riuscendo –Ma io credo in te, vedo nei tuoi occhi grande determinazione e forza e non ho dubbi sulla tua riuscita- Ah si? Io ne avrei al tuo posto, ed anche parecchi.

-Come fai ad esserne così sicuro? io non so nulla di questo mondo- Risposi infine

-Diciamo che me lo sento- disse sorridendo per poi riprendere il suo discordo –Dunque, come ti ho detto lo scrigno si trova nel cuore della Grande Foresta- disse indicando un punto nel mezzo della porzione verde della cartina Fantastico, direttamente in braccio al nemico –Lo so, non sarà facile raggiungerlo- disse leggendo un'altra volta i miei pensieri –Ma purtroppo sarà l'ultimo dei tuoi problemi, infatti prima dovrai recuperare tutte le informazioni che ci mancano su come riuscire a raggiungere lo scrigno, poiché fin'ora abbiamo solo quelle che Alexander Nordwood aveva svelato a Diane più poche altre.
Tuttavia di recente ci è giunta voce di un uomo nelle Tribù della Sabbia con nuove informazioni. Lo so non è molto, e non siamo certi neanche dell'affidabilità di questa informazione, ma per ora è tutto ciò che abbiamo e dunque sarà il nostro punto di partenza.
Inoltre se per caso le informazioni si rivelassero corrette e soddisfacenti da lì saresti molto più vicina al "cuore" della Grande Foresta- disse mimando le virgolette con le mai Aridanghete pensai –Non temere, non sarai sola in questo viaggio- E vorrei vedere –Ma sarai scortata da un piccolo gruppo... ah parli del diavolo...- Aggiunse voltandosi mentre la porta di metallo si apriva ed una chioma scompigliata di capelli castani entrava senza neanche bussare Ancora lui, ma che è? Una persecuzione? Assieme a lui entrarono un ragazzo dai capelli biondo platino, quasi bianchi, che avrà avuto 25 anni ed una donna sulla cinquantina alta e muscolosa con una treccia nera con qualche striatura grigia che le ricadeva davanti da un lato.

-Chris, Noll... Abigail- disse rivolto ai tre e baciano la mano di quest'ultima.

-Arjuna piantala, hai informato la ragazza?- disse in tono severo la donna tirando indietro il braccio e mettendo le mani sui fianchi.

-Certo, ha accettato, ed è pronta a partire- confermò l'uomo.

-Non ne dubito- disse con una nota di sarcasmo la donna soffermando il suo sguardo sui miei piedi scalzi. Mi metteva un po' in soggezione, un po' tanto direi, però sembrava sapere il fatto suo.

-Dunque tutto secondo i piani? Siamo diretti a Ynda nelle terre del Deserto?- chiese Chris usando, per la prima volta da quando lo avevo incontrato, un tono serio.

-Più o meno, lì troverete il nostro contatto, non è un tipo molto socievole quindi cercate di non farlo arrabbiare. Lui vi porterà dall'informatore, ma non so se quest'ultimo si trovi a Ynda o altrove- specificò Arjuna

-Ed Octavia?- chiesi ricordandomi solo in quel momento di lei.

-Lei rimarrà qui in attesa della prossima Luna e allora se vorrà potrà tornare sulla Terra-

-Non potrebbe venire con noi?- chiesi, non sapevo bene il perché ma sentivo che anche lei doveva venire con noi. Sentivo la stessa voce di prima dirmi che anche lei era importante in tutta quella faccenda.

-Meglio non farle rischiare la vita inutilmente, non trovi?- mi rispose In effetti ha ragione... Eppure

-A quando la partenza?- ci interruppe il ragazzo di nome Noll

-Il prima possibile, vi farete indicare il percorso da Richard, vi rifornirete di provviste per il viaggio e partirete.-

Esattamente quando Arjuna pronunciò la parola "partirete" una forte esplosione fece vibrare tutte le pareti, facendoci piovere in testa polvere e qualche pezzo di roccia.

-Cosa sta succedendo?- chiese Abigail allarmata

-Un attacco?- chiese Chris, anche se sembrava più una risposta

-No, non è possibile, come hanno fatto a venire già a conoscenza di lei- disse Arjuna –E poi la vedetta avrebbe dovuto avvisarci-

Un'altra esplosione più vicina provocò un grosso scossone che mi fece perdere l'equilibrio e cadere, mentre delle grida di dolore in lontananza mi graffiavano le orecchie.

-Deve essere un attacco Arjuna, ragiona!- insistette Abigail

A conferma di ciò entrò nella sala Ilan ancora col fiatone, seguito a ruota da un altro ragazzo che non avevo mai visto.

-Stanno arrivando, sono loro e saranno almeno una trentina-

-Li hai visti?- chiese Arjuna

-No, ma li ho percepiti, si trovano tutti all'ingresso Est. Con la prima esplosione hanno fatto saltare la prima barriera difensiva, e a giudicare dalle urla temo che con la seconda siano riusciti a penetrare-

-Ok, io mi occuperò di loro e rimarrò a proteggere la base, voi portatela via, scappate e dirigetevi subito a Ynda. Non c'è tempo per i preparativi! Richard, anche tu vai con loro e guidali almeno per il primo tratto-

-Richie- precisò alzando un dito il nuovo ragazzo coi riccioli castani e gli occhiali

-Ilan te vieni con me, aiutami a fermarli!- continuò il capo senza badare a Richie.

Mi sentii tirare su di peso (ebbene si, in tutto ciò io mi trovavo ancora col sedere a terra) e spingere fuori dalla porta. 
Abigail mi prese per il polso ed iniziò a correre lungo il corridoio. 
Delle urla di battaglia riecheggiavano lungo i cunicoli. Mi voltai per un attimo nella direzione opposta giusto in tempo per vedere Arjuna estrarre un pugnale di pietra da una delle tasche della cintura che teneva a tracolla e scagliarla contro un aggressore. Ilan nel frattempo sollevò dal pavimento una parete di roccia per separare il loro campo di battaglia dalla nostra via di fuga facendomeli così perdere di vista. 

Svoltammo due volte a destra, Abigail davanti e i tre ragazzi dietro di noi. Stavamo per svoltare di nuovo quando sentimmo un forte rumore di frana provenire alle nostre spalle: il muro creato da Ilan era andato in frantumi e probabilmente i nostri aggressori ci stavano già inseguendo.

-Ci sono dei Rheol con loro!- lo sentimmo gridare in lontananza

-Li rallenterò io, voi andate avanti- disse Chris fermandosi improvvisamente 

No! Ti ammazzeranno solo contro tutti! 

–Tranquilli, vi raggiungerò tra poco- disse a tutti ma soffermando i suoi occhi verdi su di me.

Mi sentii di nuovo strattonare il braccio da Abigail e senza che me ne rendessi conto i miei piedi stavano di nuovo correndo. 
Non eavamo riusciti a prendere neanche il primo svincolo che una forte esplosione proveniente dal muro di destra ci scaraventò contro la parete opposta. 
Il colpo con la dura roccia mi tolse il fiato. Caddi a terra a peso morto, sentivo le orecchie fischiare e le ombre che mi circondavano erano completamente sfocate. 

Feci forza sulle braccia e cercai di mettermi a quattro zampe. 
Lentamente i miei sensi ripresero a funzionare, le ombre divennero persone definite e il fischio alle orecchie si trasformò in un grido. Mi voltai in direzione dell'urlo e vidi Abigail stesa a terra con il fianco e la gamba destra ricoperti di sangue. Lei era stata la persona più vicina all'esplosione, e i frammenti di roccia le si erano conficcati profondamente nella carne. 

Nel frattempo una serie di figure iniziarono ad uscire dal passaggio che si erano creati nella roccia. Ne contai almeno sette sbucare fuori tra il fumo e la polvere che avevano creato, tutti abbastanza giovani e tutti indossavano una divisa nera.

 Voltai la testa dal lato opposto per scoprire che i due ragazzi erano in piedi e stavano già combattendo: Richie usava una frusta e dei coltelli da lancio che prendeva dall'interno della giacca e lanciava con incredibile precisione contro i suoi avversari, mentre Noll utilizzava una spada ricurva, una sciabola? Forse... non sono mai stata un asso nel riconoscere le armi.

 -Attenta!- gridò Richie. Di riflesso mi abbassai giusto in tempo per evitare che una lama mi si conficcasse nel petto

-Non lei idiota!- sentii sibilare una donna alle spalle del mio aggressore. Con un calcio lo fece cadere e mi ritrovai esattamente faccia a faccia con lui –Lei è quella che stiamo cercando, lei ci serve viva!- 

"Lei ci serve viva?" Da quale scadente film poliziesco l'ha presa questa battuta? Ma soprattutto non dovrebbero collaborare questi due? Perché mai lo ha buttato a terra in questo modo 

L'uomo era ancora più stupito di me e prima che si riprendesse gli conficcai due dita negli occhi, ok era una mossa banale lo ammetto, però efficace, infatti mentre lui si copriva il viso con le mani io mi rialzai indietreggiando.

Vidi con la coda dell'occhio Ilan arrivare in soccorso. Tirai un sospiro di sollievo, stava ancora bene.
Mi guardai di nuovo intorno: un paio di corpi vestiti in nero erano stesi a terra, ma ancora la battaglia era accesa. Ad un tratto un uomo si lanciò contro Abigail brandendo una spada. Noll scattò in avanti verso di lui e ruotando il corpo si accucciò tagliando l'aggressore di Abigail nell'incavo delle ginocchia. L'uomo cadde a terra a faccia in avanti mentre il ragazzo biondo si alzava con un sorriso soddisfatto in volto guardando la compagna. Fu in quel momento che una lama trapassò il corpo del ragazzo da parte a parte. Il sorriso che aveva fino a poco prima scomparve dal suo volto e gli occhi si abbassarono a guardare la lama fatale. Con un solo gesto la lama fu estratta dal corpo e il ragazzo crollò a terra emettendo solo un grugnito sommesso, gli occhi ancora spalancati. Dietro di lui stava in piedi la donna di prima che ripuliva la lama con un panno mentre continuava a guardare il corpo del ragazzo con nauseante soddisfazione.

-NOLL!- sentii gridare Richie che giratosi a guardare la scena aveva ricevuto una gomitata alla mascella ed era caduto a terra.

Io continuavo a fissare il ragazzo, non avevo mai visto un uomo morto, men che meno un ragazzo. La macchia di sangue si era allargata sul suo petto e lo sguardo vitreo era privo di vita. 
Paralizzata, ero letteralmente paralizzata, non mi sarei riuscita a muovere neanche a volerlo e per questo sapevo che non sarei riuscita a schivare il colpo che il ragazzo davanti a me stava per sferrarmi. Vidi la lama del pugnale che teneva in mano riflettere la luce delle torce che ancora illuminavano il cunicolo. 
Sarei morta anche io, come Noll, o almeno ferita gravemente se questi veramente mi volevano viva.

Non chiusi gli occhi, continuai a fissare quella lama preparandomi già al colpo che però non arrivò mai. Infatti una freccia trapassò il braccio del mio aggressore piantandolo alla parete rocciosa quando questi stava a non più di 15 centimetri da me.
Mi voltai in direzione dell' arciere: Octavia!
-Tu che ci fai qui?- sentii Ilan gridare mentre la guardava con uno sguardo ancora più stupito del mio.

 

Angolo autrice
Ciao a tutti! Finalmente è finito il momento delle spiegazioni e in teoria da adesso dovrebbe iniziare la vera avventura. Spero che la storia vi stia piacendo, almeno un pochino ;)

Tanto per svelare qualche piccolo mistero sulla mia storia vi dirò innanzitutto che la "lingua antica" di Ddaear Arall il più delle volte non è altro che gallese, eh si,
perché dovete sapere che mia sorella ha studiato nel Galles per un certo periodo e quando l'andavo a trovare mi colpivano molto i cartelli scritti in doppia lingua (ingliese/gallese)... e da qui abbiamo:

 -Ddaear Arall = L'Altra Terra (per l'appunto)


-Rheol = Regola/dominio/controllo (controllo della terra)

-Goeden Fawr (che vi ricordo è il luogo sacro di Au Maite) = Grande albero (con molta fantasia)

-Machlud (o Tramonto che rappresenta il periodo oscuro di cui abbiamo parlato e riparlato) = Tramonto (appunto)

-Ynda (in realtà in gallese sarebbe Yn Dda, ed è il paese dove sono diretti i nostri eroi) = Pozzo (capirete poi perché)

-Au Maite (la Dea dell'armonia e della natura) = in questo caso ho ripiegato sul Maori che è   comunque una lingua che mi ha sempre affascinato, e in questa lingua Au Maite significa Armonia (anche qui con molta fantasia)... vi ho risparmiato qui il Gallese poiché armonia sarebbe stato "cytgord" (direi piuttosto difficile da pronunciare, e poi non mi sembra un nome che si addice ad una dea)

-Munus = Dono (ma in latino)... anche qui per risparmiare a tutti voi "anrhegion" (dono in gallese)

Spero di non aver lasciato parole in sospeso, in caso fatemelo sapere e aggiornerò la lista.
Grazie ancora a tutti, soprattutto se avete avuto la pazienza di leggere questo angolo autrice fin quaggiù!

 
   
 
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