Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Shiren    07/04/2009    1 recensioni
“Bastò un momento per capire che in tutta la mia vita mi ero sbagliata. Non so cosa me lo fece pensare, non so se furono i suoi occhi a farmelo capire, o semplicemente il modo in cui mi guardava; ma capii che non ero più sola. Che c’era davvero qualcuno – solo lui sulla faccia della terra, ne ero certa – che poteva comprendermi.” (Storia scritta grazie all’ispirazione di Twilight- Stephenie Meyer, lo specifico nel caso qualcuno trovasse similitudini. Tuttavia ho messo la storia in Originali perché personaggi, luoghi ecc., del libro non coincidono né compaiono.)
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

QUINTO CAPITOLO

THINKING OF


Era appena arrivata Monica e si era seduta al tavolo con noi, rigorosamente di fianco a me. Eravamo come due specie di calamite, nonostante Meredith fosse quella che mi raccontava tutti i pettegolezzi (non che a me interessassero). Fu un pranzo tranquillo, mangiai un po’ di pizza e una mela e chiacchierai un po’ con Monica e infine ci alzammo tutti dal tavolo, quasi in sincronia. Mentre mi alzavo con il vassoio tra le mani gettai un’occhiata in giro e lo sguardo mi si fermò su quattro ragazzi seduti in un angolo della mensa, uno dei quali mi dava le spalle, ma aveva la testa voltata nella mia direzione e sembrava proprio che mi stesse guardando. Continuo a camminare e poi fermo David, toccandolo su un braccio.
-David…chi sono quei quattro ragazzi seduti là in fondo?-
-Come, Meredith non te ne ha parlato? Sono i fratelli Chadwick- mi rispose lui con la faccia incredula.
E in quel momento non so cosa successe. Come se avessi preso la scossa tolsi la mia mano dal braccio di David e davanti a me scomparve la mensa e rimasi ad osservare una serie di scene, come in un film, a tratti rapide, a tratti più lente, e capii che era ciò che mi era successo la sera prima.
Mi stavano fissando tutti e quattro come se avessi commesso un crimine orrendo e io non riuscivo a muovermi. Tuttavia nonostante avessi capito cosa fossero quelle immagini non capivo come mai, fino a quel momento, non avessi ricordato nulla.
L’istinto umano prevalse su di me e distogliendo lo sguardo corsi via, veloce, come non avevo mai fatto e mi rifugiai nel cortile della scuola, in un angolo che avevo scoperto, isolato da un’alta siepe angolare.
Mi nascosi lì non sapendo esattamente da cosa o da chi e mi sedetti sull’erba umida piegando le gambe e abbracciandomi le ginocchia con le braccia.
Ero terrorizzata, letteralmente.
Avevo ricordato gli istanti di paura con le due donne, una di nome Tiah con i capelli rosso fuoco simili agli occhi e l’altra di cui non avevo colto il nome, sempre che l’avessero detto.
E poi Adam e quella donna bellissima…Elizabeth era il suo nome o almeno era quello che mi veniva in mente in quel momento.
Mi sentivo vuota.

Adam

Se ne sta andando, sta scappando a gambe levate e la capisco, scapperei anche io.
“Dobbiamo portarla via” mormora William a denti stretti con i pugni serrati.
“Cosa?” gli rispondo indignato.
“Dobbiamo portarla alla villa, subito. È troppo pericoloso lasciare che vada in giro rischiando di raccontare tutto” afferma sporgendosi sul tavolo e, prima che io possa dire qualsiasi altra cosa si alza.
“Arthur, vieni con me. Resterai nascosto in modo che non possa vederti, io penserò a convincerla a seguirci” “Vengo anch’io” gli dico alzandomi a mia volta.
“E’ escluso. Tu vai alla macchina, ci aspetterai lì e quando l’avremo caricata sull’auto premerai quel dannato acceleratore e andremo a casa. Non una parola di più, se non te ne sei accorto è questione di vita…o di fine della nostra immortalità”.
Infuriato attendo pochi istanti e, quando mi accorgo che tutti gli studenti sono spariti dalla mensa, non mi preoccupo più di mantenere la velocità da umano e raggiungo la mia auto nera salendo alla posizione di guida.
Chiudo gli occhi concentrandomi sulle conversazioni nelle vicinanze.
“Rientriamo o arriveremo in ritardo Ariet”
Ecco Ariet brava, torna dentro. Penso. Non è un luogo sicuro questo momento, non con uno dei miei fratelli, o due, mentre stanno usando i loro poteri.
Infine eccolo. Sento William.

William

“Eccoti” esclamò con un falso sorriso sulle labbra dopo aver trovato l’umana accovacciata a terra nascosta da una siepe.
Mi guarda con occhi terrorizzati e per un attimo la mia sicurezza vacilla. Quegli occhi azzurri grandi quanto profondi trasmettono solo paura.
Le porgo una mano e percepisco le onde irradiare dal mio corpo per raggiungerla e l’effetto è quello che voglio. Mi prende la mano e delicatamente, senza fare movimenti bruschi l’aiuto ad alzarsi in piedi e sempre tenendole la mano la conduco verso il parcheggio.
“Ora ti porterò a casa mia e dei miei fratelli, sarei ben accolta” mento. Lei continua a guardare dritto davanti a sé.
Mi volto e faccio cenno ad Arthur di avvicinarsi cautamente. A voce troppo bassa perché lei mi possa sentire sibilo: “Adam, non ti voltare quando saliamo”.

Adam

Stanno salendo in macchina e sento il suo calore emanare dal sedile posteriore. William si siede affianco a me e, dopo avermi fatto un cenno, premo sull’acceleratore superando le rare macchine che incontro sulla strada semideserta.
Ad un tratto sento William girarsi.
“Fallo Arthur” sussurra.
Sgrano gli occhi e odo il familiare e leggero schiocco di quando Arthur blocca le persone. “Calmati Adam. Fra poco saremo a casa e parleremo con Elizabeth e Henry. In un modo o nell’altro capiremo cosa è successo”.
In un modo o nell’altro. Che significa? Ha forse intenzione di torturarla? Non è ciò che dico tuttavia. Per la verità la mia bocca non proferisce alcunché.




[Yellow_B: ti ringrazio davvero di cuore! Mi piace molto questa storia e stavo ormai rinunciando ad andare avanti...Avevo il quinto capitolo da terminare (questo) e non sapevo che fare...Davvero GRAZIE! Sono contenta che ti sia piaciuta fino ad ora e sarei felicissima se continuassi a leggerla.]
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Shiren