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Autore: ClosingEyes_    26/04/2016    1 recensioni
I sogni possono rilevare parti di noi che non conosciamo, cose che non ricordiamo ci vengono in mente senza motivo.
Rin sognerà una persona particolare e con l'aiuto di Kagome scoprirà chi è.
Tante avventure l'aspettano, e presto si troverà davanti ad una scelta.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona Lettura :D
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'idea di partire di notte non è certo una delle migliori di Inuyasha, anzi aggiungerei che forse di buone idee non ne abbia mai avute.

La temperatura scese abbastanza da farmi venire dei piccoli brividi sulla schiena, nonostante stessi coperta da un manto bianco e soffice.

L'unica cosa positiva di quel vento gelido era che il cielo era limpido e si potevano vedere benissimo le stelle, accompagnate da una mezza luna molto luminosa.

Nel freddo ho trovato una piccola consolazione, poter guardare di notte un cielo così limpido non è poi così semplice.

Man mano che ci avvicinavamo alla nostra destinazione, sentivo un'aria pesante circondare l'ambiente che , dapprima che era fresco e leggero, era diventato peggio dell'inferno.

Il Monte Hatami doveva essere un posto sacro e puro ma probabilmente con la presenza della sacerdotessa non era sicuramente un posto tranquillo.

Sentivo l'aria turbata e sicuramente gli spiriti di quel monte sarebbero stati molto meglio se non ci fosse stata la sacerdotessa a disturbarli.

Sesshomaru e Inuyasha non accusarono tanto il cambiamento di aria, dopotutto erano demoni anche loro, potevano anche percepire un'aria diversa ma di certo il fastidio sarebbe stato relativo.

Mi sporsi un po per vedere Kagome come se la stava “cavando” con questo clima e di certo non stava meglio di me, anzi sembrò che lei accusasse molto di più di me.

Aveva la fronte completamente sudata e le guance diventavano sempre più rosse, sembrò avesse la febbre e il suo viso era contornato da smorfie di dolore.

La guardai stupita, anche io da umana dovevo soffrire come soffriva lei, ma io invece stavo più o meno bene.

Improvvisamente le mie mani iniziarono a farsi rosse, fino a far uscire il sangue; istintivamente le portai al petto, non volevo di certo sporcare Sesshomaru, ma appena il sangue scivolò dalle mie dita, sentì un grugnito provenire dalla bocca del demone cane, segno che probabilmente aveva sentito l'odore del sangue.

Non ci fermammo subito, forse eravamo ormai quai arrivati, quindi tanto vale soffrire ancora un pochino, poi ci saremo fermati.

Kagome ormai stava davvero male e Inuyasha più di proteggerla con la barriera di Tessaiga, non poteva fare altro.

-Se-Sesshomaru ti prego fai prest..- non riuscivo neanche a parlare, il fiato mi si fermò in gola e per un attimo credevo che stessi per morire, tanto da farmi svenire.

Avevo gli occhi aperti, ma i miei arti si rifiutavano di muoversi; qualcuno mi stava bloccando, mi sentivo un burattino nelle mani del nemico.

Sentì che ci fermammo e Sesshoamru riprese la sua forma da demone, tenendomi stretta fra le sue braccia con uno sguardo trito.

-Lo sapevo maledizione!Non dovevo portarti con me!- sentì grugnire Sesshomaru.

I suoi occhi si trasformarono nella sua più profonda rabbia e paura, quella di perdermi. Volevo tanto passargli una mano su quella guancia così tirata dalla rabbia , ma purtroppo le mie mani sembravano più pesanti del marmo.

Un piccolo urlo proveniente dalla direzione di Inuyasha mi fece ruotare gli occhi; Kagome aveva una freccia tesa verso di lui e sulla sua fronte vi era un sigillo a forma di virgola, come se fosse una cicatrice.

Qualcuno la stava manipolando questo era certo, ma non era Byakuya, ne ero più che sicura, non c'era la sua aura demoniaca in giro.

Guardai Sesshomaru nella speranza che potesse leggermi negli occhi oppure che potesse entrare nella mia mente e capire che doveva fare qualcosa, ma un forte vento fece cadere entrambi a terra: eravamo distanti, l'uno steso di fronte all'altro, con una mano tesa per cercare di riprenderci, ma con scarsi risultati.

-R-Rin, ti prego scappa.. C'è una trappola..- disse Sesshomaru finchè un urlo straziante non uscì dalla sua bocca.

Se non sono morta in quel momento è stato solo per un semplice miracolo, non so come ha fatto il mio cuore a reggere quella scena così orribile.

Il corpo di Sesshomaru era pieno di sangue, trapassato da un bastone che probabilmente era di natura sacra, doveva appartenere sicuramente alla sacerdotessa Izumi.

I suoi occhi dabrillanti bellissimi diventarono sempre più opachi, fino a far sparire l'ultima luce che poteva farmi capire che era ancora vivo.

Mi voltai verso Kagome cercando di capire lei in che condizioni fosse, ma la sua anima era stata soggiogata troppo da poterla far ritornare come prima.

Aveva gli occhi anche lei spenti e il suo corpo si muoveva come se fosse comandata da qualcosa o , meglio dire, da qualcuno.

Sul corpo di Sesshomaru scese una figura; era una donna, abbastanza anziana, con delle sembianze da demone,probabilmente era la sacerdotessa.

I suoi occhi erano dello stesso colore della pece e le sue labbra avevano un colore innaturale, i suoi capelli raccolti in un fermaglio con un fiore di loto sopra e un lungo Kimono ricopriva tutto il suo corpo.

Le sue mani erano orribili; avevano tutte delle pieghe e i suoi artigli erano lunghi e affilati, sporchi del sangue di Sesshomaru.

Come aveva osato solo toccarlo, se mi fossi mossa l'avrei già uccisa con le mie stesse mani, me la sarei divorata all'istante.

-Vedo che sei di carattere peperino ragazzina, cosa volete da me?- chiese Izumi.

-m-maledetta..- dissi con un filo di voce.

Vidi Kagome lanciare il corpo di Inuyasha, ormai inerme, su quello di Sesshomaru, come se fossero delle prede appena state uccise e pronte per essere mangiate.

Era un incubo, volevo essere svegliata a tutti i costi.

-Devo dire la verità che la tua amica è molto più forte di te, ha addirittura ucciso il demone che tanto amava..- disse ridendo la sacerdotessa nera.

-T-tu morirai c-come sono morti loro, stanne certa..- dissi cercando di riprendere il controllo del mio corpo.

Una lunga risata inondò quella sottospecie di bolla demoniaca che si stava formando intorno a noi e la testa iniziò a girarmi vorticosamente.

-Tu parli troppo!- disse la sacerdotessa e improvvisamente vidi Kagome avvicinarsi a me.

I suoi occhi erano spenti ma il suo animo chiedeva pietà, sentivo palesemente la sua aura pura combattere contro quella nera della sacerdotessa.

Lei sapeva di aver ucciso Inuyasha, sapeva che presto anche noi saremo morte e che forse non avremmo vissuto per l'eternità come speravamo che accadesse.

Kagome alzò contro di me un pugnale e me lo conficcò nella schiena, provocandomi un dolore indescrivibile, tanto da perdere i sensi.

La mia mano era ancora tesa verso Sesshomaru, non potevo accettare che fosse morto, ma intanto non riuscivo più a percepire la sua aura demoniaca.

Non è possibile!!

Questa è la punizione per chiedere una vita eterna con il demone che si ama?

 

 

 

 

Mi svegliai sopra ad una pietra lavica, ricoperta di sangue e di fiori rossi e neri.

Potevo sentire finalmente le mie mani e le mie gambe, ma quando provai ad alzarmi capì che ero praticamente legata a quella pietra.

Mi guardai intorno e vidi Kagome, priva di sensi, stesa accanto a me; era piena di sangue e i suoi capelli completamente bagnati dal sudore.

Lei più di me ha sofferto, lei ha ucciso Inuyasha contro la sua volontà, anche se vivesse in eterno farebbe di tutto pur di morire.

-Bene vedo che tu sei sveglia, allora inizierò da te ..- disse la sacerdotessa avvicinandosi a me con una coppa in mano.

Era piena di sangue demoniaco e potevo scommetterci che era quello di Sesshomaru.

-Dove è Sesshomaru...- chiesi con un filo di voce.

-Nel suo peggiore incubo, non ti preoccupare ragazzina, non sono morti mica.. ahahhahahahaah- disse ridendo con occhi maledetti.

Quindi non era morto, ma presto lo sarei stata io.

Sentì i suoi artigli affilati passarmi il petto e un liquido acido bloccarmi le articolazioni di nuovo; era insopportabile il dolore che stavo provando, avrei preferito mille volte morire, sembrava come operare un paziente a cuore aperto, senza anestesia.

Vidi il viso soddisfatto della sacerdotessa e un sorriso malefico dipingersi sul suo viso.

-Però che peccato, saresti stata una buona madre..- disse improvvisamente, godendo del mio sguardo sbalordito e inorridito.

Io ero incinta e non lo sapevo?Ma come era possibile, io non ho percepito nulla eppure chi meglio di me poteva capire questa cosa!

No, non doveva finire così, mio figlio o mia figlia dovevano vivere!Dovevo trovare un modo per liberarmi ma mi sembrava tutto talmente pesante da muovere che i miei sforzi a liberarmi sembravano vani.

Chiusi gli occhi, piangendo lacrime silenziose e amare, sapendo di non poter fare nulla per salvare il feto e non poter salvare Kagome.

Forse è vero, non dovevamo rischiare, non dovevamo assolutamente seguirli; per noi umani è ragionevole non vivere in eterno, siamo creature inferiori e non possiamo essere altrimenti, stiamo andando contro natura.

La mia mente si stava annebbiando sempre di più, ma improvvisamente una forte luce inondò i miei occhi e vidi una figura piccola ed esile venire verso di me.

Rin, ricordati la luce, ricordati i ciliegi...

Rin non morire...

Mi ricordai di Hanami e del ciondolo che donò a me e a Kagome per proteggerci, ora però dovevo trovare solo il modo di usarlo e sicuramente in quelle condizioni non sarei stata capace di farlo.

Ripensai a tutto quello che mi era successo: l'incontro con Sesshomaru, la mia vecchia vita, Kagome , i miei futuri figli, il mio vecchio lavoro.

Erano tutti ricordi bellissimi, ricordi che anche nella morte sarebbero stati un grandissimo sollievo, dopotutto non rimpiango nulla, non potevo chiedere di meglio.

Rimpiango solo una morote così stupida e sciocca, farmi ingannare da una sacerdotessa che vale la metà del mio potere è davvero ridicolo, ma ormai ero arrivata al capolinea per la seconda volta, stavo morendo per la seconda volta.

Sentì d'un tratto le mani più leggere, come se fossero vento fresco della primavera, le mie gambe erano molto più muovibili e non sentivo più le corde stringermi i polsi e la gola.

Gli artigli della sacerdotessa mi sembravano solo un lontano ricordo, ma sentivo il sangue demoniaco fluire nelle mie vene e tentare di corrompere la mia anima.

Davanti a me si materializzò Sesshomaru, con due bambini in braccio e uno strano sorriso sulle labbra; stavo ormai dando i numeri per vedere questa cosa, forse è l'effetto del suo sangue, forse questi sono i suoi desideri.

Riuscì finalmente ad aprire gli occhi e sentì un forte urlo provenire dalla persona accanto a me; Kagome stava soffrendo e i suoi occhi erano contornati dal dolore e dal terrore poiché la sacerdotessa stava praticando il rito su di lei.

Eppure mi sembrò un attimo infinitesimamente piccolo il dolore che provai per l'impianto, era già tutto finito?

Mi guardai il petto e di cicatrici non ne vidi neanche una, ma una forte sensazione nuova mi percosse il corpo; sentivo la mia anima turbarsi e i miei occhi diventare rossi come il fuoco, nelle mie mani scorreva la forza di un demone.

La mia aura da bianca e pura si trasformo in aura demoniaca; il sangue di Sesshomaru stava facendo il suo effetto e qualcosa nel mio ventre si muoveva come se quel sangue fosse la sua linfa.

Poteva mai essere che fino ad ora mio figlio non si è sviluppato perchè ero una semplice umana?

Svenni di nuovo dal dolore, sentivo il petto comprimersi e le forze venirmi meno nuovamente, ma sul mio cuore sentì il ciondolo di Hanami pulsare compulsivamente, come se volesse dirmi qualcosa.

Ma riaprì di nuovo gli occhi non appena sentì l'aura di Kagome; era talmente contaminata che aveva un odore peggio del miasma di Naraku, era spaventoso come la sua mente e la sua aura potesse farsi soggiogare dal sangue demoniaco, proprio come accadeva ad Inuyasha.

Dovevo fare qualcosa per bloccare la trasformazione e subito mi venne in mente il ciondolo.

Riuscì a muovere una mano e con una forza che non facevo mia, strappai la corda che mi teneva bloccato il polso; mi strappai il ciondolo dal collo e lo lanciai verso Kagome e una forte aura bianca inondò la stanza.

Vidi semplicemente la figura di Hanami uscire dal mio ciondolo e la sacerdotessa fu scaraventata infondo alla stanza.

La sua pelle stava diventando sempre più putrefatta, quella purezza dei ciliegi la stava uccidendo lentamente e dolorosamente, proprio come si meritava di morire.

Il suo volto era contornato dal dolore, finchè delle orribili piaghe non le si formarono sul viso; sputò sangue dalla bocca e la sua pelle si lacerò a tal punto da far vedere i suoi organi, compreso il cuore.

Dal ciondolo di Kagome partì improvvisamente una freccia sacra che colpì il cuore di Izumi, purificandola una volta per tutte e facendola morire definitivamente.

Riuscì finalmente a liberarmi del tutto e non appena mi alzai la testa mi girò forte, tanto da farmi appoggiare con un braccio su quella lastra gelida dove ero distesa.

Attorno a me il buio, ero come se fossi sola in quella stanza così fredda e cupa.

Kagome si avvicinò a me, priva di forze, cercando di mantenersi in piedi ad ogn singolo passo che compieva; aveva gli occhi sbarrati e il sangue che fuori usciva dalla bocca, poverina, stava messa peggio di me.

I suoi occhi mi chiedevano di Inuyasha, ma di lui non sapevo nulla, tanto meno sapevo se anche Sesshomaru fosse sul serio vivo o morto.

Poggiai la mano sulla sua testa e dolcemente l'abbracciai, come se fossi una madre, e sotto quella presa sentì delle lacrime scendere e bagnarmi il kimono ormai frantumato; il dolore di aver ucciso chi si ama non è paragonabile a nessun altro tipo di perdita, vivere cento anni o forse più nella solitudine non è ciò che entrambe desideravamo.

Potevo ancora sentire l'odore di Sesshomaru nell'aria circostante; con Kagome fra le braccia, camminai verso la direzione di quel profumo di muschio e menta, l'odore di demone che avevo sempre immaginato. Trovammo Inuyasha e Sesshomaru in una stanza, buia, con delle tende rosse come il sangue e un forte odore di incenso al suo interno mi pizzicava tremendamente il naso, era disgustante.

I loro corpi erano circondati da fiori neri, con spine enormi che trapassavano la loro carne, lacerandoli come se fossero pezzi di scarti animali.

Le rose hanno le spine ma se vogliono si fanno sfilare.

La mia mano timida si tese verso quello spettacolo orribile che erano i loro corpi, ma fu respinta fortemente da una barriera innalzata da Izumi; maledetta, voleva separarci per sempre da loro, non poteva succedere sul serio!

Improvvisamente di nuovo quella brezza mi scompigliò i capelli e l'odore di ciliegio inondò la stanza, coprendo quello insopportabile dell'incenso.

Hanami si materializzò di nuovo alle nostre spalle; il suo sguardo era sconvolto, il suo viso provato da tanto scempio compiuto, le sue piccole mani insanguinate già ad una età di innocenza.

Salvateli, ve ne prego...

Hanami cara, se fosse possibile, probabilmente adesso starei stringendo fra le mie braccia il mio demone, dicendogli quanto lo amo e quanto io sia felice che viva, ma la barriera mi impedisce di arrivare a lui, il suo cuore non mi è mai sembrato così distante e la sua pelle mai così fredda come adesso.

Kagome era dall'altro lato del letto e tentava, con le sue poche forze, di rompere la barriera scagliando delle frecce sacre, ma queste tornavano indietro ad ogni attacco, ferendo Kagome al braccio più di una volta.

Lei stava piangendo, lei voleva ritornare da Inuyasha, dirgli che le dispiaceva che a causa sua fosse ridotto in quelle condizioni fino ad arrivare alla morte.

Vi prego, usate i ciondoli per rompere la barriera...

I ciondoli non dovevano proteggere noi allora, ma dovevano proteggere ciò che ci accompagnava, doveva proteggere coloro che di protezione ne avrebbero fatto a meno.

Nelle mie mani giaceva il ciondolo di Hanami, brillante come gli occhi di Sesshomaru; ti avrei salvato a costo di morire, mio principe, non meriti una morte indegna, non da guerriero.

Kagome legò il suo ciondolo alla freccia e si posizionò di fronte alla barriera, con l'arco già teso e pronto per scagliare una freccia ansiosa di distruggere il muro che ci separava dai nostri demoni.

Ricordo bene il rumore della freccia scoccata da Kagome e la rottura frastornante della barriera; una luce fortissima si sprigionò nella stanza, tanto da farmi chiudere gli occhi, non riuscivo a mantenerli aperti, ma intanto quella barriera non esisteva più.

Le rose che circondavano i loro corpi formarono una cupola su di essi, ancora un'altra barriera da distruggere, ancora una volta salvare e riportare in vita.

Tenseiga, tu che sei la spada che riporta in vita mille uomini e ne spedisce altrettanti all'inferno con compassione, permettimi ancora di impugnarti, permettimi di salvarli ancora, permettimi di vivere in eterno con Sesshomaru.

Tessaiga, fendente che può uccidere mille demoni in un solo colpo, distruggi questa barriera, liberali, permettili di guardare ancora il sole e poter contemplare la luna.

Io invece, non ho nulla, se non un ciondolo che dovrebbe fare qualcosa per riportare la quiete in un posto turbato da malignità e disprezzo, come posso io, semplice umana, far tornare l'equilibrio se non sono stata capace di proteggere.

Con un piccolo sorriso, stavolta impugnai l'arco e legai il ciondolo alla freccia sacra; il colpo doveva andare dritto a destinazione, non potevo sbagliare la mira, dovevo cercare i vortici demoniaci di entrambi e colpirli una volta e per sempre, forse solo così sarebbero tornati nel mondo dei vivi.

Quella maledetta barriera mi impediva di sentire bene il fruscio del vento demoniaco, non riuscivo neanche a vedere, ma so che da sacerdotessa quale sono non avrei sbagliato il colpo.

Sesshomaru, amore mio, sto venendo a salvarti, per una volta sarò io ad aiutarti, dopo anni che tu hai protetto me, ora tocca a me.

La freccia partì lungo la barriera, superandola altamente e colpendo in pieno il vortice demoniaco di entrambi, sprigionando un'aura fortissima da farmi cadere a terra e coprirmi il volto con le braccia.

Non appena finì l'accecante luce, i miei occhi poterono riposare ma il cuore mi si fermò in un istante non appena vidi la mano di Sesshomaru muoversi leggermente; le sue dita si muovevano piano, una ad una, e potevo finalmente sentire il battito del suo cuore farsi spazio nel suo petto.

Kagome era vicino ad Inuyasha e lo stringeva nel suo petto; piangeva felice, poteva sentire che era vivo e che presto saremo tornati a casa tutti insieme, lei che lo ha visto morire sotto le sue mani, ora lo vedeva vivere di nuovo fra le sue braccia.

Avevo talmente poche forze che quasi mi trascinai al bordo del letto, prendendo delicatamente la mano di Sesshomaru fra le mie dita e assaporando quel dolce contatto così mancato.

Con poca forza mi diedi una spinta e finalmente riuscì a sedermi sul letto; aveva ancora gli occhi chiusi e le labbra ancora un po increspate in una smorfia di dolore.

La fronte era leggermente sudata e la sua pelle stava riprendendo di nuovo il colore della luna. Mi abbassai sull sua fronte e gli lasciai un piccolo bacio su quella bellissima mezza luna viola che lo rendeva particolarmente diverso dagli altri demoni, ma appena tentai di alzarmi, una forte mano mi bloccò il mento.

-Il tuo odore è cambiato, il mio sangue ti ha trasformato..- disse Sesshomaru con poca voce, stava recuperando piano le forze.

-Sono felice di avere una parte di te dentro di me, basta questo..- dissi abbracciandolo forte al mio petto.

Hanami ci guardò con una lacrima sul viso, non avemmo neanche il tempo di ringraziarla che la sua esile figura svanì nel nulla, come il vento.

La libertà ora è nel vento...

La libertà ora era una nuova emozione in quella stanza, ora tutto era possibile, insieme a chi si ama, si è più forti di qualunque altro demone sulla faccia della terra, amare rende ricco il cuore di chi non ha niente.

Ripresi tutti dallo shock iniziale, uscimmo da quella specie di caverna dove eravamo rinchiusi.

L'importante adesso era tornare a casa; io e Kagome eravamo diventate immortali e Sesshomaru e Inuyasha erano vivi accanto a noi, non ci serviva altro.

Lungo il tragitto verso casa, vidi Sesshomaru bloccarsi davanti a me e ci andai praticamente a sbattere dentro, non pensando ad una probabile distanza di sicurezza, anche da piccola non avevo molta accortenza.

-Sesshomaru perchè ti sei fermato, mannaggia mi sono fatta male!- dissi seduta a terra e massaggiandomi la schiena.

-Rin, sei incinta..- disse fermo e lapidario come suo solito, ma potevo scorgere nella sua voce una nota di curiosità e di felicità mai sentita.

-Oh ehm, s-si.. Me lo ha detto la sacerdotessa..-dissi alzandomi piano da terra, ero ancora tutta indolenzita.

-Ti dirò che è un maschio, posso sentire adesso il suo odore..- disse Sesshomaru girandosi verso di me e prendendomi d'improvviso in braccio.

-Ei che fai!No Sesshomaru ti devi riprendere ancora, non mi sembra il caso che mi porti in braccio!- dissi cercando di divincolarmi dalla sua presa ma con scarsi risultati, era pur sempre un demone completo, era molto più forte di me.

-Meglio di no, poi ti lamenti che hai le caviglie gonfie..- disse Sesshomaru lasciandomi un leggero bacio sulle labbra.

Non replicai, dopotutto mi faceva comodo farmi portare in braccio, ero molto stanca e camminare mi faceva stare peggio, quindi se lui ce la faceva perchè no.

Maschio, non ci credo ha detto maschio, ci rendiamo conto..

Un altro Sesshomaru, che guaio!

Al pensiero risi dolcemente, prima di addormentarmi del tutto fra le sue braccia.

Sapevo che alla fine sarebbe finita bene, che finalmente potevo restare con lui er l'eternità, il mio sogno si è finalmnete avverato e non potevo chiedere di meglio.

Kagome era sulle spalle di Inuyasha che riposava; lei più di tutti ha sofferto, meritava un lungo riposo, lei che ha visto il peggio ora si meritava il meglio.

Un ultimo sorriso e poi caddi fra le braccia di Morfeo.

Ti amo Sesshomaru....

 

Eccomi quaaa!

Allora allora, finalmente la nostra Rin e la nostra Kagome sono diventate immortali.

Povera Kagome ha visto il peggio del peggio!!

Prometto che il prossimo capitolo sarà più felice e fluff !!!

 

Alla prossimaaaa <3

ClosingEyes_

 

Recensite mi raccomando !!

   
 
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