22.36
Sotto i piedi aguzzo è lo scoglio,
ho la smania di non stare più all'asciutto.
Mi butto?
Non voglio.
La paura dentro il petto è un germoglio
che le viscere attanaglia in un tutto
che sa di sale, che sa di brutto.
Ma perché non posso vivere di un salto?
Ma perché non bevo l'aria che mi sferza?
Quale gusto prende l'acqua dentro a un flutto?
Non si scherza. Davvero...mi butto?
Dieci dita incollate sull'asfalto
fan sentire spesse volte troppo in alto,
tanto da non voler cercare il rischio
della caduta libera, di quel fischio
che un corpo soffia quando il mare a sé lo chiama.
Guardo il cielo, al suo pervinca mi mischio
spero tanto che le nuvole di rame
mi regalino una spinta dal profondo,
una bocca custodita nel mio centro
che di libertà ha fame.
ho la smania di non stare più all'asciutto.
Mi butto?
Non voglio.
La paura dentro il petto è un germoglio
che le viscere attanaglia in un tutto
che sa di sale, che sa di brutto.
Ma perché non posso vivere di un salto?
Ma perché non bevo l'aria che mi sferza?
Quale gusto prende l'acqua dentro a un flutto?
Non si scherza. Davvero...mi butto?
Dieci dita incollate sull'asfalto
fan sentire spesse volte troppo in alto,
tanto da non voler cercare il rischio
della caduta libera, di quel fischio
che un corpo soffia quando il mare a sé lo chiama.
Guardo il cielo, al suo pervinca mi mischio
spero tanto che le nuvole di rame
mi regalino una spinta dal profondo,
una bocca custodita nel mio centro
che di libertà ha fame.