Angel or devil
Ecco un nuovo capitoletto…scusate il
ritardo!Mi
è piaciuto davvero molto scriverlo…mi posso
ritenere soddisfatta…=)
La rossa
salutò il ragazzo con un dolce bacio sulla
guancia e si avviò verso la Torre dei Grifondoro.
La Sala Comune era
silenziosa;il fuoco ardeva lentamente
gli ultimi ceppi di legno,le poltrone erano vuote,solo una era occupata
da un
figura alta ed atletica.
Lo riconobbe
subito,era suo fratello James,deglutì
rumorosamente,sospirò e lo chiamò con voce
tremante,-James-;il moro si voltò e
sorrise debolmente,ancora tremendamente triste e arrabbiato.
Si
avvicinò e affondò in una poltrona molto vicina e
quella del fratello,ispirò e iniziò con voce
calma e pacata –Scusami avrei
dovuto dirtelo,ma è stato tutto così strano,non
ero sicura che mi interessasse
veramente-concluse abbassando lo sguardo,per non incontrare quello
nocciola del
maggiore.
-Lo so-sorrise
dolcemente James,lei alzò lo sguardo e
boccheggiò incapace di dire qualcosa;-La mia reazione
è stata esagerata,non
solo perché lui è un Malfoy-
sottolineò il cognome,-Ma perché ho paura che ti
porti via da me-la voce si fece come un sussurro,non era bravo ad
esprimere i
suoi sentimenti,la maschera da sbruffone gli aveva sempre fatto comodo.
Le lacrime
iniziarono a scendere silenziose dagli occhi
di Lily,le asciugò frettolosa con la manica della divisa;si
alzò e abbracciò il
fratello,–Nessuno…mi porterà..mai
via…da te-mormorò fra un singhiozzo e
l’altro.
-A proposito dove
sei stata?-chiese con il suo solito
tono indagatore;la ragazzina impallidì,ma decise di
raccontare la verità al
moro.
-Ho conosciuto la
sorellina di Scorp- mormorò
imbarazzata,ricordando l’incontro.
-Narcisa Malfoy?-
James alzò un sopracciglio e esaminò
meglio l’espressione del volto della sorella;fece segno di
si,mentre le sue
guance avvampavano deliziosamente.
-Un bel
tipetto-commentò ridendo.
-è
si….ora è meglio che vada- Lily gli
posò un bacio
sulla guancia e salì le scale del dormitorio.
Il ragazzo rimase
qualche minuto ad osservare le fiamme
che si stavano pigramente consumando,si stiracchiò e decise
di parlare con
Emily;osservò il cielo buio fuori dalla
finestra,sospirò e salì velocemente le
scale.
Si
trovò di fronte alla camera della Grifondoro,si
guardò
intorno,e diede un colpetto alla porta;sentì dei passi
avvicinarsi e infine
qualcuno aprì.
Era lì
immobile,incapace di dirgli qualcosa,appoggiata
allo stipite della porta;la vestaglia le ricadeva morbida sulla pelle
diafana,lasciando scoperte le gambe,lunghe e lisce,i capelli legati in
una
coda.
-Che ci fai
qui?-ritrovò la voce e lo fissò seria.
Il moro
abbassò lo sguardo e si fissò le scarpe.
-Volevo
parlarti-sussurrò impacciato,come non era stato
mai.
-Stanno
dormendo,andiamo a parlare giù in Sala Comune-
sorrise,e gli fece strada.
Sembrava volasse
lungo la scalinata a chiocciola;nella
sua vestaglia rossa,pareva forse un angelo,o un demone,che lo aveva
stregato,fino a farlo impazzire.
Si
accomodò incrociando le gambe,e gli fece cenno di
prendere posto lì accanto.
-Scusami,non
volevo mentirti-ruppe il silenzio fissandolo nei suoi occhi nocciola.
-Ho esagerato-
decretò il ragazzo perdendosi nel suo
sguardo.
-Hai parlato con
tua sorella?-domandò seria sciogliendo
la chioma mossa.
Il ragazzo
respirò il suo profumo,e chiuse gli occhi,poi
dopo essersi ripreso rispose con un semplice –Si-.
-Sto
impazzendo-sussurrò con voce roca facendosi più
vicino.
La risata
cristallina di Emily riempì l’aria.
-Non pensare di
farti perdonare così facilmente!-lo
rimbrottò posandogli le mani sul petto per allontanarlo.
Le fece la faccia
da cane bastonato,ma sembrò non servire
a niente.
-Ci sono stata
male sai?Non so..avvertimi la prossima
volta che avrai un attacco da sindrome da prima donna (Grazie Vacanzira
XD)-decretò incrociando le braccia sotto al petto.
Il moro ricadde
sulla poltrona e mise il broncio;la
ragazza lo squadrò,impossibile,voleva avere sempre ragione
lui,certo a James
Sirius Potter non si poteva dire di no,ma quella volta aveva esagerato
davvero.
-Potter quel
“Ho esagerato” sta per un “Scusa
tanto”?-alzò
un sopracciglio e scavallò le gambe in modo seducente,voleva
farlo morire veramente,forse
solo così avrebbe imparato.
-Io non chiedo
scusa a nessuno-ringhiò accortosi del
piano perfido della demone che le sedeva davanti.
-Come vuoi-fece
spallucce e si spostò i capelli da una
parte scoprendo il collo da cigno.
-Sei una
strega-abbassò gli occhi e deglutì
rumorosamente.
-Lo
so-sibilò vendicativa,si tirò leggermente su la
vestaglia rossa,lasciando intravedere gran parte delle cosce.
-Smettila-
stavolta la stava implorando,mentre osservava
ogni suo movimento.
-Posso ritenermi
soddisfatta-ghignò la mora alzandosi
dalla poltrona e facendosi sempre più vicina.
Si mise a
cavalcioni su di lui e gli sollevò il viso,ancora
abbassato per non guardarla;gli occhi nocciola di James si erano fatti
liquidi,per la lussuria,e fra poco avrebbe perso il controllo.
-Da quando sei
così infame?-sussurrò avvicinando le sue
labbra a quelle piene e rosse di Emily.
-Da quando ho
scoperto il tuo punto debole-sogghignò
allentandogli la cravatta.
Fu un attimo,la
sollevò per le natiche e la premette
contro il muro;sentiva la parete fredda sulla pelle resa bollente dal
contatto
con il ragazzo.
-James chi ti ha
dato il permesso?-rise nel suo orecchio,poi
gli morse il lobo.
La
baciò con passione,come se non potesse aspettare un
secondo di più,avrebbe potuto perderla,e in quel momento la
desiderava come non
mai;la ragazza gli allacciò le gambe appena sotto la
schiena,per aumentare il
contatto fra di loro.
Ormai gli abiti
erano per terra in un mucchio,erano rimasti
in intimo,e non avrebbero resistito;Emily però doveva ancora
vendicarsi,così iniziò
a tracciare un linea invisibile sopra l’elastico dei boxer.
-Continui il tuo
macabro giochetto?-domandò con voce roca
premendola di più contro la parete.
-Si-
Le mani del
giovane vagarono sulla figura esile della
ragazza,continuamente scossa da brividi,si fermò sul seno
morbido e rotondo,e
scese lungo i fianchi schiacciandoli contro di lui.
Infine
entrò in lei,con forza,perché la voleva sua,non
le
sarebbe più sfuggita,non l’avrebbe più
persa;i gemiti gli arrivavano alle
orecchie,facendolo sentire bene,diverso.
Un nuovo
sentimento si stava facendo spazio nella suo
cuore,e lui se ne stava accorgendo.
*
-Al sei
sveglio?-Hugo non riusciva a dormire,troppi
pensieri gli affollavano la mente.
-Si-
sussurrò alzandosi sui gomiti per guardarlo meglio.
-Hai invitato
Angela?-domandò serio il giovane Potter
accendendo la lampada.
Il rosso
sospirò e scosse la testa negativamente.
-Lo
avrà già fatto Zabini- decretò
cinicamente spegnendo
la luce e chiudendo gli occhi.
Hugo
sentì il sangue salirgli al cervello,sapeva che Al
glielo aveva detto apposta,per scuoterlo,e il suo intento era riuscito
perfettamente;si
alzò velocemente e si diresse verso la porta;rapido
arrivò al dormitorio
femminile e bussò alla porta della bionda.
-Chi diavolo
è?-ringhiò una voce femminile spalancando la
porta.
Hugo
arrossì fino alla punta delle orecchie e balbettò
imbarazzato;
-Angela scusa
io…-
Il viso della
ragazza si addolcì improvvisamente e lo
lasciò entrare.
-Dimmi- la sua
voce ora si era fatta più calma e
tranquilla.
-Non è
che..hai…- balbettò insensatamente fissando il pavimento.
-Vuoi venire al
ballo con me?-disse tutto d’un fiato.
Il volto della
bionda si aprì in un sorriso e gli stampò
un bacio sulla guancia.
-Sei troppo
piccolo..ma penso di accettare-rise e lo
abbracciò forte.
-E tu sei troppo
stupida-commentò indignato il rosso.
-Ah
si-ghignò Angela,poi gli cominciò a fare il
solletico.
Ho scritto una nuova Ff..protagonisit:I malandrini...spero passerete anche lì (Un malandrino di nome Sirius Black)