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Autore: scoiattolo17    29/04/2016    4 recensioni
Ciao a tutti/e!!!! Eccomi di nuovo tra di voi!!!!! :D Ma cominciamo....
Era da un pò che mi chiedevo cosa sarebbe successo se, dopo lo scontro con Kaibara sulla nave, Kaori non avese più riacquistato la memoria... Ebbene! Ecco qua tutto ciò che la mia testolina sta sviluppando molto, ma molto lentamente (Chiedo scusa in anticipo!) Vi saluto! A presto! :D S.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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La musica del locale rimbombava nella sua testa già da un bel po’.
Kaori, seduta al bancone del discopub, guardava le sue ‘amiche’ ballare; a nulla erano valsi i loro tentativi di trascinarla con sé sulla pista da ballo. Non ne aveva voglia e… E si, doveva ammetterlo, non si era ancora tolta dalla testa lo sguardo che le aveva lanciato Ryo nello stesso istante in cui gli aveva detto che sarebbe uscita con Miki quella sera.
Uno sguardo di rimprovero, quasi incazzato. Sembrava che un lampo carico di odio fosse uscito da quegli occhi neri per poi tornare sull’oggetto delle sue attenzioni: la sensuale Haruko.
Eppure, l’aveva guardata così intensamente da farle venire i brividi ma, subito dopo, con un: ‘fai come vuoi, buona serata…’, si era voltato, tornando a sbavare dietro alla bella bambolina che girava per casa strinta in quel suo abitino osé.
Era stato un attimo e lei era scivolata fuori casa senza salutare.
Un attimo e si era chiusa la porta alle spalle.
 
E adesso continuava a girare i granelli di ghiaccio del suo cocktail con gli occhi del suo ‘socio’ impressi nella mente.
La musica era troppo alta e, a parte l’ora ormai tarda, si era stancata di stare lì.
Le altre si divertivano però…
-Una bella signorina come lei avrà già un accompagnatore suppongo ma…-
Un ragazzo le aveva rivolto la parola. Non doveva superare la trentina, aveva capelli neri ed occhi azzurri come il ghiaccio.
-…non ho potuto far a meno di notare la sua aria triste. Qualcosa non va??-
Kaori lo guardò per un attimo, le ispirava fiducia
-A parte l’aver perso la memoria e non aver nessuno disposto a raccontarti tutta la verità? Beh, a parte quello tutto bene, grazie dell’interessamento- ironizzò Kaori, girando il suo sgabello verso il tipo.
Lo stupore si dipinse velocemente sul volto del ragazzo di fronte a lei. Non capiva se era uno scherzo oppure no, ma quella ragazza ed i suoi modi gli piacevano e la sua proposta non tardò ad arrivare:
-Che ne dici di andarcene fuori da qui, a prendere una boccata d’aria fresca? Così puoi spiegarmi meglio la situazione…-
-Mi dispiace ma sono con delle amiche e sono piantonata a vista-
-Ma si dai… con tutto il caos che c’è nel locale non se ne accorgeranno neanche!- disse quello tirandola per un braccio.
Quel gesto non piacque a Kaori.
‘Non deve permettersi nessuno di toccarti’
Una voce riecheggiò nella sua testa. Di chi era? E Quando l’aveva sentita? Era forse un ricordo?
Ma poco importava il perché, il dove e il quando. Quella voce le stava rimproverando qualcosa.
Stava giusto in tempo per sferrare uno spintone al tipo che la voce di un uomo s’intromise tra i due:
-Lei non la devi toccare amico-
Un brivido percorse la schiena di Kaori, immobilizzandola.
Lo stesso che passò come un lampo negli occhi del ragazzo che, mollata la presa, si dileguò dalla sua visuale in quattro e quattr’otto.
 
Quando il nuovo arrivato si girò verso Kaori il cuore della donna ebbe un sussulto.
Occhi azzurri come il cielo. Occhi maledettamente familiari. Capelli biondi e lineamenti occidentali.
Kaori conosceva quell’uomo, ne era sicura. I suoi occhi erano rimasti impressi in lei come una bruciatura resta sulla pelle. Per un attimo infinitamente lungo il suo respiro cessò. Il battito accelerato e gli occhi spalancati per lo stupore.
Quegli occhi le ricordavano qualcosa di triste, quella sensazione di angoscia che sembra succhiarti il fiato dai polmoni e si ferma poco sopra lo sterno.
Lo conosceva. Ne era certa. Ma chi era? Quando? Perché??... Una marea di domande le si formarono in testa.
La mente era aperta a ricordare tutti gli avvenimenti vissuti con quell’uomo ma sembrava scorrerci solo una pellicola vuota e bianca.
Ad un tratto una voce.
Un suono lontano.
-Mick…- sussurrò Kaori, abbracciandolo.
  
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