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Autore: Butterfly8    29/04/2016    2 recensioni
Questa storia inizia quando Betty scopre la carta di Calderon. Tuttavia dopo un primo momento di sconforto, tale e quale a quello della storia originale, Betty decide di cambiare. Insomma dal giorno dopo, quando torna in ufficio qualcosa sarà diverso...
Sarà breve!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Betty aveva la necessità di andare avanti con la sua vita. Aveva dimostrato ad Armando che lo amava, in sostanza aveva comprato metà della sua azienda e sembrava che per lui questo non avesse nessuna importanza. L'arrivo dei manager del Fashion Group aveva rimescolato le carte. Gabriela non si scollava da Armando per più di quindici minuti al giorno, a parte quando era indispensabile farlo per motivi di lavoro. Lei si sentiva molto confusa e più di una volta Michel era andato a riprenderla nel bagno delle signore, alimentando i pettegolezzi su una loro possibile relazione, ma alla fine lui aveva ammesso con la banda delle racchie che era innamorato perso di Catalina e che stava cercando di conquistarla. "Questo non significa che io non sia un grande amico di Betty e che voglia il meglio per lei!" aveva aggiunto. Poteva contare sull'amicizia sincera di un sacco di persone, tutte le ragazze, Cata, Michel, Nicolas, però questo non la rendeva completamente felice. Perchè erano passati tre mesi dall'arrivo di Gabriela e lei aveva smesso di esistere per Armando. Le era anche capitato di incontrarli in vari locali durante gli eventi cui erano invitati come proprietari di Ecomoda. Non sapeva se avessero una relazione, ufficialmente, ma non era un segreto per nessuno che fossero amanti e che stessero vivendo una relazione molto appassionata. Betty, tra le lacrime, molto spesso si era chiesta se tornare e comprare l'azienda era valsa la pena. Una parte di lei sapeva che avrebbe amato Armando per sempre e che avrebbe fatto per lui qualsiasi cosa, ma adesso ce n'era un'altra, che a volte odiava, che le diceva che non poteva accettare qualsiasi cosa da lui. Per non parlare del fatto che gli aveva dimostrato in tutti i modi di non essere interessato a lei. Non sapeva quale fosse la cosa giusta da fare e non riusciva a uscire da quell'imbroglio nel quale si era messa da sola. Sentiva che doveva dare un senso alla sua vita e per il momento il lavoro era l'ambito nel quale riusciva meglio. La sua segretaria era Sofia, ma il fatto che Ana Maria fosse al piano degli uffici di presidenza faceva sì che fosse prontamente informata degli appuntamenti di Betty.

 *****

Come sempre Ana Maria è la più curiosa del suo gruppo di amiche. Sono davanti all’ascensore e sono appena tornate dalla pausa pranzo. In quel momento anche Armando, Gabriela e Kenneth sono nei pressi dell'ascensore. "Allora Betty" esclama Ana Maria "a che ora arriva Daniel Valencia per il vostro appuntamento?" "Ana Maria" la redarguisce Betty proprio mentre Armando a sentire quel nome stringe la mascella e digrigna i denti. "Mi state dicendo che Daniel Valencia deve venire in Ecomoda?" interviene nella discussione. "E per quale dannato motivo si può sapere? Credevo che dopo aver venduto le sue azioni non avesse più alcun motivo per rimettere piede in quest'azienda!" tuona. "Infatti Armando" afferma Betty. "Non viene di certo per qualcosa che riguarda Ecomoda! Viene per motivi personali, ha bisogno di parlare con me" aggiunge. Il suo tono di voce è quello di una persona piuttosto infastidita. Armando spalanca gli occhi al sentire la sua risposta. "E non pensi che sia fuori luogo che al lavoro tu riceva delle persone che non hanno a che fare con l'azienda?" le urla. "Assolutamente no! Non vorrai dirmi che tu non fai lo stesso? E se proprio vuoi saperlo, gli ho dato appuntamento verso la fine della giornata in modo tale che possa lavorare tranquillamente!" "Bene Betty" dice Armando in tono arrabbiato "sappi che non gradisco che quest'uomo torni nella mia azienda e....!" "É anche la mia azienda Armando e sono libera di ricevere chi voglio! Non metterò in pericolo Ecomoda, stanne certo!" ribatte in tono arrabbiato e dirigendosi verso il suo ufficio, lasciando tutti e in particolare Inesita che rimprovera Ana Maria per la sua curiosità che come sempre le ha messe nei guai!" ***** "Non posso credere che stiamo facendo questo fratello! Ci beccheranno!!" esclama Mario. "Zitto Mario!" gli risponde Armando. "Vuoi forse che ci scoprano? Meno male che si incontrano nella sala riunioni, così possiamo sentire!" "Mi sembra di essere Berta!" dice Mario mentre appoggia l'orecchio sulla porta cercando di capire cosa si stiano dicendo. "Non posso credere che Betty frequenti Daniel Valencia!" esclama Armando. Quell'idea lo fa infuriare e gli fa venire voglia di prendere a pugni qualcuno! Intanto in sala riunioni... "Dottoressa Pinzon" sta dicendo Daniel "la ringrazio di avermi ricevuto. Non era poi così scontato!" "Non si preoccupi dottor Valencia, siamo qui per parlare di affari o mi sbaglio?" Daniel non era arrivato solo, con lui c'era un giovane che aveva all'incirca ventitré anni. Si chiamava Tomas Garçia Perez. "No, non si sbaglia Betty" tentenna lui "se mi permette di chiamarla così! Vede Betty, sono qui a chiederle un favore molto particolare. Ecco, Tomas ....le chiedo riservatezza su questo punto.... Ebbene Tomas è mio figlio. Io non ho mai saputo della sua esistenza fino a pochi mesi fa, quando lui è venuto a cercarmi!" "Cosa?" esclama Betty guardando il giovane. Lo osserva attentamente e le piace quello che vede. Un giovane alto con gli occhi un po’ verdi e un po’ azzurri, molto simile a Daniel ora che ci pensa. "Si Betty" conferma Daniel mentre il giovane le rivolge un sorriso. "Tomas ha ventitre anni, io ne ho quasi quaranta e lui.... beh, sua madre è stata la mia prima fidanzatina, quando andavamo al liceo. Lei era figlia di un ambasciatore, perciò ha dovuto lasciare la Colombia e la nostra storia è finita. Io non ho mai saputo che era incinta perché i suoi genitori... hanno nascosto che Tomas fosse loro nipote, l’hanno sempre fatto passare come loro figlio.." "É una storia assurda" farfuglia Betty. "Lo so, dottoressa Pinzon" interviene per la prima volta il giovane. "É stato assurdo anche per me scoprire che i miei genitori erano i miei nonni. É stata una cosa casuale, non trovavo delle foto di mia nonna incinta di me e allo stesso tempo capivo che mia "sorella" aveva un attaccamento morboso verso di me. Poi lei si è sposata e finalmente quando è nato mio fratello ha avuto il coraggio di rivelarmi la verità. Cioè che era mia madre e che per salvare il buon nome della famiglia si era fatta passare per mia sorella. Lei e Daniel non si sono mai più rivisti e lei non ha pensato di cercarlo, anche perché ormai vive dall'altra parte del mondo. In Armenia. Io invece ho voluto sapere chi fosse il mio vero padre e l'ho cercato ed eccoci qui...." "Beh... sono felice per voi, che vi siate ritrovato intendo!" ammette Betty. "Ma io cosa c'entroo in tutto questo?" "Ecco, vede Betty" inizia Daniel "a quanto pare, mio figlio, cioè Tomas, si è appena laureato in Economia e Finanza, ha fatto alcuni corsi di specializzazione quest'estate. Ora cerca un lavoro, uno stage, qualcosa di simile. Ed io ho pensato a lei!" "A me?" farfuglia Betty. "Si Betty, lei è la migliore nel settore, sono certo che mio figlio possa imparare tanto da lei. Come sa, io lavoro nel ministero e potrei facilmente trovargli un altro posto, ma vorrei che imparasse da lei. Anche se io non sono più azionista, l'ho sempre stimata e anche se i nostri trascorsi non sono dei migliori, ho sempre avuto una buona opinione di lei come manager." "Dottor Valencia, parliamo chiaramente. E se lei mi stesse mettendo in azienda questo ragazzo per spiarmi? Per spiarci?" "Non lo farei mai" interviene Tomas. "Lei non mi conosce, lo ammetto e non so quali siano i rapporti tra lei e mio padre, ma io voglio solo imparare. Ho fatto delle ricerche su internet su di lei e devo dire che quello che dice mio padre è vero. É la numero uno! Potrebbe presentarmi anche Nicolas Mora? Muoio dalla voglia di incontrarlo!" "Calma, calma Tomas... vedremo quello che posso fare!"

*****

Il giorno dopo Betty convoca Armando e Mario in sala riunioni. I due sono molto arrabbiati perché il giorno prima non sono riusciti a sentire niente di quello che dicevano, perché Betty prima di iniziare la discussione con Daniel aveva serrato la porta di collegamento con la presidenza. "Bene" esordisce. "Ci siete entrambi" dice entrando dalla porta con Tomas. "Vi presento Tomas Garçia Perez. Lui sarà il mio assistente per sei mesi. Viene dall'Armenia e nel suo programma di studi è richiesto un tirocinio retribuito. Ha deciso di venire in Colombia perché ha alcuni parenti qui e può approfittarne per vedere come funziona il capitalismo da questa parte del mondo! Me l'ha presentato Daniel Valencia e... non credo che questo sia un problema. La famiglia del ragazzo è amica di vecchia data di Daniel, penso che anche voi avreste dovuto conoscerli anche se eravate più piccoli" conclude Betty. "Aspetta un attimo..." interviene Mario. " Garçia Perez... sei il figlio dell'ambasciatore?" chiede. "Si" gli risponde Tomas. Avevano deciso di non rivelare ancora che fosse il figlio di Daniel e dal punto di vista legale, lui risultava ancora il figlio di Tomas Garçia Perez e non il nipote. "Scusami Tomas, non ho nulla contro di te" aggiunge Armando rivolgendosi a Betty "non pensi che prima di assumerlo avresti dovuto parlarne con me?" "Armando" comincia Betty "la decisione riguarda il settore finanziario che è a carico mio, tra l'altro ne riceveremo dei benefici perché è il suo primo lavoro e lo Stato ci finanzia parte del suo stipendio... quindi... te lo sto dicendo adesso...!" "Io sono il presidente" grugnisce Armando. "Queste decisioni devo prenderle io! Non puoi agire alle mie spalle!" "Io non l'ho fatto. Nemmeno sapevo cosa volesse Daniel ieri. Visto che la metti così, chiedo di metterla ai voti. Io sono favorevole. Mario tu?" gli chiede Betty con quegli occhi che vogliono dirgli: Attento a quello che fai, non ti ho ancora perdonato. "Va bene!" interviene Armando "lui può restare, ma tu vieni con me in presidenza" esclama prendendo Betty per un braccio e spingendola in Presidenza. "Devo parlare con te!" conclude.

 ******

Betty ha seguito Armando con una espressione di fastidio. Non appena entrano in Presidenza, Armando si volta verso di lei e incrociando le braccia sotto le ascelle nella sua tipica posizione quando è arrabbiato le dice "Non hai pensato che questo Tomas potrebbe essere una spia di Daniel Valencia, anche se non hanno più nemmeno un'azione dell'azienda, non mi stupirei se volesse spiarmi solo per rovinarmi!" "Questa è stata la prima cosa che ho chiesto e Daniel mi ha assicurato sul fatto che non è sua intenzione danneggiare Ecomoda. Vuole solo che il ragazzo collabori con me. Lui ha molta stima di me come economista e vorrebbe che Tomas lavorasse con me! Perchè lui conosce la famiglia del ragazzo e si è impegnato affinché facesse esperienza nel mondo economico sud-americano!" "Daniel? Adesso è Daniel?" chiede Armando. "É il suo turno adesso?" "Eh?" Betty non capisce immediatamente quale sia il significato della domanda di Armando e di quanto sia offensiva nei suoi riguardi. "Ti ho chiesto" riprende Armando "se è arrivato il momento di Daniel nella tua vita. Ogni volta, anche se dici di essere disposta a fare di tutto per me, c'è sempre qualcuno cui permetti di prendere il mio posto! Quindi te lo chiedo direttamente io. Hai una relazione con Daniel?" Betty, ferita dalle sue parole e con gli occhi lucidi gli risponde. "Sei molto ingiusto con me Armando. Io non ho nessuna relazione con Daniel Valencia, a malapena lo conosco, né m’interessa conoscerlo. Mi fa piacere sapere finalmente l'opinione che hai di me! Sei un sadico, un miserabile. Se non vuoi più avere a che fare con me, dimmelo chiaramente ed io farò di tutto per cancellarti dalla mia vita. Ma non ti permetto di insinuare che io non sia in grado di aspettarti, quando negli ultimi tre mesi non hai fatto altro che sbattermi in faccia la tua relazione con Gabriela. Se tu mi amassi davvero, non avresti mai avuto una storia con lei. Perchè amare significa volere prima di tutto il bene dell'altro ed io sì, ti amo. Ti amo così tanto che non ho detto nulla in tutto questo tempo anche se muoio dentro e adesso tu, mi dici che non sono in grado di aspettarti? Che non è vero che posso sopportare ogni cosa? Tu lo sai cosa significa vedere l'uomo che amo avere un'altra? Lo sai?'" conclude con le lacrime sul viso. "Si che lo so" ritorce lui. "Lo so benissimo! Cosa credi che abbia provato io, quando tu hai scelto Jorge e quando sono stato costretto a vedervi in ogni angolo della città?" "E vuoi farmela pagare giusto? Ogni cosa si riduce a questo! Io che scelgo Jorge e tu non mi hai mai perdonato! Quindi di conseguenza devi vendicarti? É questo Armando il punto? La tua vendetta contro di me?" Armando si muove come una tigre in gabbia. Non avrebbe dovuto tirare fuori la discussione. "Perdonami Betty, non avrei dovuto tirare fuori questi argomenti.... Io... non so cosa mi è preso! Puoi fare della tua vita ciò che vuoi, puoi frequentare chi vuoi.... io non interferirò." "Non capisci che io ti amo?" gli chiede Betty quasi urlando. Notando la sua espressione fredda decide di giocarsi tutto. "Va bene Armando. Non posso forzarti a stare con me, o ad amarmi. Non a questi punto. Adesso hai due opzioni. Puoi dirmi la verità e cercare di riparare tutto quello che siamo stati in grado di distruggere tra di noi, oppure puoi lasciarmi andare via, ma se vado via.... è finita per sempre. Per sempre. Io avrei fatto di tutto per te. Se solo tu mi amassi. Ma non posso restare ad aspettare un uomo che non mi ama e che vuole solo distruggermi e vendicarsi per aver preso la decisione sbagliata. Tutti commettono errori. Tutti, anche tu. Dimmi... cosa vuoi che faccia?" "Io...." mormora Armando mentre arrossisce dalla rabbia "io non riesco a perdonarti Betty, mi dispiace!" ammette. "Non ci riesco. Non riesco a dimenticare che tu non ti sia fidata di me, che prima tu abbia scelto Jorge e poi che lo abbia scelto di nuovo, quando pensavi di essere incinta. Io ti ammiro, perché tu vuoi fare sempre la cosa giusta ma odio anche questo lato del tuo carattere. Non riesci a seguire il tuo cuore. Anche adesso." "Io non riesco a seguire il mio cuore?" controbatte lei. Avrebbe voglia di dirgli che per lui ha cambiato la sua vita e ha venduto tutto quello che aveva per stargli accanto, ma non lo fa perché sa che rinfacciarglielo non sarebbe il modo più giusto per sistemare le cose. " Sei tu che hai paura di seguire il tuo cuore! Pensi che io possa ancora farti del male. Ma non è così. Io voglio renderti felice! Se non lo capisci, non posso farci nulla! Mi ami Armando? Mi rispondi?" gli chiede afferrandolo per il mento e portando il suo sguardo alla sua altezza. Lui abbassa gli occhi incapace di sostenere il suo sguardo. Lei si asciuga le lacrime e gli dice "Va bene, non c'è bisogno di aggiungere altro. Ho capito tutto". Continua ad asciugarsi le lacrime e cerca di fare dei respiri profondi per riprendere il controllo di se stessa. "Bene" afferma "Non ho nessuna intenzione di disfarmi delle azioni di Ecomoda, quindi spererei che possiamo essere in grado di trovare un accordo tra di noi per il bene dell'azienda. Sono convinta che dobbiamo reinvestire parte dei profitti per provare ad ampliare la produzione, lanciando nuove linee. Dobbiamo approfittare del fatto che abbiamo un socio come il Fashion Group. Ti farò sapere, quando avrò elaborato qualche strategia al riguardo." Si dirige verso la porta e la apre. Si rivolge verso di lui e gli dice "Armando, cerca di essere felice!" ed esce.

 *****

Mario vede Betty correre verso il bagno delle signore con la mano davanti alla bocca e le lacrime agli occhi. Decide di dirigersi nell'ufficio di Armando. Lì lo trova seduto impietrito sulla sua poltrona. "Tigre" domanda "Cosa è successo?" "É finita, stavolta è finita davvero?" "Tra te e Betty dici?" "Si" "Non vuoi dirmi cosa è successo?" chiede Mario. "No, voglio un whisky adesso. Come sempre, sono riuscito a rovinare tutto. Non mi perdonerà mai! Io volevo solo farla soffrire un po’, come lei ha fatto soffrire me, mi ha distrutto, mi ha lasciato un morto in vita ma ora io... non riesco a fare a meno di odiarla. Non l'ho mai odiata in tutto questo tempo. Mai, ma da quando mi sono svegliato dal coma, non riesco a farne a meno. La odio con tutto me stesso. Non voglio farle del male, ma la odio e le faccio del male." "Ah.... ecco, come diceva quel poeta latino... Odio e amo, perché succede? Non lo so e mi tormento " "Calderon" gli dice Armando "non sono in vena di scherzi! Voglio stare solo!" "Tigre, sei sicuro che vuoi lasciarla andare? Sai bene che è pieno di uomini che non vedono l'ora di poter avere una relazione con lei! In questi mesi è stata assediata da pretendenti!" "Cosa?" chiede Armando. "Fratello, ma dove vivi? Non vedi come la guardano gli altri manager mentre siamo in riunione? Non ti sei accorto di come la guardano ai cocktail? Non sai che per tre settimane, ogni mattina le sono arrivati dei fiori?" "No, come mai io non mi sono accorto di niente? E chi glieli mandava? Daniel Valencia?" "Daniel Valencia è interessato alla nostra Betty????" domanda curioso Mario. "E non siamo riusciti a sapere nulla su quello che si sono detti?" "No, solo di Tomas, hanno parlato di questo! Mi vuoi dire chi dannazione le mandava questi fiori? Jorge?" "Noooo Mendoza. Da quello che so Jorge si è rimesso con Rachel, hanno deciso di darsi una seconda possibilità e si sono trasferiti in Argentina!" "E allora chi le ha mandato questi fiori Mario? Michel? Ma Michel è sempre stato innamorato di Cata!" "Perchè ti interessa saperlo Tigre? Non hai detto che la odi con tutto il tuo cuore?" chiede Mario. "Dannazione, dannazione! Non lo so cosa provo davvero! Non lo so!!"

https://www.youtube.com/watch?v=ksGPgDtkMY4
   
 
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