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Autore: ethy    30/04/2016    2 recensioni
prima mia storia AU
Killian è un ricco ragazzo che incontra Emma in un particolare momento della sua vita a cui si legherà per sempre, i due si perderanno di vista e si ritroveranno con grandi sorprese nel loro presente, non sarà facile riconquistare la fiducia l'uno dell'altro, ma ci proveranno anche se un pericolo incombe sulla vita di uno dei due dovuto ad un passato non molto chiaro.
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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*Killian, dove sei?*
*sulla Jolly Roger, ovviamente, prigioniero di mr muscolo*
*prigioniero?*
*Clarke*
*:-D allora posso non preoccuparmi, digli che lo adoro*
*spiritosa tesoro…davvero. SCORDATELO*
*ok, quando puoi devo parlarti*
*del nostro prossimo appuntamento in cui avviserai che farai l’alba?*
*della fenice*
 
Killian non rispose più ai messaggi, si era incupito al pensiero della fenice, perché quel tatuaggio gli sembrava famigliare, lo aveva già visto, ma non ricordava proprio dove, doveva ricordarsi di chiederlo allo zio, dopo l’incidente con Liam aveva dei vuoti che non riusciva a colmare.
Si rattristò ancora di più pensando al fratello, ed ai ricordi mancanti, aveva paura che anche Liam svanisse lentamente e diventando ofuscato ed opaco come la maggior parte della sua vita prima di quel tragico giorno.
 
 
Se Killian si era stranito, questo Emma non poteva saperlo con certezza ma dalla mancata risposta non poteva essere altrimenti, stava sicuramente pensando a qualcosa, qualcosa che lo avrebbe messo nei guai presto.. innervosita aveva bisogno di distrarsi.
 
-Sorellina, ho sentito del disastro tu tutto bene?-
-si, si sto facendo delle ricerche, come va a casa? Henry?-
-tutto tranquillo, senti.. lo so che non devo insistere ma sei riuscita a parlare con Jones?-
-No Regina, ancora no, è difficile parlarci, spiegargli, e.. non sono sicura di volerglielo dire..-
-COSA?-
-Regina, voglio che torni per me… è egoistico?-
-no, non lo è, è normale, finisci il tuo lavoro e torna a presto a casa.. –
-va bene, grazie..-
 
 
Emma dopo aver sentito Regina si sentì meglio, era veramente un toccasana quando parlava con lei, sapeva sempre come dirle le cose per darle una smossa, sia in negativo che in positivo, riusciva a farle smuovere qualcosa dentro che le dava la forza di proseguire, si sentiva fortunata nell’averla nella sua vita.
Con questi pensieri riprese le ricerche della fenice, tatuaggi, movimenti politici, sette religiose, cercò ovunque fino a quando trovò un trafiletto di giornale in cui si parlava dell’incendio scoppiato in una piattaforma per l’estrazione di petrolio, incendio divampato in uno dei depositi, due anni prima, “strano” pensò, “un incendio in una piattaforma.. incidente o…”  la foto riportata era in bianco e nero e troppo piccola per riuscire  a capirci qualcosa, ma riconobbe Eithan sulla foto, “ma cosa c’entra tutto questo con la fenice, forse perché la piattaforma è risorta.. forse perché.. “ Emma scaricò le pagine, cercò il codice sorgente della pagina e trovò che la foto stessa si chiamava fenice…
“un abbaglio allora, un caso che ci sia proprio Eithan..”
Non lo aveva mai fatto prima, perché avrebbe mai dovuto farlo, passò il pomeriggio a cercare informazioni sulla famiglia di Killian.
Fare una ricerca su quella famiglia sembrava roba da bambini, ma sapeva benissimo che più informazioni c’erano e più era difficile trovare dettagli veri, non scritti dai giornalisti per vendere articoli sulle disgrazie altrui, ma informazioni reali e che ai media possano sembrare di poco conto.
Sapeva che proprio quelle piccole insignificanti informazioni erano la chiave per trovare la verità, lo aveva capito quando aveva cercato i suoi veri genitori.
“Eithan Jones, disperso..”
“Eithan Jones, promettente futuro dell’alta dirigenza prende il posto del fratello Brennan scomparso dopo la morte del figlio maggiore”
“Brennan Jones.. su di te non c’è nulla..qualche foto?”
Cercò negli archivi delle scuole, entrando con le credenziali di Eithan, era stato facile trovarle.. quell’uomo viveva per Killian..
viveva per Killian…
 gli riecheggiò nella mente come se fosse una cosa importante da non dimenticare, ma era suo zio, era normale che tenesse al nipote, figli suoi non ne aveva, in più Killian era stato un ragazzo difficile, ammalato per anni, chi non si sarebbe preoccupato?
“eccoti” pensò sbirciando una foto degli annuali sportivi, c’era entrambi i fratelli. Emma rimase colpita da come Eithan fosse cosi diverso dal fratello, dalla somiglianza con Killian aveva sempre pensato che fossero molto simili, e poi notò qualcosa.. lì sull’avambraccio c’era.. un segno, un disegno.. un.. tatuaggio…
Come se il tempo si fosse gelato Emma sentì un brivido correrle sulla schiena
“no.. non può essere…”
 
 
 
 
 
***
 
 
 
 
-ciao zio, puoi dire a Gozzilla che vorrei uscire da questa cabina..-
Eithan sorrise, fece cenno a Clarke, che si alzò ed uscì dalla stanza
-bene, starà mettendo il silicone sulla porta adesso-
-Killian, non essere cosi sarcastico, puoi uscire, poi fare quel che vuoi, se ti porti dietro Clarke, che non credo sia contento di sentirsi chiamare Gozzilla dopo tutto quello che fa per te, e basta che non provi ad andare sul quel che resta della gioiello del reame-
-praticamente mi sento un canarino che va a spasso con tutta la gabbia-
-ragazzo, perché non pensi.. a fare.. cose da ragazzo invece di cercare di giocare a salvatore del mondo?-
-salvatore del mondo? Voglio sapere che succede!! Perché si divertono a incendiare le nostre proprietà? Ci sono altre compagnie come la nostra, stiamo attenti all’ambiente, perché sabotarci e creare un disastro ambientale? Voglio sapere chi e perché fa questo!-
-lo capisco, ma non puoi lasciare che me ne occupi io?-
-ma tu non stai facendo nulla!!!-
-ma tu non mi dai fiducia ragazzo..-
-sono più di due anni che aspetto di vederti fare qualcosa a riguardo, forse era meglio se non tornavo-
Eithan si alzò in piedi, Killian rimase sdraiato sul letto con lo sguardo incollato agli occhi dello zio in atteggiamento di sfida, se prima Eithan aveva la collera bruciargli dentro, bastò fissare quel mare azzurro come il cielo e burrascoso come il mare per non dire più nulla, per non rispondere male al nipote su quel che poteva sapere o non poteva dire..
-vai Killian, vai da lei, parleremo di questa faccenda più tardi-
 
Senza parlare si alzò, senza salutarlo uscì e schioccò arrogantemente le dita a Clarke che lo seguì
 
 
-voglio andare da Emma, voglio portarla a cena fuori, scegli tu un posto elegante, voglio il mio smoking e fai recapitare un vestito lungo, di  tiffany a casa sua.-
-non preferirebbe fare da solo certe scelte signore?- chiese Clarke stizzito dall’atteggiamento del ragazzo.
-devi starmi incollato, devi portarmi a spasso, devi sempre sapere dove sono, e  tra poco mio zio ti chiederà anche di stare in camera da letto con me nel caso vada a letto con lei così per essere sicuri che non voglia farmi del male..- Killian si interruppe, guardò Clarke e riprese -bene, mi starai incollato, e ti lascerò incollato se  farai le telefonate che servono per quel che ti ho chiesto, o potrei  prendere la moto, andare in giro, fermarmi e regalarla al primo che mi capiti con  in cambio anche solo una bicicletta sparendo dalla tua vista…-
Clarke serrò i pugni e Killian lo guardò divertito –bene, ci siamo capiti. Andiamo voglio andare il piu lontano possibile da qui..-
 
 
 
 
Killian si precipitò dentro l’ufficio di Emma come una furia, senza tener conto di chi ci fosse o meno, entrò spalancando la porta, aveva dentro la rabbia che gli ribolliva, i suoi occhi nonostante il colore erano fiammeggianti e David se ne accorse immediatamente, si parò davanti a lui cercando di capire cosa effettivamente volesse cosi minaccioso.
-Jones, a che devo la visita?-
-David, piacere di rivederti, Emma?-
Emma era ancora concentrata nelle sue ricerche quando sentì i passi pesanti di Killian varcare la soglia della sua stanza, nonostante le rimostranze di David.
-ciao Swan, io.. io..- di fronte a lei tutta l’arroganza spariva, fece un respiro profondo e perse quello sguardo minaccioso in un baleno.
-Emma?- chiese David
-E’ tutto ok-
-ok, vi lascio-
Emma si alzò dalla sedia, accostò la porta passando dietro a Killian, e salutò Clarke che rimase nel corridoio.
-Ehi Capitano che ti è capitato, sembri sconvolto-
Lui l’abbracciò senza spiegazioni, vederla lo rendeva diverso,  si sentiva tranquillo con lei, le carezzò i capelli e sprofondò il viso nell’incavo del collo alla ricerca del suo profumo. Lei si lasciò abbracciare, lo conosceva bene e sapeva che a breve le avrebbe raccontato cosa lo stesse preoccupando, e se non era cambiato nulla, sapeva che abbracciarla lo rendeva più calmo, perdeva la rabbia che accumulava quando ancora faticava per reggersi in piedi, immaginò fosse la stessa cosa per la rabbia repressa per qualcosa accaduta poco prima.
-vieni sediamoci, raccontami-
-non ho molto da raccontare, sono stufo di essere sorvegliato, e sono stufo di vedere andare in fumo…-
-le tue proprietà?- lui annuì –lo capisco, ma devi stare tranquillo, abbiamo allertato le autorità dell’incendio, non passerà inosservato, indagheranno, ci sono persino i militari a piantonare la nave-
-ma sono riusciti a creare ulteriori danni nonostante tutta questa allerta.. no c’è qualcuno che sta facendo il doppiogioco..- disse lui spostandosi un ciuffo di capelli con la mano.
Emma rimase in silenzio, non poteva dirgli cosa aveva scoperto negli annuari della scuola dello zio, avrebbe incasinato tutto di nuovo, avrebbe fatto le cose secondo le regole e Killian era parte lesa, non poteva dirgli nulla.
-Emma? Scusa tesoro, ti ho assalito, tu stavi lavorando… e cosa dovevi dirmi riguardo alla fenice?-
-no, no, io si, ma non… sono felice di averti qui, e ci stiamo lavorando, stiamo facendo delle ricerche…- disse sorridendo cercando di nascondere la preoccupazione che Killian notò ugualmente e proprio mentre stava per dirle che non poteva nascondergli nulla, squillò il cellulare di lei.
-Ehi ragazzino, tutto bene? Ah, davvero? C’è scritto tiffany? Non avrai aperto il biglietto vero? Ok, va bene, a dopo, ciao-
-sembra che qualcuno abbia recapitato a casa mia un enorme pacco proveniente da tiffany.. tu ne sai nulla?-
-chi io? tesoro assolutamente niente- disse ridacchiando.
-bene, allora sembra che dovrò andare a casa per vedere se c’è stato un errore di consegna.. ma c’è tempo.. ti va un caffè e mi racconti bene che ti ha preso? E cosa hai fatto alla faccia? Sai che David stava per dartele quando ti ha visto entrare come una furia?-
-uhh.. avvisa David che il gorilla qui fuori, picchia duro e che è abbastanza granitico, posso assicurarglielo io personalmente-
-cioè Clarke? È stato lui? Ma tu che hai fatto per meritartelo?-
-io?? Niente.. mi credi capace di fare qualcosa di male?-
Lei lo guardò con un lieve rimprovero divertito nello sguardo, aprì la porta e  disse
-Clarke!! Complimenti bel colpo!- e poi sparì verso la macchinetta del caffè.
Killian si alzò fece un giretto della stanza, notò la fotografia di un bimbo di 3-4 anni a fianco al pc, probabilmente era Henry, era molto carino, le somigliava, istintivamente cercò qualcosa di Neal, ma il bambino era piccolo in quella foto, poi girò lo sguardo verso il monitor del computer, sembrava spento, ma bastò muovere il mouse per riaccenderlo e vedere la foto degli annuali scolastici di suo padre e suo zio…
“che diamine stai cercando Emma?” pensò, poi vide quel disegno, quello stesso disegno sul braccio e sbiancò, si spostò subito dal pc, si rimise seduto appena in tempo prima dell’arrivo di Emma.
-Killian il caffe era finito, va bene un po’ di cioccolata?-
-Mi sono ricordato che devo fare alcune, emm..commissioni, per questa sera.. per noi.. ecco.. devo andare ci vediamo a casa tua piccola-
Non la guardò nemmeno in viso, come il vento soffiò via e Clarke con lui, percorse l’ufficio a grandi falcate, appena uscito sbuffo e rise.. come se fosse impazzito.
“dovevo pensarci prima… dovevo capirlo…dannazione..”
 
 
 
 
 
 
***
 
 
 
 
-mamma io voglio conoscerlo-
-tesoro è presto per presentartelo-
-no, non hai capito, devo conoscerlo, insomma se ti fa soffrire deve fare i conti con me-
-sei adorabile ragazzino lo sai?-
-tranquillo Henry se la vediamo piangere lo andiamo a picchiare io e te- disse Regina sorridendo al piccoletto.
-lo tratterai come tratti i tuoi assistenti?-
-anche peggio, garantito-
-wow,wwow ci sto, ok vado a giocare con i videogiochi-
-grazie Regina, non avrei saputo fare di meglio-
-ma io non scherzavo mica.. sono pronta a metterlo a tappeto, lascia ti sistemo  i capelli-
 
Emma era incantevole nel suo vestito, era del colore delle nuvole cariche di pioggia, sfumava dal bianco all’azzurro al grigio perla, nella scatola ovviamente c’erano le scarpe in tinta, i guanti, e dei gioielli ed una piccola tiara per l’acconciatura.
-certo che Jones ha pensato a tutto, mi chiedo quante donne abbia corteggiato.. scusa, non..-
-no, no, lo so cosa intendevi, ma era cosi anche da ragazzino, è sempre stato d’altri tempi.. ed i soldi non gli sono mai mancati..-
-mamma sei bellissima, ma davvero lo conoscevi già?-
- e tu da quando hai imparato ad origliare eh??-
-Henry, dovevi ascoltare solo, poi potevi chiedere a me dopo senza farti scoprire!-
-Regina!!-
-Emma non mi guardare con quella faccia, o farai tardi.. –
Non fece in tempo a finire la frase che suonò il campanello della porta di casa dove un Killian in smoking grigio scuro quasi nero era in attesa della sua Swan con in mano un piccolo bouquet formato da mughetto e non ti scordar di me.
 
-sei bellissima, andiamo?-
La prese sottobraccio, le diede i fiori, le aprì lo sportello e salì al suo fianco.
 
-ok Regina, sputa il rospo, perché mamma conosce quel Jones Re della città fin da piccola?-





angolo dell'autrice: eccomi qui di nuovo, intanto vi ringrazio per i commenti e anche per farmi notare gli errori :)
la storia ed i restroscena del passato non sono ancora finiti, c'è ancora un bel po' da scoprire ed i nostri personaggi potrebbero essere confusi sulle verità che credono di aver scoperto.. cmq... sappiate il prossimo capitolo sarà incentrato sui nostri tesorini preferiti, che finalmente avranno qualche momento di calma e pace, insomma quelli che non ci regalano mai nella nostra serie preferita   >_<''
spero vi piaccia il proseguo della storia e ci vediamo presto per il prossimo..
a presto Ethy
   
 
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