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Autore: Read_And_Write    01/05/2016    0 recensioni
Il mondo di Minecraft è in agitazione. Herobrine e altre misteriose entità si muovono nell'ombra,ma si stanno rafforzando, e presto attaccheranno il Reame di Notch. Per questo motivo, otto Steve meritevoli sono stati scelti e investiti da Notch di parte dei suoi poteri, per combattere l'oscurità. Leggete le avventure della Resistenza: Lo Spadaccino, L'Arciere, il Costruttore, L'Incantatore, L'Alchimista, Il Coltivatore,Il Pescatore e L'Uomo Circuito contro le forze dell' oscurità
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I guerrieri della Resistenza si trovavano nell’ OverCastle,quinto piano, la Sala della Mappa. La Mappa era un artefatto donatogli solo di recente da Notch, e non era certamente una mappa normale. Era grande quanto una parete, e mostrava gran parte dell’ Overworld tutto intorno, abbastanza perché dal quinto piano si potessero tenere d’occhio almeno cinque villaggi, la Montagna Del Pellegrino, una formazione rocciosa imponente che termina con una particolare formazione rocciosa, molto distante da lì, sopra la quale si trovava un antico avamposto della Resistenza, abbandonato in favore dell’OverCastle, e anche un buono scorcio di costa con qualche isolotto sabbioso, del tutto disabitato. Ma la particolarità della mappa era un’altra: era costantemente aggiornata su tutto quanto di visibile avveniva nei territori mostrati al suo interno,per cui se ad esempio qualcuno costruiva un ponte ad una certa altezza, nella mappa questo appariva, come se si costruisse da solo, contemporaneamente alla realtà.

Gli otto guerrieri erano riuniti lì, come di lì a poco era diventata consuetudine, per  indagare in cerca di qualche struttura anomala generata nel mondo, o almeno nella parte a loro visibile. Da qualche settimana infatti diversi Steve accorrevano per informarli della presenza di certe stranezza, come tunnel 2x2 comparsi nei loro campi o villaggi, che nessuno aveva mai scavato, o della presenza di lupi arrabbiati in zone già sgomberate dai mob in precedenza. Uno di loro, un avventuriero abituato a viaggiare, che si era allontanato di diversi giorni di cammino da casa, aveva addirittura riferito di aver sentito i tipici versi dei Pigman provenire da una foresta, ma a questo gli Otto non avevano dato retta, dato che solo pochi temerari si avventurano nel Nether e fanno ritorno, ed è poi noto anche ei ragazzi che i Pigman non si avventurano mai nell’ Overworld, in assenza di gente che gli dia fastidio, e anche in quel caso è un avvenimento molto raro.
Ma gli Otto effettivamente sentivano qualcosa, come un presentimento di qualcosa di veramente orribile che deve accadere: Nessuno lo diceva mai, ma era la stessa sensazione che avevano avuto tre mesi prima, come se qualcosa di malvagio e inesorabile si stesse muovendo, lentamente, verso di loro. Ma era impossibile. Praticamente niente per loro era una minaccia, da quando erano stati scelti da Notch, e molti di loro credevano che il Male non esistesse nemmeno.

Ma si sbagliavano.

La lampada di redstone che avevano piazzato come allarme si accese: qualcuno aveva tirato una leva d’allarme, di quelle che erano posizionate in punti strategici, e grazie ad un immenso circuito sotterraneo arrivavano fino al Castello della Resistenza.
-Viene da qui, nel villaggio vicino alla Foresta- disse lo Spadaccino, consultando un’altra mappa, dal lato opposto della stanza, che indicava quale lampada era stata accesa.
-Sarà la solita invasione di mob – disse, calmo, l’Arciere: - ce ne sono state tante, ultimamente, da quelle parti. Gli alberi fanno ombra e i mostri non bruciano, e talvolta avanzano fino al confine del villaggio.-
-Magari è come dici tu- rispose il Costruttore:-ma quelli sono gente tosta, e non attivano l’allarme tanto spesso. Sarà meglio andare a vedere.-
E così gli otto si avviarono. Fecero abbastanza in fretta, conoscendo tutte le scorciatoie e avendo passaggi particolari dappertutto, ma gli ci volle comunque una buona mezz’ora. Quando arrivarono, però, la situazione era ben peggiore del normale.

Gli abitanti del piccolo villaggio erano infatti letteralmente assediati da una quantità di zombie e scheletri, almeno una ventina, e la cosa strana è che vi erano almeno una dozzina di Pigman nel mezzo del piccolo esercito.  Dapprima gli Otto furono interdetti ma poi, vedendo che gli abitanti iniziavano a retrocedere con i loro archi semplici e spade di ferro. Qualcuno aveva anche qualche pezzo d’armatura, ma non vi era ombra di oggetti o armature in diamante, dato che vi erano veramente pochi minerali nel sottosuolo di quell’area.
Il primo ad arrivare fu lo Spadaccino: non aveva armatura, come gli altri, perciò a prima vista con la spada in diamante semplice e lo scudo con lo stemma della resistenza, un diamante con dietro una croce azzurra su sfondo bianco, era totalmente impreparato ad uno sconto del genere, ma lui si scagliò a tutta birra contro i mob, lo scudo alzato a parare le frecce, e iniziò subito a mietere vittime tra gli zombie. Lo seguirono l’Arciere e il Pescatore, con equipaggiamenti altrettanto miseri ma addirittura privi di scudo, poi il Coltivatore, armato solo di ascia, zappa e attrezzi come polvere d’ossa e arboscelli,il Costruttore e infine l’Incantatore e l’Uomo circuito, con un accendino in mano, che stette nelle retrovie insieme all’Alchimista, che curava i feriti con le sue pozioni.

Uno Zombie si paròdavanti allo spadaccino, che con un fendente rapido gli tagliò la testa di netto.  Mentre era intento a difendersi dagli altri, notò uno scheletro di fianco a lui, pronto a scoccare un colpo che lui non poteva evitare, così si preparò a ricevere il dolore. Ma due frecce in rapida successione colpirono lo scheletro, sbilanciandolo e uccidendolo. Lo Spadaccino si voltò e vece un segno di ringraziamento all’Arciere con la testa. Il Coltivatore gli arrivò accanto, e con l’ascia decapitò altri due zombie. Parevano non finire mai.  –Ehi Farmer, non è che possiamo ripararci dietro qualche albero?- il Coltivatore intuì subito, prese il suo Bone Meal, piantò un arboscello, diede un pugno al terreno, e un istante dopo ecco crescere un alto albero della foresta, tanto rapidamente che potrò con sé qualche zombie che si trovava in quell’area. I due si ripararono lì dietro e vennero raggiunti dal Pescatore e dall’ Arciere. Gli scheletri bersagliavano il tronco, e alcuni zombie cominciavano ad aggirarlo.
-Dov’ è Builder?- urlò lo Spadaccino, per sovrastare il fracasso di mob. Il Pescatore indicò un punto poco lontano: un  discreto fossato, profondo più di cinque blocchi, stava intorno ad una torre di legno, e lì sopra si trovavano il Costruttore e l’Alchimista, in uno spazio di due blocchi. Quest’ ultimo era intento a lanciare pozioni di Danno e Veleno il più lontano possibile. Sotto di loro i Pigman, istigati, cercavano di raggiungerli, cadendo nel fossato e morendo. Era, tutto sommato, un discreto spettacolo. Nel frattempo gli abitanti aiutavano come potevano dai tetti delle case, colpendo qualche mob con gli archi.  Sui tetti c’erano anche l’Incantaore, che incantava gli archi attingendo alle riserve di Lapislazuli del villaggio, e l’Uomo Circuito, che usava l’accendino per tenere lontani i mob, rigorosamente solo su case di pietra.  L’Arciere, lo Spadaccino, il Pescatore e il Coltivatore allora abbandonarono l’albero, ormai inutile perché circondato, e ripresero a lottare.  L’Arciere lanciava frecce il più velocemente possibile con il suo arco normale (non aveva preso quello incantato) respingendo i mob e spingendoli contro il fossato del Costruttore, mentre il coltivatore falciava zombie e scheletri con rapidi colpi della sua zappa e dell’ascia, e lo Spadaccino e il Pescatore lottavano contro i pochi dotati di armatura.  Uno Zombie dotato di armatura e spada stava lottando contro lo Spadaccino, che si riparò dietro lo scudo ormai malridotto e lo caricò spingendolo a cadere, poi lo infilzò nella parte di volto scoperto, prese la sua spada in ferro e, senza dire niente, la lanciò al Pescatore, che con la canna da pesca attirava a sé i mob per poi ucciderli. In questo modo, pian piano, tutta l’ondata di mob, che fino a quel momento non aveva fatto altro che ingrossarsi, si ridusse fino a scomparire. Alla fine, tutti i guerrieri, tranne forse l’Alchimista che era rimasto poco più in disparte, erano feriti e sfiniti. Le spade erano consumate quasi del tutto, e lo scudo dello Spadaccino era andato distrutto. Avevano sottovalutato la minaccia. Avevano messo in pericolo un villaggio.  Uno Steve, la cui casa era ormai irta di frecce poiché vi stazionava l’Uomo Circuito, chiese: -E ora, cosa dobbiamo fare,Guerrieri?- Nella sua voce era evidente il panico.
Lo Spadaccino, ansante,sentì montare dentro di sé la collera.

-Andiamo da Notch – disse, a denti stretti. 
   
 
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