Hircine
Corri piccola preda corri magari riuscirai persino a sfuggirmiLa luna rossa tinge la foresta di una luce macabra. Non un fruscio si permette di interrompere questo silenzio rosso sangue.
E poi dagli alberi, senza alcun preavviso, esplode quello.
La Bestia.
L’uomo – la preda – stringe convulsamente le mani, accendendole di una brillante luce arancione. La Bestia è enorme, immensa, e nel cuore dell’uomo si insinua il tarlo del dubbio. Come può affrontare un mostro simile? Come può sfidare il potere di un dio?
“Un’illusione” si ripete il mago, senza staccare i suoi occhi da quelli gialli e ferini della Bestia “Questa è solo un’illusione. Posso affrontarla”
Il potere della magia, l’ha appreso molto tempo prima, è condizionato unicamente dalla volontà. Se crede di poterlo sconfiggere, allora potrà farlo.
Ma poi la Bestia ruggisce.
Tutte le sue convinzioni, tutti i suoi piani per sfuggire alla Caccia Selvaggia vengono meno. Il potere del fuoco gli sfugge tra le mani, scivoloso come olio.
Non può combattere. È inerme, di fronte alla Bestia.
E allora fa l’unica cosa che gli viene in mente.
Corre. E poi corre ancora. Corre senza fermarsi e senza rallentare, perché rallentare significa morire.
Lo senti piccolo mago lo senti il fiato della Morte sul tuo collo perché è il mio fiato
Il lupo mannaro gli è accanto in un istante, e altrettanto rapidamente lo stringe tra i suoi artigli.
La preda lo guarda, nello sguardo il terrore di chi sta per morire. E poi il suo sguardo cambia. Diventa lo sguardo di chi, ormai, non ha più nulla da perdere.
Un’ipnotica luce blu inizia a danzare attorno a lui, e risale sul braccio della Bestia. Gli avvolge la testa, il tronco, le gambe. Presto, sono entrambi avvolti dalla luce blu.
Cosa stai facendo piccola preda
Ti maledico Cacciatore la tua Caccia Selvaggia è maledetta e così la benedizione che elargisci la tua Caccia fallirà il tuo anello verrà rubato la Congrega di Glenmoril distrutta i Compagni rinnegheranno la tua maledizione il Fuoco dei Precursori tornerà a bruciare Sovngarde accoglierà di nuovo le anime dei tuoi cacciatori maledetti questa è la mia maledizione Hircine Padre degli Uomini Bestia
La magia – profezia? Maledizione? – viene bruscamente interrotta da un suono rivoltante. La testa del mago rotola in terra, innaffiando il suolo col sangue. Negli occhi, lo spettro beffardo di un ultimo sorriso.
È troppo tardi, Hircine. Senti la maledizione che ti scorre nelle vene, che scorre all’interno dell’Oblivion. Ha usato tutto il suo potere, la sua stessa vita per lanciare questo incantesimo, e nemmeno tu puoi fermarlo, adesso.
Ci vorrà tempo. Ere intere, forse. Ma ormai è troppo tardi, Cacciatore.
Troppo tardi…