*Buonasera a tutte/i ! Eccomi tornata con l' ultimo capitolo di questa storia.. spero, come sempre, che ciò che scrivo vi possa emozionare e coinvolgere! Ad ogni modo fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione, e mi renderete felice *_* AV *

Come due metà di una stessa mela, le due donne stavano condividendo lo stesso tormento, anche se in due stanze diverse.
Lana era nervosa. Si girava e rigirava in quell' immenso letto, troppo vuoto per i suoi gusti, e non riusciva a trovare pace.
Si copriva e poi scopriva delle lenzuola, scalciandole via in un gesto stizzito.
Jennifer , invece,  non aveva avuto  le forze di fare nulla. Si era infilata sotto le coperte, aveva abbracciato il cuscino, e si era rannicchiata lì, al buio, speranzosa che arrivasse presto il giorno seguente.

Il silenzio di quella stanza, che fino a qualche minuto prima, stava cullando i suoi tormenti, fu improvvisamente interrotto dal rumore della porta che si apriva. 
Istintivamente Jennifer strinse a se le lenzuola, e socchiuse gli occhi, fingendo di dormire. 
Sentì il rumore del badge che segnalava l'apertura della porta e i passi della mora che entrava nella suite, chiudendo lentamente la porta dentro di sè.  
La sentì percorrere incerta il corridoio che anticipava la camera da letto e fermarsi sullo stipite, ad osservare la bionda avvolta dalle candide lenzuola bianche.

Lana restò lì per qualche minuto, ripercorrendo ogni centimetro della sua figura con lo sguardo, prima raggiungere il letto e di sdraiarsi accanto a lei.
Alzò con delicatezze le coperte e quasi trattenendo il fiato, vi scivolò dentro, facendo attenzione a non fare troppo rumore.
Si girò  verso la donna distesa al suo fianco,  e quasi come se fosse la cosa più preziosa che avesse mai posseduto, tese un braccio verso di lei e si fermò ad un soffio dalla sua pelle. 
 Le sfiorò una spalla con la punta delle dita e,  percorrendo la soffice pelle della bionda, la sentì vibrare sotto il suo tocco.

-Jen..- sussurrò dolcemente, quasi timorosa - ti prego, svegliati..- la implorava, ma dalla bionda non ottenne nemmeno un cenno. 
Ma a Lana non importava.Era determinata, non avrebbe sprecato quella notte. Perchè il tempo trascorso insieme era più prezioso di qualsiasi diamante o gioiello costoso.
Perchè quel tempo insieme non si poteva nè comprare nè poteva essere recuperato. Era unico e irripetibile, proprio come il loro amore.
Fece un respiro profondo, prima di ricominciare a parlare. 
- Lo so, che sei arrabbiata con me, che non vuoi vedermi, che vuoi stare sola. Ma io non posso lasciartelo fare. Non posso saperti ad un metro da me senza raggiungerti. Perchè c'è questa  forza magnetica dentro di me che mi conduce dritta a te, trascinandomi e io non posso ribellarmi. Perchè dentro di me, quando non sei con me, tutto rallenta. Le giornate diventano lunghe e noiose, tutte identiche, ed il tempo quasi dispettoso sembra non passare mai. Quando siamo insieme invece tutto si accellera. A partire dal mio cuore che, travolgente, pompa amore nelle mie vene. Le mie giornate si riempiono di colori e di risate, di quelle che mi riempiono la bocca e mi fanno brillare gli occhi. Ed il tempo mi inganna ancora, perchè corre lontano lontano, passando senza che io me ne possa accorgere..- pronunciò tutto d'un fiato, tirando fuori tutte quelle emozioni che aveva conservato a lungo dentro di sè.

Ascoltando quelle parole, gli occhi limpidi della bionda si riempirono di lacrime silenziose. Provò a trattenerle, ma un singhiozzo sordò risuonò nella stanza, liberandole come un fiume in piena.
La mano della mora risalì sulla sua spalla, e quasi con forza la fece girare verso di sè.  
Le poggiò una mano sul viso raccogliendo con il pollice quella lacrima che le sgorgava sulle guance, e poi si avvicinò al suo viso.
Poggiò le sue labbra su quelle di Jennifer,  ma questa provò a ritrarsi, rifiutando le labbra della mora.
Ma Lana le bloccò il viso tra le mani e di nuovo poggiò le sue labbra su quelle della bionda. Con la lingua indugiò tra le sue labbra, cercando un varco per poter invadere la bocca della bionda.
La mora finalmente vinse le resistenze della giovane donna  e Il contatto tra le due lingue fu come una scossa elettrica per entrambe.
Si lasciarono andare ad un bacio travolgente. Le loro lingue si rincorrevano senza sosta, accarezzandosi e guidandosi in una danza che avevano ripetuto già un milione di volte, ma che non aveva mai smesso di emozionarle. 
Staccarono le loro labbra solo per riprendere fiato, prima di rituffarsi ciascuna tra le labbra dell' altra,  in una dichiarazione d'amore che non aveva più bisogno di nessuna parola.