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Autore: mati1999    04/05/2016    1 recensioni
-Diglielo- esclamò la ragazza entrando nella stanza e mettendosi di fronte al ragazzo seduto sul divano, intento a leggere chissà cosa dei suoi libri "noiosi e saputelli" a detta di Zack. Quest'ultimo entrò nella stanza e si posizionò accanto a lei guardandola male. L'interpellato alzò lo sguardo. Poi sbuffò.
-Dire cosa a chi?- chiese, anche se aveva il presentimento di saperlo già.
-Dire a Zack che ho ragione- rispose ovvia
Genere: Angst, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Mi muovevo piano. Mi guardai intorno. Era tutto uguale: alberi su alberi. Era buio. D'un tratto vidi una luce verde. Cominciai a camminare verso quella flebile luce attratta. Ero come ipnotizzata. Arrivata vidi una grossa quercia con il tronco incavato. Dentro l'enorme tronco c'era un piccolo ovale, verde luminoso. Ero sempre più attratta. Allungai la mano ma appena lo toccai, milioni di voci iniziarono ad affollarmi la testa. Urlai di dolore. Mi portai le mani alle tempie cerando in qualche modo di attutire il dolore. Non funzionò. Continuai a gridare tendendo la testa tra le mani e piegandomi a terra. Faceva male. Lacrime cominciarono ad uscire dai miei occhi, portai una mano alla guancia bagnata, ma quello che vidi non fu acqua ma sangue. Urlai ancora più forte.
-BASTA- gridai forte
-Basta, vi prego- mormorai dopo. Mi accasciai a terra e svenni.
Mi svegliai di soprassalto con la fronte tutta sudata. Mi tolsi le coperte di dosso e mi passai una mano sulla faccia. Guardai l'orologio 3:45. Mi alzai e andai verso il bagno. Mi sciacquai la faccia con acqua fredda e poi mi guardai allo specchio. I miei capelli mogano erano arruffati e sotto gli occhi si notavano benissimo le occhiaie. La fronte era aggrottata segno che pensavo ancora a quel assurdo sogno. Scossi la testa e uscii dal bagno. Dato che era praticamente estate dormivo con pantaloncini corti e una maglietta da ginnastica. Presi una felpa e mi avviai verso il salotto superandolo e uscendo sulla terrazza. New York, la città che non dorme mai pensai mentre osservavo tutte le luci accese nella notte.
Inspirai Quel sogno era così vivido, e quell'attrazione l'avevo già provata
Espirai C'è solo una persona che mi può dare risposte
Inspirai Peccato che quella persona sia su un altro mondo
Sbuffai. Sentii la porta della terrazza aprirsi e mi girai. Mi trovai vicino a mio fratello. Sorrisi e lui ricambiò
-Non possiamo- fece leggero. Alzai le spalle. Avevo già detto che questa cosa del collegamento mentale fra gemelli è altamente insopportabile?
-Ma è l'unico modo per avere risposte- affermai decisa
-Loki non ci dirà nulla, non in cambio di niente- disse stringendo i pugni
-Cosa hai sognato?- gli chiesi schietta tornando a guardare New York
-Ero su una nave, solo, c'era una tempesta. Pioveva e la nave stava per cedere, c'erano cadaveri dappertutto. Poi in lontananza ho visto una luce rossa. Era potente e attrattiva. Ho cercato di guidare la nave verso quella luce e ce l'ho fatta. Quando sono arrivato vicino ho visto che era un piccolo oggetto ad avere tutta quella luce. L'ho preso in mano, ma quando l'ho tenuto stretto è successo qualcosa di assurdo. Una potenza infinita mi ha investito, non riuscivo a fare nulla. Il mio corpo non reggeva, stavo morendo- mi guardò negli occhi e notai che stava piangendo. Mi lanciai verso di lui e lo strinsi forte
-Io h-ho a-avuto tanta p-paura- mi disse scosso dai singhiozzi. Non l'avevo mai visto così, così vulnerabile
-Anche io- gli confidai. Rientrammo e stemmo seduti sul divano abbracciati facendoci forza a vicenda. Poi lui si addormentò e sorrisi guardandolo, sembrava un bambino. Il suo volto ora era rilassato. Gli diedi un bacino e mi accoccolai al suo petto per addormentarmi. Questa volta non sognai niente, rimasi serena.
 
Una mano mi scosse
-Mat, ehi sveglia. Il grande capo ci vuole parlare- disse una voce dolce. Mugugnai infastidita e mi strinsi ancora di più al petto di Zach, che fra l'altro dormiva ancora.
-Ok, lo avete voluto voi- Ora la voce non mi sembrava più tanto dolce. Feci in tempo ad aprire un occhio che uno spruzzo di acqua gelida investì me e mio fratello (il quale rimase disteso dormendo). Mi alzai di soprassalto.
-Lucas Andrew Steel, ma io ti ammazzo- urlai. Iniziando a rincorrerlo. Lui rise, ma poi si fermò guardandomi il petto, sembrava imbarazzato. Mi fissai anche io il petto: la maglietta che usavo come pigiama era bianca e con l'acqua era diventata praticamente trasparente. Menomale che uso il reggiseno anche per dormire. Ghignai davanti a Nox, e mi avvicinai sensuale.
-Allora? Ti piace ciò che vedi?- gli chiesi calma, toccando il suo petto. Mi avvicinai ancora di più. Lo vidi deglutire. Gli sfiorai con le labbra l'orecchio
-Beh, non avresti dovuto fare ciò che invece hai fatto- Non fece in tempo a comprendere le mie intenzioni che si ritrovò per terra con le mani fra le gambe
-Vedi Lucas, la prossima volta non pensarci nemmeno, ok?- chiesi chinandomi alla sua altezza. Poi chiusi la felpa e mi avvicinai a mio fratello. Gli saltai addosso. E lui mi prese ridendo
-Giorno principessa- mi fece dandomi un bacino sulla guancia. Adoravo mio fratello e il rapporto tra noi. Nox ci raggiunse
-Fury ci aspetta. Ci saranno tutti- fece guardandomi male. Ma io avevo sentito la parte che mi interessava di più
-Quando dici tutti intendi proprio tutti?- chiesi eccitata. Mentre Nox mi guardò strano annuendo, Zach mi guardò malissimo. Battei le mani felice
-Bene, direi che non dobbiamo farli aspettare- dissi e mi avviai verso l'ascensore 
-Ehm, Mat, sei in pigiama- disse Nox indicandomi. Alzai le spalle.
-Sembra importante- chiamai l'ascensore. Zach mi raggiunse anche lui in pigiama e ciabatte continuando a guardarmi male
-Che cosa mi state nascondendo voi due?- chiese Nox raggiungendoci.
-Che mia sorella è una pazza suicida- l'informò Zach
-Mi sembrava che questo si fosse appurato più di dieci volte negli ultimi mesi. Cosa è cambiato?- chiese ancora il nostro amico entrando nell'ascensore seguito da noi. Sorrisi
-Stanotte volevo buttarmi dalla terrazza e Zach mi ha fermato- dissi sicura. Nox mi guardò malissimo
-E perché?- Sbuffai
-Ma che domande?? Volevo vedere se ero capace di volare- dissi. Nox mi tirò uno scappellotto, ma non disse altro
Arrivammo al piano dove qualche sera prima si era tenuta una magnifica festa. Seduti sui divani c'erano già tutti gli Avengers, poi Fury, la Hill di lato.
-Buon giorno- urlai. Il mio sguardo scorse tutti i presenti fino a che non trovai la persona che cercavo. Ghignai e mi avvicinai a lui sedendomici accanto sul divano.
-Sei in pigiama- fece ovvio Clint alzando un sopracciglio. Imitai il suo gesto
-Però, che occhio!- esclamai sarcastica
Mio fratello mi raggiunse
-Errato. Siamo in pigiama- Poi gli fece l'occhiolino.
-Io no- esclamò subito Nox, sedendosi il più lontano possibile da noi. Io guardai nella direzione del bancone con dietro tutti gli alcolici. Alzai la mano e una bottiglia mi arrivò in mano. Me la rigirai tra le mani. Jack Daniel's, niente male. Tornai con lo sguardo sul bancone e due bicchieri arrivarono sul tavolo di cristallo davanti a me e mio fratello. Purtroppo una mano mi tolse la bottiglia dalle mani prima che potessi anche solo aprirla.
-Già non puoi la sera. Figuriamoci la mattina- fece Rogers. Lo guardai male. Per poi distogliere lo sguardo e riposarlo su Fury. Lui si schiarì la voce
-Ragazzi, abbiamo novità. Una New Entry negli Avengers. Più che altro per monitorarvi meglio- fece il monocolo. Mi portai una mano sul cuore offesa.
-Come non si fida di noi?- chiesi
-No- rispose piatto. Io alzai un sopracciglio.
-Non abbiamo bisogno di qualcun altro- disse anche Tony alzando le mani
-Noi bastiamo- continuò
-Stark ha ragione per una volta- fece Steve. 
-Ti ringrazio- fece quello sorridendo.
-Non si discute. Victoria sarà qua domani- fece alzandosi e avviandosi verso l'ascensore seguito dalla Hill. 
-Victoria sarà qua domani- gli feci il verso aggiungendo delle smorfie 
-Ti ho sentita- Guardai gli altri ridendo
-Allora, qualcuno conosce Miranda?- chiesi poi.
-È Victoria- fece la mia amicona Natasha
-E io che ho detto?- domandai innocente. Tutti mi guardarono male per poi ricevere un sorriso da me.
-Victoria è un' agente dello S.H.I.E.L.D. Si occupa più che altro durante le missioni di rimanere alla base e di scovare quante più informazioni può sul nostro obbiettivo. È un'esperta informatica. Credo si troverà bene con te Tony- fece Clint sorridendo al miliardario. Quest'ultimo scosse le spalle 
-Non mi va comunque che ci sia qualcun altro- fece Stark. Io intanto mi ero seduta vicino al capitano. Gli picchiettai con la mano la spalla opposta a dove ero io. È lui si girò. Andiamo, era il trucco più vecchio del mondo. In ogni caso fu meglio per me che presi la bottiglia di whisky e tornai a posto. Versai a me e a Zach e glielo porsi. Sorridemmo, facemmo scontrare i bicchieri e ingurgitammo. Appena Cap se ne accorse mi lanciò una tale occhiataccia che poggiai il bicchiere e mettendo le mani sulle ginocchia mi alzai
-Ok gente, è stato un piacere, ma devo scappare prima che un vecchietto di settant'anni fatto di steroidi mi uccida. Ciao- feci
-Non ho settant'anni- esclamò
-Oh, erano settantuno? Sai con tutte le persone nella squadra non posso ricordarmi gli anni di tutti- affermai beffarda, ma notando lo sguardo mi avviai all'ascensore
-Ciao- mormorai e basta. Poi ci ripensai
-Thor, non vieni anche tu?-
Vorrei poter dire che avevo tutte le buone intenzioni del mondo, ma mentirei.
In realtà usai il mio potere per puro scopo egoistico. Il gigante (non quello verde, quello biondo), mi raggiunse. Feci ciao ciao con la mano per poi far chiudere le porte dell'ascensore, impedendo a Zach di entrare con noi. Rimasti soli mi rivolsi al dio
-Allora....parliamo?- 
 
 
Scusate il ritardo, veramente. È che non mi venivano idee e non potevo far uscire un capitolo troppo corto. Comunque finalmente posterò questo capitolo nuovo e spero vi piaccia. Si iniziano a scoprire cose su i gemelli e chissà come andrà a finire. Beh, alla prossima
Saluti da me
  
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