Libri > Altro
Segui la storia  |       
Autore: The Wretched And Divine    08/05/2016    0 recensioni
[Epico ]
«Un fiore non può sopravvivere senza la luce del Sole, e me ne rendo conto soltanto ora.» Sentenziò Ade, lasciando Persefone sola con i propri pensieri.
Genere: Malinconico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo III


Si portò una mano alla testa cercando di fermare l’incessante pulsare e fare mente locale.
Tentò di capire cosa fosse successo, ma tutto ciò che ricordava era una carrozza con dei cavalli neri e un uomo che la afferrava; controllò il braccio e si accorse che sulla pelle pallida come la Luna spiccavano dei segni rossi, simile all’impronta di una mano: se fino a poco prima aveva l’idea che si fosse trattato di un sogno, ora ogni dubbio si era dissipato.
Si drizzò a sedere e si accorse di aver dormito su un lenzuolo nero impreziosito da ricami in oro, e non ebbe la più pallida idea di dove potesse trovarsi.
Come in risposta alla tacita domanda, le pesanti tende si scostarono, rivelando un uomo che la fissava.
Persefone sussultò dalla paura e indietreggiò fino ad urtare la schiena contro la testata del letto.
L’uomo immediatamente si protese in avanti come per proteggerla, ma si fermò immediatamente, e dopo essersi ricomposto si schiarì la voce.
«Perdonami, non volevo spaventarti…immagino che non sia la migliore delle presentazioni.» Rise debolmente per alleggerire la tensione e tornò a puntare i freddi occhi sulla fanciulla.
«Cosa…» Farfugliò lei. «Chi sei? Dove sono? Cosa ci faccio io qui?»
Ade incrociò le mani dietro la schiena ed iniziò a vagare per la stanza.
«Capisco i tuoi dubbi, e sei più che legittimata a farmi domande…che necessitano una risposta, ovviamente.» Il Dio continuò a camminare. «Da dove posso iniziare?»
Mentre la tetra figura vagava immersa nei propri pensieri, Persefone ebbe tutto il tempo di osservarla: indossava una lunga tunica di seta nera rifinita in argento che ben si abbinava ai suoi occhi grigi che di tanto in tanto sembravano rilucere di uno strano bagliore argenteo; i lineamenti erano duri, con il viso allungato ed il naso leggermente aquilino che sovrastava la bocca sottile. La fanciulla pensò che molto raramente si fossero piegate in un sorriso.
«Ma sì, immagino che dovrei cominciare il racconto dall’inizio. Non credi?» E senza aspettare una risposta da parte della giovane, aggiunse «Prego, seguimi.»
Si avviò fuori dalla stanza da letto e Persefone non ebbe altra scelta se non quella di seguirlo.
«Ma dove mi stai portando?»
«Lo scoprirai presto.»
E fu così.
Il Dio condusse la fanciulla davanti alla bacinella di ossidiana, ma il viso della ragazza si risolse in un’espressione di terrore e si immobilizzò.
«Oh, queste?» Rise Ade, indicando le ossa che sorreggevano la bacinella. «Non preoccuparti, non appartengono ad umani. Avvicinati, ti prego.»
Persefone ubbidì, seppur titubante. L’uomo le fece cenno di guardare dentro, e così lei fece.
Vide il suo volto riflesso nell’acqua e si chiese per quale assurdo motivo l’uomo volesse che si guardasse allo specchio, ma l’immagine di se stessa mutò subito in qualcos’altro.
Persefone si trovò a guardare Demetra, sua madre, disperare sul prato in cui quella mattina si era tanto divertita, consolata da un uomo dalla folta barba grigia.
«Non capisco…» Cercò di dire la fanciulla, ma l’uomo la invitò gentilmente a prestare silenzio e continuare a guardare.
Demetra stava spiegando che sua figlia si era allontanata per cercare la sua palla, ma che non era poi tornata indietro. L’uomo dalla folta barba alternava momenti di ascolto a ipotesi di cosa potesse essere successo, ma più questi parlava e più la donna piangeva.
Alla fine, infuriata, giurò che se la figlia non fosse tornata indietro, dovunque si trovasse, avrebbe procurato carestia e siccità.
«Allora, mia dolce Persefone, capisci ora?» Chiese l’uomo.
«Io…sì, insomma. Credo di sì.» Rispose la ragazza, ancora perplessa da ciò che aveva visto.
«Questa è quella che io chiamo Finestra. Mi mostra ciò che succede nel mondo esterno…e in questi ultimi tempi, non ho fatto altro che guardare te.» Si girò e cercò di interpretare l’espressione di Persefone, che però rimaneva irriverente.
«Quindi tu mi hai rapita.» Sussurrò la fanciulla.
«Non lo definirei esattamente un ra-»
«MI HAI RAPITA!» Esclamò Persefone, che cominciava ad infuriarsi. Prese a camminare avanti ed indietro come un leone in gabbia.
Non riusciva a capacitarsene. Cosa avrebbe fatto? Come ne sarebbe uscita? E soprattutto, perché?
La testa le girava, le mancava il fiato e sentiva la rabbia crescere dentro di lei.
L’uomo cercò di avvicinarsi e protese delicatamente il braccio, come per sfiorarle la candida guancia, ma Persefone si ritrasse di scatto e colpì il Dio in piena faccia.
Ci volle un po’ perché si rendesse conto di ciò che era successo.
«Come hai osato?» Si tastò lo zigomo; gli occhi che lanciavano bagliori incandescenti.
L’uomo avanzò verso di lei, feroce come una belva. La fanciulla indietreggiava impaurita, ma stando ben attenta a non lasciar trasparire le sue emozioni, fino a ritrovarsi con le spalle al muro.
Il Dio avvicinò il proprio viso a quello della fanciulla, arrivando ad un centimetro: la ragazza percepiva tutto il suo calore, tutta la sua potenza.
«Ero ben consapevole del fatto che mi avresti rifiutato. Ma mancarmi di rispetto a quel modo…» Portò una mano al collo della fanciulla e strinse leggermente, constatando che le sue guance pallide iniziavano ad arrossire. 
Le lacrime iniziarono a rigarle il viso; il Dio lasciò la presa, e la ragazza si accovacciò a terra, portandosi le ginocchia al petto, sconvolta ed impaurita.
La tetra figura si chinò e si avvicinò di nuovo. Sussurrò «Hai capito ora?» E si alzò, in tutta la sua magnificenza.
«Io sono Ade, Signore degli Inferi. E tu non oserai mai più contraddirmi, chiaro?»
Si voltò per uscire, dando le spalle alla ragazza.
Persefone rimase lì, rannicchiata a terra, sola.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Altro / Vai alla pagina dell'autore: The Wretched And Divine