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Autore: Scarlett Carson    10/05/2016    1 recensioni
- Crossover con il film Amori e incantesimi 1998 -
Fanfiction Dramione
Hermione Granger sa di essere un eccellente strega ma vorrebbe tornare a studiare ad Hogwarts per l'ultimo anno. Ma, nell'attesa una piacevole sorpresa la attende.
E se Hermione avesse nascosto le sue vere origini? Se avesse nascosto a tutti la vera origine dei suoi poteri e la verità sulla sua famiglia?
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 03.

 

Il mattino seguente, Hermione si alzò presto, si vestì e andò in giardino a respirare l'aria mattutina e a godersi i primi raggi del sole che nascevano dall'oceano.

Una volta che il sole fu abbastanza in alto da non permettere più a nessuno di guardarlo, la ragazza andò verso la serra e raccolse della bella donna dopodiché torno in casa per la colazione. Una buonissima torta al cioccolato la stava aspettando.

“Oggi ti dispiace andare in paese a prendere due cose, tesoro?” le chiese zia Jet, dopo che ebbe quasi finito la sua fetta di torta.

“Va bene” disse in automatico e afferrò la lista e i soldi che le servivano.

“Devo passare anche dalla posta?” chiese ella.

“No, non credo che oggi riceveremo lettere” disse zia Frances.

“Allora io vado, così inizio a sistemare la casa qui di fronte per l'arrivo dei miei amici. Per favore, non li spaventate con storie strane! Sarà già difficile spiegare loro la mia situazione... familiare” disse Hermione, spaventata per quello che i suoi amici avrebbero potuto sapere e lei non voleva che lo venissero a sapere.

 

Hermione era dal fruttivendolo che la servì con una rapidità epica.

Accidenti vuole proprio sbarazzarsi di me” pensò ella.

Dopotutto non era cambiato nulla, la gente la disprezzava sempre.

Almeno non mi tirano più sassate”.

Terminate le commissione, decise di farsi ancora un giretto: ancora non voleva tornare a casa.

Le ritornarono in mente le parole delle zie quando aveva solo sette anni.

 

Perchè la gente ci odia tanto zia Jet?” chiese.

Non ci odia, è solo non ben disposta nei nostri confronti” disse la zia per non farla soffrire troppo. Era doloroso parlare di certi argomenti con delle bambine di sette anni. Spiegare loro la verità e la magia che si nascondeva dietro il loro nome e le loro origini.

Oh, Jet ti prego, ci odiano e basta. La verità e che chiunque rimane incappato con una di noi è destinato a.... soffrire ecco” disse secca la zia Frances.

Ehi, le mie piccole streghette, perchè non andiamo a fare un po' di magie?” disse la zia Jet per cambiare argomento e per togliere dai visi delle due bambine un espressione di grande malinconia, che solo poco prima erano state derise e prese a sassate da dei loro coetanei che giocavano vicino casa loro.

 

Si obbligò a ridestarsi dal turbine di pensieri che la opprimevano quando, come qualche giorno prima, scorse da lontano la stessa figura, stavolta sola.

Hermione era rimasta immobile a guardarlo.

Ma perchè ora lo vedo ogni volta che vengo qui? Che ci fa qui?” non ci voleva credere.

La figura, che stava mangiucchiando una mela verde, guardava attorno a sé, come se con lo sguardo voleva memorizzare ogni angolo di quel posto.

Hermione era rimasta immobile a guardarlo. Le pareva così.. diverso, normale. La tensione svanì lasciando spazio ad un tenero sorriso, ma si irrigidì di nuovo quando la figura si voltò nella sua direzione.

 

***

Il ragazzo, che era uscito per una passeggiata, si stupì nel vedere da lontano una persona così familiare in quel posto.

Si guardarono a vicenda per qualche secondo e poi, tra la folla, lei svanì.

Dov'è sparita?” pensò, mentre a gran passo si dirigeva nella direzione dove aveva visto la ragazza.

Raggiunto il punto, si guardò attorno, ma non la vide più.

Avrò avuto un allucinazione, ma perché proprio lei con tutte le persone che ci sono?”.

“Mi scusi, ha visto qui una ragazza con i capelli fino a qui, ricci e ramati?” chiese al fruttivendolo lì vicino, per capire se l'aveva solo immaginata oppure no.

“Ah, quella ragazza. Si è passata di qui poco fa. Le do un consiglio: le stia alla larga. Quella persona viene da una famiglia che porta solo guai” gli raccomandò il venditore e il ragazzo se ne andò, cercando di dare un senso alle parole che gli erano appena state rivolte.

 

Hermione, che aveva evocato un incantesimo, era riuscita a scappare e correva verso casa.

Ma che succede? Che mi è successo? Perché sono rimasta a fissarlo imbambolata facendo si che mi scoprisse!?” si disse tra sé mentre correva come una disperata. Arrivata a destinazione, come una furia, posò la spesa e corse in camera sua.

“Tutto bene, tesoro?” sentì chiamare zia Frances.

“Sì, zia Frances, solo un attimo e arrivo” rispose.

Dalla cucina, al piano di sotto, le due zie capirono che le sorprese per la ragazza erano appena iniziate.

Hermione, dopo che si fu ripresa dal suo stato di shock, decise di andare nella casa di fronte a vedere cosa poteva fare.

Entrando, sentì freddo lungo tutta la spina dorsale: si gelava in quella casa perchè le finestre erano completamente rotte.

“Ci metterei una vita coi mezzi normali concluse e decise di ricorrere alla magia. La sua magia, quella che la caratterizzava fin dalla nascita, quella magia della quale ne parlava tutta l'isola, quella stessa magia che non aveva mai avuto il coraggio di mostrare a Harry e Ron.

Sì legò, ormai, i lunghi capelli ramati in una folta coda alta, i boccoli le ricadevano così dolci lungo le spalle lasciate scoperte dalla maglia con lo scollo a barca.

Si concentrò e cercò di immaginare la casa più pulita e ordinata, con lo stretto necessario per la visita dei suoi amici.

Sollevò entrambe le braccia e la casa iniziò a cambiare, prendendo la forma che la ragazza aveva immaginato.

Dall'ingresso fino alla mansarda, ogni cosa stava tornando al suo posto, le finestre erano riparate ed entrò tutta la luce che era mancata in quel posto fino a quel momento; le pareti, non più ricoperte di sudiciume, erano tornate al loro vecchio splendore, con una carta da parati chiara ed elegante.

Così come i mobili, prima pieni di buchi di termiti, erano di nuovo perfetti.

Con le braccia, accompagnò l'arredo esattamente dove voleva.

Tutto era di nuovo perfetto quando Hermione fece cadere le braccia lungo i fianchi.

Guardò il suo orologio che teneva sempre al polso e si rese conto che era già ora pranzo e decise di tornare a casa soddisfatta.

 

“Hai già sistemato tutto per il loro arrivo, Hermione?” chiese zia Jet.

“Sì, è venuta molto bene” disse. “E voi avete già sistemato quella dei nuovi vicini?” chiese ella.

“No, quando l'ha vista quella donna ha detto che avrebbe fatto da sé” disse schietta zia Frances.

“Ok” rispose Hermione “quando arriveranno di preciso?”.

“Credo tra due giorni, se non già domani stesso” le rispose zia Jet.

Non sapeva perchè ma la giovane strega non voleva essere presente all'arrivo dei suoi nuovi vicini.

“A proposito, cara: io e zia Frances andiamo un momento in paese per delle commissioni. Possiamo lasciarti sola per un po'?” disse sorridente, zia Jet.

“Ma certo, non vi preoccupate” rispose ella.

Si salutarono e la ragazza rimase sola con i suoi pensieri.

 

***

 

Intanto, due giovani ragazzi si apprestavano a sbarcare a San Juan.

“Stiamo per arrivare, finalmente!” disse Ron che era stufo di quel lungo viaggio.

“Già, ormai non manca molto” disse Harry.

“Avremmo potuto viaggiare con la scopa”.

“Avremmo dato troppo nell'occhio. Non avevi detto che volevi viaggiare come i babbani?”

“Sì ma non credevo che certi viaggi fossero tanto lunghi e faticosi”

“Non ti lamentare sempre!”

 

***

 

“Hai raccolto tutta la tua roba?” disse una madre amorevole che non vedeva l'ora di vivere sola e felice con il proprio figlio.

“Sì, per quel poco che ci siamo portati via” disse il ragazzo.

Era tutta l'estate che vagabondavano così e si sentiva sollevato nel sapere che quello, forse, era l'ultimo spostamento.

Il posto gli piaceva molto: erano tutti molto cordiali con loro e sapeva perchè. Era bello stare in un posto dove nessuno sapeva chi eri e né da dove venivi né cosa avevi fatto in passato.

“Quando andiamo nella nuova casa?”

“Presto mio caro, molto presto”


Spazio Autrice;
eccomi tornata! Mentre mi preparo a scrivere il capitolo successivo, ho pensato di pubblicare subito questo!
Cosa ne pensate della svolta che inizia a prendere? Vi state già facendo qualche idea su cosa potrebbe succedere?
fatemi sapere come sempre ;) e ringrazio chi lo ha fatto finora ;) 
Ringrazio tutti quelli che hanno visualizzato e messo la storia nelle tre categorie ;) Grazie non mi aspettavo un risultato simile dopo pochi giorni che ho deciso di iniziare e pubblicare questa storia ;) Grazie mille, davvero! spero continuiate a seguirmi ;) 
Alla prossima
Kiss Kiss
Scarlett

 

  
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