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Autore: Scarlett Carson    11/05/2016    1 recensioni
- Crossover con il film Amori e incantesimi 1998 -
Fanfiction Dramione
Hermione Granger sa di essere un eccellente strega ma vorrebbe tornare a studiare ad Hogwarts per l'ultimo anno. Ma, nell'attesa una piacevole sorpresa la attende.
E se Hermione avesse nascosto le sue vere origini? Se avesse nascosto a tutti la vera origine dei suoi poteri e la verità sulla sua famiglia?
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 04.

 

Nella cittadina di Coupeville, situata sull'isola di San Juan, due ragazzi erano appena sbarcati in un caldo pomeriggio di fine agosto.

“E ora come la troviamo?” disse il rosso, non poco sconvolto da quel viaggio.

“Oh, finalmente siete arrivati!” disse una donna di mezza età, vestita con abiti che sembravano provenire da un altra epoca: un abito lungo chiaro con vari ricami ed un cappellino. Accanto a lei, un altra signora vestita molto simile e con un ombrellino parasole in mano, disse: “Vi stavamo aspettando”.

I due ragazzi, si guardarono confusi.

“Non temete, sappiamo chi siete. Siete gli amici che la nostra cara Hermione stava aspettando” disse Jet, con la sua solita dolcezza.

“Voi la conoscete?” chiese Harry.

“Ovvio! È la nostra amata nipotina!” sbottò Frances indignata.

“Forza, andiamo” disse poi, spronandoli a seguirle.

 

Hermione era seduta a bere una tazza di tè quando vide tornare le zie accompagnate da altri due ragazzi che riconobbe subito, ma stranamente non era poi così contenta di vederli. Andò loro incontro comunque, mostrandosi il più felice possibile.

“Hermione!” esclamarono i due ragazzi nel rivederla e si abbracciarono, Ron provò anche a darle un bacio ma la ragazza si scostò.

“Immagino che abbiate già conosciuto le mie zie” disse andando verso queste ultime.

“Sì ci hanno accompagnato fino a qui” disse Harry accortosi del suo comportamento e del suo cambiamento. Era diventata bellissima, pensarono i due ragazzi: i capelli ramati, quasi sul biondiccio, erano diventati lunghissimi in poco tempo; le arrivavano oltre la vita e formavano delle onde morbide.

Gli occhi ambrati davano risalto al colore della sua pelle diafana.

Li guardava ma senza espressione.

“Hermione sei bellissima” disse Ron esitando.

“Grazie” disse abbozzando un leggero sorriso.

“Perchè non mostri loro dove staranno durante la loro permanenza, cara? Così, mentre noi prepariamo qualcosa per tutti, loro si sistemano” le disse zia Frances.

“Giusto, hai ragione zia Frances. Venite vi accompagno” disse ella e i ragazzi la seguirono ancora meravigliati e confusi.

“Hermione, non ci hai mai detto di avere delle zie” disse Harry.

“Sì lo so, vi chiedo scusa ma preferivo così” rispose per liquidare il discorso.

“E i tuoi genitori?” chiese Ron ingenuamente.

“Non ho ridato loro la memoria, perchè era giusto così” disse.

“Hermione, sei sicura che vada tutto bene?” disse poi il rosso, “sei strana, schiva. Mi hai totalmente ignorato” trovò il coraggio di dire, prima di varcare la soglia della porta della casa di fronte a quella di Hermione e delle sue zie.

“Sì Ronald. Va tutto bene, sono solo un po' triste dato che non si sa quando riprenderà la scuola e, senza avere nulla da fare, mi annoio” disse ella, sperando di averli convinti.

“D'accordo se lo dici tu” disse il ragazzo: non era quella la risposta che voleva sentirsi dire.

Varcarono la soglia e rimasero sorpresi: la casa era magnifica, arredata con gusto e molto mondana. Era enorme.

“Wow, accidenti! Di chi è questa casa?” disse Harry.

“Di alcune persone che si sono andate via di qua anni fa. L'abbiamo sistemata un po' per il vostro arrivo” disse lei e chiese di seguirla per far loro un breve tour della casa, fino ad arrivare alle camere da letto, entrambe molto spaziose.

“Sicura che possiamo stare qui quanto vogliamo?” chiese Ron.

“Certo, l'ho sistemata personalmente per questo. Sentitevi coma a casa vostra” disse loro. Non era completamente a suo agio ed era strano dato che erano i suoi migliori amici. Ron, per quanto la riguardava, non riusciva più a vederlo come ragazzo; non sentiva più alcun sentimento particolare verso di lui, ma si disse che era meglio così.

Così starà bene” concluse.

“Vi lascio sistemare, io intanto vi aspetto nel nostro giardino per una tazza di tè e una fetta di torta” disse e andò via, lasciando i due ragazzi soli.

 

“Harry, ha qualcosa. Questo posto l'ha cambiata” concluse Ron. Era arrivato a quella conclusione. Per lui la colpa era delle sue bizzarre zie.

“Hai ragione” Harry, ormai non poteva più mentire né all'amico né tanto meno a quello che aveva visto anche coi suoi occhi.

Sarebbero andati fino in fondo e avrebbero scoperto cosa l'aveva resa così.

“Dobbiamo capire cosa è successo e perchè” disse Ron, guardando serio il suo migliore amico.

“Già e anche del fatto che non ha voluto ridare ai suoi genitori. Qui c'è qualcosa che puzza” promise all'amico. Erano andati per rivedere la loro amica e passare un po' di tempo in compagnia ed invece avrebbero dovuto affrontare la ragazza per sapere cosa gli stava nascondendo.

 

“Tesoro, devi stare tranquilla e comportarti normalmente, capiranno altrimenti” le disse zia Jet.

“Lo so, ma non riesco; non so perchè zie ma la loro presenza al momento non mi èp gradita” sbottò la ragazza mentre finiva di imbandire la tavola e, vide in lontananza, i suoi amici arrivare a passo deciso.

“Non sei mai stata brava a mentire, ma ci devi riuscire se non vuoi che sappiano la verità, Hermione” le disse secca zia Frances, prima di far sedere gli ospiti e servire loro quella che si preannunciava una lunga merenda.

“Oh accomodatevi. Volete della torta al cioccolato?” chiese Jet.

“Grazie molto gentile” rispose Harry.

“Scusate non abbiamo fatto le dovute presentazioni” irruppe Hermione “Harry, Ron, voglio presentarvi le mie zie Jet e Frances” disse “zie, loro sono Harry Potter e Ronald Weasly i miei amici di cui vi ho parlato”.

“Sì, la nostra Hermione ci ha raccontato tutto quello che avete fatto in questi anni a scuola” disse felice Jet.

“Quindi voi sapete che siamo maghi?” disse sorpreso Ron.

“Oh ma certo” ripose lei versando il tè.

“Ron, Harry anche le mie zie sono streghe” si decise a dire Hermione “sapevano del vostro arrivo per questo sono venute a prendervi”.

“Ah” ebbero solo il coraggio di dire i due.

“Non preoccupatevi, non vi mangiamo mica” disse zia Frances divertita.

“Allora è da loro che hai ereditato i poteri, Herm?” disse Ron.

“Sì, diciamo qualcosa del genere” rispose ella.

Sapeva che non avrebbe potuto mentire a lungo e che prima o poi avrebbero scoperto tutto ma, per il momento, voleva tacere.

“Oh Hermione, prima che ci dimentichiamo, ti ricordi i nuovi vicini che devono venire qui?” le disse Jet.

“Sì, sapete quando vengono di preciso?” chiese ella.

“Sì. Domani mattina saranno qui, non è magnifico?” disse Frances.

“Davvero fantastico” disse Hermione in tono ironico, in realtà non era molto contenta nemmeno di questa notizia: non sapeva perché ma sentiva che sarebbe successo qualcosa.

“Avrete dei vicini?” disse Harry, intromettendosi nel discorso.

“Sì, Harry. Da quanto mi hanno detto le mie zie sono madre e figlio” lo informò.

“Hai detto in mattinata, zia Frances?” chiese la ragazza. Non voleva esserci in quel momento.

“Sì mia cara” confermò ella.

“Harry, Ron, vi va domani mattina di fare un giro? Vi mostro il paese” disse ella.

“Certo va bene” accettò subito Ron, pensando che magari era solo stata un'impressione quella di prima e che ora stava tornando la solita Hermione di sempre.

“Ci toccherò fare tutto noi Jet” disse Frances, sapeva che la nipote non poteva scappare dal suo destino per sempre.

 

Dopo che le zie di Hermione avevano tanto insistito affinché rimanessero per cena, i ragazzi, accompagnati dall'amica, tornarono nella casa dove sarebbero stati durante il loro soggiorno. Era ormai sera inoltrata e la luna brillava ormai alta nel cielo.

“Wow sono pieno, le tue zie sono fantastiche, Herm” le confidò il rosso.

“Sì lo so, Ron. Allora vi lascio riposare ci vediamo qui domani mattina” disse lei, stava per andare via quando Harry le domandò del perchè non voleva essere presente quando i nuovi vicini sarebbero arrivati.

“Non lo so” si ritrovò a rispondere “ho una strana sensazione” si giustificò.

“E perchè mi eviti?” chiese Ron, visto che erano in tema, tanto vale chiarire subito le cose.

“Scusa Ron, ma, se devo essere sincera, non provo quel sentimento che provavo prima per te” disse lei, sapeva che era lì che voleva andare a parare quindi meglio mettere in chiaro il concetto fin da subito.

“Perchè? Cosa è accaduto nel frattempo? Merito una spiegazione almeno! Ti sei innamorata di un altro?” chiese il ragazzo.

“No, Ron. Semplicemente è che stando sola ho potuto riflettere meglio e sono arrivata a questa conclusione”.

“Va bene allora, ma sappi che non mi arrendo. Ti farò innamorare di me, di nuovo!”

“Ti prego, non farlo” disse lei ormai con la voce ridotta ad un sussurro, mentre si era già voltata e stava già andando via.

 

“Harry” disse il ragazzo dai capelli rossi, in tono serio. Era raro vederlo così, “resteremo qui finché non saprò cos'ha Hermione e finché non torna da me e verrà via con noi” decise.

Harry non ebbe il coraggio di contestarlo e di dire nulla, ma su una cosa aveva ragione: una spiegazione gliela doveva ad entrambi.

 

Hermione, in lacrime, era corsa su un camera sua. Le zie non la fermarono, sapevano che adesso sarebbe arrivato il difficile per lei, ma sapevano che avrebbe risolto tutto sia con loro che con il suo cuore.

La ragazza arrivata a destinazione, si buttò sul letto, ormai singhiozzando.

“Mi dispiace, Ron! Ti prego perdonami! Non posso rischiare che... Jilly! Ti prego torna da me, Jilly! Ho bisogno solo di te!” disse tra le lacrime ed i singhiozzi.

Pianse per molto tempo, finchè, stanca per il lungo pianto e con gli occhi doloranti, non si addormentò.

***

Una ragazza, non molto lontana ormai, dopo aver drogato la persona che giaceva in un letto di uno squallido hotel affinché non la seguisse più, sentì qualcuno chiamarla: “Non temere, carotina, sto tornando da te!” prese la macchina, avviò il motore e partì a tutto gas.



Spazio Autrice:
Eccomi qui! con un altro capitolo ;) Allora, come vi sembra?
Vi piace la storia? Ora che sono arrivati Harry e Ron, cosa pensate possa accadere ancora?
Cosa stanno tramando le zie?
Ringrazio tutti coloro che seguono la storia, chi commenta e chi ha messo la storia in una delle tre categorie! Siete tantissimi grazie davvero, non me lo aspettavo un simile risultato ;) 
Alla prossima
Kiss KIss

Scarlett

  
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