Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Imbranata09    12/05/2016    6 recensioni
Dal capitolo 1^
Ho sempre creduto al colpo di fulmine. Quello che ti fa scoprire innamorata di una persona in pochi istanti. In quel momento in cui gli occhi di due innamorati si incontrano e non esiste più nulla intorno a loro. Non ci sono i problemi di lavoro, i colleghi impiccioni, i figli che strepitano per essere ascoltati, le bollette da pagare, … non esiste niente se non la persona amata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2°
E & B


 

Pov Isabella

Marzo 2014


“Isabella, ne hai ancora per molto? “ alzo la testa e il mio sguardo si incrocia con quello di Madame Leblanc che, ferma sulla porta di ingresso del mio ufficio, mi fissa con uno strano sorriso sulle labbra.
Da oltre un anno lavoro per la sua galleria d’arte. Una delle più importanti d'Europa con una clientela referenziata. Ha avuto fiducia in me ancora prima che mi laureassi in arte quando, dopo un semplice stage, mi ha assunta come  assistente e, dopo la laurea, ha cambiato il mio contratto in art director della galleria; adesso mi sembra il minimo contraccambiare la fiducia lavorando sodo e portando buoni risultati in termini di vendite.

“Ho quasi finito, Madame.  Ho inserito al sistema la descrizione delle opere e dei quadri di Mr Blake ed ora manca solamente la valutazione e vorrei terminare il lavoro perché domani ho diversi appuntamenti in agenda e temo di non fare in tempo per l’incontro con Mr Blake “  sorride. A volte sembro io il capo che non vuole abbandonare il posto di lavoro e lei la dipendente che non vede l’ora di scappare via dalla galleria!

Ho sempre adorato disegnare e una volta giunta all’ università mi è sembrato più che naturale scegliere una carriera basata sull’arte, malgrado i miei familiari temessero che non avrei trovato lavoro facilmente.

“Va bene. Io vado a casa e ricorda che domani sarò fuori tutta la giornata. Ho dato disposizione che in mia assenza hai tu lo scettro del potere!  Se hai bisogno di me, contattami al numero di servizio. E fammi sapere come va con Blake. Dirò a Marcus di inserire l’allarme appena andrai via. Buona serata, Isabella “  si volta e mi lascia lavorare e mi fa sorridere ancora una volta la fiducia che mi ha dato.

“Buona serata Madame Leblanc! “ e torno al mio lavoro.

Attualmente non ho un fidanzato né un "amico speciale" e il mio lavoro è divenuto la mia ragione di vita. Sono laureata in storia dell’arte e già durante lo stage finale del mio corso ho incontrato Madame Leblanc che mi ha appassionato alla sua galleria. Tanto da assumermi il giorno dopo dal rientro dal mio viaggio premio di laurea. Le mie speranze quando mi sono iscritta all’università era la carriera di insegnante. Ma adoro quello che faccio adesso! E, da qualche mese, sto cercando di ritagliarmi un mio spazio all’interno della galleria cercando di di convincere Madame a dare visibilità anche ai giovani emergenti artisti. A dare spazio anche all’arte della fotografia e cercando di aumentare le proposte della galleria attraverso il web. Non è facile perché il mondo dell’arte è statico, legato a certe convenzioni. Riesci a capire quando vali solo se i tuoi clienti ti raggiungono da tutto il mondo e non sei tu che ti rechi da loro a far vedere quello che puoi offrire.

“E con questo, anche per oggi, ho finito!” parlo ad alta voce, conscia che in ufficio sono sola  e sto spegnendo il pc riponendo sottochiave i documenti che ho usato per le valutazioni quando ….

“Miss Swan, all’ingresso c’è un cliente. Ho spiegato che a quest’ora siamo chiusi, ma sta insistendo parecchio e …” capisco al volo l’imbarazzo di Marcus, la nostra guardia di sicurezza. La nostra clientela è eccentrica. Chi entra in una galleria d’arte, ha migliaia di sterline da poter spendere per un quadro, ma pretendono di essere serviti e riveriti.  E Madame, seppur ci tiene a far capire alla clientela che non siamo sempre alle loro dipendenze, difficilmente si lascerebbe sfuggire una probabile vendita.

“Non ti preoccupare, Marcus. Ci penso io” e, dopo aver chiuso tutta la documentazione nella cassaforte del mio ufficio, mi appresto a raggiungere l’ingresso e vedere di cosa ha necessità il cliente.

Appena arrivo nell’atrio noto che non è solo. Ci sono due uomini in completo nero con auricolari che lo affiancano. Capisco immediatamente che sono i suoi body guard, per cui deve essere una persona molto facoltosa e importante. Lo osservo di spalle. È alto, molto alto. Spalle larghe, ma una linea invidiabile. Capelli biondicci.
“Buonasera signore, mi chiamo Isabella. Cosa posso fare per lei?” si volta e rimango senza parole. Non penso di aver mai visto un ragazzo più bello di lui. Ha degli occhi così verdi che ricordano lo smeraldo. Ed il sorriso con cui si rivolge a me, … mai visto nulla del genere. Ci metto qualche istante a riprendere il controllo di me e sono sicura di essere arrossita vistosamente. È tipico di me! Speravo che con il passaggio dall’adolescenza all’età adulta avrei smesso di arrossire in ogni situazione. È  imbarazzante! Il mio interlocutore capisce al volo il mio stato. Fortuna che sono vestita in maniera impeccabile anche io e il trucco regge ancora da stamane.

“Chiedo scusa per l’orario, Isabella. Mi chiamo Edward Masen e sono interessato all’acquisto di un quadro di Hisako Mori. Sono a conoscenza che a Londra solo questa galleria espone i suoi quadri e chiedo scusa per l’orario, ma non ho altri momenti della giornata per venire a scegliere di persona quello da acquistare” dal suo accento capisco che è americano. Probabilmente New York. Ho imparato a riconoscere i vari accenti americani.
“Va bene, Mr Masen. Deve attendere solo che riapriamo le sale” mi volto verso Marcus che ha sentito tutto e non ha bisogno che gli dica niente mentre sta già accendendo le luci e toglie gli allarmi. Sa bene cosa deve fare e chiama un’altra guardia a vigilanza.
“Prego, mi segua. Le posso offrire qualcosa da bere? “ sorride affabile mentre ci avviamo verso il salottino dove posso mostrargli la brochure, in attesa che la galleria sia tutta operativa.
“Non si preoccupi. Le sto facendo perdere anche troppo tempo” sorrido alla sua preoccupazione.

Dieci minuti dopo gli sto mostrando le opere dell’artista che mi ha chiesto.
“Non pensavo ce ne fossero tante” lo vedo in imbarazzo mentre si gratta i capelli e arriccia il naso! È ancora più sexy con quest’aria smarrita!
“E sinceramente non mi piacciono neanche …” lo guardo senza capire. Forse, vedendo il mio viso sorpreso, si affretta a spiegarmi.
“E’ un regalo. Per mia zia “ un fischio di ammirazione mi esce spontaneo.  Deve essere molto ricco per poter regalare ad una zia un quadro del genere.
“Cavoli che regalo! Deve essere una ricorrenza importante” Poi, mi rendo conto della poca professionalità! Lui scoppia a ridere.
“Mi scusi, Mr Masen!” sono nuovamente arrossita e il fatto che mi fissa con i suoi occhioni verdi, complica la situazione.
“Per favore, mi chiamo Edward. Probabilmente siamo coetanei. Ho 28 anni e il regalo è per farmi perdonare un guaio che ho combinato. Ma, in genere, mia zia ha un gusto migliore di questo opere, con tutto il rispetto, Isabella! “ adesso rido anche io.
“Confesso che neanche io vado matta per questo artista” sorridiamo.
“Allora consigliami. Scegli quello che ti convince di più e domattina manderò qualcuno a ritirarlo” gli indico quello che ho pensato di vendergli e annuisce. Non sembra interessargli più di tanto e continua a fissarmi.
Lo invito a seguirmi in ufficio per sistemare la parte burocratica. Sono consapevole che camminandogli davanti mi sta osservando la silhoutte e allora accentuo il mio modo di camminare e sculetto!

Nel compilare la scheda clienti scopro alcune informazioni su di lui. E’ americano e vive a New York. Il mio fiuto non ha sbagliato!  Compie gli anni nel mese di giugno ed, effettivamente, ha solo quattro anni in più di me.
“Se interessa per il data base, sono single!” lo fisso e, ancora una volta, arrossisco. Sa bene che sono informazioni che non gli avrei mai chiesto. Sogghigna del mio rossore e mi sfugge di mano la cucitrice che, al contatto con il pavimento, fa veramente baccano! Ci chiniamo entrambi a raccoglierla e quando le nostre mani si sfiorano rimaniamo imbambolati a fissarci. Ci rialziamo continuando a fissarci. Sono la prima a riprendermi. D'altronde sto lavorando! Osservo che come la maggior parte dei clienti non batte ciglio a sentire il prezzo. Anzi, glielo comunico per dovere perché lui mi aveva già dato la sua carta di credito per effettuare il pagamento. E, come se fosse scontato, è una carta black. Praticamente illimitata!

“Isabella, ti ho fatto fare tardi! il tuo fidanzato si starà preoccupando!” Alzo la testa e sorrido. Scuoto la testa e la mia bocca si apre senza ragionare!
“E’ un modo per chiedermi se sono fidanzata, Mr Masen? Se sono impegnata o anche io single?” lo guardo con occhi da cerbiatta. Sbatto anche le ciglia e poggio i gomiti sul tavolo. Quando voglio so essere anche io sensuale e, penso, che questo sia il momento! Lui scuote la testa e, questa volta, non sono io ad arrossire.
“Colpito e affondato, Isabella! Comunque ti posso invitare a cena per scusarmi di averti fatto fare tardi o rischio che qualche fidanzato o marito geloso mi faccia la pelle?” è diretto, chiaro. Mi fissa seriamente e sembra quasi non respiri in attesa di una mia risposta.
“Non rischi nulla, tranquillo! Ma non c’è bisogno di un invito a cena. È il mio lavoro!” scuote la testa mentre si alza e si avvia verso l’uscita.
“Isabella, voglio cenare con te perché mi fa piacere. E mi rendo conto che mi sto rendendo ridicolo, ma volevo invitarti senza dover confessare che non ho voglia di staccarmi già da te! Ma mi stai rendendo le cose difficili!” rimango in silenzio alle sue parole.  
“ Va bene” rispondo quasi senza rendermene conto. Ma questo ragazzo mi piace proprio.  È bello, affascinante, simpatico e sa stare al gioco. Ed è molto che non esco con un uomo!
“Perfetto! Devo ammettere che non ho mai sudato tanto per un appuntamento” scoppio a ridere alla sua espressione  quasi esausta. 

Si alza e mi attende all’ingresso mentre finisco di riporre i documenti dell’ultima vendita. Prima di raggiungerlo mi reco in bagno per darmi una rinfrescata e una  sistemata al trucco. Ne approfitto anche per  avvisare casa che non rientrerò per cena. Abito da sola da quando ho iniziato l’università. Ma nello stesso stabile di mio fratello sposato e del suo più caro amico.  In pratica è come non essere mai andati via di casa!
“Vic, sono Bella. Volevo avvisarti che non rientro a casa per cena” la sento finire di masticare.
“Come mai?”  Vic è mia cognata. La moglie di mio fratello e sono due pettegoli senza paragoni. Soprattutto da quando sono diventati genitori di una coppia di gemelli e la loro vita sociale si è ridotta praticamente al nulla, vivono delle mie avventure ed esperienze e di quello di nostro cugino, Jasper.
“Senza che parti con la fantasia. Cena di lavoro!” adesso sbuffa.
“Bella devi trovarti un uomo! Sei sempre alla galleria o in giro a valutare artisti! Che, in genere, sono nullafacenti, strafatti e esaltati. Stai perdendo gli anni …” allontano il telefono mentre lei mi ripete sempre la solita solfa e finisco di truccarmi. E, alla fine, mi guardo allo specchio soddisfatta del risultato.
“…. Cugino di un collega di James, single …” non so di cosa stia parlando. Mi sono concentrata sul trucco e non l’ho più sentita. Ma sicuramente mi sta organizzando un appuntamento con qualche loro amico. E' capitato spesso di ritrovarmi a cena, a casa loro, con possibili pretendenti alla mia mano!!!
“Vic, stanno aspettando me. Devo andare”  e chiudo il telefono avviandomi verso l’ingresso dove Edward mi attende pazientemente.

Pov Edward

“Jack, prenota un tavolo al Marianne per le 20.00” mi rivolgo al mio assistente, capo della sicurezza che mi accompagna in ogni momento della giornata e mi metto a curiosare tra le opere d’arte che ci sono nella sala principale della galleria. In realtà il mio pensiero è Isabella. Mai visto ragazza più bella, intelligente e sensuale. Mi sono divertito nei pochi momenti trascorsi con lei. E’ una piacevole compagnia ed è una donna affascinante.
“Jack?”  chiamo nuovamente il mio assistente che mi raggiunge immediatamente.
“Domattina, trovami tutto quello che puoi su Isabella Swan, la tizia del quadro”  mi guarda ma non osa fare domande. Mi accompagna da quando ho preso il posto di mio padre a capo della famiglia, ma non si è mai preso nessuna confidenza personale.  Eppure conosce tutto di me. Annuisce e torna all’ingresso.

Isabella mi raggiunge dopo qualche minuto. La osservo mentre si avvicina e muove il corpo in maniera sensuale.  Noto subito che ha tolto il copri spalle che indossava fino a pochi momenti fa e che rendeva il vestito professionale. Adesso ha le spalle scoperte e mi accorgo subito della profonda scollatura presente sul retro del vestito. Anche davanti il vestito lascia una bella porzione di pelle scoperta. E lo scollo a cuore rende il suo decolleté …. Appetibile!

“Scusa per l’attesa”  sorrido mentre ci avviamo verso l’uscita e l’aiuto a sistemare il cappotto; le cedo il passo e, inavvertitamente, la mia mano finisce sulla sua schiena. Una scarica di elettricità mi attraversa il corpo a quel semplice contatto e mi rendo conto che, invece, lei rabbrividisce.  Mi fa sorridere la situazione. Perché se sono attratto da lei, io non le sono indifferente.

La serata scorre in maniera veramente piacevole. Ridiamo molto e finiamo per raccontarci di tutto. Mi racconta dei suoi studi, dei suoi interessi ed io dei miei. Siamo così in sintonia che quando arriviamo al dolce, dividiamo un profiteroles, mangiando dalla stessa forchetta.
“cavoli, è già mezzanotte” è Isabella che si rende conto dell’ora.
“cos’è, sei una novella Cenerentola? La carrozza torna ad essere una zucca?” la prendo in giro. In verità, ci siamo presi in giro quasi da subito e la cosa mi piace. Non mi è mai capitato di entrare subito in sintonia con nessuno.
“Ah! Hai scoperto il mio segreto! Vuol dire che correrò a prendere un taxi!” sorrido.
“Non ci pensare, Isabella! Mi assicurerò di persona che tu arrivi sana e salva nel tuo castello!” sorride.
“Bella, chiamami Bella. Gli amici mi chiamano così. Solo al lavoro mi chiamano Isabella” sorrido.
“Wow! Non sono più un cliente! Quindi posso invitarti a cena anche domani sera?” spalanca gli occhi e non risponde.
“Sono stato bene in tua compagnia e vorrei ripetere domani sera. Che ne pensi?” annuisce.
“Sono stata bene anche io con te. Va bene per domani”
Continuando a scherzare, usciamo dal ristorante e ci avviamo alla macchina. La riaccompagno a casa e, quando la macchina si ferma, scendo per salutarla. Le lascio un dolce bacio sulla guancia che la fa arrossire.
“Grazie per la piacevole serata. Sono stato veramente bene”  quello che non mi aspetto è che anche lei prende l’iniziativa di lasciarmi un bacio sulla guancia proprio mentre mi volto per osservarla meglio. Ed è così che le nostre labbra  si incontrano per la prima volta. In un semplice bacio a stampo, dove nessuno dei due fa nulla per staccarsi ed ho il tempo di saggiare la morbidezza delle sue labbra. Sono il primo a riprendermi ma non mi allontano. Ne approfitto per accarezzare con la lingua le sue labbra. Ed ho la conferma che sono morbide e calde. La sento irrigidirsi ma non fa nulla per fermarmi o allontanarmi. Ma preferisco fermarmi per evitare di farla agitare.
“Non te l’ho detto, ma sei bellissima” siamo ancora vicini mentre le sussurro all’orecchio ciò che penso di lei.
“Anche tu sei bellissimo” Bella mi stupisce. Il suo rossore mi fa capire che è una ragazza timida. Eppure esprime sempre ciò che pensa.
“Però, adesso è meglio che vada” sospiriamo entrambi.
“Ti chiamo domani per dirti l’orario della cena. Buonanotte, Bella” mi allontano mentre lei si volta per entrare nel palazzo.

Entro in macchina e rifletto che non ho mai passato una serata piacevole come quella appena conclusa.
 
 
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Imbranata09