Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: EliBeke    10/04/2009    2 recensioni
Perché il principe azzurro non esiste.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Not Good-bye,Farewell

Not Good-bye,Farewell

 

Ti sei alzato, hai detto che ti eri dimenticato una cosa in camera…che scusa idiota.

Mi hai sorriso, ti ho sorriso anche io e poi ti ho visto sparire su per le scale.

Come se non sapessi dove fossi andato e a fare cosa.

Ho interpretato la parte della fidanzatina ingenua senza fiatare, hai visto come sono stata brava?

Ho fatto finta di non accorgermi di niente…né di quel profumo talmente dolce da farti soffocare di cui erano impregnate le tue magliette, né delle sbavature di rossetto che ti rimanevano sul collo anche se cercavi in tutti i modi di farle sparire…né della fretta con la quale ti alzavi dopo cena per andare a fumare “una sigaretta in terrazza” e nemmeno della tue espressioni estasiate che avevi dopo quest’ultima.

Da tre mesi a questa parte sono stata una spettatrice silenziosa del tuo misero spettacolino.

Poi mi sono alzata anche io, ho preso la mia borsa e con calma ho chiesto le chiavi della nostra camera.

Al 15° piano del palazzo le porte dell’ascensore si sono aperte e ho percorso quei pochi metri che mi separavano dalla 216 con lentezza…e tu, e voi non vi siete sforzati nemmeno di far meno rumore.

Avrai pensato che l’unica stupida in questa faccenda fossi stata io, ma ti sei sbagliato.

L’unico stupido sei stato tu.

Sono entrata in camera, ho preso tutte le mie cose e me ne sono andata.

Ho salutato tutti, ma stai tranquillo, a tuo fratello non ho detto niente, non si merita di soffrire così…spero solo che un giorno avrai il coraggio di dirglielo.

Ho salutato tutti tranne te, perché non ne sentivo il bisogno e perché non volevo disturbarti.

Un taxi mi ha accompagnata all’aeroporto.

Un biglietto di solo andata per tornarmene a casa.

Poi, qualcosa è successa.

Mentre ero in fila per imbarcarmi ho sentito qualcuno chiamare il mio nome.

Ho sorriso.

Mi sono girata…e c’eri tu.

C’eri tu e il tuo sguardo afflitto così falso e poco credibile.

Sono salita sulla navetta.

Le porte si sono chiuse, ma tu non hai fatto niente per impedirmi di partire.

Una leggera vibrazione nella tasca dei jeans.

Tu.

“Scusa, ti amo, torna”.

Altro sorriso.

No.

Questa volta non tornerò.

Non voglio commettere di nuovo lo stesso errore ed illudermi che un giorno, magari, potrai cambiare.

Ma non pretendo che tu cambi per me, questo no.

Ho vissuto la mia favola, ma ora è tempo di tornare alla realtà.

Arrivederci Tom, anzi addio

 

 

Avevate pensato di esservi liberate di me eh!!!

E invece io sono qui U.U

Questo obbrobrio è nato ieri notte alle ore 01.22.

Una fulgiuida ispirazione mi ha colpita improvvisamente.

Spero che a qualcuna sia piaciuta.

È un piccolo sproloquio mentale contro Tom

 

Ora vi lascio riprendere la vostra vita in pace.

Buona Pasqua a tutti

Baci. Valentina

 

 

 

   
 
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