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Autore: darken_raichu    13/05/2016    1 recensioni
La Magna Opera Pokémos è un trattato scritto dai Bibliotecari di Pokèmos sul mondo in cui essi vivono. Potete considerarlo sia uno spin off della mia fanfiction principale, Pokémos (che trovate qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2601615) sia una sorta di versione più testuale e completa delle Genealogie già pubblicate tempo fa (qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3162135). Potete leggerne i capitoli anche se non siete lettori di Pokémos, ma la consiglio soprattutto a questi ultimi.
Genere: Fantasy, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Dopo il fallito tentativo del Re dei Monti Tonanti, l’idea di unificare Elettria sembrò cadere in secondo piano. Dodici casate stavano emergendo dalle lotte ducali, con le altre che scomparivano lentamente nell’oblio. E nel 4200, dopo quasi 800 anni di guerra ininterrotta, i Dodici Ducati erano completamente formati.
Sui Monti Tonanti regnavano cinque casate: Nell’ovest dominavano i Magnet di Trupower, Duchi del Sole, il cui motto era “Splendenti e abbaglianti”. A nord gli R. di Fulminatton, Duchi del Tuono, “Ultimi Fulmini del Nord”. Nel profondo Sud-Est i Loisk di Greathunder, Duchi delle Saette, “Furie del monte”. A Nord Est regnavano vicini gli Sfisk di Lasthunder, Duchi della Luna, “Luci della notte”, e gli Zerik di Storming Rock, Duchi dei Fulmini, “Terrori della tempesta”.
Le pianure dell’Est erano divise tra il Elecvine, su cui nominavano gli Eeles, Duchi delle Nubi, “Difensori della Rocca” e i Duchi delle Nuvole, i Voltar di Highroll, “Veloci coltivatori”.
Ad Ovest tre città, due delle quali governate da Duchi potenti: Gli A’Roph di Ampere City, Duchi delle Stelle “Pii guerrieri”; I Vire di Ohm Town, Duchi dei Pianeti, “Protettori della città” e i Brightspark di Brightspark, Duchi delle Scintille, “Coloro che volano”.
Al Sud, Gli Aphor, Duchi delle Scariche di Volt Port, “Vittoriosi nelle tempeste”.
Infine, al centro di Elettria, Electronvolt, governata da casa Mane, Duchi della Tempesta, “Fulmini distruttori.”
I due secoli successivi videro un accentramento del potere su tre diversi fronti: I Lord Mane, da Electronvolt, si trovavano in una situazione di vantaggio strategico. Grazie alla loro grande influenza, ben presto divennero capi (se non in base agli accordi, quantomeno di fatto) di una coalizione con Greathunder, Highroll, Elecvine e Truepower, tre ducati di grande potenza economica. Caparbiamente indipendenti da qualsiasi accordo rimasero Brightspark, Fulminatton, Storming Rock e Lasthunder, anche se forti erano i legami di amicizia tra le due città. Infine, si strinse un’alleanza duratura tra Ohm Town, Ampere City e Volt Port. Molti furono infatti i matrimoni tra le tre famiglie, ma la famiglia Vire, nel suo disinteresse alla vita mondana, aveva comunque la posizione di rilievo tra le tre (I lord A’Roph erano guerrieri e devoti, più che abili politici; e il potere di Volt Port, proveniente solo dal mare, ondeggiava spesso a seconda dell’andamento dei commerci, passando da epoche di ricchezza a epoca di forte crisi).
Se qualcuno avesse osservato lo stato economico e militare di Elettria nel 4440, anno in cui ebbe inizio l’unificazione, avrebbe innegabilmente ritenuto come più probabile vincitore di una guerra per il trono la potente Electronvolt, che aveva dalla sua le risorse economiche di Elecvine e Truepower, la ricchezza alimentare di Highroll e la forza militare di Greathunder e della stessa Electronvolt.
Questo stato delle cose ha spinto molti storici a chiedersi cosa abbia guidato la scelta di Lord Electivire XIX Vire, Duca di Ohm Town, a proclamarsi re.
Indubbiamente, dalla parte del Duca vi furono dalla sua una serie di circostanze favorevoli: la siccità che colpì in quell’anno l’est di Elettria causò gravi perdite negli altrimenti abbondanti raccolti; essi erano la più grande fonte di reddito di Elecvine e Highroll, e persino la stessa Electronvolt fu duramente colpita. Al contrario, Volt Port, grazie agli stretti rapporti commerciali con Laghia, in quel periodo fiorenti, riusciva a convogliare verso i Ducati alleati vettovaglie dal paese vicino. Più contrastata è l’ipotesi che il Lord di Ohm Town contasse in maniere significativa sul Re di Oscuria, con cui pure era riuscito ad intrattenere rapporti. La distanza del paese dei Pokémon Buio era molta, via terra o via mare che fosse.
Altro tassello importante fu la potenza militare sviluppata da Ampere City. Essa infatti vantava la più grande armata che Elettria avesse mai visto da centinaia di anni a quella parte. Non senza giustificazione, quantomeno apparente: scorrerie di numerose bande di predoni, spesso somiglianti a piccole armate, che si infiltravano da Terria eludendo le guardie dei confini, costringevano il lord a mantenere un esercito ben superiore a quello degli altri paesi.
Ancora, Ohm Town aveva dalla propria parte il sistema murario costruito dagli antenati di Lord Electivire, che avevano smesso, dopo gli eventi del Falso Re, di fidarsi della vicina Truepower, per quanto il paese fosse stato colpito ben poco dalla guerra di cinque secoli prima. La città di conseguenza era ben poco preoccupata da un eventuale assedio. Inoltre, il Duca di Ohm Town aveva legami di amicizia con il lontano re Zoroark III di Oscuria, ben felice di sostenere economicamente l’amico (anche se, commentano alcuni storici, non era probabilmente del tutto disinteressato).
Molti studiosi fanno notare che in queste coincidenze sembra esservi del prodigioso, ed è certo che Electivire stesse muovendo alcuni fili da dietro le quinte: l’ingrossamento dell’esercito di Volt Port e Ampere City appare perlomeno sospetto, così come l’attenzione di Volt Port nell’impedire l’arrivo delle derrate alimentari di Laghia nei Ducati alleati con Lord Ectir Mane, Duca di Electronvolt.
Sia quel che sia, nel primo giorno del terzo mese del 4440, undici messaggeri partirono da Ohm Town, diretti verso le capitali degli undici ducati, latori dello stesso messaggio: “L’epoca dei Ducati è giunta al termine. Elettria sarà finalmente unita: un solo re per un solo regno. Tutti i Duchi sono dunque invitati a scongiurare una guerra, giurando fedeltà eterna a Re Electivire I, Re di Elettria.”
Difficile dire come lord Mane (che, alcuni carteggi dell’epoca lo confermano, pianificava la stessa mossa per il momento opportuno) reagì: la sua risposta, se mai ci fu, fu semplicemente “guerra.”
Poco scalpore fu generato dai giuramenti di fedeltà di Lord Mhros A’Roph, Duca di Ampere City, e da Lord Pharos Aphor, Duca di Volt Port. Molto di più quando la indomabile Brightspark, su cui regnava il Duca Emmolg Brightspark, prese la decisione di giurare. Ancora oggi, rimane un mistero perché questo ducato abbia piegato il ginocchio, e le mere congetture ben poca luce possono fare su quanto avvenne allora. Alcuni teorizzano che la scelta sia stata fatta dal Duca per via del timore verso il Duca di Electronvolt e il suo potere crescente, ma altri credono che, semplicemente, Brightspark volesse mantenere rapporti di amicizia con Volt Port, da cui dipendeva per il commercio dei prodotti del Ducato oltre mare.
Un duro colpo per il Re arrivò invece allorché Fulminatton si schierò con il Duca Ectir. Certamente la città fu spinta dalla posizione: si trovava circondata a sud e a ovest dal Duca e i suoi alleati, mentre a est erano schierati i Ducati di Storming Rock e Lasthunder, indipendenti e imprevedibili.
Il neo-Re Electivire, in ogni caso, provvide ad organizzare l’armata con rapidità, passando velocemente all’offensiva. Il Duca di Ampere City fu mandato, al comando di una parte del proprio esercito, a prendere la città di Truepower, unico pericolo alle spalle del regno. L’armata di Ohm Town e la parte rimanente dell’esercito di Ampere City si riunirono invece ad Ohm Town, e da lì, sotto la guida del re, mossero a nord, verso Fulminatton. Volt Port inviò le proprie navi a compiere attacchi lungo il fiume Volt, mentre la fanteria si univa con quella di Brightspark e marciava verso est.
Electronvolt non reagì immediatamente: Il Duca Mane, sfortunatamente per lui, si trovava a dover tenere a freno le opinioni divergenti dei vari Duchi, ognuno dei quali pretendeva la marcia dell’esercito verso i propri territori. Il Duca di Truepower, che all’inizio della guerra si trovava a Electronvolt insieme a una piccola parte del proprio esercito, chiedeva che l’esercito muovesse verso la solida armata di Ampere City per impedirle di prendere la sua città. Il Duca di Fulminatton pretendeva invece una marcia verso nord, perché temeva l’attacco di Re Electivire alla sua città. E i Duchi di Highroll, Elecvine e Greathunder chiedevano a gran voce la marcia verso sud est.
Infine Lord Mane prese l’unica decisione possibile: divise l’esercito in tre fronti. Un’armata più cospicua, composta dalle armate di Fulminatton, Greatthunder, Highroll e Truepower mosse a sud est, verso le armate di Volt Port e Brightspark, che nel frattempo stavano per raggiungere e mettere sotto assedio Highroll.
La seconda, più piccola, sotto il comando del Duca di Elecvine, si diresse a nord, per combattere l’armata di Re Electivire, diretto a Fulminatton. Ad essa, Mane aggiunse buona parte dell’esercito a disposizione di Electronvolt. Lord Eeles era d’altronde noto come uno dei più abili comandanti della storia di Elettria, e Mane contava di essere in una botte di ferro.
Una terza armata fu inviata verso Truepower, sotto il comando del migliore amico e generale di Lord Mane, un Raichu chiamato solo Thund. Su chi fosse esattamente costui, rimangono dubbi. Alcuni lo chiamano lord minore, un conte o barone, forse signore del Pika Village, ma questo pare improbabile, perché già all’epoca il titolo di Conte del Pika Village risulta vacante. Altre fonti lo definiscono il figlio di un uomo di corte, e questo potrebbe essere più accurato. Fatto sta che egli mostrava una capacità di comando molto spiccata.
Mentre le tre armate partivano da Electronvolt, aveva luogo la prima battaglia della Guerra: il grosso dell’armata di Truepower mosse verso Lord A’Roph, in quel momento in marcia. Al comando degli uomini di Truepower era stato posto, con delega Ducale giunta via messaggero, il Generale di Truepower, Lord della cittadina di Joulechester, il Conte Denein Nedden, un Dedenne. L’armata di Lord A’Roph contava quasi trentamila pokémon, la più grande tra quelle che combattevano per il Re, mentre l’Armata di Truepower contava dodicimila pokémon. Il Conte, ben sapendo che una battaglia campale avrebbe causato la sua sconfitta, decise invece di inviare i propri uomini a disturbare l’avanzata nemica, in attesa dei rinforzi da Electronvolt. Attacchi alle salmerie, ai fianchi, alla retroguardia e all’avanguardia divennero all’ordine del giorno per l’armata di Ampere City. Inoltre, man mano che avanzavano, non trovarono davanti a sé altro che terra bruciata.
Ma in tutto ciò, Lord Nedden finì per scoprire che se sulla terra poteva agire così, il mare era il suo nemico. Il Duca di Ampere City guidò l’esercito verso la costa, e qui alle salmerie via terra si sostituirono le navi di Volt Port, adeguatamente scortate. Rifornito abbondantemente, il Duca procedette lungo la costa, per altro annullando completamente le perdite dal fianco sinistro dell’esercito. Nonostante la perdita di tempo causata dalla deviazione, Il Duca riuscì ad arrivare in vista di Truepower con soli due giorni di ritardo rispetto al previsto. Aveva ancora con sé quasi 25.000 guerrieri sani, più un migliaio di feriti.
Truepower, castello fortificato un cui fianco poggia su una montagna, era del tutto inattaccabile dalle pianure sottostanti. Scalare il Monte Ondashock su cui posava la città per poi colpire dall’alto pareva altrettanto impossibile: il monte, completamente spoglio, rendeva impossibile avvicinarsi a sufficienza senza essere visti.
Il Duca A’Roph sapeva fin troppo bene che, perdendo tempo lì, rischiava di subire ulteriori perdite, e di tenere occupata un’armata di cui il Re aveva bisogno. Certo, l’assedio sarebbe durato poco, visto che il nemico non avrebbe avuto per molto scorte con cui sfamare l’esercito, ma era comunque troppo. Più di tutto, sapeva che rischiava di venir preso alle spalle dal Generale Thund.
Dieci pokémon si presentarono, tre giorni dopo, davanti alle porte di Truepower, dichiarando di essere sfollati da un villaggio vicino. La città accettava l’ingresso agli sfollati, e anche a loro furono aperte le porte. All’interno, gli assediati davano già segni di cedimento: i rifugiati occupavano ogni bugigattolo libero, i soldati avevano un’aria nervosa e il cibo scarseggiava. I dieci pokémon attesero la notte, poi entrarono in azione. Due di loro, una coppia di Emolga, raggiunse rapidamente la cima delle fortificazioni uccidendo le guardie sul camminamento intorno al portone. Gli altri otto uccisero quelle a guardia dello stesso, senza che nessuno di loro potesse dare l’allarme. Poi aprirono il portone, e l’esercito di Ampere City sciamò all’interno. Quello che seguì fu un massacro. Le truppe di Truepower, colte di sorpresa, furono sconfitte, catturate o uccise. Il Conte Nedden non ebbe una sorte migliore: a quanto pare, mentre guidava una squadra, un attacco colpì alcune delle case accanto: crollando, schiacciarono lui e parte dei suoi uomini. La mattina dopo, sulle mura di Truepower sventolava il vessillo del regno di Elettria.
Nel frattempo, a nord, Re Electivire si dirigeva verso Fulminatton rapidamente. L’esercito di Fulminatton rimasto nella città, di ottomila pokémon, si era già unito ai ventitremila di Elecvine, e Lord Eeles si preparava ad attaccare sul terreno che avesse ritenuto più adatto. Contro di loro, marciavano i venticinquemila di Re Electivire, l’armata di Ohm Town e parte di quella di Ampere City.
Il Monte Scarica si trova a meno di un giorno di distanza dalla città. Il Duca di Elecvine, deciso ad impedire ad Electivire di avvicinarsi alla città, scelse il monte come punto in cui attendere il nemico. Ma quando l’esercito arrivò in vista del monte, ebbe l’amara sorpresa di trovare Electivire già stanziato, in attesa del nemico.
Sul perché Electivire si fosse posizionato proprio lì esistono molte teorie, ma la più probabile è che egli fosse stato informato dei piani di Lord Eeles da qualche spia e avesse risposto di conseguenza. Ad ogni modo, Eeles fu costretto a stanziarsi su un altro monte, il Monte Incrotuono, dirimpettaio del Monte Scarica, in attesa del momento opportuno per attaccare. Per diversi giorni i due campi si tennero d’occhio in cagnesco, ma nessuna delle due parti osava muovere verso l’altra. Electivire era meglio attestato, in un punto più alto e più facilmente difendibile, ma mancava dell’esperienza e dei numeri per colpire in maniera efficace il nemico, che si era preparato ad attacchi sia dall’alto che dal basso.
Quando il messaggio della presa di Truepower raggiunse i due campi, un boato di gioia si sollevò dalle truppe del re, un grido di dolore da quelle del Duca. E Electivire seppe che era giunto il momento di colpire. Il morale nemico era bassissimo, mentre le sue truppe erano pronte a combattere con rinnovata ferocia. Electivire si riunì con i suoi due Generali (numero che poi si sarebbe conservato nella storia di Elettria fino ai giorni nostri) e concertò l’attacco.
Il mattino seguente, alle prime luci dell’alba, le sentinelle nemiche fecero suonare l’allarme, mentre l’armata di Ohm Town sciamava verso l’accampamento nemico. La risposta di Lord Eeles non si fece attendere: certo che Re Electivire avrebbe colpito, aveva tenuto pronte le truppe, e aveva fatto il possibile per tenerne alto il morale. Lui stesso guidava il centro. Suo figlio maggiore era al comando del fianco destro, i due figli minori alla guida di avanguardia e fianco sinistro. La preparazione fu talmente efficace che, di fatto, la battaglia non raggiunse il Monte Incrotuono, ma lo scontro si ebbe sul Monte Scarica.
La Battaglia del Monte Scarica rimane una delle tre maggiori battaglie dell’Unificazione. L’impeto di Ohm Town si schiantò contro le armate di Elecvine, e ne fu assorbito. Nello scontro che seguì, molte volte la bilancia sembrò pendere per l’una o l’altra parte. Le avanguardie di Eeles e di Electivire furono entrambe annientate, e così morì il secondogenito del Duca, ma quando il centro e i fianchi passarono al confronto cedettero quasi specularmente: mentre Ohm Town si apriva uno passaggio per il centro nel fianco destro dell’armata Ducale, subiva un affondo nel fianco sinistro.
Il primogenito del Duca morì in singolar tenzone contro il Generale Rayx di Re Electivire, al comando del fianco destro. Il terzogenito riuscì a sconfiggere il Generale Lioisk, ma periva poco dopo, per mano di un soldato qualunque, un Pikachu che passò gli anni successivi a vantarsi per essere riuscito a far fuori “quel bestione dal braccio monco”, probabilmente ignorando che il terzogenito, prima della battaglia, non aveva alcuna menomazione.
Infine, i due centri si unirono e la battaglia divenne un vortice guerresco. Nel mezzo della mischia, un enorme incendio divampò, si dice causato da un attacco Scarica, causando centinaia di morti. Alla fine, Re Electivire si trovò davanti Lord Eeles, e i due si lanciarono uno contro l’altro. Molti soldati affermarono di aver assistito al duello finale, e alcuni addirittura di aver sentito uno scambio di parole tra i due, ma questa seconda parte sembra improbabile. Quel che è certo è che, dopo una lunga battaglia, fu Re Electivire ad abbattere l’avversario. La dinamica della morte rimane avvolta nel mistero: alcuni dissero che il Duca si ritrovò la cassa toracica sfondata, altri che Electivire gli spaccò in due il cranio. Altri addirittura entrambe le cose.
Sia quel che sia, la morte del Duca pose fine alla battaglia. Visto morire il comandante, il coraggio abbandono le truppe, che si diedero alla fuga. La vittoria del Monte Scarica, costata la vita a quasi ottomila pokémon di ambo i fronti, fu una vittoria decisiva. Electivire comandò che tutti i morti fossero sepolti, indipendentemente dal vessillo per cui combattevano. Lui stesso si occupò delle esequie di Lord Eeles, dei suoi tre figli e del Generale Lioisk.
Dopodiché, Electivire si preparò a ripartire e muoversi verso Fulminatton, preparandosi all’assedio. Ma quando arrivò alla città, trovò le porte aperte e la bandiera del Ducato di Ohm Town svettante sulle mura.
Quello che Re Electivire ignorava erano gli eventi che avevano attraversato il sud-est di Elettria nei giorni precedenti la battaglia del Monte Scarica.
L’armata congiunta di Brightspark e Volt Port aveva preso Highroll con un’azione fulminea. La città, che aveva usato la propria vicinanza ad Electronvolt come scudo, non aveva difese imponenti, e fu schiacciata da un assalto che all’armata nemica costò meno di cento uomini. Lasciatasi alle spalle una guardia di tremila uomini per tenere la città contro un assalto (che in realtà il Duca di Volt Port sperava non avesse luogo) e ampliamente rifornita l’armata, i ventitremila pokémon marciarono verso est, diretti a Greatthunder. Superato il Volt con un ponte di navi, guadagnarono parecchi giorni di vantaggio, ma fu a quel punto che scoprirono di essere seguiti da un’armata di oltre quarantamila pokémon, le forze congiunte delle tre città del Sudovest e il grosso dell’armata di Fulminatton.
Senza perdersi d’animo, il Duca di Volt Port e quello di Brightspark si organizzarono velocemente: comprendendo che farsi prendere sotto le mura di Greatthunder avrebbe portato alla loro sconfitta, si spostarono, dirigendosi verso i Monti Tonanti. Dopo quattro giorni di marcia, raggiunsero il Monte Tuononda. Nel frattempo, la retroguardia aveva cominciato a subire perdite: l’esercito dei Duchi si trovava a meno di un giorno di distanza, con sorpresa di entrambi.
Come avevano fatto i nemici a superare il Volt è oggi cosa nota. Al Water Wind Mill, avevano rotto il blocco navale lungo il fiume, poi avevano attraversato costruendo un nuovo ponte, al posto di quello distrutto dall’armata reale, a tempo di record, usando i pezzi delle navi distrutte. Da lì, erano passati attraverso i territori di Elecvine, ancora pressoché non intaccati dalla guerra, e si erano mossi verso sud ovest.
A quel punto, i Duchi Emmolg e Pharos dovettero scegliere se stanziarsi sul Monte Tuononda, più basso di quanto non fossero gli altri “monti noti” di Elettria, o tentare di muoversi verso l’interno della catena montuosa e raggiungere il Monte Fulmine, massiccio che ben si prestava a una battaglia. Ma, temendo di essere raggiunti, l’esercito non potè far altro che stanziarsi sul monte. Quando infine, dopo meno di mezza giornata, l’armata nemica raggiunse la base del Monte Tuononda, l’esercito reale seppe di aver fatto la scelta giusta: con il ritmo di marcia tenuto dai nemici, sarebbero stati raggiunti prima di essere riusciti a rendere solida la posizione sul Monte Fulmine, o forse prima ancora di potersi stanziare.
La posizione del Monte Tuononda si prestava comunque alla battaglia. Posto direttamente sopra le pianure, permetteva di dominare il campo nemico. Purtroppo, era molto boscoso, e il nemico avrebbe potuto avvicinarsi sfruttando le fitte foreste, ma a questo pensarono i duchi: la loro prima mossa fu l’ordine di abbattere alberi per settecento metri sopra e sotto l’altezza del campo, e per tutta la fascia compresa tra i due estremi. L’ordine, impartito da Lord Emmolg, gli valse il soprannome di “Emmolg il Taglialegna”. Per quanto non eseguito del tutto, per colpa dell’arrivo dei nemici, i soldati crearono un anello di terra spoglia larg0 circa 1100 metri, oltre quattrocento verso il basso e tutti e settecento verso l’alto, che aggirava il monte per intero. Alla domanda “Cosa ne faremo dei tronchi rimasti?”, postagli dai soldati dopo che ebbero terminato le fortificazioni, egli rispose “Lanciateglieli, con tanti saluti.” Tronchi in fiamme volarono per oltre un’ora, scagliati dall’alto per mezzo di rozze catapulte, schiacciando non meno di cento pokémon nemici e ferendone altri duecento.
Due giorni dopo, la situazione era di stallo: dall’alto, i soldati reali guardavano l’esercito nemico, circa il doppio del loro. Dal basso, i soldati ducali guardavano il campo nemico, in posizione avvantaggiata, ma meno numeroso. E a contornare il tutto, nuvole minacciose stavano lentamente avvolgendo i monti, portando la tanto attesa pioggia che poneva fine alla siccità nel peggior momento possibile.
Alla fine, i Duchi Reali furono d’accordo: bisognava attaccare finché le scorte erano ancora abbondanti e il morale degli uomini ancora alto.
Il tutto si svolse nel più silenzioso dei modi. La notte, cominciò a piovere. Una pioggia forte, che rendeva difficile vedere a pochi metri di distanza. Come se anche il cielo volesse aiutare l’armata reale, quello era il tempo migliore che l’esercito stanziato sul monte poteva sperare. Negli anni successivi, alcuni giunsero ad affermare che fu il Trascina Tempeste, il grande Thundurus, a portare la tempesta, su invocazione di Lord Emmolg e Lord Pharos, ma questa è con ogni probabilità una diceria che mai potrà essere confermata.
Per maggior sicurezza, l’esercito reale non lasciò che il nemico si potesse rendere conto immediatamente che il campo era vuoto. A gruppi di al massimo cinquecento elementi, i soldati si allontanarono dal campo, usando come copertura, ironia della sorte, i boschi che Lord Emmolg non aveva tagliato per via dell’arrivo dei nemici. Riunitisi nella fitta foresta, i ventitremila soldati, con i due Lord alla guida del fianco destro e del centro e l’amico, Generale e braccio destro del Duca di Brightspark Estirk come comandante del fianco sinistro, i soldati marciarono silenziosamente fino al limitare dei boschi.
La pioggia aveva reso il terreno molle, quindi poco rumore produsse la grossa armata muovendosi tra i boschi, camminando sul terreno soffice e le foglie morte. E quando sbucarono fuori dai boschi, lo fecero nel più assoluto silenzio. Tanto silenziosamente che, in effetti, le sentinelle del campo nemico li individuarono solo quando ormai erano alle porte del campo.
Quella che seguì fu una battaglia estremamente disordinata. I quattro Lord riuscirono comunque a radunare intorno a sé poco più di trentamila pokémon, mentre gli altri diecimila erano ancora mezzi addormentati o erano già stati abbattuti prima che l’esercito si organizzasse.
Quando i due fronti si scontrarono, la battaglia entrò nel vivo. Lord Pharos, dimostrando la propria abilità come combattente, si aprì con ferocia la strada nel fianco destro nemico, arrivando a contatto con il Lord di Greathunder, Loheilsk, il quale, si dice, fu abbattuto senza che il Duca di Volt Port si rendesse conto di chi aveva ucciso. L’unico figlio del Lord morì con lui, ma non si sa chi lo uccise. Similmente al padre, chi eliminò il figlio non se ne prese mai il merito, probabilmente non rendendosi conto di aver ucciso un Duca.
Lord Emmolg sfondò il centro con decisione, aprendosi la strada dritto fino all’obbiettivo, costituito dai Lord di Truepower e Fulminatton. Quella che seguì fu una durissima battaglia. Alcuni spettatori giungono ad affermare che Lord Emmolg uccise da solo Lord Agnet, i suoi figli, Lord R. Calore e tre dei loro generali, il tutto riportando una sola ferita, una larga cicatrice che per il resto della vita lo lasciò sfigurato al volto con un taglio quasi orizzontale, da una guancia all’altra, pochi centimetri sopra il naso.
Ma, per quanto questo abbia fatto entrare Emmolg il Taglialegna ancor più nella leggenda, rimane molto difficile credere che egli da solo avrebbe potuto uccidere tutti questi abili guerrieri. Altri storici hanno dato il merito di alcune di esse ai suoi Generali o a soldati comuni, ma nel mezzo della carneficina che si stava svolgendo, diventa impossibile dire chi sia stato ucciso da chi. Lord Emmolg non si vantò mai per aver ucciso qualcuno, quindi nessuno può sapere se effettivamente egli abbia ucciso tutti quei nemici.
Il fianco sinistro fu l’unico a collassare. Il Generale Estirk fu colpito da un attacco vagante, ritrovandosi accecato. Senza la sua guida, il nemico sfondò le sue file e si aprì la strada per oltre metà del campo prima che Estirk tornasse a vederci… e si ritrovasse faccia a faccia con il Lord di Highroll e i suoi due Generali. Ucciso un Generale e ferito gravemente l’altro, fu però ucciso a sua volta dal Duca, e tutti i testimoni sono concordi su questa versione della lotta.
Rimane in dubbio, quindi, come sia morto il Duca di Highroll. La risposta più ovvia, quella secondo cui egli sia stato ucciso da qualche soldato semplice poi morto nella carneficina, è probabilmente quella corretta. Alcuni diedero il merito al Duca di Brightspark, ma pare quanto mai incredibile che lo stesso pokémon abbia ucciso ben tre Duchi nello stesso giorno, anche se Duca a propria volta. Altri ancora danno il merito a uno dei Generali, e allora il maggior indiziato è il Generale Jolte, che combatteva sulla sinistra del Duca di Brightspark, pur facendo parte del centro. Ma con Jolte morto nella battaglia, questo rimarrà per sempre un mistero.
La Battaglia del Monte Tuononda fu la più grande carneficina della guerra. Morirono trentamila pokémon, di cui quasi ventiduemila sul fronte Ducale. Dei comandanti ducali, sopravvissero soltanto alcuni Generali, che guidarono le truppe nella ritirata verso Electronvolt.
Come aveva fatto Re Electivire sul Monte Scarica, anche Lord Pharos ordinò che i soldati nemici fossero sepolti insieme agli alleati, con la celebre dichiarazione “siamo tutti figli di Elettria che hanno avuto la sventura di combattere su parti opposte”. Lord Emmolg in quel momento era sotto trattamento per via della ferita al volto, quindi poteva dire ben poco a riguardo, anche se pare che fosse d’accordo.
Il Lord di Volt Port si premurò anche di inviare messaggeri a tutte le città di Elettria, per comunicare loro l’esito della battaglia. Non lo sapeva, ma aveva riportato la vittoria il giorno successivo alla caduta di Truepower, due giorni prima della Battaglia del Monte Scarica. I messaggeri, che non dovendo temere attacchi nemici riuscirono a viaggiare alla massima velocità e diffusero la notizia da Greatthunder fino a Fulminatton ed Electronvolt. Da Volt Port, Ampere City e Ohm Town si levarono grida di giubilo, mentre pianti e urla di dolore salirono dalle città alleate con Electronvolt.
Quando la notizia raggiunse Fulminatton, la città aveva appena appreso della sconfitta di Lord Eeles, e sapeva che l’esercito di Ohm Town marciava verso di loro. Decisi ad evitare l’assedio, il nuovo Duca prese la decisione di arrendersi: aperte le porte, accolse Re Electivire con gioia, e gli cedette il proprio titolo ducale in una cerimonia pomposa. Questo atto, ricordato come “Caduta dei Rotom”, fu accolto favorevolmente da Re Electivire, che in cambio lasciò loro il titolo di Signori di Fulminatton e nominò il secondogenito del fu Duca suo Generale. R. Lavaggio fu il primo di una lunga serie di membri della famiglia R. che servirono come Generali sotto il Re ed i suoi successori, finanche ai giorni nostri.
A quel punto, Electivire e i suoi avevano sotto il loro controllo sei delle dodici città Ducali e sei degli eserciti. Con la morte di Lord Agnet e dei suoi figli, il seggio di Truepower rimase vacante, e l’esercito della città disertò in massa, chi tornando alla propria casa, chi unendosi al nemico.
Difficile dire come Lord Mane reagì: perso l’esercito più grande a sua disposizione, perse le forze di due delle città ducali, tutte le sue speranze erano nelle mani del Generale Thund.
All’inizio della guerra, il Generale aveva marciato verso Truepower. A un giorno di marcia da questa, era però venuto a sapere della presa ad opera del Duca di Ampere City. Sapendo che andare avanti sarebbe stato oltremodo rischioso, fece invertire la marcia, con la celebre frase “loro hanno preso una città, noi faremo lo stesso”. Ampere City era la più vicina, ma era ben difesa, e assediarla sarebbe stato controproducente. Ohm Town, più lontana a nord, era pieno territorio nemico, e le sue mura erano ben note in tutta Elettria. Restavano quindi solo Brightspark e Volt Port, entrambe sguarnite. Presa la decisione, il Generale marciò su Brightspark. La città fu presa il giorno stesso dell’inizio dell’assedio, con un’azione che causò ingenti perdite ad ambo le parti, e questo rimane il più grande successo della campagna di Lord Mane. Ma appena presa la città, il Generale venne a sapere della sconfitta del Monte Tuononda. Fu un duro colpo, ma gli dette anche la speranza di poter riunire i tre eserciti dispersi per schiacciare le armate reali.
Inviati messaggeri verso nord ed est, attese di ricevere una risposta, ma l’unico messaggio che arrivò fu la sconfitta di Eeles sul Monte Scarica.
Fu troppo da sopportare. Il Generale Thund prese il proprio esercito, lasciandosi dietro solo una guarnigione di duemila uomini che tenesse per lui la città, e marciò verso nord-est, contando di riuscire a riunirsi con le armate in fuga dal Monte Tuononda. Quello che ignorava era di avere alle spalle, a meno di un giorno di marcia le armate di Ampere City. Il Duca A’Roph, anziché attaccare le retroguardie del Generale, si limitò a tenersi a distanza di sicurezza, catturando o uccidendo solo le sentinelle nemiche che, muovendosi troppo all’indietro, finivano per scoprire l’avanguardia. L’azione fu talmente efficace che il Generale non si rese mai conto di aver dietro di sé il nemico.
Arrivato ad Highroll, Thund decise che doveva riprendere anche la città, per assicurarsi di non perdere anche le truppe di quel Ducato come era accaduto a Fulminatton. Ma fu un errore. Appena l’assedio ebbe inizio, da dietro, dove in teoria non avrebbe dovuto esserci nessuno, l’armata di Ampere City colpì quella di Electronvolt, schiacciandola contro le mura dall’alto delle quali i difensori scaricarono su di loro attacchi di ogni genere, accompagnati da olio bollente, pece e massi da catapulta.
Fu una sconfitta per le forze ducali. Il Generale Thund rimase gravemente ferito, ma fu catturato vivo, e la Battaglia di Highroll fu la fine del suo tentativo di difendere il proprio signore, mentre l’esercito di Electronvolt andava alla deriva, disperedendosi. Ad oggi, alcuni si chiedono quanto egli sia stato abile. Alcuni storici fanno notare che, evitando di marciare contro Truepower, aveva fatto la mossa giusta, e che la presa di Brightspark mostrava innegabile abilità di comando. Altri commentano che se il Generale avesse proseguito verso est, lasciando perdere Highroll, avrebbe potuto unire le forze con le armate superstiti del sud est, e forse anche con quelle del nord, e formare così un esercito sufficiente a distruggere le tre armate del Re.
Ma queste sono tutte congetture di scarsa utilità. Sia quel che sia, il destino ormai sorrideva a Re Electivire. L’esercito nemico in rotta, rinforzi da Fulminatton in arrivo sia da est, dove si erano staccati dall’armata Ducale con un’azione molto coraggiosa, subendo tuttavia numerose perdite, sia da nord, egli marciò verso sud, dirigendosi ad Electronvolt. Messaggeri ordinarono ai Duchi suoi alleati di fare lo stesso, e le tre armate si riunirono nel corso delle due settimane successive, arrivando in momenti separati, sotto le imponenti mura della città.
A quel punto, Re Electivire lasciò il grosso dell’esercito sotto il comando dei suoi alleati, e prendendo con se una piccola parte dell’esercito si diresse a pacificare i Ducati rimanenti. La prima tappa del Re fu Elecvine. Morti i tre figli maggiori del Duca, oltre al Duca stesso, Lord della Rocca era divenuto il quartogenito ed ultimo figlio, il debole e malaticcio bambino chiamato Tynan. Non fu una sorpresa quando la madre, sua reggente, chinò il capo al Re, quando questi si presentò alle sue porte. Il Re fece le sue condoglianze alla pokémon, e i due trascorsero, pare, l’intera giornata a discutere di cosa ne sarebbe stato del Ducato.
A interrompere i negoziati giunse la notizia che il Lord di Ampere City stava muovendo verso est. Electivire rimase sorpreso dalla notizia, ma non temeva minimamente che il Duca A’Roph si stesse ribellando. Pertanto, si congedò dal Duca bambino e la di lui madre, e si diresse verso l’esercito amico.
La ragione della marcia di Ampere City era semplice: l’esercito Ducale dell’est aveva ripreso a muoversi, ed era riuscito a guadare il fiume a nord, dove inoltre si era unito con i pochi resti dell’esercito del nord (i soldati di Elecvine ancora ignoravano la pace stretta tra il Re e la Rocca).
Lord A’Roph, che sapeva bene cosa significava essere schiacciati tra un esercito e le mura nemiche, avendo lui stesso vinto una battaglia in quel modo, caricò verso est alla testa di un esercito di trentamila pokémon, lasciandone poco più di diecimila, sotto il comando di Lord Emmolg e Lord Pharos, a tenere l’assedio di Electronvolt.
Il Re si unì a lui a meno di un giorno di marcia dal nemico. Appresa la ragione del cambio di piani, fu d’accordo con lui e gli lasciò carta bianca. L’unica azione presa dal re, prima di ripartire verso la sua destinazione successiva, fu quella di inviare un messaggero a comunicare ai soldati nemici la pace stretta con Elecvine. I soldati del Ducato fuggirono in maggioranza nottetempo e si unirono all’esercito di Lord A’Roph, causando nel frattempo perdite ai nemici. Fiducioso del successo dell’amico, il Re si diresse verso Sud-Est, puntando a Greathunder.
La mattina successiva scoppiò La Battaglia del fiume Volt. Lord A’Roph vinse con facilità contro un esercito disorganizzato, in cui i pochi Generali superstiti rifiutavano di ubbidire l’uno all’altro e l’armata nemica aveva il morale a terra. In quella situazione, la sconfitta fu evidente fin da subito. Il Duca di Ampere City e i suoi uomini uccisero la maggior parte dei Generali superstiti, e presero con la forza il controllo dei nemici. A battaglia finita, erano morti in settemila, solo cinquecento dalla parte del Re. La vittoria disperse del tutto l’esercito Ducale, la maggior parte del quale tornò alle proprie case o si unì all’armata reale.
Tre giorni dopo, mentre Lord A’Roph rientrava trionfalmente nel campo intorno a Electronvolt, Re Electivire faceva il suo ingresso a Greathunder. Non c’era nessun erede dei Duchi rimasto, quindi il re non incontrò alcuna resistenza. Lasciati cento pokémon a fare la guardia alla città in rinforzo ai soldati già presenti, si girò verso ovest.
In tre giorni raggiunse Highroll, dove però la popolazione nutriva ancora la speranza di veder tornare il Duca Voltorb, figlio superstite del Duca, in quel momento sotto assedio ad Electronvolt. Si limitò a rinforzare un poco la guarnigione lasciata da Lord Pharos, poi si diresse ancora ad ovest. Il giorno dopo raggiunse Brightspark, e ordinò alla guarnigione lasciata dal Generale Thund di arrendersi, aprire le porte e piegare il ginocchio. Non sarebbe stato fatto loro alcun male. Ci volle l’intera giornata, perché il comandante in capo della guarnigione rifiutava la resa. Alla fine i suoi soldati, infuriati, lo gettarono dal camminamento e piegarono il ginocchio al re, che ne prese una parte con sé, ne lasciò una parte a difendere Brightspark insieme ai suoi uomini e inviò il resto a ingrossare gli assedianti di Electronvolt.
Poi il re mosse ancora ad ovest, verso Truepower, dove arrivò tre giorni dopo. La città mancava di una guida, dopo la morte dei figli del Duca e del Duca stesso, e le campagne circostanti erano in balia dei banditi. Il Re, entrato trionfalmente in città, fece distribuire a tutti gli abitanti le scorte di cibo che aveva con sé, e ordinò ad alcuni soldati di dirigersi verso Brightspark e Volt Port, per far inviare a Truepower derrate alimentari. Il resto delle sue forze lo inviò nelle campagne a catturare i banditi, perlopiù ex-soldati di Truepower che tornati a casa avevano deciso di vivere di brigantaggio. A tutti, il Re ordinò di fare la stessa offerta, ossia quella di avere i crimini condonati se si fossero uniti all’esercito e avessero donato tutto il bottino rimasto alle casse di Elettria. La maggioranza di essi accettò nelle settimane successive.
Dopodiché, il re ritornò sotto le mura di Electronvolt. Signore ormai di quasi tutta Elettria, egli chiese un colloquio con Lord Mane, colloquio che avvenne sulla porta della città, sotto vessilli di pace, ma solo dopo oltre un mese di attesa. Erano presenti Lord Mane, Lord Voltorb, i Lord fedeli a Electivire, salvo Lord Tynan, il Re e, su richiesta di Lord Ectir Mane, il Generale Thund. Inoltre una trentina di soldati da ambo le parti, quale protezione dei presenti.
Electivire fu quanto mai generoso nelle offerte di pace: promise a Lord Mane che egli avrebbe mantenuto il titolo di Signore di Electronvolt, non avrebbe subito alcun tipo di ripercussione e alla sua morte il titolo sarebbe passato normalmente al suo erede. Il Re aggiunse anche la liberazione del Generale Thund. In cambio, Electivire pretese la resa, il giuramento di obbedienza e parte delle terre di Electronvolt da distribuire ai Lord di Brightspark, Ampere City e Fulminatton (Volt Port avrebbe già ricevuto terre appartenenti in precedenza a Greathunder e Truepower). Al Duca di Highroll fu fatta la stessa offerta.
Difficile dire perché Lord Mane rifiutò. Il suo esercito era stato annientato, l’armata nemica lo circondava con tutta la sua forza, l’unico alleato rimastogli era un Lord senza più terre e con l’esercito ridotto a poche migliaia, tutte stipate all’interno di Electronvolt, che dopo quasi tre mesi di assedio stava dando evidenti segni di cedimento interno. Il suo migliore amico era davanti a lui in catene. Eppure, il Duca sputò su quell’offerta di pace. “Tu non sei il mio re, e io non intendo piegarmi. Avanza pure con tutte le tue forze, tienimi d’assedio come hai fatto finora. Le uniche terre che avrai da me saranno queste.” Rispose, lanciandogli in volto del fango raccolto da terra.
Electivire non si scompose. Si pulì il volto e scosse il capo “Sia come tu vuoi. E lei, Lord Voltorb?”. Anche il Lord di Highroll rifiutò. Nessuno saprebbe dire il perché. Forse era stata la risposta di Lord Mane a dagli coraggio. Forse riteneva di poter vincere. O forse, semplicemente, desiderava morire da guerriero. Perciò il tutto si concluse con un nulla di fatto, con grande dispiacere di Electivire, che sperava di non dover spargere altro sangue. A quel punto, il re attese. Ogni giorno, un araldo fu mandato a chiedere agli abitanti di aprire le porte e lasciar entrare il Re, o almeno pregando gli abitanti di uscire e unirsi all’esercito.
I documenti sopravvissuti ci dicono che almeno dodici volte gruppi di cittadini furiosi tentarono di forzare l’assedio dall’interno. Con il collasso sempre più prossimo, il cibo rimasto al limite, era normale che desiderassero solo la pace. Più volte davanti al Duca si presentarono delegazioni che imploravano che egli accettasse la pace, ma il Duca continuò a rifiutare.
Alla fine, la città insorse, come Electivire aveva sempre saputo sarebbe successo dal momento in cui Lord Mane aveva rifiutato la pace. Gli abitanti uscirono dalle loro case a decine di migliaia e mossero verso il palazzo ducale. Lord Ectir rimase trincerato dentro, mentre Lord Voltorb guidava gli uomini verso i portoni delle mura, per impedire che i cittadini li aprissero. Non ci arrivò mai. La sua guardia fu attaccata sotto le mura di Electronvolt e lui con tutti i suoi soldati fu fatto a pezzi.
A quel punto, le porte si aprirono. L’esercito di Electivire marciò in città e il Re placò la folla distribuendo viveri a tutti, disperdendo i più violenti con le armi. Arrivato al palazzo ducale, trovò il portone sfondato. La sala del trono era un bagno di sangue. Lord Ectir e tutta la sua famiglia erano stati uccisi, i corpi mutilati in più parti. Nauseato, ordinò che le salme fossero ricomposte e che si cercassero eventuali superstiti, ma non se ne trovò nessuno. La notizia della morte di Lord Voltorb non lo colse di sorpresa, ma il re fu comunque dispiaciuto, perché sperava di riuscire a salvare almeno lui, che era sembrato più pronto al dialogo.
Con la presa di Electronvolt ebbe fine la guerra di Unificazione di Elettria. Erano ancora indipendenti le città di Lasthunder e Storming Rock, ma il Re non mosse verso di loro, perché anzitutto sapeva di dover pacificare i Ducati conquistati. Le due città sarebbero rimaste indipendenti ancora a lungo, ma di questo parleremo in seguito.
  
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