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Autore: Gemini_no_Aki    14/05/2016    1 recensioni
È solo una volta che si giunge al capolinea che tutti i ricordi scivolano nella mente, non importa chi dei due ha lasciato l’altro, i ricordi sono lì, arrivano a bussare puntuali ed educati e nel momento in cui si decide di aprire la porta entrano con l’impeto di un tornado e non si può fare nulla per fermarli.
[Coldwave | Spoiler 1x15 Destiny | Soulmate AU]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Leonard Snart, Mick Rory
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Until the day when we'll be together

 

 

È solo una volta che si giunge al capolinea che tutti i ricordi scivolano nella mente, non importa chi dei due ha lasciato l’altro, i ricordi sono lì, arrivano a bussare puntuali ed educati e nel momento in cui si decide di aprire la porta entrano con l’impeto di un tornado e non si può fare nulla per fermarli. Per qualche strana, assurda ragione, per qualche scherzo del destino, Mick è quasi sempre quello che rimane indietro, quello costretto a ricordare ogni volta.
Avevano voluto scherzare sulla storia di Kendra e Carter, l’avevano fatto una volta, si erano mostrati scettici davanti alla loro storia di reincarnazioni e anime gemelle. Una volta sola. C’era qualcosa di familiare ma non sapevano spiegarsi cosa con certezza.
Mick non sapeva se mentre Len moriva, al suo posto, distruggendo l’oculus, anche lui avesse ricordato, una parte di sé lo sperava, una parte desiderava ricordare anche la volta successiva così da poter essere pronti.
La Waverider era silenziosa, nessuno osava parlare, Rip si era ritirato da qualche parte in solitudine, Mick avrebbe voluto fare lo stesso ma non si mosse dal ponte, la voce di Ray arrivò distante, troppo distante da poter riuscire a sentire le sue parole pur immaginandole, la voce di Sara venne tagliata fuori dalla sua mente, nulla aveva più importanza in quel momento, Len lo aveva lasciato indietro ancora una volta e non sarebbe tornato a prenderlo. Non quella volta.
Nessuno su quella nave conosceva davvero l’essenza della loro relazione, forse era stato per quello che Sara aveva provato ad avvicinarsi a lui. Più del dovuto.
Ogni volta che se ne andava Len gli lasciava qualcosa, a volte era una lettera, a volte era un video, quella volta era l’anello. Erano sempre promesse. Terminavano sempre con un dolce “Finché non ci ritroveremo.”, eppure in quella dolcezza Mick non poteva fare a meno di leggere una nota triste ogni volta.
Quel giorno però il flusso di ricordi non lo colpì con un’onda, mentre Mick restava immobile come mai l’avevano visto prima, con lo sguardo fisso nel vuoto, quasi aspettando di vedere il compagno arrivare verso di loro, l’unico ricordò che invase la sua mente apparteneva a quella che sapeva essere la vita precedente a quella, la più recente, la più simile, circa.
Si vide davanti alla recinzione di un edificio, un carcere corresse in automatico la sua mente, le mani strette attorno ad essa, lo sguardo fisso sulla porta, una donna che usciva correndo, Sara che ironia, si fermava, si voltava ma la porta restava chiusa così riprendeva a correre fuori. Dietro di lui due amici parlavano ma le voci non arrivavano, il suo compagno, suo fratello in quella vita, era ancora dentro al carcere.
«Se n’è andato.» Per quanto sapesse che era la verità non voleva crederci, strinse la presa sulla recinzione, avrebbe voluto urlare così forte da svegliare chiunque nel vicinato invece rimase immobile finché non lo convinsero che dovevano allontanarsi.
Immobile come in quel momento mentre il dolore della perdita si faceva largo dentro di lui avvolgendolo con forza.
“Non tornerà.” Si impose di pensare, avrebbe voluto dirlo, le parole rendevano ogni cosa più reale ma quello che uscì fu un sussurro.
«Sarei dovuto essere io.»
Solo una volta da solo, chiuso in camera con la pistola congelante posata sul letto accanto a lui e l’anello stretto in mano, ogni altro ricordo arrivò lentamente, uno dopo l’altro.
Due soldati, Mick non era mai tornato dalla missione; due amanti in segreto, Len l’aveva lasciato prima del tempo; due amici d’infanzia divisi dal tempo e da genitori sempre in viaggio; due giovani attori in una lontana compagnia di teatro; tante, infinite vite che risalivano tempi sempre più lontani che Mick non riusciva a calcolare; due sconosciuti che continuavano ad incontrarsi nei momenti e nei modi più disparati e che alla fine restavano fermi a fissare il nulla mentre il vuoto dentro di loro andava via via ingrandendosi fino al giorno in cui, lontano o vicino, li avrebbe divorati per sempre.
E allora sarebbero stati di nuovo insieme.




Angolino dell'Autrice: Avrei voluto scrivere un fix-it e invece mi è venuto in mente Prison Break, Lincoln che aspetta Michael davanti alla recinzione e il fix-it si è gettato nelle fiamme in favore di questo. L'idea delle anime gemelle che continuano a reincarnarsi e trovarsi l'ho sempre amata, anche prima di Kendra e Carter, così ho voluto provare ad accennarla qui anche se ora sono ancora più dell'idea di preferire quella in cui Mick è immortale e insegue come un disgraziato un Len che continua a reincarnarsi lasciando dietro di sè una scia di sangue e nuovi figli (non è colpa mia se in Blade era un vampiro... xD adoro le AU!). Sto divagando.
Dunque, spero sia piaciuta, spero non abbia fatto piangere troppo (per quello c'è Rebirth nel caso, o almeno ci provo lì.) e se volete lasciare un commentino sono sempre i benvenuti :3

Bye Bye~
Aki
   
 
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