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Autore: padme83    15/05/2016    13 recensioni
"Accendi il tuo MP3, mettilo in modalità casuale e fai partire tutte le canzoni che ci sono; scrivi qualcosa che si ispiri a queste canzoni, anche rischiando di rendere i personaggi OOC."
1. Song of the Lonely Mountain - "I suoi occhi sono specchi limpidi, azzurri e tersi come il cielo di Jakku, e altrettanto insidiosi; quando li fissa troppo a lungo, Rey si sente quasi svanire – goccia d'acqua nel sole. Le iridi trasparenti dell'uomo sembrano celare segreti inconfessabili, misteri antichi e dolorosi nei quali la giovane ritrova, ogni volta, frammenti di se stessa che preferirebbe non venissero allo scoperto."
2. Star Sky - "Ora la piccina dorme profondamente, all'apparenza serena, l'accenno di un sorriso a piegarle la piccola bocca, liscia e umida come un bocciolo di rosa baciato dalla prima rugiada del mattino."
3. Across the Universe - "Sotto alla leggera pressione degli stivali, la rena scrocchia in brevi crepitii striduli, graffianti, rantoli aritmici di una bestia agonizzante, e urta i nervi ormai logori del Cavaliere Jedi, che cammina, esausto e greve, contando fra sé i passi che lo separano dalla meta. E da ciò che si è lasciato alle spalle."
Genere: Angst, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Music of the Force - A Star Wars Symphony'
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... All of time can not erase what our hearts remember stays
forever on a song we play...
(Two Steps From Hell – Star Sky)

 

 

 

 

05.
"Belle, c'est un mot qu'on dirait inventé pour elle
quand elle danse et qu'elle met son corps à jour.

Elle, un oiseau qui étend ses ailes pour s'envoler
alors je sens l'enfer s'ouvrir sous mes pieds."

(Notre Dame de Paris – Belle)

Verde, azzurro, blu, indaco, violetto, grigio scuro.
Questa è la magia dei laghi: è sufficiente un flebile soffio d'aria, un improvviso capriccio del vento, e la loro veste muta con la rapidità di un battito di ciglia.
Ormai è da una settimana che Anakin può godersi questo fenomeno cangiante; su Tatooine, suo pianeta natale, dove è la tirannia del deserto a regnare indiscussa, l'acqua rappresenta un bene raro e assai prezioso, tanto che sprecarne anche solo una goccia è considerato niente di meno che un delitto.
Su Naboo, invece, di acqua ce n'è in abbondanza, e ogni cosa scorre secondo regole del tutto diverse. L'occhio non si perde lungo infinite distese di sabbia dorata, che abbacinano e traggono in inganno l'incauto spettatore; su Naboo, lo sguardo veleggia dolcemente attraverso colline frondose e valli tranquille, si sofferma curioso sopra campi floridi e prati lussureggianti, si lascia incantare dai profili aguzzi delle Montagne Gallo che si stagliano all'orizzonte, e trova infine requie fra le polle trasparenti e i vigneti fragranti che dominano il Lago Paonga.
Anakin china appena il capo, turbato. Un sospiro frustrato gli sfugge dai denti. È profondamente legato a questo pianeta, e ancora di più a colei che ne è la rappresentante al Senato Galattico, la donna che il Consiglio degli Jedi lo ha incaricato di proteggere.
- Pad-mé - sussurra. Nel pronunciarne il nome, le labbra si uniscono due volte in un bacio adorante.
Dinnanzi agli occhi colmi di venerazione del Padawan, la Senatrice non ha mai smesso di essere Regina: sotto il velo di una nuova, e più umile, consapevolezza, l'antica, fiera dignità è rimasta intatta, immutata, nonostante l'impassibile trascorrere degli anni.
È già da un po' che Anakin la osserva di sottecchi, seduta su di una poltroncina di vimini a pochi passi da lui; è intenta a leggere, e la sua presenza calma e silenziosa ha l'effetto lenitivo di un balsamo sull'animo inquieto del ragazzo. È circondata da cascate di fiori dalle corolle sfavillanti, i cui colori intensi sembrano fremere di luce viva quando vengono accarezzati dai delicati raggi del sole. Azalee, rododendri, gladioli, mughetti, camelie, glicini, ortensie, gelsomini, rose canine: di ognuno Anakin ha imparato il nome, e a ognuno, tutti i giorni, associa un tratto particolare della fanciulla che gli ha insegnato a riconoscerli. Oggi, ad esempio, la bocca di Padmé è più rossa del solito, spicca purpurea sul candore niveo del volto, e richiama quasi con impudenza il lucore vibrante e misterioso del giglio scarlatto che la giovane ha graziosamente intrecciato ai capelli di mogano scuro.
Tutto questo è sbagliato, Anakin lo sa bene; al suo cuore certi sentimenti dovrebbero essere completamente estranei. Non dovrebbe conoscere il morso pungente della gelosia, non dovrebbe indugiare in pensieri che ben poco hanno a che fare con i dettami del Codice Jedi.
Non c'è emozione, c'è pace... Pace? Anakin non ricorda nemmeno il significato di questa parola; da quando quella ragazza di cristallo e seta è rientrata con tenera prepotenza nella sua vita, è il desiderio bruciante di stringerla con passione fra le braccia ad accompagnare i suoi giorni, e a riempire d'ossessione le sue notti.
L'attaccamento è l'anticamera del possesso, e il possesso conduce al Lato Oscuro... Ora è la voce severa di Obi-Wan ad attraversargli la mente, fulminea come un colpo di folgoratore, e altrettanto sferzante. Quello del Maestro è un monito al quale sarebbe senza dubbio saggio dare immediato seguito, Anakin ne è perfettamente consapevole. Il problema è che non ha alcuna intenzione di farlo. Non vuole e non può, schiavo com'è di un incantesimo i cui lacci lo privano di ogni possibilità di scelta.
- Annie, cosa c'è? Non stai bene? -
Padmé lo scruta con attenzione, gli splendidi occhi accesi da lampi di sincera apprensione, e il cuore comincia a dibattersi furioso nel petto del giovane Allievo Padawan.
- No, no tranquilla, è tutto a posto, non ti preoccupare. Mi stavo solo godendo il panorama. -
Quanto puoi mentire a te stesso, Jedi?

 

 

 

06.
"Things not what they used to be, missing one inside of me.
Deathly lost, this can't be real, cannot stand this hell I feel.
Emptiness is filling me, to the point of agony.
Growing darkness taking dawn, I was me, but now he's gone."

(Metallica – Fade to Black)

Ben non riesce a dormire.
Giace irrequieto, coperto soltanto da un leggero lenzuolo di lino, sopra una stretta stuoia adagiata sul fresco pavimento di pietra. Nella stanza, il caldo è soffocante, l'afa opprimente come una cappa. Non si odono tuoni, ma dalle imposte spalancate filtra il baluginio insistente dei lampi, che guizzano scintillanti nel cielo di Yavin IV come strofe d'una melodia interrotta.
Il giovane Jedi si volta piano sul fianco, e osserva il fagottino steso prono accanto a lui. La bambina ha fatto irruzione nei suoi alloggi non appena lo scroscio della pioggia è aumentato d'intensità, per supplicarlo di non lasciarla sola durante la notte.
- Ma come, chiya, hai ancora paura dei temporali? Sei grande ormai! - aveva esclamato lui, mentre l'attirava a sé fra le risate di entrambi, e le rimboccava con premura la coperta attorno alle esili spalle.
Ora la piccina dorme profondamente, all'apparenza serena, l'accenno di un sorriso a piegarle la piccola bocca, liscia e umida come un bocciolo di rosa baciato dalla prima rugiada del mattino. Sdraiata sul letto improvvisato, avvolta nella semplice tunica da Padawan che le folgori rendono un mosaico di macchie nere e bianche, Hikaru*, la Vestita di Luce, appare ancora più diafana e sfuggente di quanto non sia in realtà.
Sarebbe così facile – sibila una voce fredda e aliena nell'oscurità – sarebbe così facile, così facile schiacciarla...
Ben si alza di scatto, le viscere strette in una morsa di puro terrore. È in grado di percepire ogni cosa intorno a sé, anche il più insignificante granello di polvere che volteggia nell'aria, ma nella camera ci sono soltanto lui e la bimba addormentata, ne è sicuro.
Chi sei? Cosa vuoi? Parla! Rivelati!
Il suo comando è un artiglio ferino conficcato nel flusso instabile della Forza, ma le mura spesse che lo circondano non gli restituiscono altro che l'eco spettrale di un assordante, cupo, spaventoso silenzio. All'esterno, la tempesta di fulmini raggiunge il suo apice.
Schiacciala, Ben... Schiacciala...
Poi, in un istante di impietosa consapevolezza, il ragazzo comprende. La Voce non proviene da fuori, nasce da dentro – è la sua mente a imporgli di colpire, è il suo cuore a bramare famelico il sacrificio di sangue innocente, è il suo corpo a tendersi come le corde di un ryll** nella smania di sciogliere il nodo di rabbia e furore che da giorni gli comprime il petto e gli serra la gola.
Sarebbe così facile ucciderla, Ben. Il suo collo è così sottile, minuto e gracile come una spiga di grano. Spezzalo, Figlio dell'Abisso. Spezzalo spezzalo spezzalo...
Sotto l'aspra pressione delle sue dita, la pelle di Hikaru quasi brucia, tanto fragile quanto indifesa. Gli occhi della bambina splendono nell'ombra come stelle livide, rigonfi di paura, dolore, incredulità – perché Ben, perché?
No. No no no no -
Ben fugge correndo dalla stanza, sconvolto, il volto contratto in una smorfia di bestiale follia. A malapena si accorge di oltrepassare il portone d'ingresso della Casa degli Allievi.
È l'alba, e la pioggia ha smesso di cadere ormai da tempo; la nebbia si arrotola lenta intorno a ogni cosa, confondendone i contorni, e rendendo la sagoma sfocata del Nuovo Tempio Jedi simile ad un sogno, un ricordo vago e indistinto emerso all'improvviso dalle pieghe labili della memoria.
Non c'è emozione; c'è pace. Non c'è ignoranza; c'è conoscenza. Non c'è passione; c'è serenità. Non c'è la morte; c'è la Forza. -
Fuggire non servirà, Obi-Wan Solo. Ho visto la tua anima, ed è mia***.
Non c'è emozione; c'è pace... Non c'è la morte; c'è la Forza...







 

* tutti si divertono a fare congetture sul (presunto) vero nome di Rey, potevo forse non partecipare al gioco? Tra l'altro, se i miei vaghi ricordi di Magic Knights Reyheart non mi ingannano, Hikaru in giapponese dovrebbe significare proprio "luce". Più adatto di così...
** "arpa" in Darkovano.
*** Voldemort style.

 


 

Nota:

Buongiorno e buona domenica!
L'aggiornamento promesso arriva in un lasso di tempo tutto sommato abbastanza ragionevole. Chi mi conosce, sa che il numero e la lunghezza dei frammenti variano da un capitolo all'altro senza alcun nesso logico, per cui non stupitevi se questa volta le flashfics sono solo due (anche se più "cicciose" delle prime quattro). Ad ogni modo, fatemi sapere cosa ne pensate ;-)
Ringrazio naturalmente chi ha già recensito e chi recensirà, chi ha aggiunto\aggiungerà la raccolta in una delle liste messe a disposizione da EFP, nonché tutti lettori silenziosi che si faranno un giro da queste parti :)
Mi trovate sulla mia pagina fb, Lost Fantasy, vi aspetto!
A presto!
 

padme



 

P.S: piccola preview del prossimo (ed ultimo) capitolo :P --> https://www.youtube.com/watch?v=3oX-Kcx2BAc

   
 
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