Anime & Manga > Binan Kōkō Chikyū Bōei-bu Love!
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Autore: BeJames    15/05/2016    1 recensioni
Senza accorgersene aveva iniziato ad urlare; era terribilmente frustrato, se solo fosse stato possibile avrebbe riempito quella stupida testa rosa di sberle… Ma sarebbe stato tutto inutile. Prese tra le braccia Ryuu, scoprendolo terribilmente rigido e pesante, e lo osservò: era freddo, luccicante e la sua espressione spenta.
[IoRyuu angst ~]
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Io Naruko, Ryuu Zaou
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I don’t care if it’s gold!

 

 

Il problema non era che avesse litigato con Ryuu quella mattina, ne che si fosse sentito così imbecille ed inutile.
E il problema non era neanche essere stato trasformato in un mostro, se doveva proprio essere sincero.
Il vero problema era che si stava rendendo conto di quello che stava succedendo e di quello che stava facendo, eppure non riusciva a fermarsi. Non riusciva a smettere di toccare persone e di trasformarle in oro, non riusciva a frenarsi dal volere a tutti i costi sempre più ricchezze… Perché, alla fin fine, solo l’oro non tradiva. Solo i soldi potevano dargli consolazione.
Nessuno mi ama! A nessuno importa di me!
Sapeva che non era vero, eppure era l’unico pensiero che gli attraversava la testa in quel momento… Sperava solo che i suoi amici riuscissero a fermarlo prima che fosse troppo tardi.

 

«Vesta Ignit!». Ryuu puntò il love stick verso Io, liberando una fiammata che si fece strada verso il suo migliore amico, colpendolo in pieno.
Va tutto bene, ripeté mentalmente più volte. Serve a liberarlo, non gli farà troppo male.
«Vesta!». Atsushi, En e Yumoto lo raggiunsero con un balzo, atterrando poco lontano da lui.
«L’hai preso?», gli chiese En, cercando di vedere attraverso il polverone che si era sollevato.
«Sì, credo di sì, ma non ne sono sicuro…».
La polvere scomparve mano a mano rendendo tutto più nitido, lasciando intravedere Io, con addosso quello strana armatura dorata, completamente illeso e con un’espressione furiosa in viso. «Come avete osato…».
Atsushi deglutì brevemente: «No, decisamente non l’hai preso!».
«Senpai! Attenzione!». Yumoto bloccò il raggio dorato sparato da Io nella loro direzione col love stick. «Dobbiamo fare qualcosa, in fretta!».
«Maledizione, cosa?», rispose En, stringendo i pugni. «Non possiamo esagerare con lui, rischieremmo di ferirlo!».
«E, come se non bastasse, ha anche una forza sovrumana!», aggiunse Atsushi. «Temo che Io sia davvero il mostro più forte che abbiamo affrontato fino ad ora».
Ryuu strinse i pugni, abbassando lo sguardo; non poteva fare a meno di pensare che fosse tutta colpa sua… Se non avesse litigato con Io quella mattina lui non avrebbe avuto motivo per essere debole emotivamente e non sarebbe successo niente. Era convinto che i loro braccialetti li proteggessero da minacce di quel tipo, ma evidentemente si sbagliava.
«Dovevi proprio essere un mostro che trasforma tutto ciò che tocca in oro,eh?», mormorò tra sé e sé, vedendolo sfiorare l’ennesimo malcapitato capitato sulla sua strada. No, non era il momento per perdersi in strani pensieri! Dovevano agire!
«Epinard Hurricane!».
«Cerulean Aqua!».
Gli attacchi di Atsushi ed En si unirono in una spirale verde-azzurra veloce e potente, che Io bloccò semplicemente con un avambraccio.
«Impossibile...»,balbettò Atsushi incredulo.
«Senpai, torna in te!».
I battle lovers osservarono Vesta correre velocemente verso Io, superandoli e bloccandosi solo quando fu a pochi metri da lui.
«IO!»,urlò con decisione. «E’ arrivato il momento di finirla! Smettila di toccare oggetti a caso e di trasformare tutto in oro!».
Il battle lover della terra lo guardò con un’espressione gelida che non gli aveva mai rivolto. «Non so chi tu sia. Spostati immediatamente se non vuoi fare la stessa fine».
Ryuu scosse la testa. «Non lo farò, e neanche tu: non riesci a ferirmi, vero?».
«Non dire sciocchezze. Sei piuttosto sicuro di te stesso per essere un ragazzo che gira vestito di rosa».
«Molto bene» rispose Vesta, allargando le braccia come a difendere ciò che stava dietro di lui. «Allora se ne sei così sicuro, vieni. Non ti farò passare, costi quel che costi».
Io avvertì un’improvvisa fitta al petto, che lo fece piegare sulle ginocchia. Perché stava così male? Chi era quel tizio assurdo? E, soprattutto, perché non riusciva a ferirlo?
«V-Va via...».
«Neanche per sogno! Rivoglio indietro il mio migliore amico, e non mi sposterò di qui finché non l’avrai lasciato andare, mostro!».
«BASTA!». Io lanciò un raggio dorato in aria nella confusione, che però colpì delle travi sopra di lui facendole cadere.
«IO! SPOSTATI!».
Io chiuse gli occhi. Avvertì solo la spinta di qualcuno che lo allontanava, poi più nulla.

 

La mente di Io era sempre più confusa e pesante: era stato colpito da quelle travi? Aprì gli occhi lentamente e vide che in realtà era disteso sull’erba molto più lontano e il ragazzo dai capelli rosa era appoggiato sopra di lui.
«I-Io...», mormorò, mentre le sue gambe iniziavano a ricoprirsi d’oro.
Certo… Quel tizio lo aveva toccato con tutto il corpo, e adesso ne stava pagando le conseguenze.
«Sono contento...». Pian piano l’oro stava raggiungendo la vita. «Che tu… Stia bene...». Finì a malapena la frase, prima di appoggiare la testa al suo petto ed essere ricoperto interamente di metallo scintillante.
E fu allora, fissando quel volto immobile con gli occhi sbarrati e tutto dorato, che Io ricordò tutto. «Ryuu...».
L'armatura d'oro che stava indossando piano piano iniziò a dissolversi e gli occhi a riempirsi di lacrime. Cercò con lo sguardo i loro amici, ma non vide nessuno; Ryuu doveva averlo attirato lontano per non permettergli di fare del male ad altra gente.
«Stupido...» sussurò, fissando la figura immobile dell'amico col cuore in pezzi. «Non dovevi toccarmi! Dovevi lasciare che quelle travi mi cadessero addosso! Mi avrebbero fermato di sicuro e tu saresti ancora qui!».
Senza accorgersene aveva iniziato ad urlare; era terribilmente frustrato, se solo fosse stato possibile avrebbe riempito quella stupida testa rosa di sberle… Ma sarebbe stato tutto inutile. Prese tra le braccia Ryuu, scoprendolo terribilmente rigido e pesante, e lo osservò: era freddo, luccicante e la sua espressione spenta.
«Mi dispiace...», sussurrò, mentre osservava le altre persone che aveva trasformato intorno alla Binan t0rnare normali. «Mi dispiace così tanto!».
Appoggiò la fronte a quella di Ryuu, sentendo il lieve rumore delle lacrime che si infrangevano sul prezioso metallo delle sue guance. Tutti stavano tornando alla normalità, mentre per lui non stava accadendo la stessa cosa; probabilmente il fatto che l'avesse toccato con tutto il corpo aveva posto una condizione fatale… E pensare che l'aveva fatto per salvarlo lo faceva stare ancora più male.
La vita sapeva essere terribilmente ironica: adorava le ricchezze, adorava l'oro e tutto ciò che poteva farlo diventare facoltoso… Eppure, in quel momento, avrebbe dato tutto quello che aveva accumulato negli anni per vedere l'odioso metallo sparire. Strinse Ryuu ancora più forte, cercando di sopprimere tutto il dolore e la rabbia.
«Ti prego...», sussurrò tra i singhiozzi. «Ti prego, torna come prima!».
Alzò il viso e riempì i polmoni, sperando che urlare potesse farlo sentire almeno un po' meglio: «NON MI INTERESSA CHE SIA ORO! DEVE SPARIRE!».
Riabbassò la fronte per toccare quella di Ryuu, respirando forte per riprendere fiato. «Ti prego...».
Man mano, Io avvertì la fronte di Ryuu diventare più morbida, come se il metallo stesse sparendo.
No, non è possibile. Me lo sto solo immaginando.
Alzò con cautela lo sguardo e si accorse che, pian piano, tutto l'oro stava scomparendo dal corpo di Ryuu e si stava alzando in cielo sotto forma di polvere. Rimase incredulo ad osservare lo spettacolo, finché Ryuu non fu completamente libero dal metallo e aprì gli occhi, sbattendoli confuso.
«Io?», lo chiamò piano, fissandolo per qualche secondo. «Sei tornato normale?».
Senza pensarci due volte, Io lo abbracciò di slancio, tenendogli la nuca con una mano e stringendolo forte.
«I-Io…».
«Sei un idiota», lo bollò l'altro, tirando su col naso. «Non farlo mai più. Capito?».
Ryuu rise piano, annuendo tiepidamente. «Oh, andiamo… Scommetto che saresti stato contento di avere un Vesta tutto d'oro!», cercò di scherzare.
Io sospirò, sciogliendo l'abbraccio e colpendolo sulla fronte con un dito mentre sorrideva; sapeva che il suo amico avrebbe usato quel momento contro du lui in futuro, ma non poteva farci nulla… Doveva dirglielo.
«Non me ne frega niente dell'oro...Preferisco l'originale
».
 

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Nda. Ciao a tuttiii i lettori di questo stupendo fandom! :3 Questa è la mia prima one shot su questi stupenderrimi magical boys (e forse non l'ultima? Non so, dipende quanto mi ispirerà la seconda stagione! xD), quindi vi chiedo clemenza! ^^ E' una one fluffosa spruzzata con un po' di angst e un lieto fine coccoloso - una cosa semplice, insomma xD - spero vi piaccia! 

Ryuu è il mio personaggio preferito e la IoRyuu la mia otp di CHEDCL, quindi ho pensato fosse giusto trattare loro due U.U la storia è basata su un headcanon che ho lanciato qualche mese fa su Tumblr e che è piaciuto molto: cosa succederebbe se Io venisse trasformato in un mostro che trasforma in oro tutto ciò che tocca? Enjoy! :D

Un abbraccio grande e una love shower a tutti voi :3 

   
 
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