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Autore: onetrueklaine    17/05/2016    1 recensioni
“Ed il primo posto va ai… Warblers della Dalton Academy”.
Quando sentì questa sentenza , seppe che era tutto finito.
A dire il vero era una bugia.
Seppe che era finita quando era stato annunciato che gli Hipsters erano arrivati al secondo posto; perché non c’era assolutamente nessuna possibilità che le New Directions potessero aver battuto i Warblers...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dave Karofsky, Finn Hudson, Jeff Sterling, Kurt Hummel, Nick Duval | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Blaine Devon Anderson'
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Lunedi


Lunedi mattina, mentre si stava preparando per la scuola, Blaine era anche un po’ preoccupato.

Il giorno prima aveva incontrato i suoi amici come Devon ed era stato grande.

Ma se oggi che lo vedevano come Blaine e avrebbero iniziato a notare le somiglianze?

Era in piedi davanti al suo specchio cercando di appiattire quanto più possibile i suoi capelli quando lo sentì.

Knock Knock Knock Knock Knock Knock

“Blaine!”

Blaine sorrise ed andò ad aprire la porta.

Doveva essere Brian.

Ieri era stato preoccupato che il Warblers potesse svenire quando lo aveva visto suonare la sua chitarra, cantare le sue canzoni preferite, ma aveva fatto tutto benissimo

Anche se il suo viso era stato molto ma molto più rosso del solito e se non riusciva a smettere di sorridere, non era stato su di giri come aveva pensato Blaine.

“Si?”

Non appena aprì la porta, Brian si precipitò nella sua stanza.

Blaine lo lasciò entrare non pensando alla sua regola per cui “nessuno poteva entrare nella mia stanza perché conoscono come è fatta quella di Devon” .

Adesso, c’era un Brian su di giri”, pensò Blaine mentre il ragazzo sbottava in qualcosa di incomprensibile.

Blaine continuò la sua routine mattutina , indossò il blazer, si allacciò il suo papillon e lasciò per tutto il tempo che il ragazzo più giovane facesse uscire tutto.

Aveva imparato abbastanza in fretta che quando Brian era eccitato faceva sempre così.

Stava parlando animatamente , ma così velocemente che era quasi impossibile riuscire a capire una singola parola.

Le uniche parole che Blaine riuscì a capire erano dei nomi a casaccio , quelli dei suoi amici, e naturalmente quello di Devon ripetutamente.

Quando Blaine finì di prepararsi per andare a colazione, prese la sua borsa e si voltò verso il ragazzo chiacchierone che lo aveva seguito per tutta la stanza negli ultimi minuti e lo guardò le sopracciglia alzate.

“Woah, woah, hey!”

“Hey” Brian sorrise ancora più forte, ondeggiando sui talloni.

“Le fangirls uomini non esistono? Ahahaha”

“Puoi ridire tutto di nuovo? Lentamente? In inglese?” sorrise Blaine.

“Questo era inglese!” esclamò Brian “ e ti stavo raccontando di questo weekend! E di cosa ti sei perso. , Voglio dire che sul serio lo abbiamo davvero incontrato!”

“Devon?” chiese Blaine mentre spingeva Brian fuori dalla porta così da porte fare in tempo per fare colazione.

“ Si! E Blaine è stato.. magico! Voglio dire.. lui è così amichevole ed ha cantato tutte la nostre canzoni preferite ed è stato cooooosììì grande!  E poi sono arrivate alcune ragazze più tardi e ci hanno fatto una foto insieme, e…”

“Ok! Raccontami tutto, ma dobbiamo camminare, ok? E forse dovresti prendere il tuo zaino visto che sembra che tu lo abbia dimenticato.”

“Oh! “ sospirò Brian .

Sembrava uno che avesse terminato la scuola.

E fortunatamente per Blaine, Brian era così concentrato ad essere eccitato da non essersi accorto di essere proprio nella stanza del suo più grande idolo.

Prese velocemente lo zaino dalla sua stanza ed iniziò a camminare con Blaine per andare a fare colazione.

Continuò però a parlare fin quando arrivarono alla caffetteria e si sedettero al loro solito tavolo insieme agli altri amici e qui Nick prese il sopravvento.

“SI, ma la cosa più bella è che ha cantato per noi! Cioè ha cantato anche gli All time low .. non avrei mai pensato però che li conoscesse! Questo è stato sorprendente e…”
Jeff, seduto accanto a Blaine, emise un sospiro esagerato e Blaine ridacchiò.. il tutto senza essere notato dai ragazzi ancora in estasi.

“Tutto ciò va avanti da quando abbiamo lasciato la città dove lo abbiamo incontrato” Jeff sussurrò all’orecchio di Blaine “ Cioè ne ha parlato anche in sogno”

“Awww… credo che sia una cosa carina” sorrise Blaine.

Non stava parlando nemmeno di Nick, perché aveva imparato la sua lezione sull’amore dei fans, e nemmeno sull’assoluta sua mancanza di interesse romantico nei confronti di un suo qualunque amico , ma parlava di Jeff.

Era geloso, era così evidente per Blaine.

Naturalmente non lo disse ad alta voce , però.

Il ragazzo biondo sembrava annoiato.

“Potresti pensare che sono gay. Non in modo offensivo, ma.. sai no?”

“Lo so”

“TU.. gli assomigli comunque”

Blaine abbassò lo sguardo sulla sua colazione, senza dire nulla.

“Lo so”.

 
Martedì

 
Martedì fu il primo giorno che Kurt decise di portarsi, di nuovo, qualche abito in più a scuola fin dall’inizio del liceo.

Aveva perso questa abitudine quando il Glee Club aveva vinto la sua prima competizione perché semplicemente non era stato più necessario farlo.

Non doveva più aver paura di essere preso a granitate perché a) nessuno ne avrebbe avuto il coraggio e b) se qualcuno lo avesse fatto lui si sarebbe assicurato di rendere a questa persona la vita un inferno e avrebbe girato a scuola con gli abiti bagnati fiero di mostrare a tutti quello che era stato capace di fare.

Kurt Hummel non doveva indossare vestiti puliti per mostrare a tutti la sua autostima.

Nessuno poteva toccarlo.

Ora aveva la certezza e la consapevolezza di dover sempre avere abiti puliti nel suo armadietto e che se qualcosa dovesse accadere doveva fare in modo che nessuno lo venisse a sapere.

Ma portarseli dietro lo aveva ripagato.

Dopo la lezione di inglese , stava camminando in corridoio quando due giocatori di football lo bloccarono in un angolo.

 "Cosa volete?" chiese Kurt con voce gelida, "Toglietevi dalla mia strada" .

"Dovresti davvero essere un pò più rispettoso nei nostri confronti , frocio", disse il ragazzo moro con voce vellutata.

Kurt era quasi sicuro che il suo nome fosse Alex.

"Visto che ora sei tutto solo" aggiunse l'altro.

 Dopo aver preso un profondo respiro, Kurt disse lentamente

"Ok voi due , vi dirò cosa esattamente succederà adesso, così non dovrete provare a pensarci da soli , perché sappiamo tutti come andrebbe a finire.

Ve ne andrete fuori dalle palle o io dirò al preside cosa è realmente successo  la settimana scorsa in auditorium perché io so che è stata la squadra di football a farlo. E poi dopo che avrà cancellato gli allenamenti di football per una settimana, dirò a tutti che è colpa vostra".

I due ragazzi lo fissarono confusi per qualche secondo, prima che Alex dicesse qualcosa.

Kurt lo ammetteva Alex non era brutto, ma era troppo stupido per essere il suo tipo.

"Non lo farebbe mai. Non può cancellare gli allenamenti di football"

"No?" chiese Kurt sorridendo dentro di se.

 "No.." mormorò Alex, sembrando già incerto.

Guardò il suo grosso amico al suo fianco che si strinse nelle spalle.

"Bene" disse Kurt con voce annoiata, "Sono quasi sicuro che il preside Figgins la penserà diversamente ".

 " Stai dicendo cazzate, Hummel" disse Alex.

Sembrava arrabbiato ora e Kurt sapeva quanto fosse pericoloso.

 " Bene, cosa ne dite di andare a chiederglielo? Dirgli che siete stati voi e poi gli proponiamo di cancellare il football ".

Alzò il mento guardando il ragazzo alto negli occhi con sfida.

"Non puoi minacciarci tu piccolo frocio. Non hai più nulla da dire" disse l'amico di Alex.

"Oh non posso? Sono quasi sicuro di averlo appena fatto. E posso minacciare il preside Figgins anche di più, e voi due dovrete andarvene per cercare una nuova scuola perché sono sicuro che sappiamo tutti cosa dirà la coach quando verrà a sapere che.."

 " Va bene, va bene" si arrese Alex, " Vaffanculo!"

Kurt lasciò il corridoio a testa alta.

Ce l’aveva fatta.

Kurt Hummel era tornato e nessuno lo avrebbe fermato.

Ma proprio quando svoltò in un altro corridoio, uno pieno di gente, ed una matricola scivolò su qualcosa ed accidentalmente gettò la sua granita sulla sua maglietta, in un silenzio tombale, Kurt si rese conto di quanto si fosse sbagliato.

Perché la ragazza invece di sembrare spaventata o dispiaciuta o entrambe , cominciò a ridere.

E con lei rise il resto della scuola.

Quando tornò a casa presto quel giorno, perché comunque non c’era più alcuno glee club, suo padre era in cucina a mangiare un’insalata.

Lo aveva fatto spesso nell’ultimo periodo, probabilmente nella speranza che Kurt dicesse qualcosa di carino e che lo assicurasse su quanto fosse felice che Burt si prendesse cura dalla sua salute, o che gli proponesse di insegnargli a cucinare qualcosa di salutare oltre all’insalata , come aveva fatto in passato.

Ma lui non lo faceva.


Mercoledi:
 

La prima brutta esperienza alla Dalton Accademy accadde un lunedì del terzo trimestre.

Successe durante la lezione di francese.

Blaine aveva sempre amato il francese, anche se era la materia che doveva studiare di più.

Quando riebbero il test che avevano compilato il primo giorno di scuola, Blaine sentì una senso di colpa stringergli lo stomaco.

“Ho preso.. No”.. mormorò .

Johnny , che era accanto a lui, voltò la testa.

“Che succede?”

Blaine ebbe bisogno di un momento per rispondere.

“Ho preso una C. E’ solo due punti in meno di una D”.

“ Oh, beh. Studia di più la prossima volta, huh?”

Blaine scosse la testa in risposta.

“Questo voto non sono io, Johnny.. io no.. voglio dire.. non prendo mai una C o una D.

Questo non sono io. Ho sempre preso una A.

Mia madre ne sarà delusa..”

“Va bene, calmati. Non è la fine del mondo. Non è un brutto voto”

Quando Blaine lo guardò, continuò ruotando gli occhi , “ Ok, forse lo è per te. Ma non c’è nessun motivo per andare in panico.. cioè…”

“Il y a un problème?"** chiese l’insegnate.

“Non, Madame…”

Dopo la lezione, Blaine aspettò Johnny fuori dalla classe.

“Ho bisogno che tu mi aiuti” lo supplicò.

“Col francese?”

“Si, lo giuro , non sono male in questa materia! E’ solo che la Dalton e il McKinley sono .. due mondi a parte”.

Il suo amico annuì e si schiarì la gola.

“Lo capisco perfettamente e capisco che tu voglia migliorare i tuoi voti, ma ho a malapena preso la mia C così..”

Blaine si lasciò sfuggire un sospiro esagerato.

“Okay, okay. Sai cosa?” Chiese Johnny mentre si incamminavano verso la prossima lezione, “ Ho questo amico. E’ molto bravo col francese e scommetto che gli piacerebbe aiutarti. E’ la ragione per cui non prendo più delle F adesso, così se qualcuno può aiutarti questo è lui. Glielo chiederò oggi”.

“Sarebbe fantastico. Ho bisogno di tenere il passo con la scuola. E’ uno studente della Dalton anche lui?”

“Uhm.. no. E Blaine non ti illudere troppo ancora ok? Ha passato un .. brutto periodo. Voglio dire, è una specie di regina del dramma, quindi forse.. Ma mi è sembrato parecchio giù l’ultima volta che abbiamo parlato, così.. Ma glielo chiederò”.

“Grazie”.


Giovedì


“Cosa c’è fatina? Sei così tranquilla”.

Kurt guardò David Karovsky, morsicandosi la lingua con tutta la forza possibile senza farsi uscire il sangue.

“Hum? Non ti senti bene? Sei diventato tutto rosso all’improvviso”.

Kurt rimase di spalle al suo tormentatore e ad alcuni suoi amici, che si stavano divertendo.

Normalmente non si sarebbe trattenuto e gli avrebbe risposto a tono… ma era di nuovo solo e loro erano in cinque e.. Kurt sperò davvero che quel ragazzo sulla destra volesse berla quella granita.

Sentì un brivido correre lungo la schiena quando Karovsky gli si avvicinò e si fermò giusto dietro di lui.

“Allontanati da me , David” disse.

Beh voleva dirlo, ma quello che gli uscì fu più un sussurro stiracchiato.

“Sai, Hummel. Forse avresti solo bisogno di qualcuno che ti fotta solo per ricordarti qual è il tuo posto a scuola”, disse il ragazzo più grande, con calma , al suo orecchio, “ Scommetto che ti piacerebbe . Guardati , come stai arrossendo. Scommetto vorresti che a farlo sia io.. Sei disgustoso.”

Kurt sentì di stare per vomitare.

Ma che cazzo?

Prima che Kurt potesse dirgli di andare a farsi fottere, fu spinto con la faccia nell’armadietto, per poi ritrovarsi solo nel corridoio mentre cercava di fare del suo meglio per respirare con un normale essere umano fa.


Venerdì

“Allora” disse Blaine quando venerdì incontrò Johnny dopo la lezione.

Erano seduti su una panchina di fronte al Lima Bean.

Blaine aveva preso un medium drip ( sapeva di paradiso, se lo chiedevi a Blaine, e non c’era giorno nelle ultime due settimane che non se ne prendesse uno).. “ a proposito del tuo amico francese..”

“Si.. Prima di tutto non è francese, è solo molto bravo in questa materia. Gli ho parlato ieri e ha detto che visto che sta passando un brutto periodo, sarebbe felice di darti una mano. Ha detto che ha bisogno di distrarsi dalla scuola ed altre cose.”

“Se non si sente bene adesso, o qualunque sia il suo problema, non deve farlo, lo sa vero?  Voglio dire è un mio problema”.

Blaine davvero non voleva disturbare, volevo solo prendere un buon voto in francese di nuovo.

“ No, no. Era.. davvero entusiasta di aiutarti, davvero, quindi non preoccuparti”.

“Oh?”

“Si, um.. Forse è solo felice di allontanarsi da qualcosa o qualcosa del genere”.
“Okay?”  beh, se questo poteva aiutare anche l’altro ragazzo a distrarsi da qualsiasi cosa gli stia dando fastidio , era perfetto , giusto?

Johnny abbassò lo sguardo sul suo caffè.

“ C’è solo qualche altra cose che devo dirti .. di Lui”.

Dopo qualche secondo di silenzio, Blaine cominciò ad agitarsi.

“Si?” disse.

“Quando.. beh può essere una specie di …stronzo. E’ sempre stato questo ragazzo popolare a scuola e non è niente male, così.. Tende ad essere un po’ prepotente e un po’ strano a volte.

Ma lo giuro è un bravo ragazzo , di cuore.

Volevo solo farti sapere che se si comporta come un coglione, devi solo ignorarlo”.

Se questo era tutto.. Blaine era molto più che capace di trattare con un coglione.

La sua vecchia scuola ne era piena.

Quando lo disse al suo amico, Johnny sorrise ed annuì.

“E comunque, si tratta solo di studio. Non è che voglio diventargli amico o altro” disse Blaine.

Johnny abbassò lo sguardo sulla sue mani di nuovi e sospirò.

Blaine ruotò gli occhi.

“ Okay, cosa altro c’è?”

“Nulla, solo. E’ gay”.

“E?”

“Beh… potrebbe provarci”

“Posso viverci. E comunque, scommetto che non sarà interessato a …me”

A questo , Johnny sorrise.

“Aspetta il weekend”.




NOTE

* Il y a un problème.. significa "c’è un problema" in francese .. ho preferito lasciarlo non tradotto nella storia perché siamo in una classe di francese.. così come col “non Madame”.

Allora cosa dire del capitolo...

Qualcuno ha notato la "somiglianza" di Blaine con Devon...

Cosa succederà?? Lo beccheranno?..

Kurt continua ad avere problemi a scuola , soprattutto con David e con suo padre..

Oddio .. Blaine che prende un brutto voto.. è impossibile... eppure...

Chi sarà il suo "insegnante" di francese.. l'amico gay di Brian?...

Tutte o quasi le risposte nel prossimo capitolo.. che come vi avevo avvisato la settimana scorsa arriverà martedi prossimo.. purtroppo onetrueklaine sta andando a rilento con la pubblicazione per degli esami..

Spero che il capitolo vi piaccia.. xoxo... ^_^
   
 
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