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Autore: MaraWP    18/05/2016    0 recensioni
Una vita passata a trattenere le emozioni per non mostrarsi debole agli occhi di tutti, a prendersi cura degli altri trascurando completamente se stessa. Lara è così, il sorriso sul volto e le lacrime nel cuore. Riuscirà una nuova arrivata ad addolcire l'animo della ragazza e a sconvolgerle completamente la vita?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Nottata orribile. Ho fatto un incubo dietro l'altro, non ho chiuso occhio. Mi sono addormentata alle 7.00 di stamattina e ora che sono le 13.00 sto ancora nel letto. Meno male che oggi non devo usc... Tra un'ora devo passare a prendere Aurora! Diamine me ne sono completamente dimenticata! Ok ho un'ora per lavarmi, vestirmi, mangiare e sperare di arrivare puntuale. Ho fatto la doccia più veloce della mia vita, non ho tempo di asciugarmi i capelli, provvederà il vento, ora devo decidere cosa mettere. Farà caldo fuori? Non ne ho idea, non ho nemmeno tirato su le serrande. Be un paio di jeans neri, una canotta bianca e le mie vans andranno benissimo. E se non facesse caldo? Prendo la camicia a quadri e me la lego in vita così non devo tenerla in mano. I miei occhiali, il mio cappellino rosso dei Bulls e posso ritenermi pronta. Non ho tempo di mangiare, tra 3 minuti devo essere alla collina e ancora non sono uscita di casa. Corro giù dalle scale e apro il garage. Schizzo fuori dal vialetto come Schumacher in pista e dopo pochi minuti arrivo all'appuntamento. Lei è già arrivata, se ne sta seduta su quel muretto mentre stringe tra le mani un fiore azzurro. Mi avvicino a lei e tiro giù il finestrino. 

" Non sono una di quelle donne facili che stanno sulle strade quindi alza i tacchi e sparisci " dice senza neanche guardarmi. 

" Credevo che qualcuno avesse voglia di fare un giro ma forse mi sbagliavo " le rispondo sorridendo. 

" Oddio perdonami, non credevo fossi tu! " dice imbarazzata. Apre la portiera e si siede accanto a me. 

" Tranquilla, nessuno penserebbe che su questa macchina ci sia una ragazza ahah " rido. 

" È un'auto splendida, adoro le Mustang" mi confessa. 

Rimango spiazzata dalla sua affermazione. Mai, in 19 anni ho trovato un'altra ragazza interessata alle auto. Devo riprendermi un secondo. 

" Se ti piace la mia auto allora non ti dispiacerà se la faccio ruggire un po' sull'asfalto " rispondo. 

Lei annuisce contenta. Per un pezzo di tragitto rimaniamo in silenzio, forse un po' perché entrambe siamo imbarazzate o forse perché siamo prese dalla strada. Non è da me fare domande però dato che è in macchina con me, mi piacerebbe conoscere qualcosa in più su di lei, giusto per capire in quale guaio mi sto cacciando. 

" Non mi hai detto da dove ti sei trasferita " affermo. 

" Non me lo hai chiesto" risponde. 

Mi giro di scatto pensando fosse una provocazione bella e buona ma non appena incrocio i suoi occhi, scoppia in una fragorosa risata. 

" Sto scherzando eh ahah mi sono trasferita dall'Olanda, ti risparmio il nome della città perché tanto non la conosci" dice. 

" Dall'Olanda? Parli benissimo l'italiano, anche più di me ahah" rispondo. 

" I miei sono italiani ecco perché ahah poi sono sempre andata in una scuola privata italiana quindi non ho subito nessun tipo di accento straniero" dice. 

" Si be ma quando uscivi, o andavi nei negozi non credo la gente parlasse italiano ahah" rispondo sorridendo. 

" L'inglese lo parlo sai ahah mi facevo capire così" ride. 

" A giusto.. E come mai sei venuta in questo posto sperduto eh? Non dirmi che ti piaceva perché non ci credo " le rispondo, mentre parcheggio l'auto. 

Rimango seduta con le mani tra le gambe, in attesa di una sua risposta che, però, tarda ad arrivare. Il sorriso che aveva poco fa è svanito letteralmente, gli occhi persi nel vuoto, a fissare fuori dal finestrino. Ecco perché non mi piace fare le domande, perché come al solito faccio quelle sbagliate e rovino tutto. 

" Scusa non sono affari miei... Coraggio scendi, ti mostro una cosa" dico, slacciandomi la cintura e chiudendo la portiera. 

Non conosco i suoi gusti, non so cosa le piace, a parte la mia auto, quindi ho optato per un posto che farebbe mozzare il fiato a chiunque. Non lo conoscono in molti per il semplice fatto che nessuno ha il coraggio di venire in macchina fin quassù. Su una delle colline dietro casa mia c'è un vecchio rudere abbandonato, probabilmente usato come vedetta nella Seconda Guerra mondiale. Ha un grande terrazzo in legno da cui si vede anche la città. Non appena arriviamo sulla grande balconata, vedo Aurora aumentare il passo per dirigersi verso la ringhiera. 

" Wow.... È.. È stupendo qui! " esclama. 

" Si è un posto meraviglioso. Una volta ho dormito qui, col sacco a pelo. Volevo vedere l'alba prima di tutti " rispondo, appoggiandomi alla ringhiera. 

" Vorrei vederla anche io una volta però dormire qui sola non mi va proprio.. Poi ho paura del buio ahah " dice arrossendo. 

È un invito. Un palese invito a restare qui con lei tutta una notte. Non posso proprio farlo, insomma non mi sembra il caso, so a malapena il suo nome e da dove viene. E poi non è da me essere così disponibile con qualcuno. Una volta forse, ma da qualche anno sono cambiate molte cose, io sono cambiata. Ho smesso di affezzionarmi alle persone, almeno se se ne vanno non rimango delusa. 

" Si non è il massimo stare qui da sola infatti.. Torniamo alla macchina, ti porto a vedere qualcos'altro " rispondo, avviandomi verso l'auto. 

Il resto del pomeriggio trascorre tranquillo, tra una visita e l'altra, finché non arriva la sera e con essa il rientro a casa. Mi offro di portarla sino al suo cancello, anche se non sembra felice di questa mia gentilezza. 

" Tu vivi qui? " chiedo, notando l'enorme villa con piscina. 

" Già... Ora non mi vorrai più vedere ma va bene ci sono abituata... " risponde abbassando la testa. 

" Non so di cosa tu stia parlando ma anche se vivi li e sei piena di soldi a me non cambia nulla. Non giudico una persona da come vive o da quello che possiede ma da come si comporta" le dico, cercando di essere il più convincente possibile. 

Non risponde ma da come mi guarda sembra essersi rasserenata. Si gira per aprire la portiera ma prima di farlo, si blocca, si rigira verso di me e mi lascia un bacio sulla guancia. Poi esce e scompare dietro il cancello. I 5 minuti che separano le nostre abitazioni sembrano essere i minuti più lunghi della mia vita. Non capisco perché si ostini a dimostrarmi il suo affetto quando io continuo a respingerla. Non voglio affezzionarmi, non voglio rimanerci male ancora una volta. 
   
 
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