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Autore: Tessie_chan    19/05/2016    1 recensioni
Mi chiamo Aithusa Duchannes Kuruta, e non sono una ragazza come le altre. Sono una Maga, una Guardiana, e il mio unico scopo è proteggere gli umani,o come li chiamamo noi, i Mortali, dai demoni, dai Rinnegati e da tutto ciò che di oscuro e malvagio ci sia a questo mondo. Oggi ormai ho quasi vent'anni, sono trascorsi dieci anni dal giorno in cui ho perso quasi tutta la mia famiglia nell'attacco al popolo dei Kuruta, e sono sul punto di realizzare il mio destino: affrontare la Brigata dell'Illusione, e fare finalmente giustizia.
E' quasi come una roulette russa. Sto per giocarmi il tutto per tutto, potrei vincere e essere finalmente una donna libera, oppure potrei perdere e morire, abbandonando così tutte le persone che amo al loro destino.
La mia storia comincia cinque anni fa, dal mio esame per diventare Hunter. Perchè è in quell'occasione che ho incontrato le persone che hanno stravolto la mia vita.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Killua Zaoldyeck, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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<< Allora? Che dici? >> le chiese Lysandro a bassa voce.
Aithusa continuava a scrutare la gola sottostante con il binocolo, cercando al suo interno  un segno di vita qualsiasi, inutilmente << Dico che non c'è niente. Non c'è nessuna traccia della Brigata. >>
<< Ma com'è possibile? Eppure nelle grotte di quella gola dovrebbe esserci il loro covo! L'esercito dei Maghi ne sembrava sicuro! >>
<< Forse si sbagliavano. In fondo, nessuno si è mai avventurato là sotto per controllare. >> Aithusa abbassò il binocolo << O forse non sono in casa. Magari, se ci avviciniamo, troviamo sulla porta un biglietto con su scritto " Scusate, non siamo in casa, siamo da qualche parte del mondo a causare morte e devastazione. Tornate più tardi, o lasciate un messaggio, così potremo venire a stanarvi e farvi a pezzettini! " >>
<< Percepisco un lieve sarcasmo nelle tue parole, tesoro. >>
<< Trovi? >> rispose Aithusa ironica << Dai, scendiamo a dare un'occhiata! >>
<< Sei pazza?! >>
<< Oh suvvia, non fare la ragazzina! >> rispose la donna sardonica, e scese in volo nella gola, seguita dall'amico.
La gola doveva essere profonda circa centocinquanta metri, e le pareti erano di una strana pietra nera dagli strani riflessi azzurri, che emanavano un'energia magica incredibilmente potente. I due amici atterrarono sul fondo senza fare il minimo rumore.
<< Secondo te che tipo di pietra è questa? >>  chiese Lysandro a voce bassissima.
<< E' labradorite, una pietra preziosa che appartiene alla famiglia di silicati. E' un eccellente conduttore di magia, soprattutto di magia oscura. >> rispose Aithusa tranquillamente, e si voltò quando sentì lo sguardo sbigottito dell'amico su di sè << Che c'è?! Mio cugino è il Mago Guardiano della Pietra, sono cose che ho imparato da lui! >>
<< Lasciamo perdere. >> rispose Lysandro << Piuttosto, guarda questi ingressi. >> continuò, indicandole alcuni punti vicini a circa cinque metri dal fondo << Sembrano quasi ingressi che portano a diverse piccole grotte separate fra loro. E il fondo della gola sembra quasi una piccola piazza.>> 
<< Come se fossero dei mini appartamenti! >> commentò Aithusa << La struttura del covo sembra piuttosto semplice: ogni membro ha il proprio spazio privato, e quando devono riunirsi si ritrovano qui dove siamo noi! >> disse, battendo il piede per terra.
<< La scelta di una gola è molto strategica. Non si può attaccare senza scendere, e se si scende nascondersi è praticamente impossibile. Non c'è alcuna possibliità di sfruttare l'effetto sorpresa. >> ragionò Lysandro.
<< Già. Ovviamente il punto debole di un simile nascondiglio è la forte limitazione alla fuga, ma in fondo a loro che importa di poter scappare? Nessuno può competere con loro, non temono alcun nemico. >>
<< A parte te. >> le fece notare Lysandro con voce compiaciuta. 
<< Non credo che mi temano più di tanto. Potrò anche essere al loro livello, ma attualmente la Brigata conta otto membri. Loro sono in superiorità numerica. >>
<< Allora ci conviene sbrigarci a eliminarne qualcuno! >>
<< Zitto! >> sibilò Aithusa << Hai sentito? >>
Un lieve fruscio aveva per un momento attraversato l'aria. Aithusa sguainò la spada, e Lysandro si srotolò dal braccio una robusta frusta in elettro.
Un colpo magico arrivò dritto su Aithusa, che tentò di proteggersi con uno scudo di fuoco. Il colpo però deviò all'ultimo minuto scansando lo scudo, e la colpì con forza al fianco. Aithusa lanciò un grido di dolore e cadde su un ginocchio. Bonolenov fece per lanciarsi su di lei, ma Lysandro ringhiò e fece schioccare la frusta, che si attorcigliò intorno al collo del Rinnegato.
Il Mago dette uno strattone, e il Rinnegato crollò ai loro piedi, e Lysandro corse ad immobilizzarlo nella sua potente presa << Guarda un po' chi abbiamo qui, Tess! Ah, come va il fianco? >>
La donna si rimise faticosamente in piedi tenendosi il fianco e si avvicinò, mentre Lysandro immobilizzava il Rinnegato costringendolo a bere uno dei potenti filtri della sorella e lo metteva in ginocchio << Sto bene, non preoccuparti.... Ah, voi siete Bonolenov, membro numero 13 della Brigata dell'Illusione! E' un piacere rivedervi, Rinnegato. Vi ricordate di me? >>
<< Aithusa Duchannes Kuruta, Maga Guardiana del Fuoco, Maestra di Arti Magiche. La ragazza della profezia. Perchè non riesco più a muovermi? >>
<< Esatto! Visto che mi conoscete, non starò a spiegarvi cosa sono venuta a fare qui. Ah, e non riuscite più a muovervi perchè avete bevuto una pozione paralizzante. >> Aithusa cominciò a creare una sfera di fuoco nella mano destra, mentre Lysandro andava a mettersi al suo fianco << Voi siete un pluri ricercato dall'esercito. Come Maestra di Arti Magiche, ho l'autorità di giudicarvi ed emettere una condanna. Per il genocidio del popolo dei Kuruta, per la morte della Maga Concorda Duchannes, per la strage avvenuta cinque anni fa a York Shin City di settantaquattro mortali, e per altri crimini che mi sono sconosciuti, venite giudicato colpevole di alto tradimento nei confronti della vostra Missione. Siete condannato a morte. >>
Aithusa si preparò a lanciare la sfera di fuoco, ma si fermò quando si accorse che il Rinnegato stava ridendo.
<< Trovate che la vostra dipartita sia divertente, Bonolenov? >>
<< No, non è questo che trovo divertente. Trovo divertente la vostra ingenuità e la vostra stupidità, piuttosto! >> Bonolenov continuava a ridere << Il genocidio dei Kuruta? E' questo che credete che sia avvenuto dieci anni fa? >>
<< Cosa volete dire? >>
<< Voglio dire che siete degli stupidi, voi e i vostri fratelli sopravvissuti. Credete davvero che noi abbiamo ucciso i vostri familiari?! Siete morta, Aithusa Duchannes! Siete una morta che cammina! Quando scoprirete tutta la verità, per voi sarà troppo tardi! Sarà- >>
Non finì la frase. Aithusa gli aveva scagliato contro la sfera di fuoco con una tale foza che la testa del Rinnegato era saltata via dal collo. Il corpo decapitato di Bonolenov crollò lentamente a terra, mentre il sangue inondava la luminosa pietra nera.
Lysandro mise una mano sulla spalla della ragazza << Tess... non pensare a quello che ha detto. Mentiva. cercava di guadagnare tempo, voleva ferirti.. >>
<< No. >> rispose dura Aithusa << L'ho guardato negli occhi. Non stava mentendo. >> Aithusa si scrollò di dosso la mano dell'amico, e si mise davanti a lui << Non so cosa volesse dire quel mostro. >> mormorò, quasi stesse parlando da sola << Ma una cosa è certa: questa storia è più grande di quanto avessimo immaginato. C'è qualcosa sotto, e non si tratta solo di me. >> la donna prese la mano dell'altro  << Devo capire cosa è successo davvero, devo capire quali altri segreti nascondeva la mia famiglia. Ma avrò bisogno di te. >>
Lysandro le sorrise e le accarezzò la testa << Allora puoi contare su di me. Qualunque cosa tu scelga di fare, io ti seguirò ovunque andrai, sempre.>>
***
Killua si stava avviando verso il grande castello, seguendo la propria famiglia.
Aveva incrociato Silva, Zeno, Illumi, Milluki e KiKyo ai confini del regno, e, con sommo fastidio, aveva dovuto sorbirsi per più di dieci minuti le lagne della madre per non essere tornato a casa neanche una volta, lo sguardo vuoto di Illumi e quello invidioso di Milky, e gli abbracci pieni di affetto del nonno e del padre, prima di poter chiedere spiegazioni.
<< Si può sapere cosa ci fate voi qui? >>
Era stato Silva a rispondere << Ci ha chiamati Selina. Ci ha detto che Aithusa è scomparsa, e ci ha pregato di raggiungerla al castello. Ma non sapevo che ci saresti stato anche tu. >>
<< Aithusa è la mia ragazza! E' ovvio che sono venuto anch'io! >>
<< Se è la tua ragazza, mi spieghi come mai non vivete insieme? >> aveva chiesto Milluki << Dimmi, quand'è stata l'ultima volta che l'hai vista? >>
Killua non aveva risposto, si era limitato a lanciare uno sguardo omicida al fratello maggiore, e si erano avviati tutti insieme verso il castello, con Silva alla testa del gruppo.
<< Lo sapevo! Quella ragazza non sa fare altro che causare problemi! E adesso dobbiamo anche scomodarci per tirarla fuori dai guai! >> strillava indignata Kikyo, senza che nessuno la considerasse minimamente.
<< Smettila, Kikyo! Aithusa è un membro della famiglia a tutti gli effetti, perciò, se è nei guai, è nostro dovere aiutarla! >> la rimproverò aspramente Zeno.
<< Aithusa non è un membro della famiglia! E' solo un'arrivista e una smorfiosa, che si è insinuata abusivamente nella nostra casa quando era ancora una mocciosa ! >>
<< Vorrei farti notare, Kikyo, che Aithusa è uno dei membri più eminenti della società dei Maghi, nonchè una principessa! Non credo proprio che possa considerare l'insinuarsi nella famiglia un investimento vantaggioso! >>
Kikyo strillò oltraggiata.
<< Ora basta! Non è il momento di discutere di questo! >> li redarguì Silva << Ora l'essenziale è capire cosa sia successo! >>
<< Killua! >> chiamò una voce poco lontana.
Il diretto interessato si voltò, e sorrise entusiasta << Kurapika, Leorio! Siete voi! >> gridò, e corse incontro ai suoi vecchi amici.
<< Ma guardati, come sei cresciuto! Ormai sei un uomo fatto! >> esclamò Leorio, stritolando l'amico in un abbraccio.
<< Tu invece sei diventato davvero vecchio! Non fare troppi sforzi, o comincerà a farti male la schiena! >>
Leorio diventò rosso per la rabbia << Tu, razza di insolente... >>
<< Kurapika! >> fece Killua, ignorando l'espressione di Leorio, e abbracciò anche l'altro ragazzo, che ormai ragazzo non era più: era diventato più muscoloso e possente, il viso era più maturo, i capelli erano più lunghi.
Il Kuruta reagì appena all'abbraccio dell'albino; sembrava a dir poco fuori di sè.
<< Kurapika, che c'è? >> chiese Silva, che nel frattempo si era avvicinato.
Kurapika si guardava intorno tremando, sebbene gli occhi fossero spenti e fissi << Il regno... l'ultima volta che l'ho visto... era distrutto, completamente! E  adesso... è di nuovo integro, vivo, come se non fosse mai stato attaccato! >>
<< Opera di nostra sorella, fratello. >>
Tutti si voltarono nella direzione da cui era arrivata la voce. Sulla soglia dell'ingresso principale del castello c'erano tre persone. 
A sinistra c'era Selina Duchannes, Maga Guardiana del Tempo, ormai invecchiata dopo aver superato i cinquant'anni; a destra c'era Gon Frencss, Lost Hunter, ormai quasi diciottenne, alto e muscoloso, con le mani in tasca e l'espressione preoccupata.
E al centro c'era Masahiro Kuruta, Principe Ereditario dei Kuruta, la persona che aveva parlato, ormai venticinquenne, con la schiena dritta e il mento sollevato.
Kurapika, Killua e Silva fecero un passo avanti, shockati << Siete voi... >>
<< E' meglio se entrate. >> disse imperturbabile Masahiro << Abbiamo parecchie cose di cui parlare. >>
Ed entrò in casa, seguito da Gon e Selina; dopo qualche secondo di esitazione gli altri li seguirono.
Killua andò subito ad abbracciare Gon, seguito da Kurapika e Leorio; Silva abbracciò Selina, mentre Masahiro dava il benvenuto agli altri, senza togliere gli occhi dal fratello minore.
Kurapika si avvicinò timidamente al ragazzo << Lo so, fratello. Sono stato un vero idiota. Ma sono davvero pentito di tutto quello che ho fatto. >>
<< Idiota mi sembra poco. Direi piuttosto che sei stato un idiota superlativo! >>
<< Sì, è vero. >> rise imbarazzato Kurapika, poi porse la mano al fratello << Tregua? >>
Masahiro rimase in silenzio per qualche secondo, poi strinse la mano del fratello e lo abbracciò forte << Mi sei mancato, fratellino. >>
Kurapika ricambiò l'abbraccio, commosso fino alle lacrime.
<< Onii-chan! >> gridò una voce femminile.
Killua si voltò, incredulo: in cima a una grande scalinata c'era la sua sorellina, Alluka.
Era cresciuta: la bambina indifesa ed ingenua di una volta sembrava scomparsa, lasciando posto a una sedicenne bellissima e forte, dalle forme sinuose e dal fisico tonico e allenato, e con una grossa ascia appesa dietro alle spalle. A quanto sembrava, Alluka doveva essere diventata una combattente.
La ragazza scese di corsa le scale, e si fiondò tra le braccia del fratello maggiore << Onii-chan, mi sei mancato così tanto... >>
<< Alluka... ma tu cosa fai qui? >>
<< Che domande! Io vivo qui da diversi anni! >> rispose Alluka sorridendo << Tess mi ha portato a vivere qui qualche mese dopo la nostra separazione! >>
<< Davvero? >> mormorò Killua.
<< Certo! Diceva che da sola non ero al sicuro, così mi ha portato con sè, per proteggermi! E mi ha anche insegnato a combattere, sai? >> esclamò entusiasta la ragazzina, e brandì con aria esperta la propria ascia << Gon dice che sono davvero brava! >>
<< Perchè è vero! >> intervenne Gon << E' davvero brava! Praticamente quanto me! >>
<< Davvero? Davvero Aithusa ha fatto tutto questo per te? >> mormorò Killua con voce rotta dalle lacrime. 
<< Ma sì, fratellone! Aithusa è stata molto buona, sia con me che con Nanika! Ci ha anche insegnato a controllare il nostro potere, e ci fa le coccole ogni volta che lo chiediamo, e spesso canta anche per noi! Mi piace tanto quando canta, soprattutto quando lo fa con Lysandro! Oh, sono così adorabili insieme! >>
Killua abbracciò forte la sorellina. E lui che aveva temuto per lei.. invece Alluka era stata al sicuro per tutto quel tempo, protetta e amata da Aithusa. Il cuore gli sembrava sul punto di scoppiare per il sollievo e la profonda gratitudine che provava.
Un momento: chi diavolo era questo Lysandro?!
<< Siete arrivati, finalmente! >>
Tutti si voltarono verso chi aveva parlato: Nex Duchannes osservava i presenti con un cipiglio serio e severo che ricordava molto quello della madre.
Era cambiato anche lui: era diventato un giovane uomo molto imponente, così tanto da mettere un po' in soggezione. Al suo fianco c'era una giovane che sembrava avere circa la stessa età di Alluka, dai capelli rossi tagliati in un ordinato caschetto, e dai luminosi occhi verdi, e con una pesante balestra sistemata dietro la spalla. Killua la fissava, non ricordava di averla mai vista prima, ma doveva essere una Maga, senza dubbio. La ragazza, sentendosi fissata, parlò:
<< Perdonatemi, non mi sono presentata. Mi chiamo Desirée Lovelace, sono l'allieva di Aithusa. >> esordì formale, inchinandosi << Voi dovete essere Killua Zaoldyeck. >>
<< Come fai a sapere chi sono? >>
<< Aithusa mi ha parlato di voi. Siete l'uomo a cui la Maestra è stata Legata, no? >>
<< Be'... sì, almeno credo! Ma chi è la Maestra di cui parli? >>
<< La Maestra Aithusa, ovviamente! Non avete sentito quando ho detto che sono la sua allieva? >>
<< Maestra Aithusa? >> fece Kurapika, incredulo.
<< Sì, era una delle cose che vi dovevamo raccontare. Aithusa è diventata Maestra di Arti Magiche circa due anni fa. >> rispose trionfante Masahiro << E attualmente è considerata una tra le Maghe più potenti e rispettate di Avalon! >>
Kurapika ansimò, sotto shock. Aithusa... Maestra di Arti Magiche! Era un traguardo incredibile, e lei lo aveva raggiunto ad appena diciassette anni.... prima il regno ricostruito, ora questo...
<< Mi sa che ci dovete raccontare un po' di cose. >> mormorò Kurapika turbato.
<< Esatto. Forza, andiamo in salotto. Ne avremo per un bel po' >> disse Masahiro, e tutti lo seguirono.

   
 
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