Fanfic su artisti musicali > Got7
Segui la storia  |       
Autore: Irish_Dreamer    20/05/2016    2 recensioni
Mi Sun è una ventenne incasinata, piena di sogni per lei impossibili e un po' pessimista. Lavora in un bar insieme alla sua amica Myung-Ok e a una vecchia conoscenza ritrovata. Una serie di sfortunati (o fortunati) eventi la porteranno a conoscere dei ragazzi "particolari", a prendersi una cotta per uno di loro e trovare amici veri e, dopo una lunga serie di delusioni, finalmente troverà il grande amore. Ma non sarà tutto semplice come sembra, un segreto si nasconde dietro l'angolo.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ho il suo profumo nelle narici, l'intero letto è impregnato e riesco a sentirlo perfino su di me. Mi giro lentamente tra le lenzuola candide per poterlo guardare, sembra così piccolo e indifeso mentre dorme. Ha la faccia tutta schiacciata sul cuscino, le lunga ciglia nere gli orlano gli occhi e le labbra appena schiuse su cui vorrei tuffarmi se non stesse dormendo così profondamente. Non è la prima volta che mi sveglio nel suo letto e mi fermo a fissarlo ma stamattina qualcosa è diverso... Non riesco a capire se sia la sua espressione o il mio modo di vederlo a essere cambiato.
“Hai finito di fissarmi?” mi sussurra con gli occhi ancora chiusi. “Come diavolo hai fatto? Stavi dormendo” “Lo fai tutte le volte che dormi qui” “E tu come lo sai?” gli rispondo curiosa.
Apre finalmente gli occhi e li punta nei miei “Non lo so perchè ma quando si tratta di te certe cose le sento e basta”. Sembra una di quelle frasette scontate da commedia romantica, “Da quale cioccolatino l'hai rubata questa Jinyoung?” “Ah ah ah molto divertente, un giorno ti farò vedere. Sarei capace di trovarti anche tra migliaia di persone” “Credo tu abbia la febbre, ti senti bene caro?” gli rispondo toccandogli la fronte sarcasticamente.
Quando dice queste cose carine mi viene un vuoto allo stomaco misto al disgusto per il romanticismo, dovrei decidere a quale cedere prima o poi. “Invece di rovinarmi l'umore di prima mattina dovresti darmi affetto” “Hai ragione”. Mi accoccolo sul suo petto, la mia guancia a contatto con la sua pelle nuda e calda diventa immediatamente bollente.
Restiamo così immobili per un paio di minuti, o meglio io sono immobile, lui mi accarezza la schiena in modo così leggero da sembrare quasi solletico. “Hai freddo?” mi domanda interrompendo le carezze, “Si un poco”. In effetti è vero ma la colpa della mia pelle d'oca è perlopiù il suo tocco. Si alza dal letto e si dirige verso l'armadio. “Junior copriti dannazione!” Nascondo la testa sotto le lenzuola per evitare di fissarlo ancora mentre va liberamente in giro nudo. “Andiamo, non vorrai dirmi che ti vergogni?” “Si!” “Okay, ti lascio il maglione sul letto e vado a farmi una doccia, resta pure lì quanto vuoi”. Esco dalle coperte solo quando sento il rumore dell'acqua, mi infilo il maglione e vengo investita da una cascata del suo profumo.
Questo momento è qualcosa che vorrei poter ricordare per sempre: il sole che filtra dalla finestra, la stanza piena di peonie, il letto caldo in cui mi avvolgo, il maglione soffice. E' tutto così perfetto da sembrare un sogno, o una favola.


JUNIOR P.O.V.

Finisco di farmi la doccia, mi avvolgo un asciugamano intorno ai fianchi e inizio a asciugarmi i capelli mentre penso a Mi Sun nell'altra stanza. Mi aspettavo si fosse sciolta un minimo dopo... beh... dopo ieri notte. Invece è sempre pronta a morire di imbarazzo, è snervante, quando mi sembra di essermi avvicinato si chiude di nuovo a riccio.
Esco annoiato dal bagno e mi fiondo nell'armadio a prendere i vestiti prima che ricominci a urlarmi contro che sono privo di vergogna. “Tranquilla vado in bagno a vestirmi, non vorrei scandalizzarti” le dico ironicamente. Non sento risposta e mi giro a osservarla, è seduta con le gambe vicine al petto e sta guardando fuori dalla finestra.
E' così assorta nei suoi pensieri che non si è nemmeno accorta del mio ritorno. Sembra così calma quando non si sente osservata, non è sulla difensiva come quando è con me. C'è qualcosa di stranamente intimo nel vederla nel mio letto, con il mio maglione e con l'aria sognante.
“Ehi, a che pensi?” “Oh... Non ti avevo sentito. Non trovi che sia tutto così poetico stamattina?” “Poetico?” “Si! Non lo so, sarà il poco sonno e sto farneticando. Scusa”. Arrossisce e torna sulla difensiva come sempre, ho giocato male la mia mossa, ero a un passo dai suoi pensieri. Mi avvicino e mi siedo sul letto accanto a lei e le accarezzo i capelli, mi sorride teneramente. “Sono davvero felice” mi dice all'improvviso. “Di cosa?” “Di tutto! Cioè cosa altro potrebbe desiderare una ragazza?” “Stai impazzendo?” “Decisamente si. Ricordati di non parlarmi appena sveglia, sono imbarazzante e tendo a straparlare, e non smetto perchè poi..” La blocco con un bacio, “Smettila di essere così nervosa, sei con me non con un estraneo” “E' questo il problema, e se sbagliassi qualcosa? E se rovinassi tutto perchè sono una frana?” “Non lo farai, ora smettila o vado in giro nudo” dovrebbe funzionare come minaccia, la sua pudicizia è fin troppa. “Mmm se queste sono le condizioni forse mi conviene non smetterla” mi risponde con aria di sfida. Non me l'aspettavo da una che prima si è nascosta sotto le lenzuola per due natiche...
“Qualcuno sembra essere sfacciato stamattina” le rispondo mentre mi avvicino maliziosamente. “Non sai quanto” sussurra al mio orecchio, mi prende alla sprovvista e mi trovo steso con lei seduta sopra. “Che ti prende ora?” “Zitto”. E' dannatamente sexy quando prende il controllo, in questo momento vorrei farle cose poco carine. Inizia a mordermi il collo, ogni tanto alterna con piccoli baci ed è la cosa più eccitante del mondo. Le sue mani si avventurano sui miei addominali, poi al bordo dell'asciugamano e poi, sorprendendomi, va oltre. “Qualcuno è felice di vedermi” “Direi di si” le rispondo ansimando. “E' davvero un peccato dover sprecare tutta questa felicità per andare a lavoro, devo andare” mi risponde con tutta calma scendendo dal letto lasciandomi come un cretino evidentemente eccitato.
“Cosa?” “Se non mi sbrigo farò tardi a lavoro!” si infila nel bagno e ne esce cinque minuti dopo con ancora il mio maglione addosso e i suoi jeans sotto. “Giusto il tempo di lavarmi! Se non ti dispiace questo lo tengo per oggi, ci sentiamo!” mi da un bacio e scappa letteralmente via. Mi lascia completamente spiazzato e incapace di capire cosa sia successo, altro che timida.



MI SUN P.O.V.

Esco velocemente dal dormitorio ridendo e mi infilo in un taxi, così impara quel cactus a prendermi in giro sul mio essere timida. Sento il suono di un messaggio: “Che fine hai fatto? Voglio le novità di ieri sera!” Giusto, non ho aggiornato Myuni, e ora come glielo racconto quello che ho fatto ieri sera?
“Lunga storia... Hai pausa pranzo libera?”
dopo due secondi un altro squillo “Si, passo da te”. Sarà imbarazzante, come farò a dirle tutto?
Arriva un altro messaggio, eravamo rimaste per la pausa pranzo cosa c'è adesso?
“Non farti trovare a lavoro o non ci torni a casa”. Che cretino....


“Credi di raccontarmi entro oggi quello che avete fatto o devo aspettare che vi sposiate?” “Niente, siamo andati in giro, abbiamo mangiato, Jinyoung mi ha detto ti amo e la canzone che mi ha scritto è nel nuovo album” dico l'ultima parte velocissimamente sperando non abbia capito, ma non ha funzionato. “COSA? TI HA DETTO TI AMO?” “Si... ma calma dai” cerco di sdrammatizzare. “E tu? Glielo hai detto?” “Non proprio subito...” “E quando? Dai sono curiosa, chi se lo sarebbe mai aspettato un rapporto del genere tra voi due?”.
E' così entusiasta che non so che fare, il solo pensiero di dirle di ieri notte mi fa arrossire. “Beh... io gliel'ho detto ieri sera.... Mentre lo facevamo.” Mi copro la faccia con le mani e mi lascio travolgere dalla voglia di sotterrarmi viva. “Ah... beh immagino di non voler sapere i particolari anche di questo” mi risponde ridendo. “Lo spero perchè voglio morire già così” “Solo una domanda? Come è andata?” “Se intendi fisicamente, bene. Se intendi sentimentalmente... Wow! Non lo so mi sento ancora scossa, non ho mai sentito un legame simile con nessuno...” “Ah si? Posso essere fiero di me stesso allora”.
Dannazione. E' sleale apparire alle spalle all'improvviso. Fulmino Myuni per non avermi avvertita, lei intanto se la ride. Mi giro a guardarlo “Che ci fai qui?” “Devo provare, e sono venuto a salutare la mia ragazza”. Si china per baciarmi, è tenero ma il suo sguardo esprime altro. “Divertitevi ragazze, io devo scappare. Noi ci vediamo stasera da te”.
Continuo a fissarlo mentre esce, Myuni interrompe la mia confusione “Che piani avete per stasera?” “Nessun piano... Infatti ho il terrore di dover pagare per qualcosa che ho fatto” “E che avresti fatto?” “Oh niente di che, raccontami del tuo studio!”


JACKSON P.O.V.

“Ma dobbiamo provare per forza oggi?” dico a Jb in tono lamentoso. “Jackson, il nostro cd esce tra meno di una settimana. Dobbiamo essere perfetti” “Ma io voglio stare un po' con te... Praticamente stiamo sempre con il gruppo” “Viviamo insieme, che ti aspettavi?” “Di passare un giorno con te ogni tanto” “Prometto che mi farò perdonare al tuo compleanno” “Okay”. Gli sorrido arrendendomi ai doveri, raggiungiamo gli altri e noto Junior con una strana faccia. “Che hai Jinyoung? Sembri assonnato” “Mmm non ho dormito molto”.
Alla sua risposta ci giriamo a fissarlo. “Come mai? Successo qualcosa di interessante?” gli chiede Yugyeom. Appare la solita espressione raggrinzita di imbarazzo sulla faccia di Junior e risponde: “Niente che vi riguardi, ora proviamo per favore”.
Realizzo cosa sia quel niente che ci riguarda “PARK JINYOUNG, HAI PROFANATO LA MIA MIGLIORE AMICA?” Mark si unisce al mio sgomento “E' COME UNA SORELLINA PER NOI, COME HAI POTUTO?”
Gli altri ridono ma io sono seriamente infastidito dalla cosa, la mia piccola Mi Sun... “E' la mia ragazza, non credo di doverti spiegazioni” “Come osi? Brutto....” Jb mi trattiene per impedirmi di saltargli addosso. “Mi Sun fa parte della famiglia, non si fanno certe cose con la famiglia?” “Anche voi siete parte della famiglia, non mi sembra di aver detto niente quando avete iniziato a fare la coppietta” “Tra me e Jb è una cosa diversa” “No che non lo è! Se avete intenzione di processarmi invece di provare ditelo, me ne vado a casa”.
Per il bene del gruppo tento di calmarmi ma la cosa non mi piace affatto. Alla fine delle prove aspetto che escano tutti e resto da solo nella sala, continuo a pensare a quanto vorrei uccidere Junior. “Ehi, che fai non vieni?” “No Mark, ho bisogno di un paio di minuti di pausa” “Pensi quello che penso io Jackson?” “Sta rovinando tutto... Si sta portando via Mi Sun”.
Si siede di fronte a me con la faccia triste e mi dice: “Io voglio che lei sia felice, ma non senza di noi. Insomma da quando si sono messi insieme avremo parlato si e no due volte” “Io nemmeno quelle due volte” “C'è un solo modo in cui possiamo risolvere la cosa” “Si... questa storia deve finire prima che sia troppo tardi” gli rispondo. “Come?” “Qualcosa ci inventeremo, tranquillo. Riavremo la nostra amica”.


MI SUN P.O.V.

Mi chiedo cosa intendesse Jinyoung con “Ci vediamo stasera da te”. Per ora sono le sei del pomeriggio e non c'è traccia di quel cretino a casa mia, né di nessun altro in effetti. Posso godermi il relax sul divano sbafandomi popcorn senza limiti. Sento il rumore delle chiavi dei miei genitori, allora non sono orfana!
“Ciao mamma!” le urlo ancora stesa sul divano. “Mi Sun, che ci fai ancora così” mi urla contro appena entrata. “Così come?” “In tuta a fare nulla come al tuo solito! Sbrigati a prepararti che alle otto abbiamo ospiti a cena!” “Ospiti? E chi?” mi toccherà avvisare Junior che non sono libera per vederci, sarà un'altra pallosa cena con i colleghi di papà.
“Come chi? Il tuo ragazzo! Posa queste!” mi dice piazzandomi due buste enormi della spesa in mano. “Il mio... ragazzo?” “Si, quello simpatico che a Natale si fermò a chiacchierare con me” “Tu come lo sai? E perchè viene qui?” “Oh... è passato stamattina. Ha detto che tu sei troppo timida per parlarcene ma che lui vuole presentarsi alla famiglia ufficialmente, così l'ho invitato a cena”. Io lo ammazzo... Cosa gli salta in mente ora? “Vatti a preparare! E renditi carina, non con quei maglioni enormi che hai di solito”.
Salgo le scale battendo i piedi per calmare la mia sete di sangue, come ha potuto quel demente parlare con mia madre? E farsi invitare a cena per di più. E ora cosa mi metto? Dopo cena gli do tanti di quei pugni in faccia che per riconoscerlo ci vorranno mesi. Mi infilo un jeans e la mia camicetta color cipria, giusto per non sentire mia madre lamentarsi della mia poca femminilità.
Il tempo di un velo di trucco e di una pettinata che il campanello suona, sento mia madre dire: “Oh Jinyoung caro, perchè non raggiungi Mi Sun di sopra mentre io finisco di preparare la cena?”
Apro la porta della mia stanza e lo aspetto appoggiata allo stipite. “Ehilà” mi saluta sorridendo come se niente fosse, non rispondo nemmeno, lo afferro per un braccio e lo tiro in camera chiudendo la porta. “Che diamine di problema hai?” “Io?” “Si, tu! Come hai osato venire a parlare con mia madre? E farti invitare a cena poi... Ringrazia che mio padre sia fuori per lavoro o questa cena sarebbe stata anche peggio di come sarà” “Non vedo dove sia il problema se ceno a casa della mia ragazza” “Il problema è che stiamo insieme da un mese! E che è casa mia, la mia famiglia! E decido io quando è il caso o meno di presentare qualcuno ufficialmente!” Vedo una strana emozione attraversargli il volto, sembra deluso dalla cosa. “Hai ragione è casa tua, e forse non sono così importante da farti desiderare di ufficializzare con i tuoi genitori. Ho afferrato il concetto, meglio che vada ora.” “No. Tu ora resti a cena come avevi previsto e la smetti di sparare stronzate”.
Mi fissa ancora con quella faccia senza dire una parola. “Jinyoung ti prego, resta a cena, mi farebbe piacere davvero” dico sperando di calmare la situazione. “Se ti fa piacere perchè sei così arrabbiata?” “Perchè spettava a me farlo, invece tu lo hai fatto solo per mettermi in imbarazzo e per vendicarti di stamattina!” “Cosa? Credi che lo abbia fatto per questo? L'unico motivo per cui l'ho fatto è perchè non mi lasci entrare mai nel tuo mondo, e ho provato a scavarmi un angolo da solo. Ho pensato che se la tua famiglia avesse saputo magari ti saresti aperta di più anche tu, tutto qui”. Da questo punto di vista la cena rubata diventa qualcosa di molto più carino, dovrei smetterla di pensare sempre negativamente.

“Andiamo a aiutare di sotto, o scoprirai quanto rumoroso possa essere il mio mondo” gli dico prendendolo per mano, si lascia tirare con l'espressione soddisfatta. “Mamma, vai di là tranquilla, finisco io qui” “Posso aiutarti?” chiede Junior “Oh no caro, siediti in soggiorno” risponde prontamente mia madre. “No no Junior, vieni qui, certo che puoi aiutarmi” “Ma non è garbato è un ospite!” “Non è un ospite, è il mio ragazzo. Se gli chiedo una mano sarà ben felice di darmela vero?”. Junior annuisce sorridente a mia madre che se ne va scuotendo la testa con disappunto. “Beh Jinyoung, benvenuto nel mio mondo” gli dico porgendogli il grembiule.
Non nego che all'inizio volevo farlo cucinare per vendetta, ma man mano la cosa è diventata carina. Vederlo armeggiare nella cucina tutto applicato è stata una scena così strana che per un attimo ho desiderato farlo insieme a lui tutti i giorni, vivere insieme... Poi mi sono accorta di viaggiare decisamente troppo con la fantasia e sono tornata a arrotolare i miei Kimbap.


“Allora come è andata questa cena?” gli chiedo mentre metto a posto le ultime pentole. “E' stato divertente cucinare, anche di più mangiare. Sto per esplodere” “Se vuoi andare sul divano fai pure, io finisco qui e ti raggiungo” “Nah... voglio osservarti il più possibile nel tuo habitat” “Oh grazie, ora mi sento un panda. E per tua informazione il mio habitat è la mia stanza” “Vorrà dire che dovrò seguirti anche lì” risponde malizioso. “Si, decisamente. Ho finito, quando vuoi andiamo”.
Mi segue per le scale incuriosito e in silenzio per non farsi sentire da mia madre che dorme. “Ho una proposta per te” gli dico sedendomi sul letto, si avvicina con lo sguardo affamato, “Forse non è quello che ti aspettavi però. Facciamo che per stasera puoi chiedermi qualsiasi cosa e io risponderò sinceramente. Proverò a non stare sulla difensiva, che ne pensi?” L'espressione del suo viso è la più tenera che abbia mai visto “Ci sto, è anche meglio di quello che mi aspettavo”

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Got7 / Vai alla pagina dell'autore: Irish_Dreamer