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Autore: Redferne    22/05/2016    8 recensioni
Tra Nick e Judy sta accadendo qualcosa di totalmente nuovo ed inaspettato.
E mentre Nick cerca di comprendere i suoi veri sentimenti nei confronti della sua collega ed amica, fa una promessa a lei e a sé stesso: proteggerla, a qualunque costo.
Ma fare il poliziotto a Zootropolis sta diventando sempre piu' pericoloso...
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PER UN PELO (SECONDA PARTE)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bel guardiano, che era.

Aveva giurato di proteggerla ed invece l'aveva lasciata andare via, senza neanche provare a fermarla.

Non che sarebbe servito a molto, conoscendola.

"MALEDIZIONE!!" Imprecò Nick, tirando un pugno contro il muro.

 

Cosa ti spinge a correre simili rischi?

 

Perché devi sempre mettere a repentaglio la tua vita in questo modo?

 

Perché, Judy?

 

Sentì un gran calore alla mano. Pulsava. Le due ultime nocche stavano sanguinando. Alcune gocce caddero sull'asfalto.

 

Al diavolo quei due, pensò. Che se occupi qualcun altro. Io vado dietro a lei.

Figurarsi. Il suo DOBBIAMO DIVIDERCI era stato un ordine perentorio e senza alcuna possibilità di repliche o ripensamenti. Se soltanto si fosse azzardato a seguirla lo avrebbe ricacciato fino a qui a suon di pedate, come minimo.

Non restava che acciuffare i due fuggiaschi il più in fretta possibile e poi tornare indietro ad aiutarla, sperando di fare in tempo.

Sperando non fosse già troppo tardi.

L'importante, ora, era muoversi. Nel tempo che lui era rimasto lì, incerto sul da farsi, quei due avevano sicuramente guadagnato terreno.

Corse verso destra, entrando deciso nel vicolo dove li aveva visti sparire.

Attraversò una serie di viuzze, per poi ritrovarsi davanti ad un lungo e stretto budello male illuminato. Lo percorse a grandi falcate. Era sul punto di svoltare l'angolo quando udì un rumore di spari, ed un istante dopo una pioggia di calcinacci e schegge di muro lo investì in pieno volto, accecandolo. Lampi e saette azzurrognole gli attraversarono le palpebre mentre decine di punture dolorose, simili ad aculei di porcospino, gli trafissero il muso.

Riuscì ad arrestare bruscamente la corsa, mettendosi al riparo un attimo prima di venire colpito a sua volta.

 

Grazie, ragazzi. Ma che pensiero gentile. Sono davvero commosso, pensò lui, tenendosi una mano sul viso. Non riusciva a tenere gli occhi aperti.

Proprio un pensiero gentile, avevano avuto. Li credeva ormai chissà dove ed invece quei due farabutti si erano appostati lì dietro, con l'intenzione di fargli la festa.

Come a voler confermare i suoi timori i due spararono qualche altro colpo nella sua direzione, urlandogli frasi di scherno e sghignazzando di gusto. Nick poté udire i proiettili schiantarsi contro il muro.

"AVANTI SBIRRO, VIENI FUORI!!"

"SU, ANDIAMO, NON FARCI PERDERE ALTRO TEMPO!!"

 

Non va bene, pensò.

No, non andava bene per niente. Per colpa di quei due imbecilli rischiava di rimanere bloccato lì per chissà quanto. Mentre Judy...

Poi, all'improvviso, un suono familiare.

Una sirena della polizia.

Lampeggianti rossi e blu.

"GETTATE LE ARMI, SUBITO!!"

Udì poi una serie di spari, seguiti dal rumore di due corpi che cadevano a terra.

“Ok” si disse, ”basta rimanere qui rintanato. Devo tentare, costi quel che costi.”

Pur mezzo accecato, Nick uscì dal vicolo e corse in direzione dei lampeggianti, puntando l'arma con la mano destra e con l'altra a coprire gli occhi.

"Ma che...Wilde, sei tu?"

Si fermò e guardò a terra, dove scorse un orso bruno ed un licaone, entrambi narcotizzati. I due simpaticoni che gli avevano teso l'agguato.

Alzò lo sguardo e vide, vicino alla volante, un altro orso. Polare, questa volta. Ed una tigre. Li riconobbe al volo: erano gli agenti Metcalfe ed Owens.

"Ragazzi, é il cielo che vi manda!" Esclamò.

"E' da dieci minuti che vi stavamo cercando, poi abbiamo sentito gli spari…" rispose Metcalfe. "...ma Hopps, la tua collega? Dov'é?"

"E' andata dietro agli altri due. Se non vi spiace vado a vedere se le serve aiuto."

"Tranquillo, Wilde. Qui ce ne occupiamo noi." lo rassicurò Owens. "A proposito, c'é un' altra pattuglia nei paraggi, magari l'hanno gia' raggiunta."

"Non importa, vado lo stesso. Grazie ancora, ragazzi. A buon rendere."

"Ehi, Wilde! Sicuro di star bene?" Gli chiese l’orso polare.

"Tranquillo, é tutto ok. Ci si vede dopo."

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nick percorse il vicolo a ritroso. Una volta uscito, si fermò vicino ad un cassonetto dei rifiuti. Il muro dietro ad esso terminava con un tetto piuttosto basso. Doveva trattarsi di una rimessa per auto, o qualcosa del genere.

Per fortuna il fastidio agli occhi era quasi cessato. Salì sopra al cassonetto. Da lì spiccò un balzo, aggrappandosi al bordo del tetto. Una volta in cima, dette una rapida occhiata intorno. L’altezza pareva sufficiente.

Aprì la giacca della divisa ed estrasse dal taschino interno una piccola bustina trasparente, a chiusura ermetica. Dentro vi era una piccola ciocca di pelo grigio.

Fece una serie di respiri lunghi e lenti, cercando di rilassare il corpo e svuotare la mente. Poi chiuse gli occhi.

Aprì la bustina e la avvicinò al naso,inspirando profondamente. Poi alzò il muso e cominciò ad annusare le correnti d’aria intorno a sé.

Un’ondata di odori tra i più svariati lo investì, penetrando a fondo nelle sue narici.

Ignorò da subito quelli più forti e marcati, concentrandosi piuttosto sui più sottili ed appena percettibili. Analizzandoli uno alla volta, con estrema calma.

Era l’equivalente di voler trovare una goccia in mezzo all’oceano: doveva osservare una goccia alla volta, senza fretta.

Goccia, dopo goccia, dopo goccia, finché…

All’improvviso, una traccia. Un bagliore nella sua mente. Un’immagine.

JUDY.

Spalancò gli occhi.

 

Da quella parte.

 

Balzò sul tetto adiacente, e cominciò a correre con tutto il fiato che aveva in corpo. Al resto avrebbe pensato il suo olfatto.

Conducendolo da lei.

 

Resisti, piccola. Sto arrivando.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti!

Inizialmente questo capitolo doveva essere diviso in due parti, ma siccome di ”carne al fuoco” ce n’é ancora parecchia, ho deciso di aggiungere un’altra parte.

Tranquilli, la terza (ed ultima) parte é già pronta e la pubblicherò tra breve, giuro.

Un’altra cosa: notando che il roster dei personaggi é stato aggiornato, sostituirò Clawhauser con il capitano Bogo. Non me ne voglia il buon Benjamin (anche lui avrà il suo spazio) ma, in termini di apparizioni ed importanza, Bogo ricopre un ruolo senz’altro maggiore all’interno della mia storia.

 

Ci si rivede a breve con la terza ed ultima parte!

 

See ya!!

   
 
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