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Autore: _only_ hope_    22/05/2016    3 recensioni
Prendete un Derek diciottenne che passeggia nel parco con Addie,
aggiungeteci Amy che telefona al fratello
e sommate il tutto con Mark.
Che cosa ne verrà fuori?
[questa storia partecipa al contest "Il telefono", indetto da MontyDeeks sul forum di EFP]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Addison Montgomery Sheperd, Amelia Shepherd, Derek Sheperd, Mark Sloan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'I giorni in cui eravamo a New York'
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Il giorno in cui Derek per poco non ci rimase secco





Era una giornata di sole a New York: la primavera era appena arrivata, sciogliendo anche gli ultimi piccoli cumuli di neve che erano rimasti nascosti all'ombra fino a quel momento, e due diciottenni, una rossa e un ragazzo dai disordinati capelli mori, stavano passeggiando mano nella mano a Central Park.

Ti va un gelato?” chiese ad un certo punto lui, indicando il baracchino a pochi metri di distanza da loro, ma notò l'altra storcere le labbra. Trattenne una risata, perché conosceva Addison da anni e sapeva bene quanto amasse un buon cono.

Sei bellissima così, non ti serve la dieta”.

A causa di quell'affermazione si meritò un'occhiataccia e un attimo dopo ritrovò davanti al suo naso una valanga di capelli rossi e un dito indice puntato contro il petto.

Tu” esclamò la giovane. “Non provare a fare l’adulatore con me! Le altre ragazze ci possono anche cascare, ma non io”.

Lui sorrise e si portò una mano sul cuore. “Addison Montgomery, giuro solennemente di aver detto la verità”.

Sei un idiota”.

Venne zittita prontamente con un bacio: da quando due mesi prima si erano messi insieme, Derek aveva scoperto questo fantastico modo per mettere a tacere la rossa e ne approfittava ad ogni occasione.

Baci bene, ma sei un idiota lo stesso” il suono della risata di entrambi fu coperto da quello di un sassofono, suoneria del cellulare del ragazzo. Lui sbuffò e recuperò dalla tasca della giacca l'oggetto color grigio grande quanto il palmo della sua mano, mentre Addison borbottava qualcosa sul fatto che non doveva tenere il telefono acceso quando era con lei; Derek, però, non la stava ascoltando.

Pronto?”.

Derek?” la vocina terrorizzata di una bambina risuonò nella sue orecchie.

Amy, che succede?” le chiese, preoccupato, mentre Addison smetteva di colpo di lamentarsi.

C'è un rumore strano…” sussurrò lei.

E mi chiami per questo?! Chiedi alla mamma!” esclamò esasperato.

La mamma è dovuta andare in ospedale e ora sono sola a casa…” il tono di voce si abbassò ulteriormente, mentre quello di Derek mutò all'improvviso.

Arrivo subito” la riferì, chiudendo la chiamata e correndo via.

Derek!” gridò la sua ragazza, raggiungendolo. “Che succede?” lui però non le badò; anzi, aumentò la velocità. Di conseguenza la rossa, che ben sapeva che quando si trattava di Amelia Derek perdeva la testa, rallentò e decise di raggiungerlo a casa sua prendendo la metro.

La bambina, intanto, si stava convincendo del fatto che quella volta suo fratello l'avrebbe uccisa.

Il giovane Shepherd era quasi arrivato a casa, quando si chiese se Amelia stesse bene: il ladro l'avrebbe trovata? Le avrebbe fatto del male? E se fosse stato armato?

Derek rabbrividì al pensiero e, preoccupato, di conseguenza rallentò un po’ la corsa e recuperò il cellulare, componendo immediatamente il numero di casa.

Mentre il telefono squillava a vuoto, il ragazzo si rese conto del fatto che per l'agitazione non aveva raccomandato alla sorellina di nascondersi…

Tuuu, Tuuu

Ogni squillo era un colpo al cuore.

Tuuu, Tuuu

Derek correva e teneva l'apparecchio incollato all'orecchio.

Tuuu, Tuuu

Finalmente, giunse davanti alla porta del suo condominio: salì gli scalini a due a due e non comprese neppure come riuscì ad infilare le chiavi nella toppa.

Nel soggiorno trovò Mark, il suo migliore amico, semidraiato sul divano con il giornale tra le mani.

Dov'è Amelia?” gli chiese, trafelato, con le mani sui fianchi, il cellulare nella mano destra, il busto piegato in avanti e i capelli in disordine più che mai.

Amelia dici?”.

Sì, mi ha chiamato in preda al panico… deve arti sentito entrare e-”.

Derek, frequento casa tua da una vita, ma nessuno mi ha ancora dato le chiavi…” osservò l'altro, scettico.

Ma quindi cos-?”.

Tutto bene?” la voce di Addison interruppe le parole di Derek, ma tutti riuscivano ad udire gli ingranaggi del suo cervello cigolare nel tentativo di mettersi in moto, persino Amelia, che osservava timorosa il fratello dal buco della serratura della sua camera.

Tutto bene” rispose intanto Mark, guadagnandosi un'occhiata incuriosita da parte della rossa.

E tu che diavolo ci fai qui?”.

L'altro alzò le spalle. “Mi ha aperto Amelia”.

Tutto questo non ha senso…” borbottò intanto Derek.

In realtà lo ha se lo guardi dal punto di vista di uno scherzo telefonico” osservò l'altro, e subito i tre giovani udirono la porta della camera di Amelia spalancarsi sbattendo contro al muro.

È tutta colpa di Mark!” esclamò la bambina.

Ehi, non era questo l'accordo!” protestò il futuro chirurgo plastico.

Mi ha detto di telefonarti perché si sentiva solo perché tu e Addison uscite sempre da soli. Io gli ho detto che poteva giocare a baseball con me, ma non ha voluto…” spiegò Amelia tutto d'un fiato, ignorando le proteste di Mark e osservando l'espressione confusa di Derek. Quando notò quella divertita di Addison si tranquillizzò un poco: la rossa le voleva bene e le portava sempre tranquillità.

E tu perché dai retta a questo matto?” osservò ridendo la giovane, quando la bambina smise di parlare.

Perché è simpatico. E perché se non avessi chiamato Derek ha detto che avrei dovuto telefonare a Liz e chiederle se voleva uscire con lui”.

Lizzie avrebbe ucciso entrambi: hai fatto bene” osservò la rossa, accucciandosi davanti a lei. Si sorrisero.

Poi Amelia alzò lo sguardo verso il fratello, che stava guardando il cellulare come se volesse incenerirlo all'istante: aveva speso l'intero stipendio del suo lavoro estivo per comprarlo, ed ora voleva solo disintegrarlo.

Secondo me ci uccide anche Derek” sussurrò la piccola all'orecchio di Addison, che dovette costringersi a trattenere una risata.

"Ci infilzerà con l'antenna del telefono" le sussurrò, complice. Amelia le sorrise, anche se in modo un po' forzato.

Posso dire in mia discolpa che hai fatto esercizio fisico?” tentò di sdrammatizzare Mark, stanco del silenzio che si era creato, ma venne ridotto a carbone con una sola occhiataccia.

Vaffanculo, per poco non mi veniva un infarto!”.

Non esagerare!”.

È vero!”.

Non muori per colpa mia, vero?” intervenne Amelia, gli occhi spalancati dalla paura, sempre presente, di perderlo. Sei occhi si puntarono nei suoi e subito le braccia forti di Derek la cinsero in un abbraccio: la bambina affondò il viso nel petti del fratello e poté constatare da sola che il suo cuore batteva ancora.

Non muoio, ma niente più scherzi telefonici, ok? E se richiamo rispondi” concluse il giovane, alludendo alla telefonata evidentemente rimasta senza risposta a causa della paura di Amelia di rivelare lo scherzo ed essere punita.

Ok. Però tu vai a giocare con Mark, perché sennò viene qui di nuovo e mi fa fare un altro scherzo” sussurrò la piccola al suo orecchio.

Derek rise e si staccò dall'abbraccio. “Mark, andiamo al campo di baseball?” chiese all'amico.

Amelia si illuminò. “Posso venire anch'io?”.

I due, però, erano già spariti fuori dall'appartamento. Addison osservava la porta con un'espressione sconcertata, al che la piccola di casa Shepherd scappò in punta di piedi, timorosa di dover alzare nuovamente la cornetta del telefono.

  
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