Accasciato a terra, Gohan continuava a ripensare alle parole di Videl.

"Tu sarai padre, Gohan!"

Parole che avevano sortito l' effetto di una coltellata al cuore.
La sua vita era irrimediabilmente rovinata.
Una nuova vita stava per nascere, e sarebbe stata la causa della sua infelicità.
La causa della fine del legame con la ragazza che amava.

Socchiuse gli occhi, sperando che fosse tutto un sogno.
Che quando li avesse aperti, avrebbe capito di aver immaginato tutto.
Li riaprì.
Non era un sogno...
Tutto era così dannatamente reale.

Inutile crogiolarsi in inutili pensieri, la realtà non sarebbe comunque cambiata.

Balzò dal letto, e si avviò verso il bagno.

Dopo una doccia lampo si rivestì e raggiunse Junior, impegnato a parlare con Popo.

Quando quest' ultimo lo vide arrivare, smise di parlare e si rivolse a lui: " Come stai, Gohan?" - chiese, seppur la risposta fosse ovvia.

" Immagino che avrai sentito tutto poco fa, visto il tuo eccellente udito!" - affermò tranquillo Gohan, sedendosi su uno sgabello.

Popo gli servì la cena e poi si allontanò, lasciando i due a parlare tranquillamente.

"Gohan! Forse ti sembrerà una domanda sciocca, ma cosa hai intenzione di fare ora?" - chiese Junior appoggiandosi allo stipite della porta con le braccia  incrociate.

Il giovane consumava la sua cena in silenzio, e non osava nemmeno guardare in faccia l'amico.
Temeva che quest' ultimo potesse capire che la notizia lo aveva sconvolto, molto più di quanto volesse dare a vedere.
Ma era inutile ingannare Junior, il cui intuito era davvero infallibile.

" Amico, il silenzio non ti aiuterà affatto!" - continuò Junior.

" Questo lo so, Junior! Ma cosa pretendi che faccia, adesso? Fino a poco fa, passavo il mio tempo a rimurginare sul modo di riconquistare la fiducia di Flora! E poco dopo arriva Videl, e mi da una notizia che potrebbe cambiare per sempre la mia vita! Anche se non voglio avere nulla a che fare con Videl, non posso ignorare il fatto che porta in grembo mio figlio!"

"Uhm!"

"Accidenti Junior, non so davvero cosa fare! Dovrei dirlo a Flora, ha il diritto di saperlo! Ma temo la sua reazione, ho paura che possa lasciarmi!" - Gohan era visibilmente preoccupato.
Forse più per la paura di perdere Flora, che per la notizia del figlio.

"Tu e Flora non state esattamente insieme, dopotutto!" - precisò Junior, richiamando l' attenzione del giovane.

"Che intendi dire, scusa?" - chiese Gohan alquanto confuso.

"Mi sembra di capire che voi due non state assieme, ma che avete solo un rapporto fisico...sbaglio?"

All' affermazione del namecciano, Gohansi si irrigidì.
Sapeva che aveva ragione, e sapeva anche quello che ciò significava.
Ma aveva troppa paura di ammettere quale fosse la realà dei fatti.

Flora non lo amava, ma lui continuava a volerci credere.

"Ti sei così tanto affezionato a quella ragazza, che non riesci più a ragionare lucidamente! Ragiona, Gohan! Quello che sta succedendo fra te e Flora sarebbe evidente anche ad un cieco, non puoi negarlo!"

Il sayan cominciò ad innervosirsi, seppur l amico avesse ragione.
Si alzò dallo sgabello, lasciando quasi tutta la cena intatta, e si avviò verso l' uscita - " Ti pregherei di restare fuori da questa storia, amico! In qualche modo, riuscirò a trovare una soluzione!" - senza attendere la risposta del namecciano, volò via.

Junior rimase per qualche minuto a fissare la sagoma di Gohan che si allontanava in volo, per poi tornare all' interno del palazzo.

----------------------------------------------------------------------

Volava ad una velocità pazzesca, mentre il vento le scompigliava rovinosamente i capelli, ma le importava ben poco.
Voleva dimenticare...
Dimenticare la sciocchezza che aveva appena commesso.
Come aveva potuto rivelare la verità a suo padre a quel modo, e soprattutto davanti a tutti.
Era stato un gesto alquanto avventato,ma in quel momento era tanta la rabbia che non era stata capace di ragionare.
Cosa sarebbe successo ora?
Con che faccia si sarebbe ripresentata a casa di Bulma, dopo quello che era successo.
Sarebbe stato il caso di dire addio a quelle persone, alle quali si era tanto affezionata?
Si, forse era quella la decisione migliore.
Lasciare una volta per tutte quel pianeta sul quale la sua purezza era stata spazzata come un soffio di vento, dove aveva conosciuto suo padre, dove aveva scoperto il calore di una vera famiglia.

Continuò a volare per tutto il giorno, era stanca ma non le importava.
Volare la rilassava, le permetteva di riflettere.

Fu solo quando il sole lasciò il posto alla pallida luna, che si fermò.
Rimase sospesa in aria per un tempo indefinito, poi sembrò tornare alla realtà e raggiunse il suolo.
Si guardò attorno con aria preoccupata, e capì di non sapere dove si trovasse.
Quante volte aveva fatto il giro della terra? E chi lo sa.

Ispezionò con lo sguardo la radura.
Un ampio verde si estendeva per chilometri, non vi era l' ombra di una casa.
Ottimo posto per pensare senza essere disturbata,ecco cosa pensava Flora.
Difatti, la ragazza si lasciò cadere a peso morto sull'erba fresca e chiuse gli occhi.


BUONASERA!!!!
Dopo un ritardo secolare, eccomi di nuovo qua a rompere le scatole.^^
Vi confesso una cosa....ho un vuoto totale sul seguito di questa storia, ecco perchè non la sto più aggiornando.
Questo cap è cortissimo, mi dispiace.
Consideratelo un capitolo di passaggio, dove ne seguiranno altri più decenti.
STo cercando di riordinare le idee per dare finalmente un seguito a questa storia e magari un finale, mi dispiacerebbe lasciarla in sospeso.

MI direte...
Perchè non lo posti qualche altro giorno, e intanto ci aggiungi qualche pezzo?
Domanda sensata.
Ma siccome al momento non ho la minima idea sul proseguo e mi è venuto in mente questo pezzetto - l' ho scritto in 10 minuti - ho deciso di pubblicarlo seppur piccolissimo, quantomeno per farmi perdonare la lunga assenza.

Ok...sto sclerando.    Prima che dica qualche altra sciocchezza, vi saluto.

Ah...auguri di BUONA PASQUA!!!