Guardo
dall’alto, da un monte sperduto…
qui arrivano
solo i più forti, i più coraggiosi…
…i più
sfortunati…
…i derelitti
della società, gli emarginati…
…gli
scarti…
…gli
inutili…
…chi è senza
qualcosa…
…pochi…
…quasi
tutti…
…chi è morto
dentro…
Questo è il
regno di chi è solo…
Una
Croce
I chiodi
penetravano la sua carne nei polsi e nelle caviglie. Il sangue scendeva a
fiotti, gocciolando sulla terra bagnata da una sottile pioggia appena accennata.
Sotto di Lui, persone che probabilmente non aveva mai visto da uomo, ma che
trasmettevano un odio incondizionato, del quale ebbe paura. Sentiva la morte, la
morte umana arrampicarsi lentamente sulla sua spina dorsale, provocargli dei
brividi lascivi, come una tentazione. Fu allora che esitò. Fu allora che anche
Lui chiese aiuto al padre. Fu allora che anche Lui si sentì
solo.
Accanto a Lui,
altri due giudicati, altri due diversi guardavano con occhi sofferenti la Sua
persona. Lo videro chiamare qualcuno che non lo avrebbe salvato in quel momento.
Piansero per Lui, e pieni di amore spirarono insieme.
Ma se anche Lui
si è sentito solo in quel frangente, se anche Lui ora è qui a rendere il nostro
supplizio meno pesante, come possiamo salvarci noi, che siamo solo la sua ombra
deformata dal sole al tramonto?
Anche
questo omaggio mi è sembrato doveroso: qualcuno tempo fa mi aveva chiesto se
avrei inserito un personaggio, se non sbaglio…
Ho
voluto omaggiare proprio questo personaggio non in quanto Dio, ma in quanto
uomo, e non da cattolico, ma da fratello…
Grazie
a chi legge, commenta e comprende…