Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Perla Bane    24/05/2016    2 recensioni
Ff ambientata dopo "La Signora di Mezzanotte". Spoiler 😉
EMMA
“Emma.” le labbra che pronunciano il mio nome mi fanno rabbrividire più dell'aria fredda che mi soffia addosso.
“Mi hai mentito Emma, tu mi ami.” una stilettata al cuore avrebbe fatto meno male.
Mi accarezzo le spalle e mi volto verso di lui.
Julian, il ragazzo che amo erge statuario davanti a me.
Faccio fatica, ma porto gli occhi nei suoi e il cuore mi si stringe. Non è arrabbiato o deluso, solo infinitamente triste.
Ha tolto la maschera che indossa, è nudo davanti a me. Quello che prova traspare in ogni sua espressione.
“Lo so.” dico solamente e prendo un grosso respiro mentre la tempesta si fa sempre più vicina.
“Dove andrai tu...” inizia, ma lo blocco esplodendo, abbattendo gli argini che tenevano insieme quei piccoli pezzi traballanti che contenevano l'amore infinito che provo per lui.
“Ti amo Julian!” grido sovrastando il rumore di un tuono che echeggia alle mie spalle “Il giuramento tra parabatai non ci appartiene più, io ti amo!” mi sposto i capelli dal viso, la tempesta ci sta raggiungendo e le raffiche di vento hanno alimentato il mare, ormai è prossimo ad una burrasca.
Genere: Drammatico, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Emma Carstairs, Julian Blackthorn, Mark Blackthorn, Nuovo personaggio, Tiberius Blackthorn
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'unico modo per capire quanto ami una persona
è perderla.
Emma

 
 

JAMES

Balzo fuori dall'istituto con il cuore in gola e la scena che mi trovo davanti mi fa montare la rabbia.

Mark, il fratello mezzo fata dei Blackthorn sta strattonando Perla circondandole la pancia con entrambe le braccia, la solleva da terra e la trascina lontana dall'assassino.

Pazzo, mai mettersi in mezzo ad un combattimento. La mia parabatai sa badare a sé stessa.

Senza il minimo ripensamento, mi lancio contro Kirian che si sta alzando in piedi, Perla lo aveva atterrato, ha il volto sporco di sangue e uno squarcio sul petto. La camicia bianca che indossa è macchiata di sangue, hanno sicuramente lottato.

Stringo forte il pugno e faccio un balzo da terra, prendo lo slancio e lo colpisco con tutta la forza che ho sulla mascella.

Un clok sordo mi fa venire la pelle d'oca.

Che sensazione meravigliosa. Era da cinque anni che aspettavo questo momento.

L'assassino barcolla, non si aspettava il mio attacco. Non gli lascio il tempo di reagire, mi muovo lesto come mi ha insegnato Jonathan. Gli afferro il polso, lo rigiro dietro dietro alla schiena fino quasi a spezzarlo e gli punto l'ascia alla gola.

Preso. Mio. Il traditore assassino è nelle mie mani.

“Sorpresa Kiki, muoviti e sei morto.” gli sussurro all'orecchio.

Alzo lo sguardo in cerca della mia parabatai, Perla è livida di rabbia. Mark continua a dirle di calmarsi, che il ragazzo fatato è un amico, di stare tranquilla, ma non la conosce.

La cacciatrice alza il braccio e gli pianta il gomito nello stomaco facendolo indietreggiare, non se lo aspettava. Gira su sé stessa, alza la gamba e lo colpisce in pieno petto con un calcio.

Mark cade atterra sconcertato, cinquanta chilogrammi l'hanno steso.

“Non azzardarti mai più a toccarmi!” gli urla contro Perla prima di voltarsi verso di me.

Merda, le ha prese, ha il labbro grondante di sangue. L'ha picchiata! Senza volerlo affondo leggermente la lama nel collo della fata.

Devo trattenermi, dobbiamo interrogarlo prima.

Perla avanza verso di noi ondeggiando i fianchi, mi sorride come mai prima. È piena di adrenalina “Questo regalo lo accetto anche se non me l'hai incartato.” dice estraendo un pugnale dalla cintura che indossa. Lo afferra con forza facendo passare il mignolo nell'occhiello, ha intenzione di usarlo.

Emetto una risata gutturale, è un regalo atteso a lungo.

Stringo con forza la fata tra le mie mani, me lo ricordavo più alto.

“Lasciamo da parte i convenevoli, non mi interessa niente della tua vita che presto giungerà alla fine, dov'è il bambino?” Perla si sta trattenendo, vorrebbe piantargli il pugnale nella pancia ed estrarlo all'altezza della gola.

“Che sta succedendo? State bene?” Jonathan salta fuori dall'istituto brandendo la spada, subito dopo mezza famiglia Blackthorn si riversa nel piazzale.

“Stiamo bene, scambiamo due parole con un vecchio amico. Ti presento l'erede al trono della corte Unseelie e l'assassino delle nostre famiglie, ovviamente.” Perla stringe il pugnale tra la dita e punta gli occhi nei miei “Magari ha bisogno di una piccola spinta.” sussurra in modo che la senta solo io.

“Lascialo, è un nostro amico!” non ascolto Ty e mi concentro su di noi.

Mi muovo rapido, ho le rune dalla mia parte, quella permanente della velocità inizia a bruciare sul braccio. Abbasso la lama dell'ascia e gliela conficco nel fianco sinistro appena sotto la fine delle costole, lo sento tremare tra le mie braccia e subito torno sulla sua gola “E' solo l'inizio.” gli mormoro all'orecchio.

Quanto mi sento bene in questo momento, in tutta risposta Perla emette una risata di pura soddisfazione, è come se l'avesse colpito lei. Il legame che ci unisce ci rende una persona sola.

Jonathan si avvicina di due passi, è nervoso “Non potete torturarlo!” dice serio, ma non me ne frega niente.

Ho visto questa fata piantare un pugnale nel cuore della sorella di Perla e parte del suo esercito trucidare le nostre madri intervenute per darci una possibilità di sopravvivenza. Se pensa che lo lascerò scappare, non mi conosce.

La sua fidanzata si volta alzando il pugnale verso la fata tra le mie braccia “E' lui Jonathan!” urla addolorata “Lui era il fidanzato di mia sorella, lui l'ha uccisa e lì, sul pavimento dell'istituto, gli ha inciso la pancia per rubare il mio nipotino. Lui l'ha pugnalata, lui! La persona che asseriva d'amarla più di ogni altra cosa al mondo!” stringe il pugnale tra le mani e trema leggermente “Dov'è il bambino!” gli urla contro.

Kieran alza il mento fiero “Ho fatto tutto il necessario per salvare la vita di mio figlio.” affondo leggermente la lama nel suo collo, è un assassino, il figlio non è suo, non appartiene alle fate. È uno shadowhunter, Perla deve occuparsi di lui, ha il diritto di chiudere con il passato e guardare solo al futuro.

Il bambino è di Perla, le spetta di diritto.

La mia parabatai gli punta il pugnale sul cuore “E' uno shadowhunters e ho intenzione di riportarlo a casa!”

La fata tra le mie braccia ringhia quando la lama gli penetra nello sterno “Auguri cacciatrice, il bambino siede alla destra di mio padre, è lui l'erede al trono della Corte Unseelie adesso, ho barattato il mio futuro con la sua vita. Per questo sono stato esiliato nella Caccia Selvaggia, per salvargli la vita.”

Per l'Angelo!

Un sibilo precede un imprevisto, l'ascia mi cade dalla mano senza volerlo e un dolore lancinante si impossessa del mio braccio.

Merda, sono arrivati i rinforzi.

 

 

EMMA

Mi rigiro lo stilo tra le mani, quando il gruppo di cacciatori è corso fuori dalla palestra rincorrendo James, Julian mi ha chiamata chiedendomi di restare.

Ho il cuore che minaccia di esplodere da un momento all'altro.

Mi incammino lentamente dall'altra parte della palestra verso di lui, non mi ha rivolto neanche una parola oggi.

Per l'Angelo.

Dobbiamo tracciarci le rune per simulare il combattimento, ma se lo facessimo, tutti si accorgerebbero di quello che ci sta succedendo, che tra di noi c'è qualcosa di diverso. Qualcosa in più di quello che lega le altre coppie di parabatai.

L'amore.

Maledetto amore.

Arrivo a pochi passi da lui e cerco di nascondere l'infinita angoscia che mi avvolge “Ciao.” gli dico.

Lui non alza gli occhi ed afferra lo stilo “Non smetterò mai d'amarti, Emma.” dice paralizzandomi “Per questo penso che le rune abbiano i bordi luminescenti, la colpa è mia. Mi dispiace.” prosegue serio e io vorrei solo corrergli tra le braccia ed unire le labbra alle sue, affondare le mani nei suoi ricci ribelli ed assaporarlo come mai prima.

Scuoto impercettibilmente la testa per togliermi questo impossibile scenario e resto in silenzio, non so cosa dire.

Potrei iniziare un discorso del tipo -Ci siamo solo divertiti.- o -Quello che pensi di provare non è amore, Jules.-, ma suonerebbe terribilmente falso, non riuscirei a mentire bene in questo momento.

Quello che c'è tra di noi è amore, non una cotta superficiale o adolescenziale, amore vero.

Per l'Angelo.

Julian sbuffa dal naso e si tira indietro i capelli, alza il viso e appoggia lo sguardo verde-azzurro nel mio.

È bellissimo come sempre. Indossa una maglietta bianca e i pantaloncini consumati gli arrivano appena sopra al ginocchio.

Cerco di reggere l'infinito peso che mi obbliga a portare l'amore che provo per lui e ricambio lo sguardo.

“Ti amo Emma.” mi sussurra smarrito.

Socchiudo gli occhi e inghiottisco il terribile nodo che ho in gola, odio fargli del male, preferirei morire cento volte piuttosto di vederlo soffrire.

Per l'Angelo.

In un attimo, come per magia, mi ritrovo stretta al suo petto ad inspirare l'odore più buono che esista al mondo.

Julian.

Un misto di chiodi di garofano e salsedine, sembra tutto così reale.

Delle braccia mi circondano le spalle e spalanco gli occhi inorridita, non è la mia immaginazione, Julian mi sta abbracciando!

No! Non posso cedere, le persone che amo soffrirebbero!

Alzo le mani e le punto sul torace del mio parabatai, faccio forza sui gomiti e lo spingo lontano da me con tutta la forza che ho.

No!

Jules barcolla all'indietro ed inizia ad imprecare a bassa voce “Mi stai mentendo Emma!” urla additandomi.

Merda, no, non può saperlo, non faccio altro che amoreggiare con Mark per essere credibile... può solo supporlo.

Non posso cedere.

Stringo gli occhi a fessura “Non farlo mai più Jules!”

Il ragazzo davanti a me non ascolta le mie parole, si incammina nella mia direzione e alza le mani verso il mio viso.

No!

Alzo il pugno e devio il suo movimento schiaffeggiandogli l'avambraccio.

“Davvero Emma?! Vuoi picchiarmi? Perchè io sono stufo di sentirmi così, sono stufo di avere solo doveri quando l'unica cosa che desidero al mondo, mi viene negata!” dice avanzando ancora.

Ha gli occhi che sembrano due pozze oceaniche, famelici, tristi... disperati.

Un brivido mi percorre la schiena ricordando una sola parola di quelle enunciate da Jem.

Morte.

Devo farlo.

Alzo la mano e la scaglio sul suo viso. Il tremendo eco che ne sussegue mi fa più male di quello che pensassi.

Il dolore dell'amore è terribile.

Julian rimane spiazzato dal mio schiaffo, ma ancora non basta, devo mettere la parola fine al suo amore.

“Mark è migliore di te!” concludo lasciando la palestra.

Obiettivo raggiunto. Julian mi odia e una parte di me morirà per questo.

 

 

JONATHAN

Faccio un cenno a James, è stato ferito, non riesce più a tenere in mano la sua ascia, la regge con la mano destra. Il braccio gli penzola senza vita sul fianco e un rigolo di sangue macchia il piazzale sterrato dell'Istituto.

Stringo forte la spada tra le mani e guardo la mia fidanzata, Gwyn può romperle il collo in un attimo, lo so, io ne sono in grado.

Si è intromesso nella lotta cercando di calmare gli animi, ma Perla non ha ascoltato nessuno. Accecata dalla rabbia si è lanciata addosso al Capo della Caccia Selvaggia colpendolo con tutta la forza che ha. Si è mossa bene, con agilità e precisione, finchè un suo pugno l'ha colpita in pieno volto e ha leggermente perso i sensi.

Mi sarei messo in mezzo, ma un altro cacciatore si è piazzato davanti a me facendomi perdere del tempo prezioso.

L'ho tramortito colpendolo con l'impugnatura della spada e ora non posso più fare niente di concreto.

Ha letteralmente la sua vita in pugno. Gwyn l'ha sbattuta contro il muro dell'istituto e gli tiene il collo tra la mano, non posso avvicinarmi, la può uccidere nel giro di tre secondi.

Non posso perderla.

Ho il cuore che minaccia di sfondarmi il torace, ho paura.

È questo l'amore, gioia e terrore.

Perla gli tiene il pugnale puntato alla giugulare “Lasciami e ti risparmierò la vita.” sibila contro il Cacciatore.

Lui in tutta risposta emette una risata gutturale.

Mi avvicino a loro, la stretta sul collo della mia fidanzata aumenta facendola gemere “Perla, abbassa il pugnale.” le dico serio.

“Uccidi Kieran.” geme con voce strozzata nei miei confronti.

Mi guardo attorno, ma la fata è già sparita.

Codardo.

“Posso romperti il collo in un secondo, ragazzina. Qui l'unica vita a rischio è la tua.” il capo della Caccia Selvaggia la guarda negli occhi.

“Sono sicuro che Gwyn non abbia la minima intenzione di iniziare uno scontro tra Shadowhunters e fate, uccidendoti. La Pace Fredda ha già creato una stupida faida tra le razze.” dico ad alta voce facendo capire al Capo della Caccia Selvaggia che se la uccidesse, sarebbe guerra.

“Uno dei suoi ha ferito James, devono morire tutti.” mi risponde Perla aumentando la presa sulla sua arma “Hanno sconfinato, sono nel nostro territorio, abbiamo il diritto di ucciderli.”

Volgo lo sguardo verso il corpo senza vita a pochi metri da noi, la mia fidanzata ha squarciato la gola all'arciere dopo averlo pugnalato al cuore.

Morte, solo morte. Crede che l'unico modo per sentire meno il dolore per la perdita, sia uccidere.

Il rancore finirà per spezzarla.

“Hai avuto la tua vendetta, l'hai ucciso.” rispondo sospirando.

“No, non è abbastanza! Posso liberarmi, me l'hai insegnato. Ne esco solo con qualche ammaccatura.” dice lesta e poi si immobilizza quando sente una lama sfiorarle il fianco.

Gwyn si sta stufando, non posso perderla. Se solo mi muovessi la taglierebbe a metà.

Sono troppo lontano.

Non lo lascerà con le buone, stringo gli occhi e la guardo serio “Abbassa subito il pugnale! Io sono il tuo superiore, tu e James siete stati affidati a me e lui è già ferito. Ora, cacciatrice, abbassa subito l'arma, è un ordine! Esegui i miei comandi o farete ritorno ad Alicante!” le urlo contro stringendo la spada.

Potrei affondare l'elsa nel fianco di Gwyn, ma potrebbe ucciderla comunque. Non posso perderla.

Gli occhi di Perla vacillano, una tristezza infinita le passa sul viso “Non lo faresti mai.” mi sussurra smarrita posando gli occhi nei miei.

Separarmi da lei?! Sarebbe come riperdere una parte di me, la amo, è una parte indispensabile della mia vita “Sì, invece!” rispondo secco.

Una lacrima le riga il viso insanguinato.

Il braccio con cui tiene il pugnale puntato alla giugulare del Capo della Caccia Selvaggia trema ed inizia ad abbassarsi.

Lo lancia ai suoi piedi senza staccare gli occhi dai miei.

Gwyn lascia la presa e fa due passi indietro facendo cenno ai suoi di raccogliere il corpo senza vita dal piazzale dell'Istituto “Prima e ultima volta che mi punti il coltello alla gola, alla prossima morirai, cacciatrice.” le dice prima d'allontanarsi.

Faccio cadere la spada e mi avvicino a lei, Dio Santo! Ha il labbro tumefatto e parte del viso violacea, quante ne ha prese?

Afferro lo stilo dalla tasca e alzo le mani per controllarla, ha bisogno di una runa.

Cerco di afferrarle l'avambraccio, ma con un gesto mi allontana.

Non vuole farsi toccare da me.

No! L'ho fatto solo per salvarle la vita.

Punta gli occhi color del ghiaccio nei miei, alza una mano indicandosi il viso e stringe le labbra “Sei ancora contro la Pace Fredda dopo questo?!” dice furiosa “L'unica fata buona, è una fata morta!”

Per l'Angelo. Le spalle mi tremano senza volerlo, esiste ancora un noi dopo questo?

 

 

 

 

Carissime lettrici, grazie per le recensioni e le letture, il vostro parere è molto importante, riesce a farmi capire se la ff si muove nella giusta direzione.

Grazie a tutte, a presto, kiss

Pi

 

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Perla Bane