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Autore: Amberle_Dubhe    24/05/2016    2 recensioni
-Woah, certo che sei forte! Ti starebbe bene farti sezion-
-È così forte perché è un mostro-
La nuova voce gli penetra nei timpani come il trapano del dentista da cui è stato costretto a farsi visitare l'anno precedente.
"No, questo è troppo"
[Mini-serie AU scolastica ambientata in tre momenti diversi, rispettivamente elementari, medie e liceo]
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Celty Sturluson, Izaya Orihara, Shinra Kishitani, Shizuo Heiwajima, Un po' tutti | Coppie: Celty/Shinra, Izaya/Shizuo
Note: AU, Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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“Io Non Ho Mai” o “Never Have I Ever”: un gioco che probabilmente conoscete (?) ma in pratica funziona così: uno fa un’affermazione tipo “Io non ho mai...” e chi invece l’ha fatto, deve bere. C’è una regola per cui se, dopo un’affermazione, nessuno beve, chi l’ha pronunciata deve bere a sua volta.
NB: Penso di averlo detto nelle note del primo capitolo, comunque vi ricordo che quaste terza OS è ambientata alle superiori. (Sì, vanno tutti alla Raira e hanno tutti la stessa età, magia delle AU ;DDD)



 


 

CAPITOLO TRE

 






Le vacanze estive erano cominciate da un paio di settimane, e le strade di Ikebukuro brulicavano di studenti e turisti pronti a godersi quelle giornate di pausa.

Una di quelle sere, Shizuo riceve un messaggio da Celty in cui la ragazza lo invita per una serata al karaoke. “Dovresti venire, ci sarà Izaya ma Shinra ha invitato anche gli altri ragazzi.” Shizuo sospira, conscio che Celty non gli permetterà di perdersi l’uscita, e le invia un breve messaggio di assenso. La ragazza riesce anche a strappargli un sorriso, mandadogli in risposta un Pusheen dall’aria entusiasta.

Quando il gruppo si ritrova il sole è appena calato, e dall’esterno si sente già la musica assordante che filtra dall’ingresso chiuso: Izaya e Kadota  sono riusciti a procurarsi una discreta quantità di birre, e visto che uno dei responsabili è un senpai di Shizuo dalle medie, Tom Tanaka, nessuno farà storie per le borse chiaramente piene di lattine.

Inizialmente nessuno ha veramente voglia di mettersi a cantare, quindi, dopo aver sistemato Shizuo e Izaya agli angoli opposti del loro tavolo, decidono di comune accordo di far sciogliere le lingue con una sana bevuta.

-Gaaah, era da un po’ che non mi divertivo così!- esclama Shinra che, apparentemente, ha un’attivazione direttamente proporzionale ai sorsi di birra bevuti. Che per il momento ammontano a due precisi. Celty scuote la testa e sorseggia la propria, ma anche i suoi occhi brillano per l’eccitazione e ha le guance rosse, non si sa se a causa della sua scarsa resistenza o se perché condivide l’esaltazione del suo autoproclamatosi promesso sposo.

-Avreste dovuto comprare dell’altra birra, a me questa marca non piace!- sbotta Shizuo dal proprio angolo, prontamente zittito dal -Come se il tuo micro-encefalo potesse distinguere acqua sporca dalla birra, non lamentarti e bevi!- di Izaya, che ha già finito la sua prima lattina e sembra più aggressivo e meno sottile del solito, sotto il suo effetto. Il che lo ripaga di una lattina mezza piena lanciata dritta contro la sua faccia, e una doccia che gli infradicia la maglietta e il davanti dei pantaloni. Mentre Shizuo crolla sul tavolo in preda ad un attacco di risa che potrebbe seriamente portarlo ad avere un infarto, Izaya, non molto lontano dal sembrare un gatto fradicio e infuriato, si alza in piedi e per un attimo i loro ruoli sembrano invertiti, Shizuo sogghignante e Izaya che cerca di ucciderlo a sediate.

-Calmi, calmi, non cominciate a distruggere il locale prima che ci sbattano fuori- li sgrida Kadota mentre batte cautamente una mano sulla schiena di Shizuo come se il gesto potesse aiutarlo a calmare l’attacco di ridarella.

-Ma Dotachin, ha cominciato lui!-

Kadota lo fulmina con lo sguardo -Chiamami ancora così e ti faccio la doccia anche io-

Izaya torna a sedersi, imbronciato, e tra i denti sibila qualcosa di simile a -E’ l’ultima volta che esco con voi-

Per il momento la crisi sembra superata, anche se il loro tavolo rimane comunque il più chiassoso, aiutato dal fatto che Erika e Walker non la smettono di discutere dell’ultima light novel uscita e più alcool ingoiano, più i loro squittii perdono senso.

Ad un certo punto emerge in discorso Idol, e questo fa scattare il silenzioso Togusa che dà il via ad una serie di discorsi sconnessi sulla bellezza e la bravura di Ruri Hajiribe, seguito a ruota da Shinra che -Celty sarebbe una idol fantastica! Una volta le ho chiesto di vestirsi così per me ma mmpff--

[Io non ho la voce, cretino!]

-Celty- ribatte Shinra, gli occhiali tutti storti sul naso e lo sguardo offuscato dall’ebbrezza. -Non hai bisogno della voce, io posso sentire la musica del tuo immenso cuore che mmmrg--

Togusa annuisce con fervore, mentre Celty ficca un pugno in bocca a Shinra e gli strappa di mano la lattina, per poi posarla e digitare [Stai bevendo troppo, non dire sciocchezze] anche se coloro che stanno prestando attenzione alla scena sono pronti a giurare che il rossore sule sue guance abbia ben poco a che fare con la birra.

Entro un’ora gli animi di tutti sono decisamente più rilassati, Izaya e Shizuo hanno smesso di lanciarsi occhiatacce, Celty si è fatta molto più affettuosa nei confronti di Shinra e ha lasciato che il ragazzo le circondasse le spalle con un braccio, Kadota e Rokujo, spinti da Erika e Walker, sono andati ad attaccare bottone con le ragazza del tavolo in fianco.

-...e quindi vi propongo una sfida al karaoke! Se noi vinciamo, …-

Shizuo sta chiacchierando con Togusa, di fronte a lui, cercando di ignorare i discorsi concitati di Erika e Walker che hanno iniziato a parlare di porno, quando Izaya atterra pesantemente sulla sedia lasciata libera da Rocchi. Shizuo si strozza con il sorso di birra che stava bevendo e finisce sotto il tavolo a tossire, ma quando riemerge, purtroppo Izaya non se n’è andato, ma sta seduto lì con una faccia mezza stravolta.

-Che vuoi?- Farfuglia Shizuo piantando un gomito sul tavolo con uno sguardo che vorrebbe essere intimidatorio.

Izaya sbuffa e gli ruba la lattina mezza vuota di mano. Shizuo cerca di riprendersela, agita le braccia con la grazie di un ubriaco quale è, ma l’altro ha già mandato giù tre lunghi sorsi prima che Shizuo possa riprenderne possesso.

-Sh-hhizu-chan, Shinra sta chiedendo a Shelty di sposarlo e non mi va di assishtere alla scena-

-AVREMO CENTO BAMBINI!-

Shizuo si gira un attimo e vede Shinra inginocchiato accanto a due sedie rovesciate, gli occhiali che pendono da un orecchio e le mani strette intorno a quella di Celty, blaterando riguardo al loro futuro insieme. Celty ride, complici la rassegnazione e la birra, e continua ad annuire ad ogni nuova, folle idea che esce dalla sua bocca. Shizuo si rende conto che, tutto sommato, è meglio tornare a girarsi verso Izaya quando Shinra comincia a buttare giù uno schizzo della piantina della loro futura casa su un tovagliolo.

Quando riporta lo sguardo su Izaya, questo sta fissando una venatura del tavolo come se gli avesse arrecato un’offesa personale. -Tutta shtorta…-

Shizuo inclina la testa e decide improvvisamente che questa versione di Izaya gli piace molto, molto di più del suo gemello cattivo e sobrio; spinto dalla compassione, gli tira una pacca sulla spalla che quasi lo fa cadere dalla sedia, borbottando -Su, su… si sistemerà tutto…-

Izaya lo guarda malissimo e probabilmente è sul punto di dire qualcosa di tagliente, ma viene interrotto dal ritorno di Kadota, Rocchi e due ragazze che vengono dalla loro stessa scuola ma con cui non ha mai parlato direttamente.

-Ragazzi! Queste sono Yagiri Namie e Harima Mika, ci hanno proposto di giocare a Io Non Ho Mai. Chi ci sta?-

C’è un brusio di assenso generale, e tutti i presenti, comprese le nuove arrivate, si stringono di nuovo intorno al tavolo; Izaya finisce schiacciato contro Shizuo dopo che Rocchi si riappropria del suo posto, ma a quel punto hanno entrambi troppo alcol in corpo per farci molto caso. Ciascuno recupera una lattina più o meno piena fra quelle avanzate.

Namie tira fuori il cellulare e apre l’applicazione per il gioco: i ragazzi sono diventati stranamente silenziosi per l’aspettativa, l’aria carica di eccitazione mista ad imbarazzo preventivo pensando ai segreti che sarebbero stati costretti a svelare. La ragazza fa scorrere lo sguardo sui presenti, si schiarisce la voce e annuncia la prima affermazione.

-Cominciamo con qualcosa di semplice: io non ho mai mangiato mangime per animali.-

-Ma che razza di affermazione è?- bercia Shizuo, ma poi, suo malgrado, beve un sorso dalla sua lattina, imitato da Walker, Togusa, e Celty e Shinra. Gli altri ragazzi li guardano stralunati, ma nessuno commenta. Il cellulare viene passato di mano, e finisce a Rocchi.

-Allora… Io non ho mai indossato una gonna.-

Le ragazze presenti bevono, con il sottofondo di Shinra che cinguetta su quanto stia bene Celty con la minigonna, ed oltre a loro bevono anche Walker e Shinra.

[Shinra?! Ma cosa-]

-Oh, non era il mio turno per bere? Scusate, non ho capito -hic!- molto bene come funziona questo gioco!-

Celty affonda il viso nelle mani e lascia perdere, ormai Shinra è totalmente fuori controllo.

-Yumasacchi! Perchè non ero presente quando hai messo la gonna?!-

-Karisawa-san, sto cercando di dimenticarlo!-

Togusa e Kadota si scambiano uno sguardo preoccupato, ma dopotutto i due amici non li stupiscono più. E’ il turno di Mika.

-Io non ho mai indossato intimo leopardato! Oh-oh, sono in arrivo le affermazioni interessanti!-

I ragazzi si guardano tra loro, curiosi, e Shinra beve per primo, anche se ormai è abbastanza chiaro che non  stia seguendo le regole, seguito da una Celty paonazza e da Erika, che fa spallucce e sventola la mano dicendo -Cosplay-

Shinra sembra riprendersi per una momento dal suo delirio da ubriaco per fissare Celty con tanto d’occhi, nonostante lei continui ad evitare il suo sguardo. -C-Celty! Tu hai veramente… Ma -hic!- quando? Come…-

[Basta così!]

Poi punta il cellulare in direzione di Izaya, che ha lo sguardo perso nel vuoto e non sembra prestare molta attenzione a quello che lo circonda.

[Izaya, è il tuo turno! Muoviti, muoviti!]

-Uh?-

Mika gli porge il cellulare, ma Izaya lo riappoggia sul tavolo e dice, con voce rotta dall’emozione: -Non mi sherve un’applicazione per dire una cosha che non ho mai fatto! Io non ho mai… Io non ho mai mangiato un hot-pot in compagnia!-

E a quel punto crolla sul tavolo in singhiozzi.

Shinra beve distrattamente, ancora sconvolto dalla rivelazione precedente.

Shizuo guarda Izaya con aria disgustata, ma l’altro non sembra intenzionato a calmarsi molto in fretta e allora scivola più vicino ad Erika, alla sua sinistra, ma lei si piega verso il suo orecchio e gli sussurra -Shizuo, se lo consoli avrai una chance per fare sesso con lui! Fidati, è lo scenario perfetto per una svolta Boys Love!-

Shizuo quasi sviene e cerca di mettere più distanza possibile fra lui e la ragazza indemoniata, i cui occhi hanno preso improvvisamente a brillare come piccole stelle, allunga una mano per scrollare Izaya per la spalla. -Dai, pulce, piantala, abbi un po’ di dignità-

Izaya solleva il viso dalle braccia sui cui era appoggiato e strofina il naso gocciolante contro la manica della camicia di Shizuo. -Lasciami in pace, m-mostro!-

Shizuo ringhia e gli tira uno spintone, poi afferra il cellulare abbandonato e legge l’affermazione.

-Io non ho mai sorpreso i miei genitori a fare sesso. Oh, per fortuna a me non è mai capitato, solo una volta li ho visti che facevano delle strane- no, aspetta…-

Spalanca la bocca con orrore, mentre il resto del tavolo gli lancia un’occhiata compassionevole. Izaya si asciuga le lacrime e beve un sorso di birra, insieme a Shinra, Kadota e, suo malgrado, Shizuo.

-Shizu-Shizu, ora tocca a me!- Trilla Erika, e gli ruba il telefono di mano.

-Oh, questa è bella! Io non ho mai fatto un sogno erotico riguardante uno dei presenti. No, aspettate,- inclina il capo per lanciare a Shizuo e Izaya uno sguardo da pazza -Io non ho mai fatto un sogno erotico su Iza-Iza.-

A quel punto, Shizuo cade dalla sedia. Shinra beve, e si becca una gomitata da Celty che decide di strappargli definitivamente di mano la lattina e sostituirla con una bottiglietta d’acqua per evitargli un coma etilico, mentre Erika continua a fissare Shizuo piena di aspettativa, che, sotto lo sguardo sbigottito di tutti,  beve un sorso di birra e contemporaneamente spera di morirci soffocato.

-SHIZU-CHAN!-

-Shizuo-kun, ma cosa…?-

[Shizuo?!]

-Kyaaaaaa, lo sapevo!-

Shizuo, paonazzo, alza le braccia al cielo, innaffiando Izaya e Erika con il contenuto della sua lattina (“Ancora, ma io ti uccido!”) e urla -NON LI CONTROLLO IO I MIEI SOGNI, OK?-

Izaya gli lancia uno sguardo opaco pieno di disgusto. -Avrei preferito che tu mentissi, questa volta.-

-Fidati che farei qualunque cosa per dimenticare quell’incubo.-

Izaya si acciglia, offeso. -Incubo? Forse per me, ma per te dev’essere stato un sogno grandioso! Cioè, guardami!-

Shizuo percepisce distrattamente Erika, accanto a lui, cadere a terra in preda ad una crisi isterica, ma non si volta per verificare; invece afferra Izaya per il bavero e lo scrolla per fargli tornare un po’ di buonsenso.

-NON INIZIARE A DIRE COSE SENZA SENSO COME AL SOLITO, IZAYA-KUN, O TI GIURO CHE--

-Oooooooohhh, la tensione sessuale si può tagliare col coltello! Yumasacchi, aiutami!-

-E-Erika-san, esci subito da questa fantasia Boys Love!-

Anche Walker comincia a scrollare l’amica, cercando di soffocare i suoi squitti con la mano. Dopo qualche minuto, la situazione torna a essere un po’ più calma, anche se è quasi rovinata dall’intervento di Shinra che “Izaya-kun e Shizuo-kun stanno assieme? Perchè nessuno me l’ha detto…!”, e poco manca che Erika e Shizuo abbiano un infarto -pur per motivi opposti-.

Finalmente il testimone passa a Walker,  a cui tocca: -Io non ho mai baciato una persona del mio stesso sesso.-

Mika, Namie, Erika, Shinra e, sorprendentemente, Rocchi, bevono. Le prime due prima avvicinare la bocca alla propria lattina si lanciano uno sguardo vagamente ostile, ma nessuno ha il coraggio di approfondire la questione.

Quando è il turno di Shinra, questo riesce a malapena a leggere i caratteri dello schermo, e Celty è costretta a spiegarglieli con il linguaggio dei segni.

-ok, allora… Io non ho mai… Io non ho mai avuto… fantasie? Sì, fantasie, su un pro-professore? Io non ho mai avuto fantasie su un professore! Cin cin!-

E beve l’ultimo sorso dalla propria bottiglietta d’acqua. A questo giro, bevono nuovamente Rocchi, Kadota e Togusa, e ciò scatena una serie di domande e teorie sui possibili oggetti delle fantasie degli amici.

Il gioco continua con domande e confessioni pià o meno meno imbarazzanti - chi deve confessare di aver indossato un perizoma (Namie, Kadota, Togusa ed Erika), chi di essersi depilato nelle zone intime (Izaya), chi ha pomiciato nei bagni della scuola (Namie).

Quando è di nuovo il turno di Izaya, ormai sono tutti abbondantemente ubriachi, e più di una volta qualcuno, per le risate, è caduto dalla propria sedia. Izaya annuncia -Io non ho mai visto un porno.- e tutti, compreso lui, fanno spallucce e bevono la propria birra (o acqua, nel caso di Shinra.)

-Celty! La prosshima volta dovremmo guardarlo insieme, un porno!-

[Pen3so chje sai3a ua bllissziama idewa-1&]

Celty ha la testa che gira all’impazzata, ma si sente leggera e rilassata, e più che disposta a lasciarsi sfuggire qualche provocazione non proprio sottile. Gli occhi sgranati di Shinra sembrano voler inghiottire l’intero viso, o forse è solamente l’alcol che gioca brutti scherzi alla sua vista.

Gli altri ragazzi stanno sperimentando gli effetti della sbornia triste o di quella allegra: Izaya scoppia a piangere ad intervalli sempre più brevi ululando cose senza senso, e finisce per appoggiarsi alternativamente sulla spalla di Mika o su quella di Shizuo che, fortunatamente, al contrario del nemico continua a ridere per qualsiasi cosa, anche se, nel gesticolare, ha quasi decapitato Erika con un pugno.

I nervi di quest’ultima sono continuamente messi a dura prova dal fatto che Shizuo sembra inclina a fare l’imitazione di Sebastian di Kuroshitsuji ogni volta che lei glielo chiede, e al quarto “Yes, my Lord” Walker ha dovuto improvvisare un massaggio cardiaco per evitare che crollasse a terra esanime. Rocchi e Namie ogni tanto si distraggono e cominciano a cantare le canzoni del karaoke a squarciagola, anche se sono lontani dallo schermo e devono inventarsi metà della parole.

-Ok, ok, calmatevi un po’, gente! Ora tocca a me.- Kadota si schiarisce la gola e pronuncia l’affermazione: -Io non ho mai baciato una persona fra i presenti.-

-Celty! Lascia che cambi le cose!-

Purtroppo per Shinra, la timidezza della ragazza in questo caso ha la meglio, e tutto ciò che ottiene è un pugno nello stomaco che quasi gli fa vomitare tutto quello che ha ingurgitato.

[S3cudsa, Scusaaqaa]

Namie e Mika bevono, questa volta evitando accuratamente di incrociare gli sguardi. Tutti, a questo punto, vorrebbero domandare loro più dettagli, ma la scena che segue fa morire qualunque domanda sulle loro labbra: Shizuo, infatti, prima picchietta Erika sulla testa e le posa un bacio sulla guancia scarlatta, segnando definitivamente il destino della ragazza (“Un’ambulanza! Chiamate un’ambulanza, non respira!”), poi si gira verso Izaya, lo afferra per le spalle e senza tante cerimonie gli stampa una bacio mozzafiato sulla bocca. Lo strillo soffocato di Izaya viene udito solo dai pipistrelli, mentre cade un silenzio gelido, che nemmeno Shinra osa interrompere. Quando i due si separano, Izaya ha la faccia più comica del mondo, ed è talmente sorpreso che non riesce neanche a mostrare una traccia di disgusto. Shizuo, invece, si passa la lingua sulle labbra e commenta -Bleah, sapore di pulce- prima di bere l’adesso meritato sorso di birra. Izaya continua a fissare il vuoto, forse meditando il suicidio, o per lo meno una lobotomia, ma non riesce davvero a radunare la forza per urlargli addosso che è un animale, un deficiente, un mostro con delle labbra disgustosamente calde e invitanti e-

Izaya finisce la propria lattina e poi ruba quella di Rocchi, alla sua destra, senza che questo opponga resistenza, nella speranza di calmare l’improvviso colpo di calore.

-Shizu-chan… questa te la faccio pagare-

Il ghigno ferino di Shizuo ricorda spaventosamente quello di un grosso gatto. -Quanto la fai lunga, pulce. Guarda Erika, l’ha presa molto meglio di te!- La suddetta ragazza sta ancora balbettando incoerente fra le braccia di Walker, e Izaya inarca un sopracciglio -Vedo.-

La serata trascorre senza nuovi incidenti, finché, a mezzanotte passata, i ragazzi barcollanti decidono di abbandonare il locale per avviarsi verso casa. Namie se ne va via in limousine, sotto lo sguardo stupefatto degli altri, mentre la maggior parte di loro deve arrangiarsi con la metro (Celty, saggiamente, ha deciso di non venire in moto).

Quando ormai stanno finendo si salutarsi, Izaya contorce il viso in una smorfia e scappa lontano di qualche passo in preda ad un attacco di conati di vomito. I ragazzi rimasti storcono il naso per il disgusto ma nessuno si sente particolarmente inclina a dargli una mano, finché Erika, con gli occhi ancora rossi del pianto disperato in cui è scoppiata quando ha scoperto di essersi persa il bacio Shizaya, neologismo tutto suo, spinge Shizuo verso il punto in cui Izaya si è inginocchiato. Detto fatto, gli “amici” scompaiono più veloci della luce, e Shizuo si ritrova incastrato insieme ad un insetto con evidenti problemi a reggere un po’ di birra. Con uno sbuffo esasperato, Shizuo lo trascina in piedi quando è abbastanza sicuro che il peggio sia passato, e torna all’interno del locale per chiedere il permesso di approfittare dei bagni.

Izaya è quasi in uno stato comatoso, ma sembra svegliarsi quando Shizuo gli spruzza addosso una quantità d’acqua ghiacciata decisamente esagerata. Izaya strilla per la seconda volta nella sua vita nel giro di poche ore- e vorrebbe davvero tanto avere la forza di conficcare il proprio coltello a serramanico nello stomaco di quella bestia odiosa, ma riesce a malapena a superare la pelle quando è in forma, figuriamoci in queste condizioni.

Tutta la sua irritazione evapora però quando Shizuo gli tampona il viso con gli asciugamani di carta, delicato, come in una delle rarissime volte in cui ha posato le mani sul corpo di Izaya senza volergli fare del male. Izaya accetta quelle attenzioni senza commentare, si sciacqua la bocca con il bicchiere d’acqua che gli viene porto -”Non male, questi bagni”- e all’improvviso si sente caldo, tranquillo, e vorrebbe sentirsi stanco ma Shizuo continua stupidamente a passargli l’asciugamano sulla pelle lasciata scoperta dallo scollo della maglietta, sul collo, sul petto coperto solo da uno strato di stoffa sottile, e le sue mani sono bollenti, proprio come lo erano le sue labbra, e c’è qualcosa di morbido nello sguardo di Shizuo che lo attrae come un magnete nella penombra di quel bagno, e prima che se ne accorga ha fermato il movimento della sua mano afferrandogli il polso, si sta chinando verso le sue labbra, cercando di nuovo quel calore, quel sapore di cui prima ha avuto solo un lieve assaggio. L’odore che impregna la camicia di Shizuo gli riempie le narici, stringe la stoffa fra le dita e lo attira a sè, e finalmente appoggia di nuovo la bocca sulla sua.

Shizuo prende un unico, respiro sconvolto ed esala un gemito nella bocca di Izaya, e non sa assolutamente cosa fare. Prima lo aveva baciato per gioco, complice l’alcol e l’euforia della serata, ma adesso è completamente diverso. E’ più intimo, bagnato, intenso, caldo. E’ insopportabilmente caldo, così tanto che gli sembra che l’aria si vaporizzi nei suoi polmoni e finisca nel cervello, non si è mai sentito la testa così leggera. Spinge Izaya contro di sè con disperata frenesia, gli circonda le spalle con le braccia e respira di nuovo il suo odore, gli stringe il labbro inferiore fra i denti alla ricerca del sapore che prima lo aveva ammaliato. Anche Izaya geme, adesso, lo strattona per i capelli per fargli inclinare la testa, serra un pugno alla base della sua schiena e apre la bocca, cerca la lingua di Shizuo con la propria. A entrambi manca la tecnica e la coordinazione, ma in qualche modo funziona: i loro movimenti diventano sempre più furiosi, senza controllo, si concedono pochi istanti per ingoiare qualche respiro e finiscono per schiacciarsi l’uno contro l’altro con la grazia inefficace di due adolescenti ubriachi.

La bocca di Izaya ha ancora tracce di alcol e bile, e quella di Shizuo difficilmente ha un sapore migliore, ma non riescono a separarsi abbastanza a lungo per pensare a quello che stanno facendo. La realtà si è ridotta al suono umido e osceno delle loro bocche che si uniscono e si separano frettolosamente, a gemiti che nessuno dei due si preoccupa di soffocare, al calore soffocante delle braccia dell’altro intorno al proprio corpo. Come in sogno, Shizuo percepisce se stesso spingere Izaya verso il cubicolo più vicino, chiudersi la porta alle spalle per poi spingerlo contro la parete. Izaya grugnisce all’impatto ma un secondo dopo le sua mani sono di nuovo addosso a Shizuo, gli strattonano la camicia fuori dai pantaloni e si appoggiano sui fianchi, affondano le unghie nella pelle. Shizuo geme e gli morsica nuovamente il labbro, questa volta più forte, facendolo mugolare di dolore. Inarca i fianchi in avanti e si struscia contro la gamba di Izaya alla disperata ricerca di sollievo per la propria erezione pulsante. Izaya rovescia la testa all’indietro e sente le ginocchia cedergli, con uno scatto repentino dei fianchi viene incontro alle spinte disordinate di Shizuo ed entrambi devono soffocare un grido quando i loro sessi entrano in contatto attraverso i vestiti. Shizuo lo blocca contro il muro con il proprio corpo, le mani impacciate che cercano disperatamente il bordo dei suoi pantaloni mentre fa scorrere le labbra sul suo collo, sulla mandibola, nell’incavo della spalla, qualunque posto riesca a raggiungere e su cui possa lasciare segni dei proprio passaggio. Izaya vorrebbe tanto dirgli di piantarla, che non vuole essere riempito di succhiotti, ma la sensazione della bocca umida e l’accenno dei denti e della lingua sulla pelle sensibile gli soffocano le parole in gola, non può fare altro che attendere inerme che Shizuo finisca di abbassargli la cerniera nei jeans ormai dolorosamente stretti. Shizuo è costretto a staccarsi per vedere meglio quello che fa, e quando le dita toccano incerte la forma del sesso di Izaya attraverso i boxer, la sensazione di una macchia umida gli fa curvare le labbra in un sogghigno.

-Non sapevo che ti facessi prendere così tanto da questo genere di cose-

-Compiere atti osceni in luogo pubblico infatti mi eccita oltre ogni dire- ribatte Izaya, che nonostante il fiatone riesce a instillare una buona dose di sarcasmo in ogni sillaba. Inizia a sua volta a slacciargli i pantaloni, avvicinando le labbra al suo orecchio. -Anche se non sono l’unico ad avere inclinazioni particolari- soffia, infilando le dita nel boxer dell’altro prima che possa dire o fare qualcosa per fermarlo.

Shizuo si sente andare a fuoco, affonda il viso nei capelli di Izaya geme, fa scattare i fianchi per andare incontro alla stretta soffocante della sua mano, mentre cerca affannosamente di abbassare l’intimo dell’altro. Quando la mano di Izaya inizia a muoversi, Shizuo stringe i denti e sente l’aria uscirgli dai polmoni in brevi respiri ansimanti, e gli serve ogni briciola di concentrazione rimasta per riuscire a coordinare i movimenti necessari. Finalmente riesce a chiudere le dita sulla sua erezione, e quel punto il ritmo tentennante che era riuscito a raggiungere Izaya si perde nei suoi gemiti e nelle mani che tremano per la tensione. Shizuo si tuffa sulle sue labbra per nascondere il rossore imbarazzato che quella situazione assurda gli sta provocando, e per svariati secondi rimangono così, schiacciati l’uno contro l’altro con le mani assolutamente immobili mentre bevono i gemiti dalle rispettive bocche. Poi Izaya oscilla di nuovo col bacino, e Shizuo serra la mano sul suo sesso e cominciano a muoversi all’unisono nella disperata ricerca di un po’ di frizione. Sono così vicini che i loro polsi continuano a toccarsi, così come le loro erezioni arrossate, e ogni volta che succede nessuno dei due riesce a trattenere gemiti sempre più alti. Izaya affonda il viso nell’incavo fra il collo e la spalla di Shizuo e chiude gli occhi, si concentra sui proprio movimenti mentre ascolta il ritmo del respiro dell’altro variare in sincrono con la stretta della sua mano. Poi Shizuo aumenta la velocità a Izaya gli affonda i denti nel collo, ha le gambe così deboli che sta in piedi per miracolo, non prova nemmeno a resistere alla sensazione dell’orgasmo in arrivo che si concentra nel basso ventre, ma appoggia la fronte contro la spalla di Shizuo e comincia a tremare mentre viene facendo scattare i fianchi nel pugno di Shizuo. Si sente la testa così leggere che per qualche momento, mentre cerca di riprendersi dal calore e dai tremiti che gli scuotono l’intero corpo, gli sembra di essere in un sogno; poi Shizuo ringhia -Izaya- e gli morsica il profilo del mento, soffocando un gemito di frustrazione per l’improvviso arresto della mano di Izaya. Izaya sbatte le palpebre e riprende a toccarlo, alza il viso per incontrare le sue labbra ed è tutto così scoordinato, troppo affrettato, disordinato, ma fortunatamente è abbastanza, e dopo poche spinte anche Shizuo risucchia tutta l’aria nei polmoni, esala un gemito soddisfatto e viene contro la maglietta di Izaya.

Rimangono così, per parecchi minuti di seguito, appoggiati uno contro l’altro in una sottospecie di abbraccio mentre i battiti e i respiri rallentano, le membra e le menti intorpidite dalla stanchezza e dall’alcol, e quasi non osano aprire gli occhi. Izaya sospira, in pace, cerca le labbra di Shizuo per l’ennesima volta e lo bacia piano, adesso, prendendosi il tempo per sfiorargli la bocca con piccoli baci bagnati, tracciarne il profilo con la lingua, mordicchiarla senza l’intenzione di far male. Shizuo mugola il suo apprezzamento e risponde con altrettanta delicatezza, le mani intorno ai fianchi dell’altro che stringono privi della frenesia di poco prima. Si separano prima che i baci si spingano troppo oltre, entrambi troppo sfiniti per reggere un secondo round: escono dal cubicolo evitando accuratamente di incrociare gli sguardi, un silenzio imbarazzante cala su di loro mentre si avvicinano ai lavandini per darsi una ripulita, finché Izaya non lo spezza lamentandosi che la propria maglietta ha subito molti più danni.

-Beh, tanto era già sporca di birra, vomito e sudore. Un po’ di sperma non fa molto diffe--

-Oh, stai zitto, Shizu-chan- lo interrompe con una smorfia disgustata. Shizuo sbuffa una risatina e gli porge dei fazzolettini inumiditi, per poi premerli a sua volta sulla stoffa della propria camicia. Dopo cinque minuti riescono ad uscire dai bagni, e fortunatamente la musica alta deve aver coperto la maggior parte dei loro rumori, perché nessuno li guarda con guardi sospettosi o sconvolti. Una volta, fuori, Shizuo si ferma per accendersi una sigaretta, e Izaya rimane con lui senza che l’altro glielo chieda e senza offrire spiegazioni. Quando Shizuo aspira la prima boccata, Izaya con un cenno del capo gliene chiede una, ma invece che accenderla con l’accendino che l’altro gli porge, gli si avvicina tenendola fra le labbra e unisce le loro estremità facendo incendiare la punta della propria con quella di Shizuo. Shizuo non batte ciglio a quel gesto, anche se nel buio della notte Izaya può notare il lieve rossore che gli tinge le guance, e lo guarda vagamente divertito quando Izaya si strozza con la prima sigaretta della sua vita.

-E’ normale, la prima volta- commenta, senza prenderlo in giro. Izaya si asciuga gli occhi lacrimanti e prende ancora qualche boccata mentre i colpi di tosse vanno via via scemando. Quando parla, ha la voce un po’ roca, ma Shizuo non sa se abbia la gola irritata dal fumo o sia solo l’emozione.

-Già. Visto che questa è stata la serata delle prime volte, ho pensato di aggiungere anche la prima sigaretta alla lista.-

Shizuo si volta di scatto verso di lui, ma Izaya non lo sta guardando: ha gli occhi fissi sul traffico della strada, tiene la sigaretta con grazie fra indice e medio e il modo in cui la sua bocca si stringe intorno al filtro scatena in Shizuo una serie di pensieri impronunciabili e a cui ancora non è assolutamente pronto.

-Ehi, Izaya... -

Izaya lo guarda, allora. Gli sbuffa una nuvola di fumo in faccia come per gioco, ma il suo sorriso vacilla e i suoi occhi si allargano quando Shizuo inspira quel fumo come se fosse l’aroma più prezioso al mondo. Poi sbatte le palpebre, getta la sigaretta a terra e la schiaccia sotto la punta del piede. Con lo sguardo puntato verso il suolo, mormora -Non ora, Shizu-chan.-

Shizuo fa scorrere gli occhi sulla sua figura slanciata, soffermandosi sulla tensione delle spalle e i pugni serrati e la labbra chiuse in una linea sottile, come se si stesse preparando ad uno dei loro soliti scontri: allora curva la bocca in un sorriso, si passa una mano fra i capelli disordinati e dice -Domani?- e il corpo di Izaya si irrigidisce per una frazione di secondo prima di rilassarsi, il fantasma di un sorriso sul volto.

-Domani.-





 

NOTE:

Ho finitoooooooo, alleluja. Scrivere questo capitolo è stato divertentissimo, praticamente per la prima parte eravamo io e mia sorella che tiravamo fuori le idee più stupide che riuscissimo a inventare e le registravamo sul cellulare perché non andassero perdute XDDD l’app di Io Non Ho Mai esiste davvero, comunque, e per fortuna perché se no non avrei saputo cosa inventarmi. Come accennato nel capitolo prima, ho dovuto alzare il rating perché Shizuo e Izaya non riescono a tenerselo nei pantaloni *li guarda con finta severità*

Spero che il risultato vi piaccia, nonostante l’imbarazzante dose di demenzialità :’) è che adoro scrivere di gente ubriaca.

Devo ammettere di essere contenta di come è venuta la scena finale, volevo lasciar trasparire la loro confusione e allo stesso tempo quel senso di “Ehi, mi è piaciuto, forse voglio che succeda di nuovo, ma non so se lo vuole anche lui e non ho le energie mentali per parlarne adesso”.

La parte della sigaretta esiste unicamente per soddisfare uno dei miei kink, ossia personaggio A che si accende la sigaretta usando quella di personaggio B. #TheMoreYouKnow

TRA L’ALTRO, oggi, guarda caso, è il compleanno dei Matsuno (ditemi che avete visto Osomatsu-saaaaaaaan)! Quindi colgo l’occasione per celebrare la nascita dei miei adorati Sextuples.

E infine, oggi finisce la fic Any Other Name: non mi interessa se non vi interessa, andate subito a leggere questa AU in cui Shizuo e Izaya sono BFF dalle scuole medie e anche se sono gay for each other fino al midollo passano tipo tutta l’adolescenza morendosi dietro a vicenda senza arrivare ad un dunque (poi ci arrivano, eh, dopo taaaaanto tempo.) LEGGETELA. E’ UN ORDINE (????) *rumore di pernacchie in lontananza*

A parte gli scherzi, vi lascio il link, se avete voglia va la consiglio tanto uwu <3

Un bacione, Amberle





LEGGETELA.
   
 
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