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Autore: Holy Hippolyta    24/05/2016    7 recensioni
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" Adesso siamo ad un altro livello di gioco e bisogna spiegare le regole nuove... per correttezza. Le ho imparate di recente anche io. Non ero mai arrivato fino a questo punto."
Quando si vogliono delle risposte si deve scendere in profondità... chi ne avrà il coraggio?
Genere: Avventura, Comico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frisk, Nuovo personaggio, Sans, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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 - Chapter 16 -

SUNSET AGAIN

 

Doveva essere quella, la vita: godersi ogni giorno avendo la consapevolezza che, nel bene o nel male, non si può tornare indietro ma solo andare avanti. Molti rimpiangono di non poter cancellare i brutti momenti o riavvolgere il nastro e rivedere attimi di felicità trascorsi per recuperarli e salvarli in una cartella file. Per quanto  possa apparire ingiusto, il tempo che ci è concesso va assaporato, indipendentemente dall’asprezza o dalla dolcezza, non sperando mai di resettare, perché in fondo sarà impossibile riprovare la medesima situazione anche se conservata e rivista centinaia di volte.

Sans era ormai consapevole che tutto era cambiato ed aveva ottenuto quella pace per cui aveva tanto pregato, imparando ad accettare le cose avvenute in passato con la speranza ritrovata di un futuro non più segnato dal sangue e dal dolore.  

La terza mattina dalla vera liberazione, Gardh chiamò gli amici nel giardino della casa di Toriel per comunicare loro qualcosa di importante.

: “ Sono stata fortunata ad aver conosciuto tutti voi, ragazzi. Siete meravigliosi e ciò che vi rende unici è la vostra determinazione nell’amarvi a vicenda, ad esserci gl’uni per gl’atri nonostante i difetti. Continuate così. Io purtroppo vi devo salutare: ci sono altri popoli da salvare ed hanno bisogno del mio aiuto.”

: “ Oh Gardh! Senza di te oggi non potremmo godere di questa felicità. Ti saremo per sempre debitori.” Disse Asgore, palesando il pensiero degli astanti, già commossi.

: “ Avrei potuto fare ben poco senza la vostra forza. Avete meritato questa gioia.” Replicò ella, sorridendo e passando da ognuno per salutarli individualmente.

: “ Ci rivedremo, spero.” Proferì Sans, mantenendo ancora la sua compostezza usuale.

: “ Chissà, forse un giorno.  – E gli sorrise in maniera particolare, dandogli un bacio sulla fronte come fece prima della battaglia. Ultimo fu il piccolo umano, verso il quale l’angelo porse un cuore splendente come un rubino –  Ecco, Frisk. Questa è la tua anima. L’ho recuperata dopo lo scontro con Tannah. L’ho purificata da tutto il male che c’era… solo che per fare ciò ho dovuto privarla della possibilità del Reset. “

: “ Quindi niente più caricamenti o cancellazioni…”

: “ Esatto, Alphys.”

A Frisk non importava, anzi era molto meglio così.

Dette le spalle agli amici per incamminarsi quando si girò un’ultima volta e disse a Gaster: “ Vieni?”

E lui, incupendosi nel tono di voce perché aveva capito a cosa si riferisse, rispose: “ Ti raggiungo.”

Infine ella sorrise e proseguì il cammino, dissolvendosi lentamente con il suo alone angelico confondendosi tra il verde dei prati.

Ognuno era rimasto impietrito da quelle parole: cosa stava succedendo? Per quale motivo Gaster doveva raggiungere Gardh? E dove?

: “ Aspetta – Intervenne Sans, folgorato da un ragionamento . – Se non ci sono più Resets allora…” E guardò il fratello maggiore  negli occhi senza finire la frase.

: “ CHE DICI, SANS?”

: “ Paps, - Disse Gaster prendendolo per le spalle gentilmente, intenzionato a fargli comprendere esplicitamente la situazione – Purtroppo il mio corpo non è completo. Quando mi ero gettato nel Core mi ero dissolto nel Void, il vuoto dello spazio-tempo. Solo con i Resets riuscivo pian piano a materializzarmi. Senza la magia di Gardh ora io non potrei essere qui. Con la sua partenza a breve finirà anche l’ incantesimo.”

: “ TORNARAI  ALLORA  NEL …VOID?”

: “ È così, fratellino mio.”
: “ NON  C’É MODO  PER  IMPEDIRLO?  PROPRIO  ADESSO  CHE  STAVAMO RICOSTRUENDO  LA  NOSTRA  FAMIGLIA…”

: “ Perdonami.”

: “ NON… TORNERAI  MAI  PIÚ?!  SE  NON  CI  SARAN  PIÚ  RESETS  TU… - Cominciarono nel frattempo a scorrere le prime lacrime che gli rigarono il volto ossuto. Provò una vana ribellione  – NO, GASTER!  HO  COSÍ  TANTE  COSE  DA  FARTI  VEDERE…!  OH, VORREI  CHE  CI  FOSSERO  ANCORA  RESETS!”

Volle mordersi la lingua che non aveva in quel preciso istante: era crudele chiedere un reset, la cosa che aveva fatto tanto soffrire Sans e tutti gli altri.

: “ Paradossale rimpiangere ciò che volevamo distruggere.    Disse Sans per far capire che pure lui ci aveva pensato – Non preoccuparti Gas, comprendiamo entrambi la situazione. Come hai detto una volta: è una fatalità. Le cose importanti ce le siamo dette, giusto?”

Annuirono e i presenti si dimostrarono contriti per la tremenda circostanza che si era creata.

: “ ODIO  GLI  ADDII…  - Intervenne Paps, ricomponendosi – MA  DEVO  ACCETTARLO.  NON  DUBITARE:  TI  MOSTRERÓ UGUALMENTE  I  MIEI  PROGRESSI.  MI  VEDRAI?”

: “ Certo, vedrò tutti voi da lassù.” Affermò lo scienziato pacatamente per infondere serenità, sebbene lui stesso fosse dilaniato per quello strazio che sapeva di non poter evitare.

Asgore lo abbracciò vigorosamente e così fecero gli altri nel proprio modo particolare, ringraziandolo tante volte per il soccorso che aveva prestato. Frisk gli dette un bacio sull’ossuta guancia ed infine Gaster si strinse ai suoi due fratelli un’ultima volta, quasi volesse tramutarsi in pietra pur di sigillare quell’istante.

: “ Mi mancherai.” Bisbigliò Sans. Paps invece non riuscì a parlare, strozzato da un nodo in gola.

: “ Anche voi. Addio, vi voglio bene.”

Proferì dolcemente e con alcuni segni delle mani si congedò, sciogliendosi nell’aria quasi fosse evaporato, senza dolore.

Papyrus cadde in ginocchio e scoppiò a piangere  mentre Sans cercò di consolarlo come poteva. Era tornato ad essere il fratello maggiore ma sapeva di non essere più solo.

 

Passarono due settimane. La vita trascorreva tranquilla ed ognuno era dedito alle proprie passioni e lavori in totale armonia con il contesto cittadino.

Una sera, verso l’ora del desinare, Papyrus era ai fornelli come di consueto e nel frattempo il fratello era sdraiato comodamente sul divano, intento a guardare la televisione. Le vecchie abitudini non muoiono mai.

All’improvviso udirono suonare alla porta.

: “ SANS ! – Chiamò il cuoco dalla cucina –  BUSSANO ALLA PORTA, VAI AD APRIRE!”

: “ Ok.” Replicò sbadatamente l’altro, non muovendo un solo indice dalla sua postazione. Il campanello vibrò nuovamente.

: “ SANS?!” Esclamò innervosito lo scheletro, impossibilitato a muoversi perché indaffarato con salse ed acqua calda per il suo piatto prediletto.

: “ Ok ok, vado! – Si sollevò lentamente dal comodo e soffice divano e s’avvicinò alla porta domandando ad alta voce –  Chi è?”

: “ Sono io.”

: “ Io chi?”

: “ Il tuo fratell-osso

Sans sbalordì. Aprì la porta di scatto e si ritrovò davanti Gaster, tutto intero. Il volto con i segni dello scioglimento ma molto più solido delle volta scorsa.

: “ Battute del genere non sono da te.”

: “ Ci ho pensato molto. Non arriverò mai ai tuoi livelli.”

: “ Quindi sei tornato?”

: “ Sì, come vedi.”

: “ Quanto resterai?”

: “ Per sempre.”

: “ Se è uno scherzo giuro che ti ammazzo qui sul pianerottolo.”

: “ Fortuna che è tutto vero. “

Sans non poté contenere oltre la propria gioia e si gettò tra le braccia di Gas, che lo strinsero  amorevolmente.

: “ GASTER?! SEI TORNATO !!” Gridò Papyrus, venendo a vedere come mai ci volesse così tanto per capire chi fosse giunto alla loro soglia. Sgranò gli occhi e per poco non gli cadde il cucchiaio di legno per la sorpresa.

: “ Sì Paps, e rimarrò con voi per sempre. – Ripeté con un grandissimo sorriso, invitando anche lui ad unirsi a quell’abbraccio di gruppo –  Gardh non voleva che fossimo separati per l’eternità per cui si è recata dai suoi Ordini superiori per chiedere l’autorizzazione ha compiere una magia speciale. Non era sicura di poter ottenere il loro appoggio per questo non aveva informato neanche me della sua iniziativa.  Dopo un serio consulto e mossi a pietà, acconsentirono al compimento del rituale e sono riusciti a materializzarmi definitivamente. Non ci lasceremo mai più.”

: “ Quella Gardh è proprio da sposare.” Pensò Sans.

L’affetto dei tre li unì in un alone magico che univa le rispettive energie vitali in un iride di serafici colori. La gioia inaspettata li aveva investiti e quasi non sapevano se credere a quel sogno o desiderare di svegliarsi. Era vero, dunque? Avevano ottenuto un vero finale felice?

: “ OH, GUARDATE! IL TRAMONTO!” Disse Paps, allungando una mano per indicare la luce rossastra che si mescolava al limpido cielo.

: “ Non è bellissimo?” Chiese Gaster, voltandosi per godere di quello splendore.

: “ Mozzafiato.” Concluse Sans, tornandogli alla mente i tramonti che aveva visto in alcune giocate al tempo in cui erano imprigionati nel vecchio schema. Una lacrima dispettosa volle sfuggire ai suoi occhi ma fu subito asciugata da una manica della felpa. Non si doveva guastare quella scena con eccessivi turbamenti: era troppo perfetta.

: “ VIENI, GAS!  HO  APPENA  PREPARATO  LA CENA!  INDOVINA  COSA  HO CUCINATO?”

: “ Spaghetti?”

: “ SANS,  NON VALE,  DOVEVI  LASCIARLO  INDOVINARE !! “

E risero rientrando in casa con felici sorrisi stampati sui volti intanto che ancora un tramonto poneva fine a quella giornata per annunciarne altre infinitamente più belle.  

 

Fine

 

 

ANGOLO DELL’AUTRICE

 

Ciao a tutti! Sono Holy Hippolyta, la matta autrice di questa lunga fanfiction su Undertale.

È la prima volta che intervengo, in genere non lo faccio ma questa storia e fandom eccezionali mi han spinta a dire qualche parola.

Per prima cosa vi ringrazio di cuore, sono stata lusingata dal vostro apprezzamento per questa folle avventura nell’Underground, maturata in così tanto tempo.

Grazie a tutti quelli che hanno letto, a tutti i recensori [ e quelli futuri, se ci saranno ] :

Aladidragocchiodiluce; Manga_9000; HoshiOujo; Manuel Darknight; Golden Fredbear, Ilarya Kiki; emmevic; I_am_V

a chi ha inserito la fanfic nelle preferite o seguite [ e quelli futuri, se ci saranno ]:

Aladidragocchiodiluce; Cavaliere; Girlforjapan02; Golden Fredbear; KiryPuff; NoStarsAbove; NekoNyx

Grazie a Ilarya Kiki, per il sostegno speciale <3

 

Seconda cosa, il titolo che ho scelto, UNDERNAME, è ovviamente riferito al demone Tannah, personaggio di mia invenzione così come quello di Gardh, celatosi spesso sotto il nome di Chara.

Ma il rapporto tra Tannah e Gardh è davvero finito?

Asriel tornerà in vita in qualche modo?

Ci sarà davvero pace per Sans e i Mostri?

Frisk recupererà il potere del Reset attraverso la sua Determinazione?

Sono domande che mi sono fatta di cui però non ho la risposta.

Con questa storia volevo creare un lieto fine per Sans e gli altri perché li adoro e vederli soffrire in eterno mi faceva piangere il cuore.

Grazie a Toby Fox per aver creato questa meravigliosa storia, ricca di significati e di sorprese!

Grazie ancora  a tutti voi e… STAY DETERMINATED! <3

 Hippolyta

   
 
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