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Autore: MartyPax    25/05/2016    0 recensioni
Reinterpretazione de "Il mago di Oz" ai giorni nostri, dove la protagonista è una professoressa e i suoi compagni di avventura sono degli studenti.
Genere: Avventura, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un paio di giorni dopo la donna approfittò del fatto che il rubinetto del bagno perdesse acqua per far venire Giacomo, che era il figlio della proprietaria, a riparalo.

Il ragazzo quando arrivò non sembrava particolarmente entusiasta del lavoro assegnatoli, come dargli torto, doveva riparare il rubinetto alla sua prof di matematica.

Veronica raggiunse Giacomo che si era subito messo al lavoro -Ti ho portato un po’ da bere?-

-Grazie-

-Grazie a te, sei stato gentile a venire-

-Si figuri, questo rubinetto ha sempre dato problemi, so come sistemarlo-

-Menomale… senti posso farti una domanda un po’ strana?-

-Mi dica-

-Per caso conosci una storia intitolata Journey?-

-No mi spiace-

-Immaginavo, sai mi piacerebbe che la leggessi-

-E’ qualcosa riguardante la matematica?-

-Nono non c’entra nulla con la scuola, è solo che tu sei uguale a uno dei protagonisti-

-Davvero?-

-Si, ti faccio vedere-

Veronica prese il suo portatile e fece vedere al ragazzo il ritratto di Jack che appariva tra le pagine di Journey.

-Wow sono io-

-Già-

-Chi lo ha fatto?- Giacomo sembrava incuriosito e ciò fece molto piacere a Veronica, finalmente non era l’unica a interessarsi di questa storia.

-Non lo so, speravo tu potessi aiutarmi a scoprirlo-

-Io non ne ho idea-

-Perché non provi a leggere la storia? Magari ti viene in mente qualcuno-

-Va bene lo farò-

-Ah e magari falla leggere anche a Samantha-

-Samantha? Perché?-

-C’è anche il suo ritratto-

-Ah...- Il ragazzo sembrava deluso da quella scoperta. Curioso pensò Veronica.

 

Passarono un paio di settimane da quella conversazione con Giacomo, Veronica sperava fosse lui, magari insieme a Samantha, ad avvicinarsi per parlare della questione Journey e si illudeva che forse quei due sarebbero stati in grado di rivelargli l’identità del Gufo di Ol. La professoressa era abituata a non vedere mai avverate le sue aspettative, ma quella volta ci andò leggermente vicino.

 

Un venerdì terminate le lezioni c’erano ad aspettarla nell’aula professori Giacomo, Samantha e Roberto. Si accorse di loro prima ancora di entrare nella stanza poiché stavano discutendo animatamente.

-E’ una totale presa per il culo- Imprecava Giacomo.

-Non dovresti vederla in questo modo, a me non dispiace- Questa era la voce di Roberto.

-Per te sarà anche così perché sei descritto come sveglio e intelligente, ma fidati che per me è una presa il culo, c’è pure una citazione a quella maledetta casa abbandonata!- Giacomo pareva alquanto alterato.

-Non capisco il vostro interesse, è una storia come un’altra- Intervenne Samantha.

-Ma ci siamo noi nella storia, non sei curiosa di sapere chi l’ha scritta?- le chiese Roberto.

-Posso vivere anche senza questa informazione-

-Io lo voglio scoprire per prenderlo a calci in culo-

-Stai calmo Giacomo, magari è un tuo amico-

-Ancora per poco… appena lo trovo…-

Veronica decide di intervenire.

-Cos’è questo baccano?-

Samantha si alzò dalla sedia dove era seduta e disse -Ci scusi professoressa, la stavamo aspettando-

-Giacomo ci ha parlato di Journey e lo abbiamo tutti letto- intervenne Roberto.

-E vi è piaciuto?- Veronica ripensò alla sua domanda e ne comprese la stupidità, se quei ragazzi ora si trovavano lì non era di certo perché avevano apprezzato la storia.

-Si bello- esclamò Samantha con un fintissimo sorriso.

-Oltre a farlo leggere a Samantha l’ho passato anche a Roberto, visto che c’era anche il suo ritratto-

-Hai fatto bene- Veronica sorrise.

I tre rimasero stupiti, la avevano come professoressa già da un mese, tuttavia non aveva mai sorriso prima d’ora.

-Giacomo ci ha detto che le interessa scoprire chi è l’autore, ecco noi vorremmo aiutarla, visto che siamo tutti interessati- E mentre Roberto diceva queste ultime parole lanciò un’occhiata a Samantha, la quale poi annuì fingendosi d’accordo.

-Mi fa davvero piacere sapere che mi aiuterete, sapete è una questione che mi incuriosisce già da un po’, sarei davvero felice di scoprire chi ha scritto questa magnifica storia-

La realtà era un po’ diversa, voleva semplicemente avere spiegazioni sul finale di Journey, ma non era il caso di spiegare a quei ragazzi la sua ossessione, sarebbe stato imbarazzante.

-Avete già qualche idea su chi potrebbe essere?-

-Nope- disse Samantha.

-No mi spiace- aggiunse Giacomo.

-Io in realtà ho pensato a qualcuno…- concluse Roberto.

-CHI?- Esclamarono in coro gli altri tre.



 

La teoria di Roberto non era affatto male. Non sapevano per quale motivo i personaggi di Journey fossero così diversi dai loro corrispettivi reali, e diversamente da Giacomo che pensò subito ad una presa in giro, Roberto ragionò in modo più banale: forse semplicemente non li conosceva più di tanto.

E in un paesino piccolo come Olivia, chi è che aveva 17 anni? Era particolarmente bravo nelle materie umanistiche e artistiche? E non aveva avuto modo di conoscere in modo approfondito quei tre ragazzi?

Al ragazzo venne in mente una sola persona, si chiamava Gianluca Gufastro, ed era il figlio del proprietario del rifugio Gufastro.

Gufo di Ol e Gufastro.

Ormai si erano abituati a non credere più alle coincidenze, quindi Gianluca sembrava proprio corrispondere all’autore di Journey.

Questo rifugio si trovava ad una quota particolarmente elevata poiché situato abbastanza vicino alla cima della montagna dove si trovava Olivia, per questo motivo il figlio del rifugista, pur essendo iscritto al liceo Enrico Fermi, non era in grado di frequentare le lezioni e si presentava solo una volta al mese per farsi valutare e rimanere aggiornato sul programma scolastico, il fatto curioso è che pur studiando da solo a casa, eccelleva in tutte le materie.

 

La teoria di Roberto piacque molto a Veronica, anzi, in realtà era terribilmente felice di avere finalmente un nome che poteva corrispondere al Gufo di Ol.

Decise di andare al rifugio Gufastro per incontrare Gianluca, i tre ragazzi si offrirono di accompagnarla.
   
 
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