Derek sospirò, frustrato, non ancora rassegnatosi al futuro di avere una relazione combinata, anche se ormai sembrava fosse sempre più inevitabile.
Sforzandosi di smettere di pensare a tutta quella disavventura, fissò intensamente il suo computer, rileggendo ancora ed ancora la stessa frase, cercando di fissarla fino a sottometterla, quando un odore familiare lo distrasse, sbalzandolo fuori dal suo pietoso tentativo di concentrarsi.
Attraverso la pesante foschia di caffè intenso e di biscotti caldi che riempiva il bar, riusciva a percepire quell'aroma venato d'erba speziata e di limone fresco, fredda acqua piovana e il leggero pizzico di un altro licantropo. Ricordi vividi lo attraversarono e gli invasero i sensi: il modo in cui quel profumo si addolciva con l'eccitazione fino a fargli venire l'acquolina; il solido, regolare picchiettare di un battito selvaggio e accelerato; il correre della sua lingua sopra quella morbida, deliziosa pelle; gutturali lamenti di piacere intervallati da imprecazioni mormorate e suppliche di non fermarsi; un sodo, stretto culo che rimbalzava sulle sue cosce.
Stiles Stilinski.