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Autore: _Branwen_    26/05/2016    0 recensioni
Sulle note di alcune canzoni ascoltate in riproduzione casuale, ogni storia tratteggerà un personaggio del mondo di Dragon Age.
#01 Un nuovo inizio (Blackwall).
#02 Dalla pace del mare lontano (Cole)
#03 True (FemWarden)
["True" partecipa alla "Corsa delle 48 ore" indetta dal forum Torre di Carta]
["True" partecipa alla challenge "Il fiore si nasconde nell’erba, ma il vento sparge il suo profumo" indetta dal forum Torre di Carta]
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dalla pace del mare lontano
Dalla pace del mare lontano
“E in mezzo al mare c'è un punto lontano,
Così lontano dalle case e dal porto
Dove la voce delle cose più care
È soltanto un ricordo.
Ma da quel punto in poi
Non si distingue più;
La linea d'ombra confonde
Ricordi e persone nel vento.”

Dalla pace del mare lontano, Sergio Cammariere
.

Seduto sul cornicione della roccaforte, vide in lontananza dei profughi sopraggiungere verso Skyhold: scoprì immediatamente che provenivano da Kirkwall, percependo le loro paure, le loro speranze e soprattutto il loro disperato bisogno di aiuto.

La guerra tra maghi e templari ancora non si spegneva, e a farne le spese – come in tutti i conflitti – era sempre la povera gente, innocente.

«Voglio aiutare» disse e iniziò a scendere le scale, non senza vedere Delia correre a perdifiato verso di loro. A quanto pareva era stata informata ed era pronta ad assisterli, seguita da Bull, le Furie, Varric e Cullen, che aveva portato con sé dei soldati.

“Sapevo che sarebbe giunta, non li avrebbe mai abbandonati.”

Cole si affrettò a sua volta, prendendo un grande cesto pieno di mele e raggiungendo così i suoi amici: la gente aveva fame, lo aveva sentito.
C'era molto da fare e Cole non avrebbe esitato a fare quanto fosse in suo potere per soccorrere quelle persone in difficoltà.

«Fiamme. Sangue. Dolore. Correre via, scappare. Aiuto. Inquisizione» le sue parole erano un flebile sussurro, pari a quelli dei rifugiati che imploravano di esser soccorsi.
Cole si fermò un attimo, incerto su cosa potesse fare; non era né un medico né un religioso, aveva paura di sbagliare, consapevole che non poteva più far dimenticare le sue azioni, in caso di errore. Delia notò il suo esitare e posandogli una mano sulla spalla disse: «La gente vive la guerra quando non conosce altro che l'odio, subendolo, diventando dei disperati, ma noi possiamo offrire qualcosa di diverso: speranza. Fai quello che sai fare meglio, Cole, confortali, e tutto andrà bene.»
Il giovane ricambiò il sorriso della maga e iniziò a porgere le mele agli affamati.

«Speranza.»
Era questo ciò che Delia voleva dare con l'Inquisizione e vedendo i volti rinfrancati della gente, Cole si convinse ancora di più che essere lì era stata la scelta più giusta che avesse mai fatto.

Al tramonto si rivolse preoccupato a Delia: «Non hai mangiato nulla, nemmeno la mela che ti avevo conservato.»
La ragazza era sporca di polvere e di sudore, ma sembrava che la serenità dei disgraziati la ripagasse di tutto, digiuno compreso.
«Quel bambino aveva più fame di me» rispose Delia indicandolo «adesso posso pensare a me. State bene, ragazzi?» chiese poi.
Le Furie, Varric e Cullen annuirono col capo, mentre Bull la riprese intonando volutamente un timbro femminile: «Adesso posso pensare a me...» imitò «prima o dopo aver chiesto come stiamo?»

Non era un rimprovero, Cole lo sapeva, ma era il modo di Bull di farle giungere la sua preoccupazione, permettendole di sorridere, cosa che il qunari sapeva fare bene.

«Ovviamente dopo» disse lei ridendo, seguita dal suo compagno e da tutti gli altri «su Cole, andiamo a cenare» lo invitò, e prendendo il braccio offertogli, sentì l'affetto di Delia per lui scaldargli il cuore.

«Ottimo lavoro, Cole» commentò Varric per tutti.

Guardandola negli occhi e nell'animo, poté pronunciare una parola: famiglia.
Delia annuì e Cole si sentì finalmente a casa.

[500 parole; prompt: mela]



Angolino autrice
: anche questa storia partecipa all'iniziativa Sette giorni e tanti Prompt - drabble & flashfic special edition indetta da Torre di Carta. Mi sto divertendo davvero tanto, devo proprio essere sincera.
Allora, che dire di questa storia? Innanzitutto dico che io amo le scene di vita quotidiana e mi è sempre piaciuta l'idea che l'Inquisizione si presti ad aiutare chi è in difficoltà, la gente bisognosa. Immagino Skyhold un poco come un ospedale di Emergency: non so se lo sapete, ma spero di poter aiutare anche io come volontaria in missione un domani.
Da come si è capito, il mio Cole è stato reso umano e con l'umanità secondo me un po' di incertezza nel suo animo data dal fatto che essendo umano ha paura di sbagliare, per quanto la sua voglia di aiutare sia sempre molto forte.
Con Delia... beh, ha un rapporto speciale, diciamo che Delia l'ha "adottato" e gli vuol bene come se fosse suo figlio.
L'Inquisizione è ormai la famiglia di Delia (e scoprirete il perché), ma anche quella di Cole che non si sente più fuori posto.
La canzone che dà anche nome alla storia è questa qui; è una canzone che è un invito alla serenità dopo tanta sofferenza, come sempre con me la musica fa tanto.
Spero che la storia vi piaccia, critiche e suggerimenti sono sempre ben accetti.
Alla prossima!
   
 
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