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Autore: belle_delamb    26/05/2016    0 recensioni
-Voglio solo che tu sappia che ti ho sempre amato e che ti amerò per sempre- sussurrò lei, stretta tra le braccia di lui, le lacrime che pungevano per uscire –non importa quello che hai fatto, non mi è mai importato, so che è solo colpa delle incomprensioni, so tutto e capisco, solo che non posso permettermi di ignorare questa storia, ne andrebbe del mio onore e non posso proprio permetterlo-
-Ormai quel che è fatto non può essere cambiato- sussurrò lui.
-Purtroppo lo so e voglio che tu sappia che se questa storia si fosse potuta cambiare avrei rinunciato a ciò che più mi è caro al mondo- sospirò –credimi, fa più male a me che a te- e con un movimento rapido lo pugnalò al cuore, vincendo la resistenza dei muscoli del torace, strenua difesa di un corpo che non vuole arrendersi.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’arrivo di Madame Blanche segnò un gran cambiamento nella vita di Rosa. Non più costretta a stare da sola iniziò a scoprire un mondo fatto di balli ed etichetta, un mondo che prima non avrebbe mai creduto reale. Purtroppo però le porte del castello erano ancora chiuse.
-Voglio uscire là fuori, vedere il mondo- si lamentava la ragazzina, ma su questo la governante era molto rigida.
-Non possiamo, dobbiamo rispettare la volontà di tuo padre e aspettare il compimento della maggiore età-
Ma mancava ancora molto tempo a quel giorno e Rosa si annoiava ogni giorno di più. –Vorrei solo poter dare un’occhiata- diceva –nulla di più, solo un’occhiata-
E tanto si lamentò che alla fine a Madame Blanche venne un’idea e la portò nottetempo nei propri appartamenti. –Quello che vedrai questa notte dovrà restare un segreto tra me e te- le disse la bella istitutrice –non dovrai mai dire a nessuno quello che succederà qui, hai capito?-
-Certo-
-Devi giurare-
E Rosa, spinta dalla curiosità e dalla noia, giurò.
Così Madame Blanche le mostrò come poteva vedere il mondo senza mettere nemmeno un piede fuori da quella stanza e senza nemmeno dover guardare dalla finestra. –Bastano un catino pieno d’acqua, qualche erba, tanta volontà e conoscere le parole giuste-
Rose iniziò a conoscere così il mondo oltre le mura e si stupì di quanto fosse vario. Un mondo fatto di persone normali che non dovevano nascondersi dietro le mura di un castello, che non dovevano restare sole, un mondo molto diverso dal suo. Lentamente quel mondo le entrò nel sangue e le fu impossibile farne a meno, così si ritrovava a correre nelle stanze di Madame Blanche appena terminata la cena per scoprire cosa stava succedendo là fuori, in quel mondo reso ancora più interessante perché lei non vi poteva far parte. E ogni volta Rosa immaginava a come sarebbe stata la sua vita là fuori. Una vita felice e tranquilla, una vita trascorsa conoscendo il mondo, facendo nuove esperienze ogni giorno. In particolar modo Rosa si affezionò a una fanciulla che le ricordava se stessa, erano anche molto simili fisicamente. Non appena pronunciate le parole magiche ricercava quella ragazza. Sapeva di lei cose che nessun altro poteva sapere. Sapeva dove teneva nascosto il suo portafortuna, nella crepa che si era formata nel muro, sapeva qual era il suo abito preferito, e perfino il nome del ragazzo che le piaceva e che, era facile immaginarlo, non avrebbe mai potuto avere. Forse Rosa s’immedesimava con lei proprio perché erano delle sognatrici senza possibilità nella realtà. Quella ragazzina gracile era la sua migliore amica e la cosa buffa era che l’altra nemmeno lo sapeva. Un giorno l’avrebbe mandata a chiamare e invitata a palazzo, ah, quanto tempo arretrato avrebbero dovuto recuperare! Quante cose avrebbero dovuto dirsi!
-Non dovresti affezionarti troppo a lei- le diceva Madame Blanche –le persone vanno e vengono, proprio come le cose-
Ma la noia era tale che Rosa non poteva proprio fare a meno d’interessarsi di quella ragazzetta, la cui vita, a ben guardare, era noiosa quasi quanto la sua, solo che era libera di fare quello che voleva e poco importava se alla fine non faceva nulla. Ma Rosa non era destinata alla felicità. E capì subito che anche il suo nuovo svago sarebbe finito quando Madame Blanche le disse che era meglio se quella sera non avesse guardato nel catino pieno d’acqua.
-Cosa succede?- le chiese con un filo di voce.
-A volte la fantasia è meglio della realtà, non credi?-
E così Rosa non chiese più di guardare oltre le mura, certa che quello che avrebbe visto non le sarebbe piaciuto e preferì continuare a vivere nella convinzione che là fuori nulla fosse cambiato.
   
 
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