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Autore: Feffa19    26/05/2016    1 recensioni
Questa è la prima FF che scrivo e l'ho fatto perchè avevo bisogno di una sorta di lieto fine per lexa e clarke.
Quello che purtroppo ci hanno negato.
La storia inizia con Clarke nel bosco,inseguita da dei soldati appartenenti al popolo del ghiaccio, scappata da Polis dopo la morte di lexa.
Clarke avrà una sorpresa nel bosco.. qualcosa di inaspettato.
Spero che la trama possa essere di vostro gradimento.
ENJOY IT.
Genere: Fluff, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una volta riposato un pò, le due si svegliarono e si prepararono ad affrontare la giornata.
Lexa guardò clarke, notando un velo di tristezza.
L: "Clarke, io ti conosco.. non devi sentirti responsabile di ciò che IO ho fatto. E' stata una mia scelta."
Clarke si girò verso lexa in lacrime.
E di nuovo dopo tanto tempo, si lasciò andare.. fece uscire tutto ciò che si era tenuta dentro così a lungo. Aveva smesso di essere forte.
Lexa si avvicinò a lei con uno scatto e l'abbracciò, forte. Poi le prese il viso delicatamente, la guardò fissa negli occhi come solo lei sapeva fare.
L: "Ascoltami bene: La vita è fatta di scelte, si o no, dentro o fuori, su o giù.
E poi ci sono le scelte che contano; Amare o odiare, essere un eroe o essere un codardo, arrendersi o combattere, VIVERE O MORIRE.
La vita umana è fatta di scelte Clarke e io ho fatto le mie.
Ho scelto la vita, ho scelto di combattere per quello in cui credevo, ho scelto te.
Perchè c'è molto più di questo..
Ho deciso che quello era ciò che andava fatto, per fermare le insurrezioni di azgeda. Tu non devi sentirti responsabile per le scelte di tutti, tanto meno delle mie.
Hai capito?" terminò Lexa, in modo rassicurante.
Clarke fece cadere l'ultima lacrima dal suo viso, tirò un profondo sospiro e il suo sguardo, passo dagli occhi alle labbra.
L'altra fece lo stesso.
Clarke le accarezzò la guancia e la baciò; un tocco leggero, soffice.. intriso d'amore e sofferenza.
Le due si guardarono e sorrisero, con uno sguardo d'intesa e comprensione reciproca.
Presero le loro cose e si incamminarono nel bosco.
Le provviste nella tenda cominciavano a scarseggiare, perciò servivano rifornimenti.
Durante la caccia sentirono un rumore, senza però capire di cosa si trattasse.
C'era qualcuno...
Si nascosero dietro un grosso masso e notarono che c'erano 4 uomini armati, con fucili ad alta precisione.
Inizialmente Lexa li osservò, senza riuscire a capire il perchè quelle persone le stavano cercando. Erano armati e con tute mimetiche, come fossero uomini della montagna.
Ma non potevano essere loro, in quanto erano tutti morti.
Clarke tirò fuori la sua pistola, con l'intento di attaccare, ma Lexa la fermò.
L: "Clarke no! Ferma!"
C: "Lexa dobbiamo fermarli o scopriranno il nostro accampamento e ci uccideranno."
L: "Si ma non cosi. Dobbiamo essere furbe.. non c'è spazio per la fretta, con la fretta si fanno errori."
Clarke si tranquillizzò e fece un cenno di consenso con la testa.
L: "Allora.. tu colpisci con un colpo alla testa quello sulla destra e quello dietro di lui, io mi occupo dei due sulla sinistra."
Clarke sparò i due colpi in maniera estremamente precisa e per una frazione di secondo, si meravigliò di tale precisione.
Lexa nel frattempo, approffittando del caos, con un salto colpì il primo al ginocchio mettendolo fuorigioco. Poi colpì il secondo alla tempia, sferrando un colpo di spada impugnata dalla mano destra e con la sinistra finì il primo a terra, agonizzante.
Ma non era ancora finita..
Un proiettile da dietro, colpì Clarke al polpaccio destro facendola cadere a terra urlante di dolore.
L:"Clarke!" urlò lexa preoccupata.
Si girò e notò che un'onda di uomini in lontananza, anch'essi armati, le stavano puntando.
Non restava altro che scappare.
Prese clarke, avvolgendo il suo praccio intorno al proprio collo e tenendola dai fianchi. Stava perdendo molto sangue, quindi dovevano sbrigarsi e trovare un riparo. Cominciarono a correre, per quello che potevano, sperdute nel bosco, cercando di seminare quegli uomini di provenienza sconosciuta.
Nella confusione totale, la comandante notò ai piedi di una montagna una rientranza.
Dentro di se sperò che fosse una delle tante grotte rimaste.
L: "Clarke un'ultimo sforzo, c'è una rientranza laggiù. Devi solo resistere fino a li."
C: "ok.. Rispose Clarke dolorante e col respiro affannato."
Arrivarono alla rientranza e per fortuna era una specie di bunker, fatto completamente di roccia e per questo freddo e umido.
Il bunker si trovava leggermente sotto il livello del suolo e lo si raggiungeva tramite una scaletta che vi era all'entrata che portava appunto verso il basso.
Clarke e Lexa si sedettero per terra attendendo che, chi gli desse la caccia, si dilegasse.
   
 
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