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Autore: SatoSerelover    27/05/2016    1 recensioni
Shinichi e Ran, il loro amore forte e indissolubile. Shinichi sa che è ora di fare un grande un grande passo, che cambierà la loro vita per sempre. Il grande detective avrà a che fare con un caso più duro dei soliti.. avrà a che fare con il "caso del suo cuore".
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Una sola e vera verità, un solo il vero amore'
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Spazio d'autrice: E finalmente! Un capitolo estremamente sdolcinato!


Capitolo 6: Shinichi 1 - Sherlock 0


Il criminale sbarrò gli occhi sorpreso, come i poliziotti e Ran. Heiji invece, come Shinichi, fece un ghigno, capendo cosa voleva fare. Kazuha lo guardò preoccupata e confusa.

“VA DRITTO ALL’INFERNO!!” Shinichi corse verso la pistola e la calciò con tutta la sua forza, rilasciando scariche elettriche e luce.

L’arma volò verso il criminale e lo colpì in pieno nelle parti basse, liberando Ran dalla sua presa, che cadde a terra. Questo diede il tempo ai poliziotti di sparare. Shiratori fu colui che sparò, colpendolo alla gamba e facendolo cadere.

Una volta che il criminale fu a terra, Shinichi corse verso Ran e si inginocchiò dove lei era seduta. La ragazza, vedendolo, gli avvolse subito le braccia intorno al collo, singhiozzando spaventata e allo stesso tempo felice, che l’avesse salvata.

Shinichi pure la strinse forte a sé “Tranquilla, è tutto finito!” Poi le mise una delle mani sulla testa, accarezzandola dolcemente “Non avrei mai permesso che ti facesse del male!”

“Lo so…” Ran disse, senza mollare la presa.

Rimasero così per circa altri 30 secondi. Poi Shinichi le diede una mano ad alzarsi. Kazuha corse dall’amica e l’abbraccio “Oh Ran, sono così felice che tu stia bene!”

“Grazie Kazuha!” Ran ricambiò l’abbraccio.

“Tutto è bene ciò che finisce bene!” Disse Heiji. Poi però un colpo di fulmine gli arrivò al cervello. Corse verso Kudo, lo portò via da Ran e gli sussurrò preoccupato “Kudooo!! La sorpresa!!! Presto prima che il sole finisca di tramontare!!!”

Shinichi ebbe uno shock. Si era dimenticato di tutto! Heiji corse verso Kazuha e le annuì.

Kazuha rispose di conseguenza annuendo anche lei “Ran, scusami me io e Heiji dovremmo fare una cosa! Ci incontriamo più tardi!” e corse via con Heiji senza dare tempo a Ran di rispondere.

“Ma che?” Ran si chiese confusa.

Shinichi invece ne approfittò e si avvicinò a Ran e le prese la mano “Ran, so che adesso vorrai tornare a casa, dopo quello che è successo…

” “A dire il vero, ora sto bene” Ran gli sorrise.

Shinichi la guardò sorpreso “Ah. Beh allora vorrei farti un ultimo regalo di compleanno, se non ti dispiace!”

Ran girò la testa confusa “Un.. ultimo regalo?”

“Si! E spero ti piaccia! Andiamo!” Shinichi la tirò verso di se e cominciò a correre “Lo spero con tutto il cuore…” pensò.

I due non si fermarono, fino a quando non arrivarono alla ruota panoramica.
“La ruota panoramica?” Ran chiese divertita.

“Si! Non ci abbiamo ancora fatto un giro! Poi vedrai!” il detective proseguì e arrivò in fila. Come si fermò, il manovratore della ruota, guardò una foto e poi si diresse verso di lui.

“Mi scusi” Il tipo gli chiese “Per voi è pronta la cabina numero 1!”

Shinichi sorrise, mentre Ran rimase un po’ confusa. Aveva prenotato davvero una cabina? Non fece a tempo di finire di pensare, che Shinichi la tirò, sorpassando tutta la fila, con l’addetto. I due entrarono nell’enorme vettura, che era stata cambiata da quando ci era stata l’ultima volta. La ruota era più grande e così anche le cabine. Vi erano dei posti a sedere al centro della vettura. Erano larghi e permettevano la vista sulla distesa di acqua, sulle cabine che stavano dietro (la ruota si muoveva in senso orario e ci sono 10 cabine, quindi quella prima di loro è la 10, non visibile. Quella visibile invece è la 2 ecc..) e sul parco. Lo schienale era rivolto dalla parte in cui vi era invece la cabina precedente (la 10). Ran e Shinichi si sedettero vicini, con il sole che cominciava a nascondersi dietro alla distesa d’acqua, alla loro destra.

Il conducente aveva aspettato solo loro, le altre cabine erano già occupate. Ora che tutti erano a bordo, la ruota partì. Shinichi avvolse il braccio intorno a Ran, che si appoggiò al suo petto, cercando di tranquillizzarsi ancora per quello che era successo. E funzionava, nulla la calmava di più che stare tra le braccia del suo detective, che fino a qualche minuto prima, l’aveva salvata da morte certa, come tante altre volte.

“Sicura che ora va tutto bene?” Shinichi chiese con un tono di comprensione. Ran aveva già avuto quasi un attacco di cuore con quella vicenda, figuriamoci ora che Shinichi stava per farle venire un successivo colpo.

Ran girò la testa verso il detective e lo guardò dolcemente “Si, tutto bene, ora che sono con te”

Shinichi la guardò sia divertito che addolcito dal suo commento. La ruota fece circa tre giri. I due ragazzi rimasero accoccolati per qualche minuto. Ran che per lì per sé, pensava che il regalo fosse il giro sulla ruota panoramica, davanti al tramonto, era contenta. Mentre invece il detective di fianco a lei, aveva un pensiero differente, poiché il regalo invece stava per arrivare.

La ruota improvvisamente si fermò. La loro cabina era in mezzo alla 2 e la 10 (in senso orario quindi: 2-1-10), nel punto più alto della ruota panoramica. Ran guardò confusa il fidanzato, senza capire cosa fosse successo.

“Tranquilla, c’è il mio zampino da detective!” Shinichi ridacchiò divertito. All’affermazione Ran non poté che ridere “Tu sei matto”

“Si, effettivamente!” Shinichi sorrise divertito.

“Questo tramonto è proprio bello!” Ran disse, girando la testa a destra. “Già” Ammise Shinichi.

Ran aveva il riflesso del tramonto sull’acqua negli occhi, come meravigliata “Non ne ho mai visto uno così meraviglioso”

“Credimi” Shinichi le rivolse di nuovo lo sguardo “Io ne vedo uno tutti i giorni”

Ran girò la testa confusa.

“Tu sei più meravigliosa di mille tramonti” Shinichi confessò arrossendo. Ciò fece arrossire anche Ran, come un pomodoro.

Shinichi deglutì, ecco che il momento stava arrivando. Il cuore batteva velocissimo “Sai perché ti ho portata qui?”

“A dire il vero me lo sono chiesta…” Ran sorrise, portandosi il dito indice sotto il mento. Se non glielo avesse detto lui, prima o poi lo avrebbe chiesto lei.

“Qui è dove è cominciato tutto. Tutto quel brutto casino che mi ha tenuto vicino e lontano da te. Ammetto che per quanto orribile sia stato, in alcuni momenti l’ho apprezzato e mi ha aiutato sotto una certa luce.”

“Uh?” Ran ora cominciava ad essere confusa, dove portava tutto questo ragionamento?

“Mi ha aiutato a capire ciò che provavo per te. Capire che la mia non era una semplice cotta, nata a prima vista all’asilo”

“Tu sei innamorato di me dall’asilo?” Ran arrossì.

Shinichi si grattò la guancia “Si, cotto perso dall’asilo..” Poi arrossì pure lui “Ma comunque, alla fine non penso era solo una cotta. Tutta l’esperienza che abbiamo passato, mi ha fatto capire che quello che provavo per te era puro amore, diventato sempre più grande e forte.”

“Shinichi…” Ran mormorò.

“E ti assicuro che ora sto davvero rompendo un muro di orgoglio, per dirti queste cose! Sai come sono fatto!” Shinichi si grattò il capo.

Ran arrossì sempre di più “Lo so, sciocchino!”

Shinichi le prese la mano “Ascolta Ran. Io credo di aver battuto Holmes… Perché… ho dedotto una cosa che nemmeno lui ha saputo dedurre: l’amore. So che tempo fa non ci sono riuscito e non ho dedotto i tuoi sentimenti e forse nemmeno ora ci riesco a pieno, ma ho dedotto i sentimenti che io provo per te. Per la donna che amo con tutto il cuore da quando l’ho incontrata che eravamo solo due bambini.”

Ran gli strinse la mano “Oh Shin, sai che anche io ti amo infinitamente, vero?”

“Certo” Ridacchiò lui “Ma ti dirò di più”

Ran ora era di nuovo confusa.

“Tu sei l’unica stata, sei tuttora e sarai, che mi ha permesso di risolvere il caso più difficile e complicato della mia vita. Il caso del mio cuore. Sei la deduzione stessa… e io ora voglio darti la prova inconfutabile del mio amore per te!”

Shinichi si inginocchiò sempre mano nella mano. Ran lo guardò ora con gli occhi lucidi, aveva il presentimento di quello che stava per fare

Shinichi le fece uno di quegli sguardi che la facevano impazzire “Watson, hai capito, anzi, dedotto cosa sto per fare?”

Ran ora non sapeva cosa fare, le brillavano gli occhi. Shinichi abbassò il braccio e, ad insaputa di Ran, afferrò una scatolina da una mano che era uscita, sempre ad insaputa della ragazza, da sotto il sedile su cui era seduta.
Shinichi l’aprì e dentro vi era un anello “Ran, unico e grande amore della mia vita, vuoi sposare questo detective, fanatico del giallo? Vuoi diventare mia moglie?

E così, davanti al tramonto sull’acqua, che faceva da sfondo, Shinichi le stava chiedendo la mano.

Una tempesta, un fulmine pervase la ragazza. Era esterrefatta, commossa, al settimo cielo. Non ci credeva, stava succedendo davvero? Quello sciocchino di un detective aveva programmato tutto… Il cuore le batteva all’impazzata. Stava tremando. Un sogno che si realizzava.. le lacrime ora si erano formate nei suoi occhi. Lo guardava senza sapere come reagire, l’unica cosa che fece era portare le mani alla bocca. Stava scoppiando, impazzendo.

Shinichi che però non vedeva grande reazione da parte di Ran, ora si era preoccupato che non volesse accettare “A-Allora? N-Non vuoi? ”

In quel momento Ran ritornò con la testa sulla terra e saltò letteralmente addosso al detective, stringendolo come un cuscino “SI! SI! SI! Sciocco! Certo che lo voglio!”

Shinichi sbarrò gli occhi, il sorriso si formò sul suo volto, grande ed enorme. Ran, dopo averlo stretto per bene, staccò la testa, mise le mani sulle guancie del fidanzato, ora futuro marito.. e lo guardò “Si, ti voglio sposare, mio detective” e lo baciò.

E improvvisamente si sentì un rumore, un colpo al sedile su cui, fino a pochi secondi prima, era seduta Ran. La ragazza, con uno sguardo confuso si abbassò, per vedere Heiji e Kazuha nascosti al di sotto del sedile.

“Eh voi che ci fate lì sotto????” Ran disse a dir poco sorpresa.

I due uscirono da lì sotto e guardarono Ran imbarazzati. Kazuha andò verso l’amica e le mise la mano sulla spalla “Scusaci, ma abbiamo aiutato Kudo”

“Voi sapevate tutto??” Ran rimase a bocca aperta per lo stupore.

“Si, Io dovevo tenerti occupata per non farti capire nulla, Heiji doveva passare l’anello a Kudo nel momento giusto e in caso, aiutarlo se ci fosse stato un omicidio, così avrebbe potuto lasciare tutto nelle sue mani e farti la proposta comunque. Kudo inoltre ha dato ad Heiji la mancia da dare al manovratore della ruota, per farvi salire su quella in cui noi eravamo nascosti e poi farla fermare al momento giusto nel punto giusto! Scusami ma non ho potuto fare altro che esultare, ho sbattuto contro Heiji e poi lui ha picchiato la testa sotto il sedile” Kazuha si fermò a ridacchiare.

“Si e ho un bernoccolo per confermarlo!” Heiji si massaggiò la testa. “Però.. come vedi Shinichi ha pensato a tutto per te.” Heiji continuò facendo cenno con il capo all’amico.

Ran si girò verso Shinichi lo abbracciò di nuovo “Grazie amore”

“Di nulla” Ricambiò l’abbracciò. Ora che aveva il cuore in pace, finalmente poteva sospirare di sollievo. “Però quando torniamo avremo un bel problemino da risolvere” ridacchiò con nervosismo lui.

“Ah si?” Chiese confusa Ran “Quale?”

Heiji e Kazuha annuirono “Si, quale?”

“Tuo padre Ran, Kogoro mi ucciderà quando saprà che ci sposeremo” Shinichi la guardò con sconforto, come per dire “aiuto”.

Ran divenne bianca in viso “Oh. Hai ragione.”

Heiji e Kazuha sorrisero un po’ divertiti e dispiaciuti per loro. Con i loro genitori di grandi problemi non ne avrebbero avuti, quando si sarebbero sposati.

“Ti daremo una mano Shinichi” Kazuha alzò la mano come per proporre qualcosa “Io ed Heiji tratterremo Kogoro, mentre tu e Ran ve la filate dopo aver dato l’annuncio. L’idea vi piace?”

“Può funzionare” annuì Ran.

Anche Shinichi fece un cenno d’approvazione con il capo “Si, ci sto. Meglio che finire ucciso dall’ira di tuo padre”.

“Ora direi di tornare! Abbiamo avuto abbastanza emozioni per una giornata! E poi voi due avete bisogno di rimanere un po’ da soli, no?” Heiji aggiunse, notando che la ruota era ripartita.

“Si, esattamente!” Shinichi prese per Ran e le sorrise. D’ora in poi non avrebbero più dovuto preoccuparsi di non vedersi tutti i giorni, perché li avrebbero passati insieme per l’eternità.


Nota d'autrice: Non dico molto, solo spero vi sia piaciuto! Perché la confessione è stata dura da scrivere XD
   
 
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