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Autore: SatoSerelover    27/05/2016    1 recensioni
Shinichi e Ran, il loro amore forte e indissolubile. Shinichi sa che è ora di fare un grande un grande passo, che cambierà la loro vita per sempre. Il grande detective avrà a che fare con un caso più duro dei soliti.. avrà a che fare con il "caso del suo cuore".
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Una sola e vera verità, un solo il vero amore'
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Spazio d'autrice: pronti? Questo capitolo sarà un pò più triste


Capitolo 7: Dipinto di orgogli e delusioni


I 4 ragazzi salirono sull’auto di Shinichi e partirono verso la casa di Ran, dove di sicuro avrebbero avuto guai. Come per l’andata, non ci fu una coda lunga al ritorno e quindi ci misero si e no, una mezzoretta. Una volta arrivati sotto casa di Ran, scesero dall’auto e rimasero un attimo in piedi.

Shinichi deglutì spaventato, sapeva che Kogoro si sarebbe arrabbiato moltissimo e l’avrebbe ucciso. Forse era il più spaventato dei quattro. Ran era preoccupata per Shinichi, più che per suo padre, non voleva uccidesse il suo futuro marito. Heiji e Kazuha erano più preoccupati per la fatica che avrebbero dovuto fare nel trattenere quella furia da lì a poco che si sarebbe scatenata.

Shinichi e Ran si diedero la mano e salirono le scale. In ufficio non c’era più nessuno, ormai era sera. Così andarono al piano superiore, e suonarono il campanello.

Non ci volle molto, arrivò subito la madre di Ran che aprì loro “Oh eccoti Ran, sei tornata! Ciao anche a te Shinichi”

“B-Buongiorno!” Shinichi balbettò.

Ben presto la madre di Ran notò che c’erano pure Heiji e Kazuha alla porta, questo la sorprese. Non sapeva perché dovessero essere lì. Al massimo si aspettava Shinichi che era il ragazzo di Ran, ma i loro amici no. Li fece accomodare e li guardò per qualche secondo, cercando di capire cosa le sfuggiva. Li percorse da capo a piedi e solo quando arrivò alle mani di Shinichi e Ran che si stavano stringendo, ebbe un colpo. Vide che alla mano di Ran c’era un anello di fidanzamento e questo, aveva chiarito tutto.

Eri portò le mani alla bocca e poi guardò entrambi un paio di volte “Ditemi, è quello che penso io?”

Né Ran, né Shinichi erano sorpresi del fatto che Eri se ne fosse accorta. Era una buona osservatrice e quindi era arrivata in fretta al nocciolo della questione. I due fidanzati annuirono. La madre di Ran si avvicinò alla figlia e l’abbracciò, beh, sua madre non era un problema. Ran all’inizio rimase sorpresa, ma poi ricambiò l’abbraccio, mentre Shinichi sorrideva soddisfatto, insieme a Kazuha ed Heiji.

Eri poi rivolse lo sguardo a Shinichi “Ascolta Shinichi, so che sei un bravo ragazzo e so che ti prenderai cura di mia figlia…. Ma te lo dico comunque… vedi di trattarla bene e prenderti cura di lei come si deve!”

Shinichi, che non aveva perso quella reazione involontaria, mista tra la paura e l’obbedienza, alla madre di Ran.. annuì con un brivido in corpo “Si, stia tranquilla, non c’è bisogno neanche di dirlo!”

“Bene” Eri lanciò un’ultima occhiataccia al detective. Poi guardò tutti e quattro “Allora Heiji e Kazuha sono qui perché devono trattenere tuo padre, suppongo.”

“Esattamente” Ran la guardò un po’ nervosa.

“Tuo padre è in camera nostra, lo vado a chiamare! Voi due tenevi pronti a trattenerlo!” Indico Heiji e Kazuha” Poi guardò Shinichi e Ran “E voi due preparatevi solo a una bella sfuriata!”

Detto ciò, la madre di Ran lasciò la stanza. Aspettarono qualche secondo e poi videro spuntare Eri e Kogoro. Subito Kogoro capì che qualcosa non andava. Non tanto il fatto che Shinichi fosse lì, ormai si era abituato alla sua presenza e non poteva farci nulla se usciva con Ran. Per quanto all’apparenza facesse vedere rabbia, gli stava bene che Ran fosse assieme a quello lì. Almeno era un bravo ragazzo. Inoltre ora che Kogoro stava pianificando di tornare in polizia, non avrebbe più dovuto preoccuparsi del lavoro che gli “portava via” quel “detective in fasce”.

“Uhmm ciao Heiji, Kazuha e Shinichi… cosa ci fate qui?” Kogoro non si era accorto dell’anello di sua figlia, quindi non aveva idea di quello che volevano dirgli.

Ran si avvicinò a Shinichi e gli prese la mano. “Ehmm.. ecco… papà….” Ran cominciò, ma probabilmente troppo nervosa.

“Avanti Ran, non ho tutta la serata, sono stanco ed è tardi… Oh a proposito, io e tua madre abbiamo delle novità” Kogoro disse sbadigliando.

“Novità?” chiese curiosa Ran.

Eri annuì “Si, vedi tuo padre ha intenzione di tornare in polizia”

“Davvero papà?” Ran chiese felice. Per lei era meglio se lo faceva. Ormai da 7 anni il lavoro era tornato a diventare poco, quindi per forza di cose era meglio tornare in polizia, dove lo stipendio era fisso. Inoltre visto che Conan era in verità la mente dietro a Kogoro… beh… tutto era molto più semplice.

“Si” Kogoro tornò a sbadigliare “Inoltre per essere più vicini sia alla stazione di polizia, sia all’ufficio di tua madre, penso che cambieremo casa.”

Ran rimase sorpresa, anche se non era problema suo, visto che andava a vivere con Shinichi, la cosa era interessante.

“Quindi dovremo prepararci per il trasloco.. e dovrai organizzarti diversamente, visto che è più lontano dalla casa del tuo ragazzo lì.” Kogoro indicò Shinichi.

Il ragazzo fece cenno a Ran di parlare e così fece “A-A dire il vero papà…”

Ran continuò “A t-tal p-proposito, farò i bagagli e cambierò p-progetti, m-ma credo che i ruoli tra v-voi due e Shinichi, s-saranno i-invertiti..”

Kogoro era più confuso di prima “Ehhh?? Che intendi dire?”

“I-intendo che non dovrò o-organizzarmi per vederlo. F-Farò i bagagli per andare a s-stare da l-lui…” Ran era più nervosa prima.

Kogoro sbarrò gli occhi ancora confuso. Insomma che voleva dire che la SUA bambina andava a vivere con quello lì?? E poi perché Eri non diceva sulla? Non era sorpresa? Che cavolo ci facevano Heiji e Kazuha lì? E perché non aveva ancora strangolato quello Shinichi che a quanto pare voleva portare via Ran, per vivere con lui? E perché non diceva nulla? La testa di Kogoro era piena di interrogativi.

Ran, non riusciva a pronunciare le fatidiche parole, così Shinichi le strinse la mano per darle conforto. Ran gli rivolse lo sguardo e si sorrisero a vicenda “Shinichi mi ha chiesto di sposarlo”

Kogoro cominciò a sbarrare sempre di più gli occhi e ad aprire la bocca.

“E io ho accetto..” Concluse Ran con timore “Ci sposeremo”

Una specie di scossa elettrica pervase Kogoro, una scossa che accese un fuoco, un ardore di rabbia. Stava per saltare addosso al detective, come previsto, ma Heiji e Kazuha subito lo afferrarono, sempre come previsto.

Kogoro sembrava arrabbiato, ma non come si aspettavano Shinichi e Ran.. era una specie di rabbia, contenuta. “TU BRUTTO…..!!! COME OSI CHIEDERE LA MANO DI MIA FIGLIA, PER PORTARLA VIA CON TE????”

Shinichi fece qualche passo indietro, un po’ spaventato. Kogoro poi rivolse lo sguardo a sua figlia “E TU PERCHE’ HAI ACCETTATO!? NON DOVEVI ACCETTARE!! NON SPOSARLO RAN!”

“Mi spiace papà, ma io voglio sposarlo e lo farò. Ormai ho deciso” Disse convinta Ran, con decisione.

“Raaaaaan….” Kogoro di nuovo supplicò la ragazza.

Ran scosse la testa “Rassegnati, non cambierò idea.”

Kogoro si calmò e abbassò la testa sconfortato. Heiji e Kazuha lo lasciarono andare. Il padre guardò di nuovo la figlia “Devi per forza sposare questo qui?”

Ran annuì fermamente, reazione a cui Kogoro sospirò un po’ seccato. Nel suo sospiro si sentiva però una specie di piccola nota di felicità o orgoglio per la figlia. Così almeno pareva a Ran ed Eri.

“Ho bisogno di andare a letto, notte..” Kogoro si grattò la testa e andò in direzione della stanza da letto.

Ah papà, se non ti dispiace io dormo da Shinichi stasera!” Ran aggiunse.

Ormai Kogoro aveva superato persino l’annuncio del matrimonio della figlia, quindi cosa poteva dire? “Fa come vuoi” e sbadigliò.

“Kogoro?” si sentì Shinichi mormorare. Kogoro si fermò, senza dire nulla, né girare la testa. Shinichi però lo guardò comunque con convinzione “Darei la mia vita per Ran, mi prenderò cura di lei e la renderò felice. Puoi fidarti”

Ci fu un attimo di silenzio. Kogoro fece una smorfia, poi si girò verso Shinichi con un mezzo sorrisetto “ti conviene” disse con un tono strano. Era un misto di fiducia, intesa, minaccia e intesa. “Lo so” pensò Kogoro, mentre sparì dietro al muro del corridoio.

“Shinichi, mentre io preparo la mia roba per stasera, perché non porti in aeroporto Heiji e Kazuha?” Ran chiese al ragazzo.

“Si, mi va bene, a voi?” si rivolse verso i due ragazzi che annuirono. Kazuha si avvicinò a Ran e l’abbracciò “Ci vediamo presto! Chiamami, ok? Voglio sapere tutto riguardante il matrimonio, così potrò venire!”

“Certo, ti farò sapere!” annuì con un sorriso Ran.

“Allora ciao Ran” salutò con la mano “Arrivederci Eri!”

“Ciao ragazzi, a dopo Shinichi!”

Shinichi rispose con un cenno col capo, per salutare, dopodiché i tre ragazzi se ne andarono. Nella stanza calò il silenzio più profondo, sebbene sia Ran che Eri, erano ancora presenti.

Eri, con le braccia incrociate, si girò verso la figlia “Pensavo di averti consigliato di stare alla larga dai detective e gli amici d’infanzia..”

“Parla colei che è tornata insieme a Kogoro Mouri, nonostante tutto!” Ran sorrise, cercando di far scomparire un po’ di tensione che si era creata.

Eri si scrollò le spalle e si diresse verso la camera di Ran, insieme alla ragazza, per darle una mano. La karateka tirò fuori una borsa, in cui infilò il pigiama, lo spazzolino da denti, una spazzola e altri indumenti. Non voleva parlare più di tanto, il fatto era che presto avrebbe lasciato i suoi genitori e sentiva ancora un piccolo presentimento. Come se sua madre e suo padre fossero seccati. Forse avrebbe dovuto prima parlarne con loro e poi accettare la proposta di Shinichi? Ma come poteva? Dopotutto era il suo destino, ora era una donna adulta e si amavano a vicenda. La fiducia non mancava e ne avevano parecchie prove, inoltre Shinichi era colui che amava da una vita. Passare la vita con lui, realizzava un sogno.

Chissà quando lo avrebbe detto a Sonoko, adesso lei era in viaggio di nozze con Makoto. Nozze che sarebbero durate un bel po’, sei mesi, per la precisione. Ran non sapeva ancora quando si sarebbe sposata, ma sperava che sarebbe successo presto.

Immaginava anche quando lo avrebbe detto a tutti gli altri, chissà la loro reazione.. Una voce però le permise di smettere di sognare ad occhi aperti.

“Ran???” Sua mamma ripeté.

“Uhm?” Ran si girò verso di lei.

Eri alzò il sopracciglio “Uhm??? Insomma Ran, ti stavo parlando!”

“Scusa mamma, sono con la testa altrove”

“Questo l’ho notato. Comunque, sei sicura di essere pronta? Insomma tu…”

Ran la interruppe “Si, ho solo 25 anni, lo so. Ma tu ti sei sposata molto prima e sei rimasta in cinta di me altrettanto prima. Stessa questione per la madre di Shinichi.”

“Infatti si vede il risultato, io e tuo padre ci eravamo separati…” Suo madre continuò.

Ran cominciò ad essere seccata “Lo so, ma molti anni dopo, inoltre per una sciocchezza che avreste potuto evitare. Ora siete di nuovo assieme no? Inoltre io e Shinichi abbiamo una relazione diversa… dopo tutto quello che abbiamo passato insieme e superato, non ci potrà mai fermare nulla. Se Shinichi mi ha chiesto di sposarlo è perché lui si sente pronto e perché mi vuole con sé. Io ho accettato per le stesse ragioni."

“Ran…”

“Dovreste essere felici per me, sia tu che papà. Invece c’è lui, cerca di dissuadermi.. e tu invece che non ti fidi delle mie scelte. Non mi incoraggiate, né siete eccitati o felici per me. È un grande passo, una delle cose più belle che può accadere ad una persona nella vita, soprattutto se succede con chi si ama davvero con tutto il cuore. Mi sarei immaginata reazioni diverse sia da te che da papà, persino lui ha reagito meglio di te. Si è sforzato di mantenere l’istinto omicida e ha persino fatto un complimento a Shinichi.” Ran prese la borsa con la tracolla e la mise addosso “Mi consolerò parlandone a Sonoko e gli altri”

Finitò di dire ciò, Ran corse fuori dalla sua stanza. Non guardando bene dove andava, finì a sbattere contro suo padre, ma ciò non le importava più di tanto al momento. Non lo guardò nemmeno in faccia, riprese a camminare, mentre Kogoro rimase in piedi un po’ stordito. Nessuno disse nulla fino a che non si sentì sbattere la porta di casa, segno che Ran se ne era andata.

Kogoro ed Eri si guardarono un attimo sconcertati. Persino lui aveva sentito il discorso di Ran, non potendo che rimanere deluso di se stesso. Eri ebbe la stessa reazione. Si scambiarono uno sguardo triste e poi se ne andarono in camera loro.

Ran intanto se ne stava sui gradini delle scale, otto alla cassetta della posta, aspettando l’arrivo di Shinichi. Prese il cellulare e compose il numero del fidanzato, per fargli sapere che lo aspettava pronta.

Fece partire la chiamata, dopo un paio di squilli, finalmente rispose “Pronto?”

“Hey Shinichi”

“Hey Ran, sto arrivando, cinque minuti e sono lì!”

“Si, va bene, io sono già qui sotto ad aspettare!”

“Credevo avresti parlato un po’ con i tuoi” disse lui confuso.

Ran scosse la testa “Ho parlato fin troppo con loro.”

“Uhm, capisco… quando arrivo mi spieghi meglio!”

“Certo, a dopo!”

“A dopo!”

Ran spense il cellulare e lo infilò in borsa, aspettando pazientemente di vedere Shinichi in auto. Cercò di dimenticar e quello che era successo, ma provava dentro a sé una profonda delusione. Scosse la testa e focalizzò i suoi pensieri su quello che avrebbe fatto una volta che si sarebbero sposati, ai suoi progetti per il futuro. Non poté che sorridere. Una luce improvvisamente la illuminò e sentì un clacson. Alzò lo sguardo e vide i fari dell’auto di Shinichi illuminarla. Si alzò e corse verso la vettura, mise la borsa sui posta posteriori e poi si sedette di fianco al suo fidanzato. Lo salutò con un bacio e poi partirono in direzione casa Kudo.


Nota d'autrice: E questo era l'ultimo capitolo della maratona di stasera! Domani ne posterò altri! Spero vi sia piaciuto! beh, tutti si aspettano che Kogoro uccida Shinichi... io ho pensato di includere quello e di metterci anche qualcosa di nuovo, che mai ho letto in altre fanfiction sul matrimonio di Shinichi e Ran. Una Eri dubbiosa, senza fiducia e dall'apparenza non molto orgogliosa. La situazione migliorerà? Beh, lo scopriremo più avanti!Al prossimo capitolo!
   
 
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