Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: hikari_kudo    13/04/2009    0 recensioni

sospirò, guardando il suo rifelsso nello specchio. scorgeva una ragazza, una sconosciuta dall'aria famigliare che forse tanto tempo fa era lei. il suo sguardo vacquo e privo di ogni luce di vita le ricordava ogni giorno chi era, perchè era l'unica cosa che davanti allo specchio le pareva di riconoscere. negli ultimi hanni, aveva imparato tante cose , era diventata il sicario perfetto, una sociopatica capace di tutto, che provava quasi gusto a veder scorrere il sangue, aveva anche appreso a mentire con gli occhi. se era infuriata, riusciva benissimo ad apparire allegra e vivace. del resto, solo poche persone conoscevano la vera hikari.... anzi no, due o tre. all'esterno, non era hikari, troppo pericoloso rivelare il proprio nome, soprattutto se si è immischiati in roba illegale, come lei. era la vivace, timida, solare e sopratutto innocente (quasi rideva fra se a pensarlo) emily dison, agente al reparto investigativo di central city. prima era soprasieduto da Hughes ma poi envy-kudo l'aveva ucciso, e da allora.... mustang l'aiutava a cercare l'assasino del suo migliore amico. sapeva anche che lavorava illegalmente come mercenario, ma , nonostante non andassero molto d'accordo, le copriva le spalle, o meglio, teneva la bocca chiusa. si trovavano in una posizione dove i loro interessi collimavano, semplice, ma vero, perchè l'odio è più forte dell'amore o dell'amicizia, ed è anche più immediato. se due persono odiano la stessa persona , da questo può nascere un sistema di alleanze indissolubile. l'odio è più forte di tutto.
Introduzione modificata. E' vietato inserirvi il tag p. E' vietato inserirvi il tag br alla fine.
Nausicaa212, assistente amministratrice.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Respiro affannato, fitte al petto. Nervoso che cresce, e di nuovo le solite fitte. Conosceva fin troppo bene quella sensazione : noia . una sensazione che l’attaccava durante le beneamate vacanze , una cosa che non sopportava. Durante la giornata, tutto bene, usciva, si divertiva, ma arrivata la notte imperversava la noia, totale a atroce. . Cosa fare per impiegare il tempo? Non lo sapeva , forse dormire, cosa che farebbe una sana ragazza alle 0:16 di notte , ma …. Morfeo proprio non si voleva far sentire.  La luce del pc le illuminava la faccia con la schermata sempre aperta su ‘ google ‘ da circa venti minuti. Pensava a cosa fare, cosa inventarsi. In quel momento udì uno scricchiolio, la porta si aprì e entrò veloce kudo, il cugino, col quale divideva  la camera.
Per le vacanze, aveva deciso di andare a trovare alcuni parenti, appunto,la famiglia di suo cugino . aveva bisogno di evadere da una asfissiante routine. Naturalmente, la noia imperversa ogni volta che sono era vacanza. Per passare il tempo ha fatto di tutto : aperto un sito web, letto più o meno tutto quello che c’era in mercato, studiato vari tipi di arti marziali …. Addirittura si era messa a studiare l’alchimia , capite, l’alchimia! Ma a che diamine serve? Forse avrà  letto troppo fullmetal alchemist ù.ù
Kudo, con la faccia annoiata, si coricò e iniziò a leggere. Una cosa che aveva in comune con la cugina : odiava non far niente, odiava la noia. 
Hikari non c’è la faceva più. Decise di alzarsi .
- vado a bere – disse
Il cugino la guardò e anuii.
Alzatasi notò una cosa strana, che probabilmente non avrebbe mai notato se non fosse stato per la noia . sotto la scrivania, in un angolo a destra, c’era una strana trave di parquet, usurata, non nuova e lucente come le altre, sopra c’era inciso uno strano simbolo che riconobbe immediatamente : il caduceo.
Ignorò la sete e si mise a gattoni sotto la scrivania.
- kudo- kun!- chiamò il cugino
- si? – disse posando il suo sguardo su di lei
- passami una torci- le chiese
Stranamente, non fece troppe storie e si alzò senza lamentarsi. la raggiunse sotto la scrivania, anche lui a gattoni, mettendosi a fare luce – che c’è?- chiese
La ragazza indicò la tavola – wow!- si limitò a dire.
La ragazza iniziò a tastare la tavola, e notò che era facilmente estraibile. Fece leva e tolse il pezzo di parquet senza troppa fatica. Dal buco formatosi uscì una violenta luce rossa.
Kudo guardò la cugina meravigliato, lei invece guardava dritta la luce,con un’espressione soddisfatta. Lei era una persona che si buttava a capofitto nelle cose, lui , invece, pensava prima di fare emerite scemenze come solito di sua cugina.
- chissà cosa c’è sotto- disse lei-
- le fondamenta, no ? – disse ironico kudo
- e la luce da dove viene?- ribatté
- si sarà rotta una lampadina- suppose
- se se , sotto terra?-  rispose

- non so che dirti …. Ma non fare un altro casino alla hikari – disse
- chissà cosa succede se ….- infilò la mano dentro, non c’era fondo. Fù accecata da una luce …. E poi …. Buio…. Buio totale.

Rivenne in un ambiente strano, di cui non teneva memoria. Suppose dall’ambiente bianco e dal forte odore di disinfettante di trovarsi in un ospedale. si misi seduta, e si guardò attorno. nel letto affianco giaceva kudo, ancora addormentato, nel comodino alla destra del suo letto c’era un foglio su cui scritto ‘dimissioni’ . non fece neanche in  tempo a chiamare un’infermiera per chiedere informazioni che dalla porta entrò un uomo.
Aveva i capelli neri e gli occhi scuri. Portava una divisa blu e aveva un forte odore di fumo. Non capii, ma le sembrò di averlo già visto…. Anche se non ricordava dove.
- buongiorno mia bella signorina, lieto di vedere che sta bene. Sono roy mustang, colonnello di central city –
Bastò quella frase per farle raggelare il sangue … non ci poteva credere. Mustang?central city? Capì  dove aveva già visto quel volto.’ oddio, dove sono?’ pensò
- l’abbiamo trovata stesa a terra , con affianco quel ragazzo li …. – disse mustang indicando kudo - ….. di fronte al quartiere generale di central city. Mi vuole gentilmente dire il suo nome? Provvederò io a contattare la vostra famiglia …. O se preferisce può dirmi il suo luogo di provenienza-
- piacere colonnello, sono Hikari ….. – disse sorridendo . ‘oddio e ora? Cosa cavolo dico? Come si può spiegare a una persona che vieni da un’altra dimensione?’ era in preda al panico, ma cercava di mantenere il sorriso.
- lieto Hikari. Mi dica, che ci faceva una bella ragazza come lei di fronte al quartiere generale?-
‘Oddio e adesso che mi invento? Racconto tutto? No mi prenderebbe per pazza’  – ero qui per l’esame di alchimista di stato …. –mentì  palesemente lei
- bene, l’esaminerò io personalmente domani allora? Mi dica, è di central city –
- non proprio …. –
- bene, allora in che albergo alloggiava?-
- emm…. Nessuno veramente …..-
la fissò sorpreso . – avete un posto dove stare? –
- no …. – disse timidamente
- bene allora alloggerà nel’albergo militare – decise mustang
In quel momento kudo si svegliò. Sgranò gli occhi con un espressione al dir poco sconcertata. Si vedeva che aveva immediatamente riconosciuto mustang. Stava per urlare, ma hikari lo bloccò, saltando rapidamente affianco al suo letto e tappandoli la bocca sotto gli occhi increduli del colonnello dopo la sua strana acrobazia . un ghigno gli si stampò in faccia. Sembra che avesse appena trovato il suo nuovo giocattolo – acciaio avrà una seria concorrenza, anche vista l’età della ragazza …. –mugugnò tra se.
- vi aspetto domani, alle nove nel mio ufficio. – detto questo uscì dalla stanza.
Tolse la mano dalla bocca di kudo , che poté finalmente respirare. Indietreggiò. Lui stava ancora riprendendo fiato , ma era arrabbiato , incavolato nero.
Appena la sua faccia riprese colorito, la guardò sadico – hikariiiiiiiiiiii …… - sibilò – cha casino hai combinato stavolta?!!!!!!!! Sto sognando vero???? Non può essere vero?! Insomma, fullmetal alchemist, quello era mustang, non con un pazzo cospleyer !!!!- si mise la mani in testa – hika-chan, dammi un pugno –
- cosa? – lo guardò sconcertata – sei masochista forse?-
- bhè, sono emo … ma …. È per sapere se sogno ……- continuò lui
- va bene, ma non arrabbiarti- si avvicinò e , al posto del pugno, li diede una botta in testa
- ahio!- gridò lui –no, no è un sogno – poi rivolse  uno sguardo sadico alla cugina– spiegami un po’ che è sucesso-
- non lo so nemmeno io, sai, il caduceo, la trave,mustang …. Ah, poi domani dobbiamo fare l’esame per diventare alchimisti di stato…. Hehehe- disse innocentemente portandosi una mano dietro la testa.
Kudo ora teneva in mano un kalasnicov e lo puntava  verso di lei. Dio solo sa dove l’ha trovato.
- ESAME PER ALCHMISTI DI STATO?????? MA NON C’ERA UNA SCUSA MIGLIOREEEEEEEE????- urlò
- emm… al momento ero shockata, non mi è venuto altro in mente ….. e poi mustang mi stava facendo il terzo grado e io……..- disse con voce tremante
- HIKARI, SAI CHE COSA HAI FATTO? NOI NON SAPIAMO UN H DI ALCHIMIA!!! SAI CHE FIGURA CI FACCIAMO???????!!!!!!!!!!!!-
- emm, io un po’ l’ho studiata ….. –
- TU NON IO! –
- bhè, kudo-kun, prendi in considerazione che siamo in un mondo sconosciuto, non abbiamo una lira e non sappiamo come tornare a casa, i soldi che danno agli alchimisti di stato ci potrebbero tornare utili….. magari potremmo capire come tornare a casa…..-
- uff…. da questo punto di vista hai ragione, ma ora dovremmo andare in libreria ….-
- libreria?- chiese
- almeno un po’ di teoria dobbiamo studiarcela se vogliamo sostenere l’esame!- disse
- si, hai ragione – affermò hikari
Usciti dal’ospedale , trovarono, un po’ perdendosi un po’ chiedendo informazioni, la libreria. Questa era gigantesca, ricolma di libri. Si avvicinarono alla reception echiesero tutti i libri contenenti le basi dell’alchimia e informazioni su mondi paralleli. Rimasero a sorridere come dei dementi mentre  La bibliotecaria li squadrava. Poi si girò e disse – sheska, puoi aiutare tu questi ragazzi?-
Da dietro uno scaffale uscii una ragazza coi capelli marroni, un bel sorriso e gli occhiali. Spingeva un carrellino pieno di libri – ecco, questo è circa un quarto di quello che abbiamo- disse sorridente.
Diamine! Saranno stati cinquecento libri. hikari e kudo ci scambiarono un’occhiata disperata. – volete che vi porti anche gli altri?- disse sheska
- no, no !- dissero all’unisono.
Si sistemarono in un grande tavolo al centro della struttura, uno davanti all’altro con in mano ognuno un libro diverso.
”che casino!” pensò kudo “ tutta colpa di hikari, che non pensa prima di agire! E poi ,qui, non ho il mio orsetto e le mie lamette….nooooo!!!!! in più devo studiare tutta sta’roba!!! L’ammazzo, prima o poi l’ammazzo”  Kudo stringeva con rabbia il libro, la sua espressione non prometteva nulla di buono.  Hikari , invece, manteneva la faccia da poker, leggendo, come in trans, il libro ‘ altri mondi e pietre filosofali’ . che razza di titolo!
La serata la passarono li , tra minacce di morte, continui rimproveri dalla bibliotecaria e libri impolverati. Alle nove spaccate, sheska gli si avvicino dicendogli che la libreria stava chiudendo. Mezzo morti di sonno , i due uscirono dalla struttura. Dopo aver nuovamente importunato vari passanti, riuscirono ad arrivare ( un ora dopo ; senso dell’orientamento : 0 ) in albergo.
- stanza 303 – disse hikari
- bene – rispose assonnato . con un veloce scatto le rubò le chiavi di mano e si mise a correre
- aspettami !- gli urlai rincorrendolo.
Ovviamente, cosa che da hikari c’era da aspettarsi il 150% delle volte, non guardò dove metteva i piedi e inciampò su qualcosa, o meglio qualcuno.
- hai hai hai – disse alzandosi
- hey! Tu! Ma non guardi dove metti i piedi!!!- una voce maschile urlava verso di lei.
Hikari cercò kudo con lo sguardo ,e lo vide a qualche metro da lei, pietrificato, con gli occhi sgranati. Poi lei guardò chi aveva urtato : soprabito rosso ( forse rubato a dante ) capelli biondi e occhi ambrati.
“OH CAVOLO!”pensò.
Una minuscola figura, somigliante un fagiolo azuki la guardava minacciosa. “ di male in peggio, ho appena urtato Edward elric, e non penso me la farà passare liscia tanto facilmente”
“ ma che cavolo combina!!!!!!!!!!!!!!!!! Oggi una peggio dell’altra! Maledizione, dove ho messo il kalasnicov? Conoscendo hikari e avendo letto sul carattere di Edward, non penso che la cosa si risolva senza una rissa!!!!!!!!!! Maledizioneeeee! Ma perché sempre a me?! Percheeeeeee???!!!!” pensò kudo afferrando una lametta , che , non si sa come, si trovava affianco a lui , e iniziò a tagliarsi lasciando Hikari al suo destino


Fine 1 capitolo

 

  
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